COMMENTI
  (Da 1 a 8 di 8)  
1 agosto 2013 15:19 - cippieami
Uno degli aspetti più sconvolgenti in merito è la perturbazione linguistica in atto, che pretende di separare, come fossero due oggetti disparati, l' " alcool" E la " droga ". In questo senso l'autorità massima della chiesa cattolica si rivela alla stregua di un mero retore. Quanto questa " retorica della droga " incide sulla percezione comune del problema delle politiche relative agli stati di alterazione? ( ammesso che si possa circoscrivere uno stato di semplicità originaria precedente ad ogni
" alterazione", o in altri termini una condizione di " normalità " che non sia GIÀ modificata ) . Quanto il linguaggio si impone come un' immagine particolare e stereotipata?
Che funzione svolge, in questa scena, la metafora dottrinale del vino-sangue di Cristo ?
È sufficiente un granello di intelligenza per capire quanto tali questioni siano urgenti e come esse mettano in crisi le più coriacee ideologie che ci troviamo ad affrontare .
30 luglio 2013 18:21 - IVAN.
.


MISTERI DELLA (mala)FEDE
*****

• (da Fabrizio:) «Non sono d'accordo, Ivan; io non ci leggo questo, ma i soliti discorsi proibizionisti...»
________________________________________


Immagino, caro Fabrizio, che avrai colto il senso IRONICO con cui avevo introdotto il mio discorso.

Certamente; il Papa - come QUALUNQUE ALTRA delle massime autorità politiche - è ben consapevole della necessità di adottare una sensata Legalizzazione...ma nel contempo non può arrischiarsi di prendere una posizione così NETTA, che pesterebbe i piedi ai suoi colleghi “capimandria”.

Così, anche lui è costretto a fare contorte acrobazie linguistiche, tipo: «No alla legalìzzazione perché dobbamo ridurre il dilagare delle droghe!» (che è una PALESE contraddizione in termini...Ma si sa che Dio opera in modi misteriosi, anche tramite il mettere in bocca al proprio rappresentante-in-terra due concetti inconciliabili con la Logica. Misteri della fede; che je vòi di'?)


.
30 luglio 2013 6:22 - fabrizio7338
Da Ivan :
Perfetto: il Papa ha appena suggerito la LEGALIZZAZIONE.

(Forse ha solo le idee un po' confuse sulla differenza tra “LEGALizzazione” e “LIBERALizzazione”, ma rimediamo subito. Leggi qui sotto, Jorge:)

Non sono d'accordo Ivan , io non ci leggo questo ma i soliti discorsi proibizionisti.....e non credo che una persona cosi' colta non sappia la differenza tra liberalizzazione e legalizzazione ma tanta malafede.
27 luglio 2013 10:22 - pettine
el puerco!
26 luglio 2013 23:15 - IVAN.
.


• (dal Santo Babbo:) «Non è con la liberalizzazione dell'uso delle droghe che si potrà ridurre la diffusione e l’influenza della dipendenza chimica. E’ necessario affrontare i problemi che sono alla base del loro uso, promuovendo una maggiore giustizia, educando i giovani ai valori che costruiscono la vita comune, accompagnando chi è in difficoltà e donando speranza nel futuro.»
______________________________________



Perfetto: il Papa ha appena suggerito la LEGALIZZAZIONE.

(Forse ha solo le idee un po' confuse sulla differenza tra “LEGALizzazione” e “LIBERALizzazione”, ma rimediamo subito. Leggi qui sotto, Jorge:)

-----

LEGALIZZAZIONE & LIBERALIZZAZIONE
*****

Quando si parla di “LEGALIZZAZIONE”, bisogna intendere SOLO la Produzione e la Commercializzazione di sostanze stupefacenti sotto controllo STATALE.
Punto. Nessun altro significato “personale” deve essere attribuito al termine “Legalizzazione” (e men che meno quello di LIBERALizzazione intesa come “droga-libera-per-tutti”).

Lo scopo primario della Legalizzazione è quello di TOGLIERE ALLA MALAVITA IL MONOPOLIO DELLA PRODUZIONE E COMMERCIALIZZAZIONE DELLE SOSTANZE STUPEFACENTI.
(E collateralmente, la Legalizzazione porterebbe a maggiori controlli sulla QUALITÀ delle sostanze prodotte, evitando così centinaia di decessi per overdose.)


