"La legge 38... prevede la creazione di una rete di
strutture... e importanti novita' per la prescrizione dei
farmaci antidolore, tra cui gli oppiacei. Medicinali piu'
facili da prescrivere, dunque, con il ricettario ordinario
che prende il posto di quello speciale per oppioidi e
cannabinoidi."
Di nuovo ci tocca tentare di contrastare una pericolosa
disinformazione. La legge 38 si occupa SOLO di quei farmaci
oppioidi inseriti nell' allegato IIIbis della tabella II
sez.A, e NON dei cannabinoidi, che non hanno mai avuto
bisogno di ricettari speciali in quanto sono in tabella II
sezione B. Non lo dicono (da mesi, a quanto pare
inutilmente) solo i pic, l'ha confermato addirittura
Giovanardi:
http://droghe.aduc.it/notizia/giovanardi+cannabis+terapeutic
a+facili+entusiasmi_116643.php , e speravamo che la
questione fosse ormai chiarita definitivamente, ma nel caso
della Cannabis le bugie hanno le gambe lunghissime...
Ci auguriamo vivamente che la disinformatzja persistente non
abbia un fine pratico perverso e consapevole, e quindi non
venga sfruttata alla conferenza stato-regioni per far
passare, su false basi, norme limitative della libertà di
cura, dato che "...queste linee guida prevedono tutta una
serie di indicazioni per le strutture regionali" e quindi
hanno una potenziale ricaduta su tutti i malati. Non
rimarremmo certo in silenzio, se avvenisse.
Anche la frase "...possibilita' riconosciuta pero' ai soli
medici del Ssn, non ai camici bianchi che operano in
strutture private", riferita alle prescrizioni facilitate di
oppioidi, è comunque inesatta perchè tale possibilità è
limitata dalla legge 38 ai soli medici SSN accreditati nelle
2 reti (hospice/palliative e terapie del dolore), a
rimanerne fuori non sono dunque solo i medici privati ("Tra
i punti salienti delle linee guida che arriveranno sul
tavolo della Conferenza Stato-Regioni: la definizione delle
professioni che dovranno lavorare nella rete delle terapie
del dolore e delle cure palliative e "ancora piu'
importante", il criterio di accreditamento delle due
reti."). Come giustamente segnala aandromedaa invece, i
medici tutti stanno lentamente iniziando a prescrivere
oppioidi per la terapia del dolore o palliativa, e ci
auguriamo continueranno a farlo nonostante la legge 38, pur
dovendo continuare ad usare i ricettari speciali in triplice
copia.
26 novembre 2010 22:41 - aandromedaa
La legge 38 sulle cure palliative lucra sui malati terminali
e dilapida risorse destinate alle cure.
"La creazione di reti di strutture che permettano di
somministrare le cure sul territorio" prevista dalla legge
è un imbroglio, poiché già esiste sul territorio la
disponibilità di farmaci speciali nelle strutture pubbliche
o nelle farmacie. La legge permette solamente un più'
facile accesso ai farmaci oppioidi meglio se derivati dal
papavero da oppio
vedi:http://salute.aduc.it/notizia/farmaci+aumentate+14+pres
crizioni+oppioidi_120352.php
Non mi stupisco poi leggere sul forum dell'aduc l'istruzione
di come separare ossicodone dal paracetamolo contenuto nel
farmaco depalgos.