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Inquinamento. 300 milioni di bambini respirano aria tossica
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Articolo di Redazione
31 ottobre 2016 17:02
 
  L'inquinamento dell'aria colpisce gravemente 300 milioni di bambini nel mondo, cioe' uno su sette, e contribuisce alla mortalita' di un bambino su dieci con eta' inferiore ai cinque anni. Cosi' l'Unifef in un rapporto pubblicato oggi. “Ambiente 2 miliardi di bambini vivono in zone dove i livelli di inquinamento vanno oltre gli standard stabiliti dall'Organizzazione mondiale della sanita' (OMS), e 300 milioni di loro sono sottoposti ad un'aria estremamente tossica”, spiega Anthony Lake, direttore generale del Fondo della Nazioni Unite per l'infanzia.
Presentando questo apporto una settimana prima dell'apertura delle conferenza sul clima, la COP””, che si terra' a Marrakech, in Marocco dal 7 al 18 novembre, l'organizzazione dell'Onu insiste sul rischio mortale che si correre ai piu' giovani per l'inquinamento dell'aria. Essa rappresenta un flusso che si manifesta all'esterno, essenzialmente negli ambiti urbani, o all'interno, in particolari per i bambini di famiglie povere che vivono in zone rurali, nei Paesi in via di sviluppo dove il carbone e il legno sono utilizzati per cucinare e per riscaldarsi.
Questa aria inquinata colpisce piu' i bambini che gli adulti, perche' essi respirano due volte piu' rapidamente e assorbono piu' aria -e quindi piu' particelle nocive- in rapporto al loro peso, specificano gli autori del rapporto. Il loro sistema immunitario e' piu' debole e il loro cervello e' ancora in vi di svilupparsi. Secondo l'Unicef, la capacita' polmonare dei bambini che vivono in ambienti inquinati sarebbe ridotta del 20%, cioe' le stesse conseguenze che avrebbero in un ambiente chiuso dove subiscono il fumo passivo.
“Queste sostanze possono danneggiare lo sviluppo cerebrale”
“Le sostanze inquinanti danneggiano i polmoni dei bambini ma esse possono anche far cadere le barriere protettive del cervello e danneggiare irrimediabilmente il loro sviluppo cerebrale, compromettendo il loro avvenire”, insiste Anthony Lake, che valuta il costo di questo danno a piu' dello 0,3% del PIL mondiale, una percentuale in omaggio.
Su 7 milioni di persone la cui morte e' legata all'inquinamento dell'aria, secondo l'OMS, l'Unicef stima a 600.000 il numero di bambini di meno di 5 anni coinvolti. 920.000 muoiono ogni anno di pneumonia, e piu' della meta' di questi decessi sarebbero legati all'inquinamento dell'aria. E' nei Paesi in via di sviluppo che si trova la situazione piu' drammatica. L'Asia del Sud conta il piu' grande numero di bambini che respirano un'aria che va oltre le norme dell'OMS (620 milioni), seguita dall'Africa (520 milioni) e l'Asia dell'est e il pacifico (450 milioni). La qualita' dell'aria interna e' responsabile della maggior parte dei decessi legati all'inquinamento presso i bambini di meno di 5 anni in Asia del sud-est (133.000 decessi), in Africa (287.000) e in Asia dell'est e nel Pacifico (28.000). In Europa, su 4.000 decessi recensiti, 3.000 sarebbero in rapporto con l'inquinamento interno.
“Questo riguarda l'insieme delle societa'”
E' grazie a questi numeri che l'organizzazione internazionale va in Marocco, si' da impegnarsi per una lotta piu' efficace contro l'inquinamento, riducendo per esempio il ricorso alle energie fossili, e per la protezione dei piu' vulnerabili, evitando per esempio di costruire delle scuole o dei campi di gioco in prossimita' di fabbriche inquinanti. “Proteggere i bambini dall'inquinamento, non e' solo nel loro interesse, ma questo riguarda l'insieme della societa', con il vantaggio della riduzione dei costi della sanita', aumentando la produttivita', e proponendo un ambiente piu' sano, costruendo uno sviluppo durevole”, riassume Anthony Lake.
 
(da un lancio dell'agenzia France Presse – AFP del 31/10/2016)
 
 
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