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14 dicembre 2011 13:17 - dakorda
Il disegno di legge si chiama: "Norme per la legalizzazione dei derivati della cannabis indica".

e non una 'depenalizzazione', come dal titolo di ADUC.

Potete trovare la proposta a questo indirizzo:

http://www.fuoriluogo.it/sito/home/mappamondo/europa/italia/ rassegna_stampa/legalizzazione-canapa-presentata-la-proposta -di-legge

L’articolo 1 del disegno di legge, che propone la presente di legalizzazione della distribuzione delle droghe leggere, stabilisce le condizioni generali attraverso cui si ritiene possibile attuare il passaggio da un impianto di tipo proibizionistico ad un impianto di tipo legale della distribuzione delle droghe cosiddette «leggere». Si ritiene adeguata allo scopo una norma che consenta, in deroga alle previsioni dei titoli III, IV, V e VI del testo unico delle leggi in materia di disciplina degli stupefacenti e sostanze psicotrope, prevenzione, cura e riabilitazione dei relativi stati di tossicodipendenza, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 9 ottobre 1990, n. 309, la coltivazione a fini di commercio, l’acquisto, la produzione e la vendita di cannabis indica e dei prodotti da essa derivati che formano l’oggetto della proposta in esame. Restano ferme le normative repressive del traffico internazionale e clandestino di droghe, oggetto della gran parte delle convenzioni internazionali in materia di droghe. Si è ritenuto, in particolare, di accedere ad un regime autorizzativo non solo della vendita, ma anche della coltivazione e del commercio al fine di superare le perplessità che un regime di monopolio di Stato destava, sia in termini di principi – in ordine alle funzioni proprie dello Stato in questa delicata materia – sia con riguardo alla difficoltà pratica di mettere in opera una produzione statale di droghe «leggere». D’altra parte, la soluzione proposta consente anche di accentuare le caratteristiche di una fase necessariamente di transizione e sperimentale, che deve vivere di una ulteriore sedimentazione di una cultura diffusa in ordine alla tollerabilità del consumo di droghe «leggere».

Il comma 2 dell’articolo 1 rinvia a un decreto del Presidente della Repubblica la disciplina delle autorizzazioni e dei controlli. Il decreto è adottato previa deliberazione del Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro dell’economia e delle finanze, di concerto con il Ministro del lavoro e delle politiche sociali, sentite le competenti Commissioni parlamentari e le regioni. Al decreto è affidata la determinazione delle caratteristiche dei prodotti destinati alla vendita al dettaglio, della tipologia degli esercizi autorizzati alla vendita e della loro distribuzione sul territorio, nonché dei locali pubblici in cui è consentito il consumo delle sostanze. Gli ultimi due commi dell’articolo 1 stabiliscono le norme di pubblicità negativa sulle confezioni di prodotto destinate alla vendita al minuto e il divieto di vendita ai minori di anni sedici.

L’articolo 2 fissa le sanzioni penali e la revoca della autorizzazione per chi violi il divieto di vendita ai minori di sedici anni, ovvero consenta agli stessi il consumo all’interno dei propri locali.

L’articolo 3, nel definire la non punibilità della coltivazione per uso personale di cannabis indica e della cessione a terzi di piccoli quantitativi destinati al consumo immediato, ribadisce la vigenza delle norme di cui all’articolo 73 del citato testo unico per chi coltivi, acquisti, produca o venda le sostanze in oggetto essendo sprovvisto delle autorizzazioni necessarie.

L’articolo 4 stabilisce il divieto di propaganda pubblicitaria diretta o indiretta della cannabis indica o dei prodotti da essa derivati e le relative sanzioni, fatte salve le opere dell’ingegno non destinate alla pubblicità e tutelate dalla legge sul diritto d’autore.

L’articolo 5, infine, stabilisce che il Presidente del Consiglio dei ministri presenti una relazione annuale sullo stato di attuazione della legge e sui suoi effetti, fissandone alcuni parametri di valutazione legati al consumo, alle sue caratteristiche, al rapporto tra consumo di droghe « leggere » e altre droghe, all’eventuale persistenza del mercato clandestino delle sostanze in oggetto e agli accordi eventualmente conclusi in sede internazionale con i Paesi produttori di cannabis indica.
14 dicembre 2011 11:48 - tommaso4041
bisogna che la gente smetta di votare i partiti che,da programma,sono proibizionisti.Sono colpevoli di tutti i suicidi che avvengono nelle carceri.Che tristezza i soldi!
14 dicembre 2011 2:05 - shugar
In uno stato come l'Italia in cui condotte come la pedofilia, l'omicido colposo, preterintenzionale, vengono punite con meno anni di pena che il possesso di cannabis e l'uso di tale sostanza, beh a Voi i commenti a parte quelli dei vari Muccioli e Don Pedofilo
14 dicembre 2011 2:00 - shugar
per questi senatori sapientoni "regolamentazione della cannabis" cosa significa!?, che vorrebbero fare tornare la soglia giornaliera minima o massima con tanto di sanzioni amministrative, allora andassero in quella valle dei fiori! Si ritornerebbe al ritornello di prima della Fini/Giovanardi, non cambiando mica tanto, vedasi condoni passati!!!

