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12 maggio 2016 11:59 - Starfighter23
LA RICERCA SPECIALISTICA CONFERMA CHE TUA MADRE E' UNA PUTTANA TOSSICA CHE TI HA PARTORITO IN COMUNITA' IN CARENZA,ED ECCO IL RISULTATO ENNIO4531

TORNA A STUPRARE I MINORENNI CON I TUOI AMICI PARROCI CATTODEFICENTE4531 PEDOFILO4531
12 maggio 2016 8:44 - ennius4531
La ricerca specialistica sull'erba magica ad uso ludico ci dice che ..

OLANDA - Cannabis aumenta rischio psicosi

2 marzo 2011

...gli esperti della Maastricht University (Olanda) hanno arruolato in Germania e studiato un gruppo di quasi duemila ragazzi fra i 14 e i 24 anni per ben 10 anni.

Ebbene, i dati hanno confermato che fumare spinelli raddoppia il rischio di sintomi psicotici piu' in la' negli anni, e che l'uso continuo di cannabis accresce il pericolo che questi disturbi persistano nel tempo.
Infine gli esperti non hanno rilevato un collegamento fra pre-esistenza di malattie mentali e uso di cannabis.


Da Aduc ..

Notizia  10 settembre 2014
Chi usa regolarmente cannabis prima dei 17 anni ha una probabilità di oltre il 60% maggiore di abbandonare gli studi secondari ed è a rischio significativamente più alto di non completare quelli universitari, di usare altre droghe e di tentare il suicidio, rispetto a chi non l'ha mai fumata.

Uno studio australiano del Centro Nazionale di Ricerca su Droghe e Alcool dell'Università del Nuovo Galles del Sud conclude inoltre che non vi è un livello 'sicuro' di uso da parte di adolescenti, e che i risultati educativi più scarsi e i rischi accresciuti si verificano anche fra chi usa la droga meno di una volta al mese.

Gli studiosi hanno elaborato i dati di 3765 partecipanti che hanno usato cannabis, da tre ampi studi di lunga durata sulla frequenza e sugli effetti del suo uso. Secondo gli autori della ricerca, pubblicata su The Lancet Psychiatry, si tratta della dimostrazione più fondata dei danni della marijuana negli anni dell'adolescenza......

 
USA - Cannabis. Fumarne troppa fa male alla memoria. Studio

Aduc 2 febbraio 2016

Il sospetto c'era gia' da tempo ma ora la scienza ne e' certa: fumare troppa cannabis per un periodo troppo prolungato puo' danneggiare la memoria a breve termine.
Lo studio, pubblicato dal magazine Jama Internal Medicine e condotto da un team di ricercatori dell'Universita' di Losanna capitanato dal professor Reto Auer, si e' basato sulle abitudini di 3.400 americani in un periodo di tempo di 25 anni.

Cosi', nella ricerca rilanciata nel Regno Unito dal quotidiano The Independent, e' stato dimostrato come chi fuma marijuana tutti i giorni per un periodo superiore a cinque anni tenda ad avere danni permanenti alla memoria a breve termine, quella che fra l'altro e' legata anche alla capacita' di prendere decisioni immediate. Lo studio ha tuttavia sottolineato come questa perdita di memoria sia registrabile solamente nei consumatori abituali.

USA: Cannabis riduce dimensione e forma spermatozoi. Studio
9 giugno 2014
 Da Aduc
La cannabis mette a serio rischio la fertilita' dei giovani uomini, secondo un nuovo studio dell'Universita' di Sheffield pubblicato sulla rivista 'Human Reproduction'. Il consumo di marijuana riduce infatti le dimensioni e la forma degli spermatozoi. Se si progetta di mettere su famiglia, quindi, e' meglio smettere di fumarla. La ricerca e' la piu' grande mai effettuata al mondo per valutare come comuni stili di vita influenzino la struttura degli spermatozoi.

