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Gli alberi rinfrescano l'aria delle citta' riducendo il loro inquinamento
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Articolo di Redazione
5 novembre 2016 10:38
 
 Sviluppo della rete di trasporti collettivi, dei servizi di auto-condivisione, costruzione di piste ciclabili, di zone pedonali, restrizione della circolazione nel centro-citta', realizzazione di strade a scorrimento veloce... Le citta' si mostrano sempre piu' consapevoli nel migliorare la qualita' dell'aria nel proprio territorio. Nello stesso tempo, sotto l'effetto del cambiamento climatico, esse sono chiamate a far fronte a momenti di canicole sempre piu' frequenti e sempre piu' intensi.
Tra la soluzioni, ce n'e' una, ancora troppo sotto stimata, che ha il vantaggio di una doppia sfida, pulendo e rinfrescando l'aria locale: piantare alberi. E quanto ci ricorda la ONG ambientale americana Nature Conservancy in un rapporto presentato durante l'Assemblea annuale dell'America Public Health Association che si e' tenuta il 2 novembre a Denver (Colorado).
“Gli alberi non possono, e non devono, sostituirsi ad altre strategie di igiene atmosferico, ma sono un potente mezzo per purificare e raffreddare l'aria, che puo' essere associato" -sottolinea l'ONG che ha analizzato i casi di 245 tra le piu' grandi metropoli del mondo. Ed ha calcolato che con un investimento di soli 4 dollari (3,6 euro) per ogni abitante nel piantare gli alberi, queste citta' potrebbero salvare tra 11.000 e 37.000 vite all'anno e migliorare la salute di decine di migliaia di persone, riducendo l'inquinamento dell'aria e portando del fresco lungo le strade. Per realizzare questi progetti, Nature Conservancy si e' appoggiata sugli studi medici e scientifici che portano da una parte a spiegare la capacita' degli alberi di pulire e rinfrescare l'aria locale, e dall'altra parte all'impatto sulla salute di un calo delle temperature e della concentrazione di particelle nell'aria.
Filtrare le particelle
Numerosi studi scientifici mostrano che gli alberi filtrano le particelle contenute nell'atmosfera, meglio di altri inquinanti contenuti nell'aria. Ma anche l'ombra proiettata dagli alberi e la traspirazione vegetale prodotta dalla fotosintesi, contribuisce a far abbassare la temperatura dell'aria. Ora, in tutte le citta', il tasso di copertura della vegetazione e' calato nel corso dei venti o trenta ultimi anni.
Oggi nel mondo, secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanita' (OMS), l'inquinamento dell'ari esterna ucciderebbe 3,7 milioni di persone ogni anno. In uno studio pubblicato nella rivista Nature a settembre del 2015 e che si occupa delle fonti di questo inquinamento mortale, un'équipe internazionale di ricercatori di Harvard e dell'Istituto tedesco di chimica Max-Planck, ha anche dimostrato che le sole particelle fini emesse dalla polverizzazione agricola, dal riscaldamento, dai trasporti, erano da sole responsabili di 3,2 milioni di morti, essenzialmente dovuti a malattie cerebrovascolari o cardiache (infarti). Questo numero potrebbe anche raddoppiare da qui al 2050 e attestarsi sui 6,2 milioni.
Quanto alle canicole, secondo l'OMS, esse potrebbero provocare da qui alla meta' del secolo la morte ogni anno di 256.000 persone. Ora, osserva la ONG, gli alberi possono ridurre dal 20 al 50% la concentrazione di particelle fini e offrire una diminuzione di temperatura tra 0,5 e 2 gradi centigradi.
Un impatto sensibile localmente
“L'impatto e' piu' o meno forte secondo l'importanza del traffico, la densita', la configurazione geografica del quartiere”, sottolinea Pascal Mittermaier, incaricato per Nature Conservancy del monitoraggio della natura in seno alle citta'. Ma il nostro insiste: “Piantare alberi e' una soluzione che deve essere fatta a ragion veduta. Piantare non importa dove, non serve”. “Poiche' gli “alberi forniscono una riduzione sensibile, ma concentrata localmente, delle particelle e della temperatura, l'essenziale di questa attenuazione si manifesta generalmente in un raggio di 300 metri attorno ad essi”.
“E' pertinente mettere degli alberi lungo le grandi assi di circolazione per proteggere le abitazioni a schiera dai flussi di inquinanti, ma anche nelle zone pedonali, in prossimita' delle scuole, delle case di riposo, degli ospedali -rileva Mittermaier-. In Francia, in occasione della canicola del 2003, ci sono stati meno decessi li dove c'era una maggiore presenza di vegetazione”.
Molteplici vantaggi
La scelta degli alberi ha anche la sua importanza. I tipi di alberi piantati da 50 o 100 anni (come i platani o i castagni) non rispondono spesso ai bisogni di oggi perche' essi formano, sviluppandosi, una condotta dell'inquinamento verso il suolo. Al contrario, gli alberi a foglie pelose, come le betulle, sono efficaci per la soppressione delle particelle.
Oltre che pulire l'atmosfera, gli alberi favoriscono anche la biodiversita', giocando un ruolo importante nella gestione delle acque da pioggia, prevenendo l'erosione, riducendo il rumore. “La natura in citta' e' anche un benessere, un piacere estetico per i residenti".
Tutte attivita' essenziali per le ctta' che, da qui alla meta' del secolo, saranno abitate dai tre quarti della popolazione mondiale.
(articolo di Laetitia Van Eeckhout, pubblicato sul quotidiano Le Monde del 04/11/2016)
 
 
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