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Cambiamenti climatici. Livelli record nel 2015
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Articolo di Redazione
5 agosto 2016 12:37
 
Le temperature, la crescita del livello delle acque e le emissioni di gas ad effetto serra, si sono attestate ad un livello record l'anno scorso, facendo si' che il 2015 rappresenti il record della storia moderna per una serie di indicatori chiave sul clima. Lo fa sapere un rapporto internazionale diffuso lo scorso 2 agosto.
Diminuzione dei ghiacciai, siccita', inondazioni… e' uno scuro ritratto della Terra quello che e' stato fatto dal rapporto annuale sullo stato del clima (“State of the Climate”), un documento di 300 pagine al quale hanno partecipato 450 scienziati del mondo intero.
Record del caldo
Il fenomeno meteorologico El Nino, particolarmente vigoroso nel 2015, ha esacerbato, secondo gli esperti, la tendenza al riscaldamento l'anno scorso, che fanno notare come “la Terra ha registrato dei record di calore per il secondo anno consecutivo”.
Zona particolarmente sensibile al cambiamento climatico, l'Artico ha continuato a riscaldarsi ed a raggiungere dei “livelli registrati nel 2007 e nel 2011, cioe' dei record dopo i livelli registrati all'inizio del XX secolo, con un aumento di 2,8 gradi dopo questa epoca”.
Le concentrazioni di gas ad effetto serra sono i massimi livelli
Le concentrazioni di tre dei principali gas ad effetto serra, diossido di carbonio (CO2), metano e protossido di azoto, hanno “fatto raggiungere dei nuovi livelli nel 2015”, indica il rapporto, che fa riferimento ad alcune decina di migliaia di rilevamenti raccolti da dati indipendenti. Alle Hawaii, sul vulcano di Mauna Loa, la concentrazione di diossido di carbone ha registrato, a meta' anno, “il piu' forte aumento dopo i rilievi di 58 anni fa”. Sull'insieme del Pianeta, la CO2 ha raggiunto il livello simbolico di 400 parti per milione (ppm), attestandosi a 399,4 ppm, cioe' un aumento di 2,2 ppm in rapporto al 2014.
Aumento del livello delle acque
Il livello delle acque si e' attestato al piu' alto livello, con circa 70 millimetri in piu' rispetto alla media registrata nel 1993. Questo cresce gradualmente intorno alla Terra, con una potenza di crescita di 3,3 millimetri ogni anno. L'aumento e' piu' rapido in alcuni punti del Pacifico e dell'Oceano Indiano. E rischia di accelerare nei prossimi decenni, tanto che i ghiacciai e le calotte ghiacciate fonderanno, minacciano la vita di milioni di abitanti lungo le coste.
L'anno 2015 e' stato anche marcato da una stagione di piogge piu' abbondanti della media, provocando gravi inondazioni.
Siccita'
Delle notevoli siccita' si sono manifestate su delle superfici maggiori di due volte nel 2015 rispetto all'anno precedente (14% contro l'8% del 2014).
Diffusione delle alghe
Le acque piu' calde hanno aggravato la diffusione delle alghe che, l'estate scorsa, hanno infettato una importante zona del Pacifico del nord, andando dalla California fino alla Colombia britannica, al Canada, con degli “effetti significativi sulla vita marina, le risorse costiere e gli abitanti che dipendono da queste risorse”.
Uragani
La stagione degli uragani nell'Atlantico e' stata particolarmente moderata per il secondo anno di seguito. Dove c'era ancora notevolmente l'effetto di El Nino, mentre il numero dei cicloni tropicali “e' stata molto al di sotto della media globale”.
Questa tendenza dovrebbe confermarsi nel 2016, dal momento che i primi sei mesi dell'anno sono stati i più caldi di gran lunga sul globo.

(da un lancio dell'agenzia France Press – AFP, del 03/08/2016) 
 
 
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