Vediamo quindi un elenco delle possibili modalità applicative di una corretta Legalizzazione, e dei suoi relativi effetti:

1) LA DROGA VIENE PRODOTTA E COMMERCIALIZZATA DALLO STATO.
- Maggiori controlli della QUALITÀ, con conseguente riduzione del rischio di overdose;
- Riduzione del numero di tossicodipendenti a carico di strutture sanitarie statali.

2) LE SOSTANZE POTRANNO ESSERE MESSE A DISPOSIZIONE SOLO DEI TOSSICODIPENDENTI ABITUDINARI.
- Nessuna istigazione ad iniziare ad usarle per il semplice fatto che siano legali, quindi.

3) LE SOSTANZE VERRANNO COMMERCIALIZZATE AD UN PREZZO NOTEVOLMENTE RIDOTTO.
- Lo Stato recupera ampiamente i costi di fabbricazione;
- Viene immediatamente stroncata la concorrenza del mercato criminale;
- La malavita perde la sua principale fonte di introiti;
- Verrebbe a diminuire quella miriade di piccoli reati che molti tossicodipendenti sono costretti a commettere giornalmente per racimolare il costo di una dose (attualmente gonfiatissimo).

4) DEPENALIZZAZIONE DEL REATO DI POSSESSO DI DROGHE PER MERO USO PERSONALE.
- Svuotamento delle carceri da molti detenuti fondamentalmente innocui per la società;
- Alleggerimento delle costrizioni penali per rei non pericolosi per terzi.

5) REINTRODUZIONE DELLE TABELLE DISTINTIVE TRA DROGHE “LEGGERE” E “PESANTI”.
- Comminazione di pene eque e proporzionali alla pericolosità sociale della specifica sostanza.
- Declassazione dei reati per consumo di certi tipi di sostanze leggere fondamentalmente innocue (Cannabis, Hashish).

-----

(Et voilà. Tutto chiaro, France'? Nel caso, noi siam qui.)


