Ma una cosa è certa . Se dovessi scegliere, meglio un
Garattini che un Nick che ci racconta ..
4 maggio 2012 16:15 - Nick
Durante l'impero romano, la medicina (e la chirurgia in
particolare) era già talmente avanzata da poter effettuare
degli interventi al cervello in relativa sicurezza.....
Sai bel trollone caprone, si chiama storia.
Certo, il rischio di setticemia era alto, ma pensa un po'
che se avessero operato te alla testa, te la saresti cavata
benissimo ed i bacilli sarebbero rimasti davvero delusi...
26 marzo 2014 0:12 - ennio4531
Garattini non è mio amico .
Ma una cosa è certa . Se dovessi scegliere, meglio un
Garattini che un Nick che ci racconta ..
4 maggio 2012 16:15 - Nick
Durante l'impero romano, la medicina (e la chirurgia in
particolare) era già talmente avanzata da poter effettuare
degli interventi al cervello in relativa sicurezza.....
Già ... In relativa sicurezza ....
25 marzo 2014 19:44 - Nick
"Perchèno Monti oppure De Lorenzo o Poggiolini che
vantano/vantavano titoli accademici di tutto rispetto. "
Come il tuo amico Garattini del resto! :D
24 marzo 2014 12:40 - ennio4531
Si potrebbe richiamare l'ex parlamentare Livia Turco, oggi
in aspettativa, oppure la Fornero.
Perchèno Monti oppure De Lorenzo o Poggiolini che
vantano/vantavano titoli accademici di tutto rispetto.
Suggerisca lo scr-ivan-o qualche nominativo invece di
riproporre monotonicamente domande di stampo amletico ...
24 marzo 2014 9:47 - IVAN.
.
Beatrice Lorenzin è stata il ministro della Salute del
Governo Letta.
Nulla da ridire, non fosse che il curriculum della ministra
risulta piuttosto insolito, per essere a capo di uno dei
ministeri più importanti e delicati: giovane speranza del
Pdl, 42 anni, un diploma classico, negli anni ha ricoperto
vari incarichi all'interno del partito, ma mai nessuno che
riguardasse anche solo casualmente la sanità.
Ora il nuovo governo Renzi l'ha riconfermata alla sanità.
Solo una svista, o proprio non c'era nessun altro con
credenziali più competenti?
.
23 marzo 2014 23:32 - ennio4531
"...,se con la merda combatto,ch'io vinca o che
perda,comunque mi sporco di merda."
Per uscirne, non ti rimane che andare a combattere privo
della merda ovvero del pattume ludico in modo da evitare,
in entrambi in casi , una doccia catartica.
A questa elementare soluzione saresti potuto arrivarci da
solo se lo smog neuronale non te l'avesse impedito .
Tanti, tanti auguri .
23 marzo 2014 16:50 - morrisco
in genere non rispondo,ma x te:son certo di un fatto:che,se
con la merda combatto,ch'io vinca o che perda,comunque mi
sporco di merda.
23 marzo 2014 12:16 - morrisco
la ministra berlusconiana e proibizionista CONFERMA CHE
L'ITALIA è in mano ALLE MAFIE;MAFIE RAPPRESENTATE IN
PARLAMENTO,Come disse il Presidente della Comissione
Mondiale sulla Droga,non ricordo se : Kofi Hannan (si scrive
così?)i paesi che faranno più resistenza a legalizzare la
droga,i proibizionisti sstyle italy,saranno proprio i più
COLLUSI CON LE MAFIE,certo vuoi mettere la lorenzini con un
Kofy Hannahn qualsiasi,ci serviva che ci ricordasse il suo
padrone condannato x prostituzione (e i suoi meriti
politici?) x il resto,le ricorda niente la storia della
pagliuzza negli occhi degli altri ? NO è !!! si VERGOGNI.
23 marzo 2014 7:58 - ennio4531
" Guarda che con me sfondi una porta aperta....io li
manderei tutti a zappare la terra..." .
