Noi siamo il Paese del Vino, che fa taaaaaanto bene alla
salute, soprattutto nel Triveneto che lo alterniamo col
grappino.
La birra è dei barbari teutonici, la canapa è droga
proibitissima, facciamo un bel sequestrino così caro
maresciallo ci fanno anche il servizio sul giornale.
Viva Giovan Hard, il Protettore del Cittadino Indi-fesso!!!!
Brindiamo alla tua salute beviamoci su un bel litrozzo di
vino rosso, che tanto c'è il resvetro... revestratro...
insomma quella cosa che fa tanto bene al QQQQuore....
Lo dicono sempre al tg1-2-3-4-5, a linea verde, a onda
verde, alla prova del QQQQuoco..... e bevilo bevilo bevilo,
e bevilo bevilo bevilo.....
12 marzo 2010 19:10 - lucillafiaccola1796
Sicuri che la salvia, il prezzemolo, la menta piperita, il
timo... non facciano lo stesso effetto di Maria
Giovanna....?
Fate una birra come vi pare e chiamatela Giove In Ardi....
vedrete che sul cesso...!
12 marzo 2010 16:16 - hunter_
caro Gufo,come puoi notare...c'è ancora ai giorni d'oggi (e
sono passati quasi 100anni)gente che crede al "boicottaggio"
della canapa,la quale è esente da lucri di ricchi
petrolieri,case farmaceutiche etc etc etc etc
SVEGLIAAA!!!!LA GUERRA è FINITAAAAAA!!!!!
12 marzo 2010 13:43 - gufo
Mio caro supervik60, e a tutti quelli che chiamano "tossici"
i consumatori di cannabis, VI RACCONTO UNA STORIA:
Fino a qualche anno fa, a Intra, nel verbano-cusio-ossola,
sul lago Maggiore, si svolgeva la festa del "Pane Matto".
Prendevano le infiorescenze mature della Canapa e la
miscelavano con la farina di grano.
Il pane così realizzato, veniva distribuito durante i
festeggiamenti per ringraziare la Terra dei suoi raccolti
propizi.
Ad un certo punto, iniziarono ad arrestare gli anziani del
paese: già, avevano tutti fiori di Canapa essicati in casa
(la Marihuana non sapevano neanche cosa fosse). Una signora
anziana, all'accusa delle forze dell'ordine di avere la
"DROGA" in casa, risponde:
"Ma cosa dite, sono centinaia di anni che abbiamo i fiori di
Canapa in casa, è una tradizione e non ha mai fatto del
male a nessuno"
Arrestata.
E questa è solo una delle molte storie italiane, Italia che
fino agli anni 50 era al secondo posto al mondo come
produttrice di Canapa dopo la Russia. 50000 gli usi
possibili per questa pianta, che potrebbe essere una risorsa
fondamentale nel rapporto prodotto-consumo-rispetto
dell'ambiente, soprattutto ora che tanti si rendono conto
dei danni provocati dalle energie non rinnovabili e dalle
coltivazioni ultraintensive.
Condannata dal mondo per il suo unico uso "inutile", lo
spinello. Ma basta una frase di Rockfeller negli anni 30,
quando petrolieri, produttori di carta, industrie
farmaceutiche e industrie chimico-plastiche lottarono per la
demonizzazione della pianta (usavano metodi di ultrviolenza
mediatica, parlando di Erba del Diavolo, mandando filmati
dove si vedeva un gruppo di persone che, dopo aver fumato,
ammazzava la sorella, stuprava la madre e si buttava dalla
finestra), che avrebbe sconvolto i loro piani.
disse: "Perchè violentare la Terra tagliando la Canapa,
c'è il Petrolio...."
12 marzo 2010 12:58 - hunter_
no,ci scrive anche gente normale come me,che non mi
"drogo".e che non sopporto la stupidità del proibizionismo
vigente atto a incriminare gli stili di vita altrui.
cmq non mi pare di leggere commenti fatti da TOSSICI come li
definisci te.
anzi li ritengo molto + intelligenti del tuo quì sotto.
e cmq nessuno ti obbliga a leggerli.
11 marzo 2010 17:50 - Supervik60
Ma su questo FORUM scrivono in prevalenza tossici? Almeno il
50% degli interventi parlano di stupefacenti....
18 febbraio 2010 18:42 - Giorgio Casadio
Il noto deputato Giovanardi ha avuto una strepitosa idea da
noi prontamente rimborsata: sottoporre a test anticoca
(perchè solo coca?) i parlamentari. Ecco comè andata e
come è stata spacciata la notizia da "Repubblica" ed i
risultati
ROMA - Un parlamentare è risultato positivo alla cocaina al
test antidroga promosso da Carlo Giovanardi. Non si conosce
il suo nome. Lo dice all'Ansa il sottosegretario che ha
fornito i dati sui test eseguiti. La positività alla
cocaina è emersa dall'esame del capello con due campioni
ripetuti in due diversi laboratori.