.
26 luglio 2013 14:53 - glacial68
A parte il fatto che le sostanze sono già libere e acquistabili a qualsiasi ora del giorno,in America latina per ora si discute della legalizzazione della canapa che non e una sostanza chimica,paradosso, proprio il proibizionismo a portato a sviluppare sostanze chimiche che diano lo stesso effetto della canapa ma ovviamente,esse si dannose e incontrollabili ... caro papa dacci un esempio ... abolisci il sangue di cristo nelle tue chiese ,perche grazie ad esso,milioni di uomini ne dipendono ne muoiono e ne scaturiscono immani sofferenze ... il simbolo e il nascondersi dietro il gusto,non bastano (seguendo la vostra logica) a far si che si accetti una vergogna e disastro simile ... in questo campo o la si pensa a 360 gradi o si genera solo razzismo schizofrenia illogicità e ulteriori sofferenze ... la favela dove e stato il papa,la chiamano favela pacificata,ma si sono dimenticati di raccontarci quello che e successo nelle favela adiacenti,sopprimi da un lato e si spostano ad un altro,poi vedremo tre qualche mese,l'onestà intellettuale di questa gente dove è ? l'alcol e il tabacco generano infinitamente molti più morti di tutte le sostanze vietate messe assieme,(molti dei morti imputabili alle sostanze proibite sono invece causa dello stesso proibizionismo )non essendo ne un alimento ne un medicinale, ma e legale, pubblicizzato e sponsorizzato anche dalla stessa chiesa (la canapa non a mai ucciso nessuno) ... ma la chiesa ne sponsorizza un uso consapevole,come lo stato col gioco d'azzardo,e l'ipocrisia del ... genera dipendenza e vietato ai minori,ma lo pubblicizziamo lo stesso ... tra i punti principali per rendere le persone consapevoli e ridurre l'uso di sostanze c'e la COERENZA ,cosa che a quanto pare manca del tutto ... Il proibizionismo sull'alcol in America a anticipato quello che sarebbe successo nel caso si fossero applicati ulteriori proibizionismi ad altre sostanze,oggi abbiamo superato il punto nel quale si maturò la consapevolezza che i danni della proibizione erano ingovernabili e le debolezze umane incontenibili ,per cui ci si arrese e lo si legalizzò,ma alcuni uomini folli continuano a spingere di fatto per la GUERRA incentivando la trasgressione mediante l'uso di sostanze proibite,perche si sa,ciò che e vietato e sempre più appetibile specialmente per i giovani ... I proibizionisti hanno sempre asserito che legalizzando non si risolve il problema e che bisogna intervenire anche e principalmente su altri punti,ma hanno la consapevolezza che per affrontare seriamente il problema,bisogna iniziare a legalizzare o regolamentare,per poi governarlo,cancellando una GUERRA folle che non potrà mai avere fine fin quando l'uomo esiste,ed usare tutte quelle risorse,buttate per contrastare,convogliandole,come dice il Papa , nei problemi che sono alla base del loro uso, promuovendo una maggiore giustizia, educando i giovani ai valori che costruiscono la vita comune, accompagnando chi è in difficoltà e donando speranza nel futuro.. il contrario di ciò che smuove il proibizionismo nel'animo umano,e in tutta la società,regalandoci sempre e solo,esempi marci e fallimenti scontati ! In Brasile i bambini usano colle,aspirandole dalla mattina alla sera,un perfetto esempio che ci dimostra quanto,vietare sia inutile,ma, se ci fossero a disposizione sostanze naturali,infinitamente meno dannose e controllate,programmi di aiuto,invece di sperperare in Guerra controproducente che ruba soldi a qualsiasi altro programma di aiuto o prevenzione,mediante informazione ,sicuramente quei bambini starebbero molto meglio,invece ci beiamo di corruzione,ingrassiamo la criminalità,anche essa figlia di mancanze,perseguitiamo milioni di persone,ne imprigioniamo altrettante,chi investe i soldi di questi traffici,arriva addirittura ad essere a capo di governi,oppure si alimenta terrorismo ,acquisto di armi,concorrenza sleale nel campo economico,si fomentano Guerre,o altre attività illecite,il mancato controllo del fenomeno porta ad un espansione di malattie infettive che uccidono,nelle città ,rapine ,furti,scippi,ecc derivano dal fabbisogno di denari per tali usi, le persone arrivano a commettere atti impensabili,e che non avrebbero mai commesso,si prostituiscono ecc,le overdosi dipendono quasi tutte da un mancato controllo delle sostanze,l'incoerenza regna sovrana e tanto tanto altro ancora ,quanto ci costa questo proibizionismo e che insegnamento da ?! Cmq non mi sento di squalificare questo Papa,come uomo sembra una buona persona e non si e schierata apertamente a favore del proibizionismo,ma a fatto delle riflessioni,alcune apprezzabili e veritiere altre confuse e criticabili,peccato appartenga alla chiesa e non a avuto il coraggio di dire le cose fino e in fondo come stanno . Comunque ,dubitare di un credente,fa sempre bene,perche,prende la ragione e la chiude in un cassetto,accettando un mondo preconfezionato e ragionamenti precostituiti ,i quali,non permettono di vedere al di la del proprio naso,pochi sono gli uomini di chiesa che hanno il coraggio di dire le cose come stanno,fino in fondo,uno di questi era Don Gallo ! L'uomo e libero di gestire il proprio corpo nel bene o nel male,deve rispondere delle proprie azioni solo quando genera danni a terzi,nessuno si può arrogare il diritto di decidere per lui . Il proibizionismo non e compatibile con la "democrazia".
26 luglio 2013 0:10 - fabrizio7338
Pure sto' papa e' un fottuto narcotrafficante...
25 luglio 2013 13:27 - jerimum
"Non è con la liberalizzazione dell'uso delle droghe, come si sta discutendo in varie parti dell’America Latina, che si potrà ridurre la diffusione e l’influenza della dipendenza chimica. E’ necessario affrontare i problemi che sono alla base del loro uso, promuovendo una maggiore giustizia, educando i giovani ai valori che costruiscono la vita comune, accompagnando chi è in difficoltà e donando speranza nel futuro."

Le liberalizzazioni che si stanno discutendo in America Latina sono sulla cannabis, che non crea dipendenza chimica. Inoltre dubito fortemente che nella clinica da lui visitata ci fosse qualche tossicodipendente da cannabis - sarebbe il primo caso al mondo. Se Papa Francesco voleva chiarire cosa ne pensa la Chiesa sulle droghe, ha invece solo dimostrato che sono i primi a essere ignoranti e a fare confusione. Di quali droghe stiamo parlando? e di quali vogliamo disincentivare l'uso ? e quali non dovrebbero essere liberalizzate, e cosa intendi per liberalizzazione? e la maggiore giustizia invece come la promuovi? ah scusa, un ultima domanda ... ma tabacco e alcool invece cosa sono ?

Tante belle parole per la stampa, ma solo un messaggio confuso per chi sa di cosa si parla.
  COMMENTI
  (Da 1 a 8 di 8)