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23 febbraio 2008 0:00 - IVAN
Per Teresa:
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Per ora non è ancora necessario rivolgersi necessariamente a qualcuno; conviene richiamare l'intervento dell'AGCOM o altri tipi di autorità solo DOPO il fallimento delle vie informali. Andiamo con ordine:

- REGOLA D'ORO: Non fidarti MAI di ciò che dicono al 187. Gli operatori si inventano scuse per difendere l'Azienda, sperando nella nostra credulità (“spese di attivazione”, sì, certo...). Chiama più volte, ed avrai sempre una risposta diversa. Insisti finché ne trovi uno con un minimo di buonsenso.

- Richiedi subito il dettaglio cartaceo delle telefonate. Per procedere col reclamo, devi prima conoscere la motivazione DOCUMENTATA dell'addebito esagerato. Può darsi che la bolletta sia stata invece gonfiata da ben altri fattori (899, telefonate satellitari, ecc).

- NON pagare l'intera bolletta. Limitati alle spese di attivazione previste dal contratto e al conteggio del traffico da te riconosciuto.
Se hai concesso al gestore l'addebito bancario delle fatture (la commissione RID) ritiralo subito. Meglio farsi piuttosto un po' di coda alle poste, che richiedere il rimborso quando i soldi se li sono GIÀ intascati

- Procedi con una lettera formale di messa in mora a Telecom, in cui contesti l'addebito. Spediscila tramite raccomandata A/R (che impone al gestore l'obbligo di risposta entro 15 giorni). Non contare su FAX e comunicazioni verbali al 187 (non hanno valore legale, e il gestore può tranquillamente ignorarli).

- Aspettati che Telecom respinga il reclamo (lo fa quasi sempre, IN AUTOMATICO, senza neanche leggerlo), adducendo fantomatici e NON documentati “controlli regolari” (che in realtà non ha MAI eseguito). È solo una manovra intimidatoria per scoraggiare l'utente.

Per una panoramica della situazione e delle successive procedure di reclamo, ti invito a leggere la pagina dell'ADUC
“CONSIGLI PER I TRUFFATI DA TELECOM” (www.aduc.it/dyn/dilatua/dila_mostra.php?id=196028).

Naturalmente il tuo primo passo è di sapere con precisione quale sia la causa del gonfiamento della bolletta; per ulteriori chiarimenti, sei benvenuta a postare delle domande alla pagina segnalata. Ciao.

IVAN

22 febbraio 2008 0:00 - zio
senza contare che spesso l'attivazione consiste in: un operaio che arriva su una panda scassata con il logo dell'azienda sullo sportello, va al pannello delle reti e switcha su "attivo"....caspita che costi da affrontare!
22 febbraio 2008 0:00 - Teresa
Cose da pazzi. Attivo per la prima volta una linea telefonica telecom nel mio negozio...con la premessa da parte dell'operatrice che dopo i primi 70 più 40 euro di spese fisse le mie bollette dovrebbero non superare i 150 euro mensili ...(senza le eventuali chiamate sui cellulari) ok accettiamo l'offerta e dopo i mesi calcolati mi arriva la prima bolletta di 216 euro ok chiamo chiedo chiarimenti e mi tranquillizzano spiegandomi che sono solo costi di attivazione senza chiamate perchè saranno addebbitate sulla prossima bolletta, stamattina mi arriva una bolletta di 360 euro circa cose da pazzi chiedo di nuovo chiarimenti e mi rispondono di nuovo costi di attivazzioni...non finirò mai con queste attivazzioni? le chiamate ammontavano solo a 38 euro...cose da pazzi . A chi posso rivolgermi per chiedere reali chiarimenti che mi possano tutelare ... in attesa di risposta vi porgo i miei cordiali saluti la signora Teresa GRAZIE
15 febbraio 2008 0:00 - GIANDOMENICO DE VITA
LA VITA ALTRO NON E' CHE UN CONTINUO RAPPORTO CON I CALL CENTER. A NULLA VALE PIU', QUINDI, L'ESORTAZIONE DEI NOSTRI PADRI: PRENDI IN MANO LA TUA VITA!!
CE L'HANNO IN MANO I CALL CENTER! E NE FANNO CIO' CHE VOGLIONO.