Il solito luogo comune .... come se a zappare la terra fosse
così facile di questi tempi quando per svolgere questa
attività si richiedono patentini, certificazioni, corsi
d'aggiornamento e manualità professionale.
Meglio la seconda soluzione : tutti al muro per essere
fucilati !
Sto scherzando ... sto scherzando ...
22 marzo 2014 15:03 - chinaski
Guarda che con me sfondi una porta aperta....io li manderei
tutti a zappare la terra, compresi i tuoi amici del PDL. Io
vivo nel mondo della libera professione, un giorno in prima
linea dove sto io li ammazzerebbe....tutti.
22 marzo 2014 13:11 - ennio4531
Il CANAGLIA ( in Russo ... chinaski ), dopo aver dichiarato
la sua antipatia per la Turco( .. che gli consentirebbe di
apparire scevro da ogni partigianeria e quindi giudice
obiettivo )non potendo contestare nulla dei fatti da me
esposti, si appella alla mancata mia completezza di
informazione per dichiararli ' penose baggianate '.
Il CANAGLIA dimentica che la ex parlamentare ha rinunciato
ad essere reintegrata nel partito non certo di sua sponte,
ma dopo le critiche di una parte dei suoi sodali di partito
che in sostanza l'aveva accusata di fare la 'furbetta'
ovvero la farisea quando invocava addirittura l'art. 18
dello Statuto dei lavoratori per essere reintegrata nel
partito con relativo stipendio.
Ora l'ex parlamentare ha dichiarato che svolgerà la sua
opera gratuitamente come 'missionaria' laica.
Per quanto ?
Vivere a Roma per due anni senza alcuna entrata certa (dopo
godrà del vitalizio da parlamentare)vedo la cosa difficile.
Per cui adottando il pensiero andreottiano ' a pensare male
si fa peccato, ma spesso ci si indovina', prospetto che fra
qualche tempo il partito gli riconoscerà un qualche gettone
di presenza oppure qualche incarico consulenziale oppure la
sistemazione in qualche ente pubblico di cui Roma è
ricchissima.
Precedenti recenti ?
La Melandri che, dopo aver dismesso la casacca di
parlamentare del Pd, è stata sistemata alla fondazione
Maxxi, Museo nazionale delle arti del XXI secolo,
dichiarando che l'incarico era gratuito.
Alcuni mesi dopo .. la sorpresa :
"... Il caso. Non si ferma, invece, la polemica riguardo il
compenso che dovrebbe spettare alla Melandri. Si parla di
150 mila euro l’anno.
Al momento della sua nomina, però, nell’ottobre del 2012,
non si era fatto riferimento ad emolumenti.
Secondo la legge Tremonti, infatti, il presidente e i
consiglieri d’amministrazione non avrebbero dovuto
percepire stipendi.
«Il Maxxi – dichiara però l’ex parlamentare – da
aprile è diventato un ente di ricerca, decisione presa
prima della mia nomina. E il nuovo statuto prevede che il
presidente della Fondazione percepisca uno stipendio. Se
avessi voluto fare la “furbetta”, come qualcuno ha
scritto, avrei cominciato a percepirlo da aprile, ma non
l’ho fatto».
Aspettiamo, dunque, che si depositi un pò di polvere sulle
vicende della Turco e poi vedremo come la cosa si
sistemerà.
Caro CANAGLIA, come vedi, la completezza di informazione non
ha mai fine ...
21 marzo 2014 21:30 - chinaski
Che palle...
21 marzo 2014 20:35 - IVAN.
Ok, ma qui Livia Turco non c'entra niente. Il topic parla
delle baggianate sparate dalla Lorenzin. Non è che se un
troll da quattro soldi butta lì un OT a casaccio bisogna
andargli dietro per forza, eh.