Al test si sono sottoposti volontariamente 232 parlamentari;
231 le negatività rilevate, una la positività alla
cocaina. Dei 232 parlamentari, 147 hanno dato il proprio
consenso a rendere noti i risultati e il proprio nome mentre
29 non l'hanno dato. Inoltre, 176 hanno ritirato il referto
mentre 56 non l'hanno ritirato. Gli accertamenti - rileva il
dipartimento per le politiche antidroga diretto da Carlo
Giovanardi - sono stati effettuati in laboratori di alto
livello sui reperti prelevati, urina e capelli, dai 232
parlamentari che hanno partecipato ai test antidroga svolti
dal 9 al 13 novembre 2009.
Nota:
dal comunicato emerge che solo uno aveva il vizietto. I
parlamentari per legge sono 975. Se solo il 24% + 1 coglione
si è sottoposto all'esame gratuito significa che ben il 76%
potrebbe sniffare. I ministeriali, per grazia ricevuta, sono
oltre 100 e fan più danni. Nessun test. E perchè? E
perchè non le più importanti cariche dello stato?
Stai a vedere che le tracce di coca che strabordano dalle
cloache romane son solo avanzi dei quattro vetero-coministi.
16 febbraio 2010 20:27 - zass
carissimi lettori,
vi faccio notare che i cannabinoli sono stati ritenuti, dal
legislatore sotto effetto di cocaina, droga pesante; sempre
il medesimo legislatore, sostiene che il vino, anche se con
13 gradi alcolici, contiene antiossidanti, quindi anche se
uccide fa bene.
questa è coerenza
14 febbraio 2010 17:50 - gustavo
HAI SBAGLIATO EPOCA MICHELE!
Va benissimo invece la droga alcol, che di morti ne fa circa
100 al giorno solo in Italia (dove il vino fa buon sangue).
12 febbraio 2010 19:04 - lucillafiaccola1796
Potete spiegarmi la ragione per tanto accanimento contro
sta' canapa ?
Sono sicura che se si analizzassero il prezzemolo, il
basilico, il timo, il rosmarino, ed altre, si troverebbe
degli stupefacenti anche lì....
12 febbraio 2010 15:36 - top1968
si pone sotto sequestro una sostanza alcolica, e quindi
molto dannosa per la nostra salute, per il fatto che possa
contenere THC...
che bello abitare in un paese come l italia
12 febbraio 2010 10:10 - hunter_
Montebelluna – Il battage mediatico che si è scatenato
attorno alla Mary Jo, la birra alla cannabis presentata alla
Tecnobar&Food di Padova da Michele D’Andrea, ha fatto
piombare i Nas nella sua azienda, la Hemporio di
Montebelluna.
La birra nel magazzino è stata posta sotto sequestro, sono
stati prelevati dei campioni per delle analisi e ora non la
può commercializzare. Una stangata per D’Andrea, che
proprio grazie alla presentazione di Padova era riuscito a
guadagnarsi parecchi clienti.
«La birra era già stata sequestrata e poi dissequestrata
tre anni fa – afferma D’Andrea -. Il problema è che in
alcuni giornali è uscito che si tratta di birra alla
marijuana: ma la marijuana non c’entra nulla. L’hanno
paragonata alla droga, ma non ha nulla a che fare con
questo. Sono una persona onesta, ho sviluppato questo
discorso della canapa tessile, una volta la birra veniva
aromatizzata così».
«Purtroppo c’è stata fin troppa pubblicità e c’è chi
ha utilizzato termini sbagliati – aggiunge -. Questo ha
fatto arrivare i Nas nella mia azienda. Questo pomeriggio ho
appuntamento dai Nas con il mio legale e arriverà anche un
perito industriale di Bologna che comproverà l’assenza di
thc o di altre sostanze proibite nella birra.
Voglio riuscire a fare in modo che il sequestro duri il meno
possibile e riprendere a commercializzare la mia birra. Sto
subendo un danno enorme per questo e non ho fatto nulla di
illegale. Ripeto, tre anni fa era già stata posta sotto
sequestro, ma non c’era stato trovato nulla di strano. Ed
è sempre la stessa bevanda».
Matteo Ceron
http://www.oggitreviso.it/
12 febbraio 2010 9:53 - hunter_
Successo per la birra alla cannabis alla
Tecnobar-Tecnobar&Food di Padova. Ieri, nella prima giornata
della fiera degli alberghi, dei ristoranti e delle pizzerie,
gli stand dei 600 espositori (tra cui 200 padovani, 150
veneziani e 120 trevigiani) sono stati presi d’assalto da
operatori arrivati da tutto il Veneto. Tantissime le
novità.
Ma la «chicca delle chicche» arriva proprio da
Montebelluna. Il titolare dell’azienda montelliana
Hemporio, Michele D’Andrea, ha portato in fiera Marj-Jo,
la prima birra al mondo all’essenza di Cannabis, importata
da un birrificio della Boemia.
«E’ una birra molto buona - dice D’Andrea - Una bevanda
di 4 gradi molto saporita che mette allegria. Siamo in piena
regola con le normative vigenti dopo che il maresciallo
Quadrelle, tempo fa, ce la sequestrò, ma poi la fece subito
dissequestrare perché non fa danni alla salute».