GIANDOMENICO
15 febbraio 2008 0:00 - Onofrio
E lo Stato cosa fà per correggere questo stato di cose in cui i soli danneggiati sono i cittadini che li mandano al governo per legiferare in modo da rendere migliore la vita della popolazione?
Io, dopo 2 mesi d'inferno passati con il call center Telecom, a causa di un guasto all'ADSL di cui sono abbonato da molti anni (vedi lettere di reclamo indirizzate alla Telecom, al Garante delle telecomunicazioni e all'Aduc), mi sono visto addebitare il canone dei mesi non usufruiti.
Bene, ho effettuato il pagamento della bolletta, defalcando, dall'importo "salatissimo", i due mesi di canone sopradetti e, udite-udite, 64 euro di telefonate satellitari, malgrado il blocco attivo sulla mia linea verso tali chiamate, percui MAI EFFETTUATE.
Ora facessero quello che gli pare; se vogliono mi togliessero la comunicazione. Vuol dire che ritornerò a comunicare tramite corrispondenza.
14 febbraio 2008 0:00 - Silvia Celli
Gentili utenti,
devo discutere il 21 c.m una causa contro la telecom presso il co.re.com regionale ,a seguito della contestazione di due bollette gonfiate (per i dettagli si veda la sezione 899,bollette gonfiate telecom),vicenda della quale ho già avuto modo di discutere proprio qui sul forum con consumatori che hanno avuto lo stesso problema.Ora mi sentirei più a mio agio,visto che ho notato che ad avere avuto questo tipo di controversie con telecom non sono solo io,se il 21 Febbraio a L'Aquila mi accompagnasse per rappresentare gli altri consumatori ,un legale adusbef o aduc,ma non so come fare visto che tempo fa,per un'altra questione contattai un legale adusbef per un consiglio e non si degnò neanche di rispondermi.Purtroppo non ho la possibilità economica di pagare un legale,ma vorrei solamente non trovarmi a discutere una causa da sola contro la telecom che sicuramente si presenterà col suo entourage di legali e di sicuro non mi troverei ad avere la competenza per farlo.Se sapete come fare o a chi segnalare la cosa,contattatemi pure all'indirizzo [email protected]
Vi ringrazio sentitamente.
30 novembre 2006 0:00 - Orazio
Purtroppo quello che dite è per larga parte vero. Però se mi è concesso vorrei spezzare una lancia a favore della categoria degli operatori call-center.
Di certo le direttive che vengono impartite a questi lavoratori spesso risultano essere poco trasparenti e al limite del truffaldino ma, non per questo, si può fare di tutta un'erba un fascio. Prima di tutto la figura degli "specialisti del telefono" viene continuamente formata ed aggiornata nel senso vero della parola per fornire al cliente ogni volta il miglior servizio possibile. Poi, anche se il sistema di pagamento, e qui mi riferisco in particolar modo a quella categoria di operatori che lavorano "in uscita" (outbound), cioè quelli che commercializzano il prodotto per poi venderlo al privato cittadino contattato, ha un meccanismo "meritocratico" ad incentivi (in parole povere più attivi più guadagni), ciò non toglie che la maggior parte dei suddetti lavoratori non svolga il suo lavoro con professionalità e trasparenza piena. Il cliente viene sempre messo a conoscenza della prassi d'attivazione. L'operatore ha l'obbligo professionale di far comprendere al cliente che l'adesione telefonica (mediante registrazione delle principali clausole contrattuali) lo lega già alla compagnia. Come se non bastasse molte aziende attuano un controllo sui loro stessi lavoratori e sul loro operato. Per esser più chiari: un contratto stipulato con un'anziana che non ha capito nulla durante la conversazione con l'operatore non potrà mai procedere fino in fondo (in gergo va in K.O.), oppure un contratto stipulato "sporcando" la propria commercializzazione allo stesso modo non avrà vita lunga. Dopodicchè il cliente ricevuto il contratto al proprio domicilio potrà fare tutto quello che vuole, ovviamente nell'ambito di quella sfera giuridica che è regolata dalle norme sul diritto di recesso e ripensamento. Stop! Con questo cosa voglio dire: voglio dire che come voi stesso avete ammesso i call center oggigiorno hanno un'importante funzione nel processo produttivo aziendale. Essi hanno il compito di vendere il prodotto ma anche di fidelizzare e rassicurare il cliente. Partendo da questo presupposto quindi è importante che l'operatore al di là dei più spinti dettami impartiti dal proprio "datore di lavoro" (chi l'ha mai visto in faccia?), cerchi di attenersi ad un codice morale prima ancora che "deontologico" il più cristallino è possibile e che dall'altra parte il consumatore impari a discernere tra interlocutori affidabili e meno affidabili e ovviamente tra proposte convenienti e veri "bidoni", evitando magari, se è possibile, di buttare giù il telefono prima di aver sentito parlare il "povero" operatore di turno.