21 marzo 2014 16:55 - chinaski
Non sono un fan, di Livia Turco, anzi, mi è molto
antipatica, ma il MENTECATTO4531, as usual, copià solo le
parti degli articoli che fanno comodo alle sue penose
baggianate:
ecco l'articolo completo da cui ha scopiazzato:
ROMA - Livia Turco decide di rinunciare allo stipendio del
Pd. Dopo le polemiche sorte nei giorni scorsi per il suo
stipendio pubblico (prima dal Parlamento, poi dal partito)
la Turco ha annunciato che “continuerà a svolgere il
lavoro di presidente del Forum immigrazione”, restando
però “in aspettativa non retribuita”.
L’esponente democratica spiega che, dopo l’esperienza
parlamentare, “come tutti gli altri lavoratori dipendenti
avrei avuto diritto al reintegro, previsto dallo Statuto dei
lavoratori. Ma ho deciso, dopo aver rinunciato alla
candidatura, anche di continuare a lavorare a titolo
gratuito”.
L’ex ministro della Salute si è trovata al centro di una
polemica innescata il 6 marzo da Roberto Reggi, fidatissimo
di Renzi, che ha accusato: “La Turco fuori dal Parlamento
pagata dal partito è scandaloso e vergognoso nei confronti
di chi non ha lo stipendio”, ha detto l’ex coordinatore
della campagna per le primarie di Matteo Renzi a La Zanzara
su Radio 24. “Dovrebbe essere normale – ha proseguito
– che quando uno smette di fare il politico se ne va a
lavorare”.
Livia Turco, 6 legislature tra Camera e Senato, una vita
prestata alla politica e un giro da ministro della Salute,
non si è più candidata ma le mancano due anni per arrivare
alla pensione. Per questo tornerà a lavorare come
funzionaria del partito, ma senza stipendio.
PER DOVERE DI CRONACA.
21 marzo 2014 11:37 - ennio4531
Livia Turco .. diploma di classico come la Lorenzin .
" ..Dal 2006 al 2008 ha occupato l'incarico di Ministro
della Salute nel secondo governo Prodi... " .
Tutti ricordiamo le grandi riforme che portano il suo nome !
Quali ?
La Livia Turco, una volta smesso di fare il parlamentare,
sarà ritornata nella ' società civile' a fare il suo
mestiere prima dell'attività politica ?
Ehhh. ...
Lite a sinistra .
"Livia Turco, stipendio pubblico: prima dal Parlamento, ora
dal partito. Il caso infiamma il centrosinistra, l'ex
ministro della Salute si è trovata al centro di una
polemica innescata il 6 marzo da Roberto Reggi, fidatissimo
di Renzi, che ha accusato:
"La Turco fuori dal Parlamento pagata dal partito è
scandaloso e vergognoso nei confronti di chi non ha lo
stipendio", ha detto l'ex coordinatore della campagna per le
primarie di Matteo Renzi a La Zanzara. "Dovrebbe essere
normale - ha proseguito - che quando uno smette di fare il
politico se ne va a lavorare".
21 marzo 2014 11:25 - IVAN.
.
Beatrice Lorenzin è stata il ministro della Salute del
Governo Letta.
Nulla da ridire, non fosse che il curriculum della ministra
risulta piuttosto insolito, per essere a capo di uno dei
ministeri più importanti e delicati: giovane speranza del
Pdl, 42 anni, un diploma classico, negli anni ha ricoperto
vari incarichi all'interno del partito, ma mai nessuno che
riguardasse anche solo casualmente la sanità.
Ora il nuovo governo Renzi l'ha riconfermata alla sanità.
Solo una svista, o proprio non c'era nessun altro con
credenziali più competenti?
.
20 marzo 2014 23:28 - ennio4531
Livia Turco .. diploma di classico come la Lorenzin .
" ..Dal 2006 al 2008 ha occupato l'incarico di Ministro
della Salute nel secondo governo Prodi... " .
Tutti ricordiamo le grandi riforme che portano il suo nome !
Quali ?
