Per Teresa: ---------------- Per ora non è ancora
necessario rivolgersi necessariamente a qualcuno; conviene
richiamare l'intervento dell'AGCOM o altri tipi di
autorità solo DOPO il fallimento delle vie informali.
Andiamo con ordine:
- REGOLA D'ORO: Non
fidarti MAI di ciò che dicono al 187. Gli operatori si
inventano scuse per difendere l'Azienda, sperando nella
nostra credulità (“spese di attivazione”, sì,
certo...). Chiama più volte, ed avrai sempre una risposta
diversa. Insisti finché ne trovi uno con un minimo di
buonsenso.
- Richiedi subito il dettaglio
cartaceo delle telefonate. Per procedere col reclamo, devi
prima conoscere la motivazione DOCUMENTATA dell'addebito
esagerato. Può darsi che la bolletta sia stata invece
gonfiata da ben altri fattori (899, telefonate satellitari,
ecc).
- NON pagare l'intera bolletta.
Limitati alle spese di attivazione previste dal contratto e
al conteggio del traffico da te riconosciuto. Se hai
concesso al gestore l'addebito bancario delle fatture
(la commissione RID) ritiralo subito. Meglio farsi piuttosto
un po' di coda alle poste, che richiedere il rimborso
quando i soldi se li sono GIÀ intascati
-
Procedi con una lettera formale di messa in mora a Telecom,
in cui contesti l'addebito. Spediscila tramite
raccomandata A/R (che impone al gestore l'obbligo di
risposta entro 15 giorni). Non contare su FAX e
comunicazioni verbali al 187 (non hanno valore legale, e il
gestore può tranquillamente ignorarli).
-
Aspettati che Telecom respinga il reclamo (lo fa quasi
sempre, IN AUTOMATICO, senza neanche leggerlo), adducendo
fantomatici e NON documentati “controlli regolari” (che
in realtà non ha MAI eseguito). È solo una manovra
intimidatoria per scoraggiare l'utente.
Per
una panoramica della situazione e delle successive procedure
di reclamo, ti invito a leggere la pagina dell'ADUC
“CONSIGLI PER I TRUFFATI DA TELECOM”
(www.aduc.it/dyn/dilatua/dila_mostra.php?id=196028).
Naturalmente il tuo primo passo è di sapere con
precisione quale sia la causa del gonfiamento della
bolletta; per ulteriori chiarimenti, sei benvenuta a postare
delle domande alla pagina segnalata. Ciao.
IVAN
22 febbraio 2008 0:00 - zio
senza contare che spesso l'attivazione consiste in: un
operaio che arriva su una panda scassata con il logo
dell'azienda sullo sportello, va al pannello delle reti
e switcha su "attivo"....caspita che costi da
affrontare!
22 febbraio 2008 0:00 - Teresa
Cose da pazzi. Attivo per la prima volta una linea
telefonica telecom nel mio negozio...con la premessa da
parte dell'operatrice che dopo i primi 70 più 40 euro
di spese fisse le mie bollette dovrebbero non superare i 150
euro mensili ...(senza le eventuali chiamate sui cellulari)
ok accettiamo l'offerta e dopo i mesi calcolati mi
arriva la prima bolletta di 216 euro ok chiamo chiedo
chiarimenti e mi tranquillizzano spiegandomi che sono solo
costi di attivazione senza chiamate perchè saranno
addebbitate sulla prossima bolletta, stamattina mi arriva
una bolletta di 360 euro circa cose da pazzi chiedo di nuovo
chiarimenti e mi rispondono di nuovo costi di
attivazzioni...non finirò mai con queste attivazzioni? le
chiamate ammontavano solo a 38 euro...cose da pazzi . A chi
posso rivolgermi per chiedere reali chiarimenti che mi
possano tutelare ... in attesa di risposta vi porgo i miei
cordiali saluti la signora Teresa GRAZIE
15 febbraio 2008 0:00 - GIANDOMENICO DE VITA
LA VITA ALTRO NON E' CHE UN CONTINUO RAPPORTO CON I CALL
CENTER. A NULLA VALE PIU', QUINDI, L'ESORTAZIONE DEI
NOSTRI PADRI: PRENDI IN MANO LA TUA VITA!! CE
L'HANNO IN MANO I CALL CENTER! E NE FANNO CIO' CHE
VOGLIONO.
