Il quotidiano Libération ha scelto di dare regolarmene la parola agli abitanti della citta' siriana. Essi raccontano la loro vita quotidiana in un Paese impantanato in una guerra senza fine. Oggi, Oum Mahmoud, madre di una famiglia di Aleppo-est.
Io cuocero' il pane in casa fino all'esaurimento della mia farina. La migliore idea che ho avuto in precedenza e' stata di mettere da parte circa 50 chili di farina quando il prezzo era accessibile. Oggi e' diventato molto pericoloso andare a fare la coda davanti alle rare panetterie ancora aperte. Diversi sono stati colpiti dai bombardamenti. E poi bisogna attendere per ore il proprio turno. Io ho cominciato da tre settimane a cuocere il pane in casa. Prima dei bombardamenti massicci di questi ultimi giorni, si accendeva un fuoco sul tetto della casa con dei pezzi di legno che erano stati raccolti dai bambini. Ma dopo che gli aerei non hanno piu' abbandonato il cielo, ho fatto cuocere le gallette nella stufa del riscaldamento a gas. E continuero' a farlo finche' potro', cioe' fino all'esaurimento della mia farina. O delle bombole di gas, non so cosa accadra' in seguito... 

(articolo dal quotidiano Libération del 06/10/2016)