Operatore81
18 novembre 2006 0:00 - Francesco D'Ambrosio
Ciao Mimmo!
E' un piacere leggere questa tua analisi, e come operatore di call center non posso che darti ragione! :-)
La situazione è certo critica, e le poche aziende (quasi) oneste rimaste si stanno convertando.Hanno capito che se tutti i call center fanno schifo, il cliente non potrà basare la sua scelta in base al post-vendita. Pazzesco.
17 novembre 2006 0:00 - Ciribiribì
Siamo considerati un popolo di SUDDITI!!!

Se ne STRAFREGANO dei furti e delle truffe che subiamo ad opera di societa di servizi che assomigliano più ad associazioni a delinquere che a società telefoniche o altro.

Non per niente siamo subissati da pubblicità MENZOGNA e SPAZZATURA sia da parte di ditte commerciali ma anche da parte del Governo sui telegiornali.

Ne è un'esempio la FINANZIARIA che tutto finanzia meno che il buon senso.

SOLO TASSE per TUTTI!!

Ricchi o poveri nessuna differenza, per introitare più risorse possibili colpisce la MASSA OVVIAMENTE!!!

Che classe politica di MERDA ha l'ITALIA per essere ridotta a dover difendersi da MAFIA-CAMORRA-ANDRANGHETA-GOVERNO!!!
17 novembre 2006 0:00 - Sospetti
Chissa perche' magistrati e polizia postale sono cosi' celeri a sequestrare forum che "ledono" una religione, mentre la milionata di denunce di "appropriazioni indebite" dalla tasche degli utenti telefonici (con 899 e similari) vengono ignorate da Governi, Autorita' di controllo, polizie e Magistrati?
16 novembre 2006 0:00 - alberto
dimenticate di dire che alcuni call center adesso sono addirittura a pagamento, come quello di Tiscali 166.61.41.61. Quindi, quando chiami, oltre ad avere a che fare con gente il 99% delle volte incompetente, ti ritrovi anche a pagare 59 centesimi al minuto, spesso per segnalare un loro disservizio. Oltre al danno la beffa...
15 novembre 2006 0:00 - Marisa Cesarano
Purtroppo x motivi contingenti utilizzo il servizio Telecom CHI E'. Come regola ho adottato di non rispondere a telefonate che risultano "riservate", ad es. i call center. Se Telecom vuole parlare con me si presenta. E come Telecom altri. Se noi telefoniamo al 187 SANNO SUBITO CON CHI PARLANO: PERCHé NOI NON ABBIAMO LO STESSO DIRITTO? E ricordamoci che non ci chiamano certo per farci un favore, ma solo x autopromuoversi e...fregarci. Proviamo a chiudere subito la telefonata non appena si presentano, obblighiamoli di nuovo a venire a cercarci di persona, a presentarci un contratto scritto o comunque una proposta scritta su cui noi apporremo una firma ben identificabile e vedrete che tanti disguidi non si verificheranno più. In effetti il coltello dalla parte del manico lo abbiamo noi, solo che non lo usiamo. Va da sé che in questo modo promuoveremo di nuovo l'impiego di personale "locale" e osteggeremo la delocalizzazione che produce solo benefici per le società ma danni alla Societàcivile.Proviamoci!
15 novembre 2006 0:00 - Luigi
Bravissimo! Concordo e sottoscrivo tutto!
Saluti,