GIANDOMENICO
15 febbraio 2008 0:00 - Onofrio
E lo Stato cosa fà per correggere questo stato di cose in
cui i soli danneggiati sono i cittadini che li mandano al
governo per legiferare in modo da rendere migliore la vita
della popolazione? Io, dopo 2 mesi d'inferno
passati con il call center Telecom, a causa di un guasto
all'ADSL di cui sono abbonato da molti anni (vedi
lettere di reclamo indirizzate alla Telecom, al Garante
delle telecomunicazioni e all'Aduc), mi sono visto
addebitare il canone dei mesi non usufruiti. Bene, ho
effettuato il pagamento della bolletta, defalcando,
dall'importo "salatissimo", i due mesi di
canone sopradetti e, udite-udite, 64 euro di telefonate
satellitari, malgrado il blocco attivo sulla mia linea verso
tali chiamate, percui MAI EFFETTUATE. Ora facessero
quello che gli pare; se vogliono mi togliessero la
comunicazione. Vuol dire che ritornerò a comunicare tramite
corrispondenza.
14 febbraio 2008 0:00 - Silvia Celli
Gentili utenti, devo discutere il 21 c.m una causa
contro la telecom presso il co.re.com regionale ,a seguito
della contestazione di due bollette gonfiate (per i dettagli
si veda la sezione 899,bollette gonfiate telecom),vicenda
della quale ho già avuto modo di discutere proprio qui sul
forum con consumatori che hanno avuto lo stesso problema.Ora
mi sentirei più a mio agio,visto che ho notato che ad avere
avuto questo tipo di controversie con telecom non sono solo
io,se il 21 Febbraio a L'Aquila mi accompagnasse per
rappresentare gli altri consumatori ,un legale adusbef o
aduc,ma non so come fare visto che tempo fa,per un'altra
questione contattai un legale adusbef per un consiglio e non
si degnò neanche di rispondermi.Purtroppo non ho la
possibilità economica di pagare un legale,ma vorrei
solamente non trovarmi a discutere una causa da sola contro
la telecom che sicuramente si presenterà col suo entourage
di legali e di sicuro non mi troverei ad avere la competenza
per farlo.Se sapete come fare o a chi segnalare la
cosa,contattatemi pure all'indirizzo
[email protected] Vi ringrazio sentitamente.
30 novembre 2006 0:00 - Orazio
Purtroppo quello che dite è per larga parte vero. Però se
mi è concesso vorrei spezzare una lancia a favore della
categoria degli operatori call-center. Di certo le
direttive che vengono impartite a questi lavoratori spesso
risultano essere poco trasparenti e al limite del
truffaldino ma, non per questo, si può fare di tutta
un'erba un fascio. Prima di tutto la figura degli
"specialisti del telefono" viene continuamente
formata ed aggiornata nel senso vero della parola per
fornire al cliente ogni volta il miglior servizio possibile.
Poi, anche se il sistema di pagamento, e qui mi riferisco in
particolar modo a quella categoria di operatori che lavorano
"in uscita" (outbound), cioè quelli che
commercializzano il prodotto per poi venderlo al privato
cittadino contattato, ha un meccanismo
"meritocratico" ad incentivi (in parole povere
più attivi più guadagni), ciò non toglie che la maggior
parte dei suddetti lavoratori non svolga il suo lavoro con
professionalità e trasparenza piena. Il cliente viene
sempre messo a conoscenza della prassi d'attivazione.
L'operatore ha l'obbligo professionale di far
comprendere al cliente che l'adesione telefonica
(mediante registrazione delle principali clausole
contrattuali) lo lega già alla compagnia. Come se non
bastasse molte aziende attuano un controllo sui loro stessi
lavoratori e sul loro operato. Per esser più chiari: un
contratto stipulato con un'anziana che non ha capito
nulla durante la conversazione con l'operatore non
potrà mai procedere fino in fondo (in gergo va in K.O.),
oppure un contratto stipulato "sporcando" la
propria commercializzazione allo stesso modo non avrà vita
lunga. Dopodicchè il cliente ricevuto il contratto al
proprio domicilio potrà fare tutto quello che vuole,
ovviamente nell'ambito di quella sfera giuridica che è
regolata dalle norme sul diritto di recesso e ripensamento.
