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Il primo albergo gestito da robot, in Giappone
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Articolo di Redazione
18 luglio 2015 14:21
 
L'addetta alla reception dell'albergo ha l'aria simpatica, con il suo grande sorriso, le sue ciglia che sbattono e la sua uninforme bianca e pulita. Ma una volta che si cerca di intraprendere una conversazione, non c'e' verso di sbagliarsi: “Per registrarvi, pigiate 1”. Nell'hotel Henn-na, che ha aperto le sue porte venerdi' 17 luglio in un parco divertimenti di Sasebo, nel sud del Giappone, la gran parte del personale e' costituita da robot.
E si comincia dall'accettazione, con questa addetta alla reception che e' un'androide, con accanto un dinosauro anch'esso robot. Sembra di essere gia' nel futuro, ma c'e' ancora qualcosa che non va: difficile parlare con dei robot. Che indirizzano i clienti verso uno scranno tattile perche' si possano registrare.
“Il robot e' li' per offrire una originale accoglienza, e dare delle informazioni. Dice 'Benvenuti all'hotel, vi potete registrare su questo terminale', puo' darvi gli orari della colazione”, spiega al quotidiano Le Monde Aurore Cliquot, direttrice della comunicazione di Aldebaran, l'impresa francese che commercializza robot come quello di questo albergo. E riconosce che, “per il momento e' un po' sempliciotto, ma e' solo il primo passo”.
Tra le altre creature che popolano questi luoghi, un robot che porta i bagagli in una delle settantadue camere, che si aprono grazie ad una identificazione facciale. E sul comodino, un piccolo robot, con lo sguardo infantile, chiamato Tuly, accende o spegne le luci quando glielo si chiede -sui muri non ci sono interruttori. Ed e' anche in grado di rispondere a delle domande semplici, sulle condizioni meteorologiche per esempio.
Nell'ingresso dell'edificio, un gigante braccio meccanico, protetto da un vetro, svolge le funzioni di guardaroba e cassetta di sicurezza: mette nelle piccole cassette gli oggetti che gli vengono affidati dai clienti.
Una notte a 66 euro
L'edificio sembra piu' che altro svolgere le funzioni di una nuova attrazione nel parco, e di una bella operazione di comunicazione -la stampa e' stata invitata a visitarlo il giorno prima dell'inaugurazione. Ma Hideo Sawada, il direttore, giura che il suo obiettivo non e' solo quello di invogliare la clientela e di creare immagini spettacolari con dei robot-gadget. “Vorrei porre l'attenzione soprattutto sull'innovazione”, ha assicurato ai giornalisti. “E voglio anche fare qualcosa per arginare l'aumento dei prezzi degli alberghi”. Una notte in questo albergo costa circa 9.000 yen, cioe' 66 euro. I robot, in effetti, non reclamano un salario, ne' delle ferie, e sono utilizzabili 24 ore su 24, 7 giorni su 7. Terribile per l'occupazione... Ma il Giappone conosce un tasso di disoccupazione storicamente basso, il 3.3%.
Tuttavia, i robot di questo albergo non sono ancora in grado di sostituire completamente degli umani. Non sanno, per esempio, mettere sempre a posto i letti. Le telecamere per la sorveglianza sono sotto il controllo di alcuni salariati in carne ed ossa, che assicurano che non accada nessun incidente... E nessun cliente e' scappato con un robot sotto il braccio.

(articolo di Morgane Tual, pubblicato sul quotidiano Le Monde del 18/07/2015)
 
 
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