Dalle analisi sono emersi anche altri fattori che esercitano un impatto sulla morfologia degli spermatozoi. Ad esempio, forma e dimensioni sembrano peggiorare nei campioni eiaculati durante i mesi estivi mentre migliorano negli uomini che si sono astenuti da attivita' sessuali per piu' di sei giorni. Sigarette e alcol pare abbiano, invece, poco effetto. L'indagine ha reclutato un campione di 2.249 uomini da quattordici cliniche per la fertilita' del Regno Unito. ....
11 maggio 2016 11:00 - Xami
Ricerca scientifica:

Cannabis ricca di CBD ed epilessia infantile: nel 90% dei pazienti diminuiscono le crisi epilettiche


Il 90% dei bambini affetti da epilessia resistente ai farmaci, ai quali è stata somministrata cannabis ad alto valore di CBD, ha registrato una diminuzione di frequenza ed intensità delle crisi epilettiche.

E’ la conclusione alla quale arriva uno studio retrospettivo pubblicato su Seizure realizzato grazie all’attività di diversi centri pediatrici israeliani. In totale sono stati esaminati i casi di 74 pazienti di età da 1 a 18 anni ed affetti da forme di epilessia resistente ai farmaci ed ai trattamenti tradizionali. Per tutti i pazienti erano infatti risultati inutili i farmaci anti-epilettici tradizionali ed il 66% si era anche sottoposto ad una dieta chetogenetica o all’impianto di un VNS, ovvero Vagal Nerve Stimulation, un pacemaker che viene applicato per stimolatore il nervo vago, o ad entrambi, senza risultati. Il trattamento è iniziato nel 2014 ed è durato almeno 3 mesi, in media 6. La varietà di cannabis utilizzata conteneva CBD in rapporto di 20:1 rispetto al THC ed è stata somministrata sotto forma di estratto in olio d’oliva.

L’89% dei giovani pazienti ha riportato una riduzione della frequenza delle crisi epilettiche. 13 pazienti hanno riportato una riduzione del 75-100%, 25 pazienti del 50-75%, in 9 del 25-50%, mentre i restanti 19 hanno riportato una riduzione minore del 25%. 5 pazienti hanno riportato un aggravamento delle crisi che ha portato all’interruzione della terapia.

Inoltre gli autori hanno osservato un miglioramento nel comportamento, linguaggio, comunicazione, nelle capacità motorie e nel dormire. Le reazioni avverse hanno invece incluso sonnolenza, affaticamento, disturbi gastrointestinali e irritabilità.

E’ notizia di questi giorni invece che l’Epidiolex, il farmaco a base di CBD creato da GW Pharmaceuticals sia alla fase conclusiva dei test. In un comunicato pubblicato dalla stessa azienda si può leggere che la fase 3 dello studio pilota è stata conclusa positivamente. Nella fase 3 sono stati coinvolti 120 bambini affetti da sindrome di Dravet dei quali 61 trattati con Epidiolex e 59 con placebo, continuando a ricevere i farmaci anti-epilettici (AED) prescritti. I pazienti che hanno preso l’Epidiolex hanno fatto registrare una diminuzione media delle crisi epilettiche del 39% rispetto al 13% del placebo.

Dopo il comunicato dell’azienda le azioni della GW sono cresciute del 125% in poche ore, probabilmente perché al momento non esistono terapie approvate per la sindrome di Dravet. Intanto l’Epidiolex, che è stato somministrato come un comune sciroppo per bambini, è in sperimentazione in uno altro studio clinico di fase III per un altro tipo di epilessia, la sindrome di Lennox-Gastaut, con risultati attesi entro l’anno.
11 maggio 2016 10:53 - Xami
Ricerca specialistica:

Scoperto l’effetto della marijuana sulle ossa
di Annalisa Lista - 27.07.2015
Scoperto l’effetto della marijuana sulle ossa
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La cannabis sana le fratture ossee più delle terapie tradizionali. È quanto emerge da uno studio condotto dalla Hebrew University e dalla Tel Aviv University su un campione di topi da laboratorio con lesioni femorali. I risultati hanno evidenziato come il trattamento a base di cannabidiolo le abbia risanate perfettamente in appena otto settimane. Dimostrando che la sostanza non solo favorisce la rimineralizzazione del tessuto osseo e la produzione del collagene, ma fortifica i tessuti al punto da ridurre significativamente la probabilità di fratturarsi nuovamente. I risultati sono stati pubblicati sul Journal of Bone and Mineral Research.