La Livia Turco, una volta smesso di fare il parlamentare,
sarà ritornata nella ' società civile' a fare il suo
mestiere prima dell'attività politica ?
Ehhh. ...
Lite a sinistra .
"Livia Turco, stipendio pubblico: prima dal Parlamento, ora
dal partito. Il caso infiamma il centrosinistra, l'ex
ministro della Salute si è trovata al centro di una
polemica innescata il 6 marzo da Roberto Reggi, fidatissimo
di Renzi, che ha accusato:
"La Turco fuori dal Parlamento pagata dal partito è
scandaloso e vergognoso nei confronti di chi non ha lo
stipendio", ha detto l'ex coordinatore della campagna per le
primarie di Matteo Renzi a La Zanzara. "Dovrebbe essere
normale - ha proseguito - che quando uno smette di fare il
politico se ne va a lavorare".
20 marzo 2014 11:22 - roberto7266
Livia Turco
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Biografia[modifica | modifica sorgente]
Nata da una famiglia operaia di Morozzo (nel cuneese),
studiò prima a Cuneo e poi a Torino, dove ottiene il
diploma di liceo classico[1]. Proprio nel periodo torinese
iniziò la sua attività politica studentesca, iscrivendosi
al Partito Comunista Italiano, con cui fu deputata per la
prima volta nel 1987.
Prima, durante e dopo il suo arrivo in Parlamento ha
continuato la sua carriera all'interno del PCI, diventando
dapprima dirigente della Federazione giovanile comunista,
poi consigliere comunale e regionale tra le file dei
comunisti ed in seguito responsabile delle donne della
Federazione locale del partito.
Favorevole alla svolta della Bolognina, aderì prima al
Partito Democratico della Sinistra e poi ai Democratici di
Sinistra, confermando il suo seggio nella Camera dei
deputati dal 1992 al 2001. Dal maggio del 1996 all'ottobre
del 1998 è stata Ministro della Solidarietà Sociale nel
governo guidato da Romano Prodi. Tale incarico le fu
confermato anche quando divenne premier il collega di
partito Massimo D'Alema.
Nel 2000 venne candidata dal centrosinistra a presidente
della Regione Piemonte, ma fu sconfitta dal presidente
uscente Enzo Ghigo, candidato della Casa delle Libertà.
Alle elezioni politiche del 2006 ricevette un nuovo mandato
parlamentare, stavolta al Senato, risultando eletta nella
regione Piemonte.
Dal 2006 al 2008 ha occupato l'incarico di Ministro della
Salute nel secondo governo Prodi.
Sembra che gli unici medici che si occupano della salute
sono i Torquemada del DPA.
19 marzo 2014 16:05 - IVAN.
.
Beatrice Lorenzin è stata il ministro della Salute del
Governo Letta.
Nulla da ridire, non fosse che il curriculum della ministra
risulta piuttosto insolito, per essere a capo di uno dei
ministeri più importanti e delicati: giovane speranza del
Pdl, 42 anni, un diploma classico, negli anni ha ricoperto
vari incarichi all'interno del partito, ma mai nessuno che
riguardasse anche solo casualmente la sanità.
Ora il nuovo governo Renzi l'ha riconfermata alla sanità.
Solo una svista, o proprio non c'era nessun altro con
credenziali più competenti?
.
18 marzo 2014 22:26 - ennio4531
... lascio ai sostenitori del pattume ludico occuparsi da
esperti dei cessi con catena .... che è il punto di
arrivo per scaricare le cacchine frutto del pensiero
intasato da smog neuronale ...
18 marzo 2014 20:38 - marcello84
no roberto si è informato benissimo!
i cessi con catena sono contemporanei alle tue fregnacce,nn
più in uso da decenni, dettate dal tuo intasamento
neuronale causato dall'abbondante pattume ideologico di cui
abusi senza ritegno..tu e la tua compare lorenzin.
17 marzo 2014 19:02 - ennio4531
Cessi con catena ?
Si informa che da molti decenni non sono più in uso.
