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 ITALIA - ITALIA - Negazionismo=crimine. Senato approva Ddl
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11 febbraio 2015 15:15
 
L'aula del Senato ha approvato in prima lettura il disegno di legge sul negazionismo con 234 voti favorevoli, 1 contrario e 8 astenuti. Il provvedimento - che dovrà ora essere esaminato dalla Camera - modifica l'articolo 3 della legge reale sull'istigazione all'odio e al razzismo - rendendo punibile il reato solo nel caso in cui la condotta avvenga pubblicamente. Viene prevista inoltre una aggravante di pena nei casi in cui la propaganda, la pubblica istigazione e il pubblico incitamento si fondino "in tutto o in parte sulla negazione della Shoah ovvero dei crimini di genocidio, dei crimini contro l'umanità e dei crimini di guerra" come definiti dallo Statuto della Corte penale internazionale. Il disegno di legge modifica quindi la cosiddetta legge Reale "circoscrivendo la rilevanza penale alle sole condotte istigatorie commesse pubblicamente", spiega la relazione illustrativa. "Per assicurare una coerenza sistematica sul piano sanzionatorio", il disegno di legge riduce, poi, da 5 a 3 anni il limite massimo di pena previsto dal reato di istigazione a delinquere previsto dall'articolo 414 del codice penale. La relazione illustrativa spiega che è stata "abbandonata l'ipotesi di un inserimento nel codice penale, attraverso modifiche all'articolo 414, di un'ulteriore condotta consistente nella negazione e nella apologia dei crimini di genocidio, contro l'umanità e di guerra", ritenendo una migliore soluzione "definire con maggiore precisione le condotte sottoposte ad incriminazione ai sensi della legge 13 ottobre 1975, n. 654, (la cosiddetta legge Reale), e dall'altro, rendere omogenea la risposta sanzionatoria ivi prevista con le pene riconducibili al reato di istigazione a delinquere di cui all'articolo 414 del codice penale".

"Vedo i negazionisti come i ciarlatani della storia mettono in campo comportamenti scorretti" lo ha detto in Aula al Senato la senatrice Elena Cattaneo (Misto) comunicando la sua astensione. "Mi asterrò - ha affermato Cattaneo - anche se so che in Senato equivale a un voto contrario perché credo che vietare il negazionismo per legge sia sbagliato. Secondo la senatrice è sbagliato per una questione di principio, perché "non è ammissibile - ha spiegato - imporre limiti alla ricerca e allo studio di una teoria. Trovo ignobili le tesi dei negazionisti ma non credo che minino una disciplina nessuno storico prende sul serio queste teorie". Spetta alla comunità scientifica, è il parere della parlamentare, difendere queste posizione. Il secondo motivo del voro contrario è per Cattaneo "una questione di opportunità". I negazionisti speculano "sulla pelle e sul dolore degli altri", ma, mette in guardia la senatrice "Nei paesi che hanno adottato leggi contro negazionismo i media sono diventati cassa di risonanza per queste teorie". "Non gli diamo il ruolo di martire incompreso - conclude - facciamoli parlare e li sbugiarderemo punto dopo punto".

 
 
 
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