Luigi
15 novembre 2006 0:00 - Enrico
Sono un ex operatore call center di Tim che cercava di svolgere al meglio il proprio lavoro, non miè mai piaciuto fornire tempi ottimistici di 24/48h per la risoluzione di problematiche complesse, né di vendere perennemente servizi o attivare offerte in cambio del cliente di soprassedere ad un cambio di gestore né di aggirare eventuali prb tecnici facendo finta cadere dalle nuvole..per questi motivi mi sono preso tanti richiami, ma la mia coscienza è sempre stata a posto..anch'io talvolta ho dovuto piegarmi a spingere per un'offerta rispetto ad un'altra, ma posso dire nella mia conoscenza che nessuno abbia mai ricevuto ordini di scuderia su cosa attivare all'insaputa del clt, veniva detto su cosa puntare per proporre servizi alla clientela, ma non veniva premiato chi era colto con le mani nel sacco nell'attivazione di un servizio indesiderato, anzi..molti appena scoperti...FUORI..!!!Nessuna seconda chance..
Gli ex colleghi, intendendo la categoria, non passano momenti felici, fra contratti a progetto, interinali, Part tim 50% o 75% nel migliore dei casi, con stipendi variabili tra 450 e 900E, se stipendio lo hanno, alcuni vengono retribuiti in base alle attivazioni o le risposte fornite come numero oggettivo non come qualità..e se per campare e raggiungere una paga per tirare avanti e pagare le spese di casa devo vendere qualcosa..naturale ci si adatti, xò c'è chi svolge il proprio lavoro coscienziosamente chi un po' meno ed attiva contratti di sotterfugio senza chiamare o avere l'approvazione...Non mi piace il metodo perché tante persone mi hanno chiamato in modo assai imbestialito giustamente protestando x l'avvenuta attivazione..però ricordiamoci che non sono gli operatori a dettare queste leggi, ma è iol mercato: allorché si esternalizza il + possibile, si fanno contratti a totale e + assoluto ribasso, si cerca profitti e margini sempre + elevati..le persone vengono pagate in base alla mole di lavoro svolto e miserrimamente con la spada di damocle sulla testa del contratto a progetto o del contratto precario...allora forse la colpa non è dell'operatore che cerca di fare quello per cui lo pagano (attivare attivare attivare!!!) ma di una catena di persone sopra di lui, dal suo resp di gruppo, al manager, al direttore della struttura, al capo area, al capo regione etc fino ad arrivare all'azionariato ed ai governi che introducono queste forme di flessibilità estrema che inducono dei "moderni schiavi" dell'era post fordista a truffare le persone senza metterli al corrente che quanto fanno ha un nome univoco: TRUFFA...ed è reato penale non amministrativo, ergo è responsabilità individuale, nessuno li salva...!!!
15 novembre 2006 0:00 - Rita
cara Ornella, anche io vengo sommersa di telefonate pubblicitarie nei momenti più inopoortuni (pranzo, cena, notte tarda dopo le 22) eppure sull'elenco telefonico compare il "telefonino" che dovrebbe dire a tutti che ho optato per NON RICEVERE telefonate pubblicitarie ... è servito? il garante che dice?
15 novembre 2006 0:00 - ornella
Sono anch'io arcistufa di essere assillata da continue telefonate in qualsiasi ora del giorno. A volte ho ancora la fortuna di trovare persone educate che non insistono, altre volte devo fare delle inutili discussioni e riattaccare con un nervoso da rovinarmi la giornata.
Io capisco il problema di questi ragazzi mal pagati e disincentivati, però rivendico anche il mio diritto a non essere importunata più di tanto.
La mia domanda è questa: dove viene preso il mio numero telefonico? Qualche anno fa la Telecom aveva richiesto di indicare espressamente la propria volontà di ricevere o non ricevere posta e telefonate pubblicitarie al numero inserito in elenco. Poichè non avevo dato la mia disponibilità e vicino al mio numero non è indicato nè il simbolo del telefono nè la busta, posso far valere questo mio diritto quando mi chiamano?
Grazie.
16 novembre 2006 0:00 - Italia recessa
L'impotenza dei governanti italiani destri e sinistri e' dimostratata da come soggetti senza contegno, truffatori e "autorevoli" societa' di telefonia possano continuare bellamente a succhiare soldi e tempo agli utenti di un servizio.
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