Ma forse roberto non si è aggiornato ....
17 marzo 2014 11:34 - roberto7266
al cesso, come appiglio unicamente la catena
15 marzo 2014 16:06 - ennio4531
Le conclusioni di leonardo:
dal momento che sul mercato del lecito c'è pattume, giusto
è aggiungerne dell'altro .
C'è un modo per non alimentare le organizzazioni criminali
che è semplice: evitiamo di consumare pattume ludico.
15 marzo 2014 12:32 - leonardo8672
sembra incredibile che mentre mezzo mondo, anche quello
definito civilizzato, si adopera per rendere legale l'uso
delle cd. "droghe leggere" ci sia ancora qualcuno che pensa
che il proibizionismo serva a salvare tanti giovani...
sorge qualche domanda:
- e allora l'alcol e tutte le bevande alcoliche che vengono
propinate ai giovani liberamente e che causano morti per le
più varie ragioni?
- i suicidi giovanili che nessuno guarda mai?
- le auto troppo potenti che servono solo a chi è impotente
per dimostrare che invece "che è potente"...?
- e se qualche "vecchietto" invece volesse godersi la
vita?
- e se invece che alimentare di ricchezza illecita le
organizzazioni che producono e spacciano droghe le si
disarmassero rendendo lecito l'uso? (quanti soldi di
indagini, ricerche, procedimenti giudiziari potrebbero
essere risparmiati e investiti in salute veramente? Tanto
chi vuole si droga ugualmente!!!
sono più gli aspetti positivi della liberalizzazione che
non quelli negativi del proibizionismo (notoriamente
fallimentare!)...
quali interessi si vogliono dunque coprire e tutelare?!
15 marzo 2014 12:29 - ennio4531
Ottimo intervento .
Finalmente la Spectre è stata messa a nudo !
Un grazie a chinasky a cui dobbiamo una laurea ad honorem in
materia di disvelamento di misteri.
Un vero 007 James Bond con licenza di copia/incollare ..
fregnacce
13 marzo 2014 12:04 - chinaski
Ascesa e declino della proibizione della cannabis
Secondo il rapporto rilasciato oggi dal Transnational
Institute e dal Global Drugs Policy Observatory “la
domanda per la comunità internazionale oggi non è se vi è
la necessità di rivedere il sistema di controllo della
droga delle Nazioni Unite, ma piuttosto quando e come
farlo”.
L'attuale processo internazionale verso una regolamentazione
legale del mercato della cannabis è diventato irreversibile
e richiede un dialogo urgente da parte degli Stati membri
delle Nazioni Unite sui migliori modelli per la protezione
della salute e della sicurezza delle persone. Lo sostiene il
nuovo rapporto "The Rise and Decline of Cannabis Prohibitio.
The History of Cannabis in the UN Drug Control System and
Options For Reform" rilasciato dal Transnational Institute e
dal Global Drugs Policy Observatory proprio il giorno prima
della riunione a Vienna degli Stati membri dell'ONU
nell'ambito della Commissione ONU sulle sostanze
stupefacenti (CND). Secondo il rapporto "la domanda per la
comunità internazionale oggi non è se vi è la necessità
di rivedere il sistema di controllo della droga delle
Nazioni Unite, ma piuttosto quando e come farlo".
Il rapporto svela la lunga e poco conosciuta storia della
regolamentazione della cannabis dalla fine del 19esimo
secolo, quando fu ampiamente utilizzata per scopi medici,
cerimoniali e sociali al periodo post seconda guerra
mondiale quando sotto la pressione degli Stati Uniti e di un
potente mix di retorica moralistica e dati scientifici
inaffidabili l'ONU ha classificato nella Convenzione unica
sugli stupefacenti del 1961 la cannabis come una sostanza
con proprietà 'particolarmente pericolose' alla pari
dell'eroina. Sono ricostruiti anche gli sviluppi più
recenti come il numero crescente di paesi hanno cercato di
barcamenarsi all'interno delle Convenzioni attraverso
"defezioni soft": dalla semplice depenalizzazione, alla
politica olandese della tolleranza dei coffeeshop sino ai
cannabis social club e ai regimi "generosi" di applicazione
della marijuana a fini medici come in California.