Stop! Con questo cosa voglio dire: voglio dire che come voi
stesso avete ammesso i call center oggigiorno hanno
un'importante funzione nel processo produttivo
aziendale. Essi hanno il compito di vendere il prodotto ma
anche di fidelizzare e rassicurare il cliente. Partendo da
questo presupposto quindi è importante che l'operatore
al di là dei più spinti dettami impartiti dal proprio
"datore di lavoro" (chi l'ha mai visto in
faccia?), cerchi di attenersi ad un codice morale prima
ancora che "deontologico" il più cristallino è
possibile e che dall'altra parte il consumatore impari a
discernere tra interlocutori affidabili e meno affidabili e
ovviamente tra proposte convenienti e veri
"bidoni", evitando magari, se è possibile, di
buttare giù il telefono prima di aver sentito parlare il
"povero" operatore di turno.
Operatore81
18 novembre 2006 0:00 - Francesco D'Ambrosio
Ciao Mimmo! E' un piacere leggere questa tua
analisi, e come operatore di call center non posso che darti
ragione! :-) La situazione è certo critica, e le poche
aziende (quasi) oneste rimaste si stanno convertando.Hanno
capito che se tutti i call center fanno schifo, il cliente
non potrà basare la sua scelta in base al post-vendita.
Pazzesco.
17 novembre 2006 0:00 - Ciribiribì
Siamo considerati un popolo di SUDDITI!!!
Se ne
STRAFREGANO dei furti e delle truffe che subiamo ad opera di
societa di servizi che assomigliano più ad associazioni a
delinquere che a società telefoniche o altro.
Non per niente siamo subissati da pubblicità MENZOGNA e
SPAZZATURA sia da parte di ditte commerciali ma anche da
parte del Governo sui telegiornali.
Ne è
un'esempio la FINANZIARIA che tutto finanzia meno che il
buon senso.
SOLO TASSE per TUTTI!!
Ricchi o poveri nessuna differenza, per introitare più
risorse possibili colpisce la MASSA OVVIAMENTE!!!
Che classe politica di MERDA ha l'ITALIA per essere
ridotta a dover difendersi da
MAFIA-CAMORRA-ANDRANGHETA-GOVERNO!!!
17 novembre 2006 0:00 - Sospetti
Chissa perche' magistrati e polizia postale sono
cosi' celeri a sequestrare forum che "ledono"
una religione, mentre la milionata di denunce di
"appropriazioni indebite" dalla tasche degli
utenti telefonici (con 899 e similari) vengono ignorate da
Governi, Autorita' di controllo, polizie e Magistrati?
16 novembre 2006 0:00 - alberto
dimenticate di dire che alcuni call center adesso sono
addirittura a pagamento, come quello di Tiscali
166.61.41.61. Quindi, quando chiami, oltre ad avere a che
fare con gente il 99% delle volte incompetente, ti ritrovi
anche a pagare 59 centesimi al minuto, spesso per segnalare
un loro disservizio. Oltre al danno la beffa...
15 novembre 2006 0:00 - Marisa Cesarano
Purtroppo x motivi contingenti utilizzo il servizio Telecom
CHI E'. Come regola ho adottato di non rispondere a
telefonate che risultano "riservate", ad es. i
call center. Se Telecom vuole parlare con me si presenta. E
come Telecom altri. Se noi telefoniamo al 187 SANNO SUBITO
CON CHI PARLANO: PERCHé NOI NON ABBIAMO LO STESSO DIRITTO?
E ricordamoci che non ci chiamano certo per farci un favore,
ma solo x autopromuoversi e...fregarci. Proviamo a chiudere
subito la telefonata non appena si presentano, obblighiamoli
di nuovo a venire a cercarci di persona, a presentarci un
contratto scritto o comunque una proposta scritta su cui noi
apporremo una firma ben identificabile e vedrete che tanti
disguidi non si verificheranno più. In effetti il coltello
dalla parte del manico lo abbiamo noi, solo che non lo
usiamo. Va da sé che in questo modo promuoveremo di nuovo
l'impiego di personale "locale" e osteggeremo
la delocalizzazione che produce solo benefici per le
società ma danni alla Societàcivile.Proviamoci!
