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Obbedienza ed ordine. Come rimpiazzare l'autorita'. Chantal Delsol
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Articolo di Redazione
24 ottobre 2015 15:46
 
 La filosofa e storica Chantal Delsol fa un ragionamento sulla possibile sostituzione dell'autorita' verticale con un modello orizzontale
Le societa' contemporanee sono sovraproduttrici di norme, di leggi e di regolamenti. Una situazione internazionale tesa, lo sviluppo del terrorismo come metodo di guerra, e anche l'accresciuto bisogno di sicurezza per far fronte alla biopolitica... tutto questo impegna gli Stati in una esagerazione di sorveglianza ed obblighi.
L'autorita' non e' mai stata cosi' necessaria se non al momento in cui essa stessa viene rimessa in discussione...
L'autorita' presuppone una gerarchia verticale. Ma i tempi contemporanei vogliono passare da un mondo verticale ad un mondo orizzontale -sostituire il voto con la discussione, l'autorita' con la concertazione. Questo e' il punto centrale della sostituzione di una democrazia rappresentativa con una democrazia partecipativa, dall'assenso a chiamata sostituendo il voto.
Si potrebbe sostituire l'autorita' con un altro mezzo per ottenere obbedienza ed ordine, allo scopo di liberare il cittadino dal giogo del potere verticale e impossibile da scalfire che, anche se derivato e controllato da istituzioni democratiche, non pesa sull'individuo meno del proprio peso, soprattutto in periodi di pericoli?
Nella storia conosciamo poche societa' che non abbiamo un'autorita' riconosciuta. Si puo' citare il caso dei vecchi esquimesi, o quello dell'Islanda, colonizzata dalla fine del primo millennio dai norvegesi in ricerca di una maggiore liberta' politica. In ogni caso si possono fare due osservazioni. La prima, dove c'e' molto poca autorita', i vincoli si stabiliscono all'insegna dell'ironia o, se si preferisce, del disprezzo morale. La seconda, dove non c'e' per principio un capo, il piu' carismatico raccoglie un tacito potere. L'attuale caso dei Paesi scandinavi e' significativo. Il vincolo politico li' e' molto debole, e l'autorita' inqualificabile. Nel contempo, il vincolo sociale e' molto forte, al punto tale che il consenso obbligatorio impedisce di esternare il proprio disaccordo rispetto al ben pensare. Occorre sottomettersi alle leggi di Jante (legge scandinava egualitaria che domanda ad ognuno di non mai pretendere di andare oltre il proprio vicino), altrimenti si viene emarginati da tutta la socialita'. Hanna Arendt ha ben mostrato che il bambino americano, liberato dall'autorita' dei genitori, e' sottomesso alla legge del gruppo scolastico: alla tirannia della maggioranza.
Se l'autorita' verticale si vedesse sostituita dalle relazioni orizzontali, e' certo che queste relazioni assumerebbero la forma di pressione/ricatto al consenso, utilizzando la deleteria arma della derisione e dell'ironia, orchestrata da una élite pensante autoproclamatasi, abile nelle comunicazioni. Non si e' tanto sicuri di trarre un vantaggio dal cambio. 

(articolo pubblicato sul quotidiano Libération del 24/10/2015)
 
 
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