Tom Blickman ricercatore del Transnational Institute e
co-autore del rapporto ha detto: "gli organismi di controllo
delle droghe dell'ONU, come l'INCB e UNODC, spesso trattano
le tre convenzioni sulle droghe (1961, 1971 e 1988) come le
tavole di pietra di Mosè: pilastri immutabili della verità
che non possono essere messi in discussione, né riformati.
La storia del controllo della cannabis, come indicato nella
relazione, rivela tuttavia che le decisioni prese in passato
erano spesso basate su negoziati politici, accuse infondate
e atteggiamenti di stampo colonialista e razzista. Secondo
Blickman: "l'inclusione della cannabis nel sistema di
controllo delle droghe delle Nazioni Unite più di 50 anni
fa è stato un errore storico e deve essere rivalutato."
Martin Jelsma del Transnational Institute e co-autore
aggiunge: "è tempo per le Nazioni Unite e gli Stati membri
di aprire gli occhi e riconoscere che, a causa di difetti
sistemici e di disposizioni anacronistiche contenute nelle
convenzioni, i paesi in cerca di alternative politiche sulla
cannabis non hanno altra scelta che violare i trattati al
fine di meglio tutelare la salute delle persone, la
sicurezza e i diritti umani".
Il rapporto delinea le opzioni per la riforma e la
regolamentazione legale e valuta il loro potenziale di
successo. Queste opzioni includono la revisione della
classificazione della cannabis da parte dell'OMS, la
modifica dei trattati anche solo per alcuni stati, o
l'uscita dal trattato e il successivo rientro con riserva
come recentemente avvenuto per la Bolivia (al fine di
difendere i diritti degli indigeni e l'uso della foglia di
coca nella sua forma naturale).
Dave Bewley-Taylor, co-autore del rapporto e direttore della
Global Drug Policy Observatory ha commentato: "la via da
seguire è riunire un gruppo di paesi che la pensano allo
stesso modo e lavorare insieme per valutare le diverse
opzioni giuridiche e stabilire una tabella di marcia per
l'aggiornamento delle politiche e delle convenzioni. Questo
potrebbe portare alla sostituzione dei trattati sul
controllo della droga esistenti con un nuovo quadro
normativo internazionale, più coerente con gli altri
trattati delle Nazioni Unite sui diritti dell'uomo e in
linea con le più recenti evidenze scientifiche sui modelli
migliori per ridurre i danni associati al consumo di
droga."
Gli incontri a Vienna di questa e della prossima settimana,
che esaminano la dichiarazione politica 2009 e il Piano
d'azione sul 'problema mondiale della droga', e cercano di
delineare i piani per la sessione speciale dell'Assemblea
generale delle Nazioni Unite sulle droghe nel 2016, sono il
momento ideale per iniziare questo dialogo.
12 marzo 2014 22:58 - ennio4531
L'altissimo livello di schizofrenia lo si tocca tutti i
giorni ...
Basta guardare la politica, come avviene amministrata la
giustizia , la burocrazia , la scuola, l'economia ,
l'Europa e infine gli striscioni allo stadio .
Anche senza scomodare Harvard, basta leggere le fregnacce
dei sostenitori del pattume ludico per concludere quanto la
schizofrenia sia diffusa .
Poi ci sono gli schizofrenici da canne che non si
riconoscono mai come tali in quanto confondono la
schizofrenia per normalità...
12 marzo 2014 22:53 - giosci
Queta è peggio di Givanardi... brutta e ignorante!!!
12 marzo 2014 22:07 - Taoagi
Il ministro Lorenzin è un trafficante di eroina tagliata
con la stricnina. I suoi contatti col narcotraffico durano
da più di vent'anni