15 novembre 2006 0:00 - Luigi
Bravissimo! Concordo e sottoscrivo tutto! Saluti,
Luigi
15 novembre 2006 0:00 - Enrico
Sono un ex operatore call center di Tim che cercava di
svolgere al meglio il proprio lavoro, non miè mai piaciuto
fornire tempi ottimistici di 24/48h per la risoluzione di
problematiche complesse, né di vendere perennemente servizi
o attivare offerte in cambio del cliente di soprassedere ad
un cambio di gestore né di aggirare eventuali prb tecnici
facendo finta cadere dalle nuvole..per questi motivi mi sono
preso tanti richiami, ma la mia coscienza è sempre stata a
posto..anch'io talvolta ho dovuto piegarmi a spingere
per un'offerta rispetto ad un'altra, ma posso dire
nella mia conoscenza che nessuno abbia mai ricevuto ordini
di scuderia su cosa attivare all'insaputa del clt,
veniva detto su cosa puntare per proporre servizi alla
clientela, ma non veniva premiato chi era colto con le mani
nel sacco nell'attivazione di un servizio indesiderato,
anzi..molti appena scoperti...FUORI..!!!Nessuna seconda
chance.. Gli ex colleghi, intendendo la categoria, non
passano momenti felici, fra contratti a progetto,
interinali, Part tim 50% o 75% nel migliore dei casi, con
stipendi variabili tra 450 e 900E, se stipendio lo hanno,
alcuni vengono retribuiti in base alle attivazioni o le
risposte fornite come numero oggettivo non come qualità..e
se per campare e raggiungere una paga per tirare avanti e
pagare le spese di casa devo vendere qualcosa..naturale ci
si adatti, xò c'è chi svolge il proprio lavoro
coscienziosamente chi un po' meno ed attiva contratti di
sotterfugio senza chiamare o avere l'approvazione...Non
mi piace il metodo perché tante persone mi hanno chiamato
in modo assai imbestialito giustamente protestando x
l'avvenuta attivazione..però ricordiamoci che non sono
gli operatori a dettare queste leggi, ma è iol mercato:
allorché si esternalizza il + possibile, si fanno contratti
a totale e + assoluto ribasso, si cerca profitti e margini
sempre + elevati..le persone vengono pagate in base alla
mole di lavoro svolto e miserrimamente con la spada di
damocle sulla testa del contratto a progetto o del contratto
precario...allora forse la colpa non è dell'operatore
che cerca di fare quello per cui lo pagano (attivare
attivare attivare!!!) ma di una catena di persone sopra di
lui, dal suo resp di gruppo, al manager, al direttore della
struttura, al capo area, al capo regione etc fino ad
arrivare all'azionariato ed ai governi che introducono
queste forme di flessibilità estrema che inducono dei
"moderni schiavi" dell'era post fordista a
truffare le persone senza metterli al corrente che quanto
fanno ha un nome univoco: TRUFFA...ed è reato penale non
amministrativo, ergo è responsabilità individuale, nessuno
li salva...!!!
15 novembre 2006 0:00 - Rita
cara Ornella, anche io vengo sommersa di telefonate
pubblicitarie nei momenti più inopoortuni (pranzo, cena,
notte tarda dopo le 22) eppure sull'elenco telefonico
compare il "telefonino" che dovrebbe dire a tutti
che ho optato per NON RICEVERE telefonate pubblicitarie ...
è servito? il garante che dice?
15 novembre 2006 0:00 - ornella
Sono anch'io arcistufa di essere assillata da continue
telefonate in qualsiasi ora del giorno. A volte ho ancora la
fortuna di trovare persone educate che non insistono, altre
volte devo fare delle inutili discussioni e riattaccare con
un nervoso da rovinarmi la giornata. Io capisco il
problema di questi ragazzi mal pagati e disincentivati,
però rivendico anche il mio diritto a non essere
importunata più di tanto. La mia domanda è questa:
dove viene preso il mio numero telefonico? Qualche anno fa
la Telecom aveva richiesto di indicare espressamente la
propria volontà di ricevere o non ricevere posta e
telefonate pubblicitarie al numero inserito in elenco.
Poichè non avevo dato la mia disponibilità e vicino al mio
numero non è indicato nè il simbolo del telefono nè la
busta, posso far valere questo mio diritto quando mi
chiamano? Grazie.
16 novembre 2006 0:00 - Italia recessa
L'impotenza dei governanti italiani destri e sinistri
e' dimostratata da come soggetti senza contegno,
truffatori e "autorevoli" societa' di
telefonia possano continuare bellamente a succhiare soldi e
tempo agli utenti di un servizio.