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L'irriverente. Pubblicita' istituzionale. A che serve?
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Comunicato di Vincenzo Donvito
6 dicembre 2014 10:25
 
 Da diverse settimana, sui principali media, si puo' leggere la pubblicita' di due istituzioni: la Cassa Depositi e Prestiti (CDP) e la Societa' Italiana Autori ed Editori (SIAE), Due pubblicita' i cui committenti non vendono niente a nessuno. La CDP, controllata da capitale pubblico (1), gestisce i risparmi dei cittadini attraverso le Poste (2), soldi coi quali investe economicamente e presta soldi allo Stato (3). La Siae (4) prende soldi da chi usa le opere dell'ingegno per in parte girarli ai rispettivi autori.
Quindi, perche' si fanno pubblicita', a chi si rivolgono per vendere i propri servizi e/o prodotti? C'e' qualcuno che si mette a leggere la loro pubblicita' e, di conseguenza, decide di rivolgersi a loro? No! Solo immagine. Ma a che serve la promozione della loro immagine, visto che sono societa' pubbliche dove la CDP si rivolge allo stesso Stato che la gestisce (che non ha bisogno della pubblicita' per conoscere la sua esistenza), e la SIAE si rivolge a tutti coloro che, nella cultura e nello spettacolo, sono comunque di fatto obbligati ad usare i suoi servizi?
E' evidente che queste pubblicita' sono una sorta di finanziamento pubblico per i giornali che le pubblicano, finanziamento pubblico che si aggiunge ai benefici corporativi sull'editoria che vengono erogati a pioggia dietro il paravento della tutela della liberta' d'informazione (a nostro avviso- il contrario di come dovrebbe essere, perche' si e' liberi quando non si deve niente a nessuno, ma solo ai fruitori dei propri servizi).
In periodo di declamata spending review, sarebbe un segnale di decenza civica ed economica non continuare a spendere i soldi pubblici in questo modo. Ma si sa, i circoli e le corporazioni sono ancora dominanti e determinanti, per cui lo Stato, per la propria sopravvivenza, ritiene in tutti i modi di dover contribuire a mantenerli in vita.

(1) E' una società per azioni a controllo pubblico: il Ministero dell'Economia e delle Finanze  detiene l'80,1% del capitale, il 18,4% e' posseduto da un nutrito gruppo di Fondazioni di origine bancaria, il restante 1,5% in azioni proprie.
(2) 242 miliardi nel 2013
(3) qui una nostra valutazione in merito
(4) La sua funzione istituzionale è la tutela del diritto d'autore. La SIAE amministra le opere degli aderenti -di fatto obbligati ad esser tali- facendo sì che per ogni sfruttamento di un’opera sia corrisposto all’autore e all’editore un compenso, e trattenendo per s' una fetta di questi diritti.

 
 
 
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Direttore Domenico Murrone
 
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