Ci vuole una sorta di ferrea regolamentazione per l'uso di tale sostanza come per l'alcool per i maggiori d'eta' di 18 anni, con un limite nella potenza di THC e la libera vendita dietro speciale autorizzazione oppure in farmacia (senza ricetta)

Il resto son tutte balle gia' viste!
13 dicembre 2011 17:41 - chinaski
Reato di pedofilia: art: 609 bis da 6 a12 anni ( andare con bambini di età inferiore ai 14 anni )
Traffico D'armi Art: 695 arresto fino a 3 anni
Stupro art: 609 bis da 5 a10 anni
Detenzione di esplosivi art: 435 da 1a 5 anni
Adulterazione in danno della pubblica salute art: 441 Da 1a 5 anni
... Rapina a mano armata art: 628 Da 4 anni e 6 mesi a 20 anni
Bancarotta fraudolenta art: 216 Da 3 a 10 anni ( Parmalat con un buco di 14 Miliardi di Euro )
Traffico di materiale radioattivo nucleare e abbandono art: 452 bis da 6 mesi a 3 anni, se ne derivano lesioni gravi all'uomo la pena è da 4 a 10 anni.
Detenzione e spaccio di droghe leggere: Canapa o suoi derivati da 6 a 20 anni.

Queste sono alcune delle pene previste dal nostro codice penale per i reati più gravi. Lo spaccio della canapa e dei suoi derivati probabilmente per i legislatori è più dannoso di tutti i reati descritti sopra, infatti coltivare 4 piante di canapa procura alla comunità un danno maggiore che dilapidare i 14 miliardi di euro della Parmalat o stuprare un bambino di 12 anni. Noi viviamo in un Paese che considera gli utilizzatori delle droghe leggere come i più incalliti criminali. C'è qualcosa che non funziona secondo voi?
13 dicembre 2011 12:16 - felixone
ci sono ormai migliaia di studi che dimostrano che i governi ci hanno raccontato caxxate per 50anni
sul sito legalizziamolacanapa.org hanno addirittura una lista delle migliaia di persone distrutte dalla legge vigente, pensata da persone ignoranti in materia, che addirittura dichiarano che per boche boccate di canapa sono rimasti rincitrulliti per 2 giorni.
vogliamo domandare a qualche utilizzatore quanto dura l'effetto??
13 dicembre 2011 12:14 - felixone
purtroppo in italia c'è una massa di malavitosi al governo, i loro guadagni illeciti sono spesso collegati con il traffico di cannabis, che se il giudice vuole, è spaccio, altre volte uso personale.
così chi ha amicizie a certi livelli sta tranquillo anche se arrivasse a giudizio.
ma sappiamo tutti che anche le ffoo fanno differenze tra peones e caste, quindi noi paghiamo con la vita il possesso di qualche grammo di canapa, loro fanno cio che vogliono e nessuno deve dire niente, altrimenti manganellate a gogo.
RIVOLUZIONE ANTIPROIBIZIONISTA
contro le caste e la dittatura
13 dicembre 2011 10:50 - adolfo73
prima cosa dovrebbero distinguere le droghe leggere da quelle pesanti, perche' ,l'eroina cocaina, lsd ecc , sono molto diverse dalla canabis....poi togliere immediatamente le visite periodiche sul lavoro almeno per la cannabis, perche' smaltire una canna e' molto piu' difficile dalle altre piu' pesanti.. e molte persone stanno pagando con il rischio licenziamento questa legge anti privacy e anti democratica .... speriamo faccino qualcosa perche' e' molto ingiusto........ciao
13 dicembre 2011 9:26 - saramarzano
La legge Fini Giovanardi veramente ha quasi cancellato il consumo personale ed equiparato droghe leggere e pesanti facendo di tutta l' erba ( e scusate il gioco di parole)un fascio.
13 dicembre 2011 2:20 - mariuso
Il consumo personale non è già stato depenalizzato?
così come l'acquisto a medesimi fini?....
Ahooooooooooooo!!!!!!riprendiamociiiiiiii!!!!
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