Fonte:
http://www.west-info.eu/it/scoperto-leffetto-della-marijuana -sulle-ossa/
11 maggio 2016 10:49 - Xami
Ricerca specialistica....:

La cannabis contro il dolore cronico non ha effetti collaterali

medicinali a base di cannabis non hanno gravi effetti collaterali nel trattamento del dolore cronico. Nemmeno sul lungo periodo. È quanto emerge dal più grande studio mai realizzato sull’uso della marijuana terapeutica. Prima di giungere a questa conclusione i ricercatori hanno messo a confronto due gruppi di pazienti affetti da dolore cronico. Somministrando però solo ai componenti del primo una dose media di 2,5 grammi di cannabis al giorno per un periodo di un anno, vaporizzata, fumata o assunta sotto forma di pastiglie. Il risultato? Hanno riscontrato, rispetto ai membri del secondo gruppo curati con farmaci tradizionali, un miglioramento della stato di salute, oltre che dell’umore e della qualità della vita.

Fonte:http://www.west-info.eu/it/la-cannabis-contro-il-dolor e-cronico-non-ha-effetti-collaterali/
10 maggio 2016 22:15 - Starfighter23
DEFICENTE4531 TORNA PURE A LAVARE IL CULO AI TOSSICI,OSPITI DEI TUOI CENTRI FIGLIO DI PUTTANA,TORNA A SCIACALLARE DENARO ALLE FAMIGLIE BECCHINO4531

PER VEDERE IL QUOZIENTE INTELLETTIVO DI STO RITARDATO BASTA VEDERE LA QUANTITA' DI COPIA E INCOLLA CHE PRODUCE OGNI GIORNO,IL CERVELLO DI QUESTO PAPPAGALLO4531 NON GLI PERMETTE ALTRO
7 maggio 2016 8:14 - ennius4531
I pareri di ananda vanno interpretati alla luce delle conclusioni dateci dalla ricerca specialistica ...

' Lo stordimento dato dal consumo di Marijuana è espressione di un disturbo delle funzioni cerebrali.
Il THC si lega ai recettori dell’anandamide, provocando i seguenti disturbi:
la percezione viene limitata e distorta, non è più possibile distinguere ciò che è reale da ciò che non lo è.

I “fumatori di Hashish” scambiano questo effetto per una “estensione della consapevolezza”, non realizzano che si tratta di un disturbo.»" .
6 maggio 2016 19:54 - lucillafiaccola1796
gli u-mani sono scimmie dispettose con un 2% di bruto in più rispetto alle Scimmie. Quindi, se tu li avverti di non mettere il piede nella pozzanghera di merdel, loro per dispetto a te, ci cascano dentro. Non riescono a capire che il dispetto lo fanno a loro stessi che finiscono nella kakka che gli entra in bocca. Così i proibizionisti-spaccia, proibiscono per invogliare. Giochetto scoperto giochetto fottuto. Possibile che non si riesce a capire questo meccanismo? IO non ho bisogno di drogaarmi perché ce 'ho naturale sempre su di giri per le carognate cui sono costretta sd assistere tutti i giorni, soprattutto a chi non può o non sa difendersi.
6 maggio 2016 12:56 - anandamide1972
la meloni penso che proprio non ci arrivi, immagino che nel suo " diagramma mentale interiore " ad un certo punto il ragionamento vada in tilt per svariate cause: impressionabilità, esperienze giovanili, cultura di provenienza, scarsa capacità di evolversi ed andare oltre alle opinioni di partenza, Quindi la photoshoppata Meloni è si in buona fede, ma ne abbiamo visti tanti candidamente convinti di cose terribili.
3 maggio 2016 8:39 - blastrofhTM
Certo si può disquisire sul fatto che meloni sia più o meno coatta ma se nn e' in malafede , cosa probabile vista la corrente politica.e allora e' certamente ignorante nel non differenziare il far west e vuoto legislativo che andrebbe a ricoprire una liberalizzazione non diifferente dalla condizione attuale e invece i controlli e le regole della legalizzazione
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