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26 aprile 2009 0:00 - Supervik
Eroi i partigiani? Rubagalline che razziavano le case dei contadini gia' affamati dalla guerra e che rubavano in nome di quella Italia che poi hanno rovinato nei 60 anni successivi prendendo saldamente il bastone del comando portandoci alla rovina che adesso stiamo pagando! Assassini che mettevano bombe in via rasella a Roma per ammazzare 33 musicanti della banda delle SS di Bolzano (....e quindi "italiani" che come armi di distruzione di massa usavano pifferi e grancasse....) che poi furono "vendicati" dai nazi con la famosa legge di guerra della rappresaglia 10 a 1 e fecero inaugurare le fosse ardeatine dove i krukki del kazzo ammazzarono 335 cittadini italiani! Ci sono migliaia di esempi di partigiani "coraggiosi" che ammazzavano per goliardia i krukki in ritirata provocando decine di rappresaglie e migliaia di morti nei paesi di transito.... Partigiani che aiutarono i titini a riempire le foibe con nostri italiani dell'Istria e della Dalmazia.... Partigiani assassini che grazie al buon togliatti aiutarono loro colleghi albanesi, greci etc.. a sterminare Carabinieri, Alpini e Bersaglieri in ritirata dopo l'armistizio.... Partigiani eroi che per fare un regalo di matrimonio al capo partigiano hanno massacrato sul Piave centinaia di ragazzini orfani di guerra iscritti alla Scuola di Guerra che avevano il "torto" di essere figli di combattenti del regime fascista (bambini che marciavano col moschetto di legno!)...... Eroi? Gli eroi che hanno ammazzato Mussolini e la sua amante e li hanno appesi per i piedi in piazzale loreto a Milano? I veri Eroi secondo me sono stati i militari Americani che hanno dato la vita per liberarci! Eroi sono stati i nostri militari che hanno cambiato sponda e hanno deciso che il fascismo e il nazismo erano ideologie sbagliate..... Partigiani eroi? NO PARTIGIANI VIGLIACCHI.... Ho letto centinaia di libri scritti "dall'altra parte" e devo dire che mi sono rotto i coglioni di sentire che il 25 aprile e' la FESTA DELLA LIBERAZIONE e vedere migliaia di assassini italiani con il fazzoletto al collo che si credono eroi.....
26 aprile 2009 0:00 - danilo
... e anche l'ultima Festa della Liberazione è andata: dall'anno prossimo si chiamerà " Festa della Libertà ".
lo ha deciso ... il popolo.

danilo.
25 aprile 2009 0:00 - Gloria
Ho sentito in radio leggere il testo di Calamandrei e mi sono commossa. E' davvero intenso.
24 aprile 2009 0:00 - pensoso
bene richiamare queste riflessioni per domani 25 aprile.
29 aprile 2008 0:00 - maria angela calonici
Gentile Annapaola Laldi,
grazie per l'attenzione che ha dedicato al mio commento.
Ribadisco la necessità di prendere in considerazione ancora per un po' di tempo per i più giovani e per le persone prive di alternative all' intrattenimento televisivo, l'influenza del mezzo, non ancora completamente soppiantato da internet.
Il pubblico televisivo è ancora molto vasto ed è generalmente un pubblico che utilizza questo mezzo per trarre informazioni e modelli di vita senza poter disporre degli strumenti critici necessari per decodificare i messaggi che passano attraverso programmi come il "grande fratello", "amici" , filmetti sciocchi e violenti e soprattutto dosi massicce di spot pubblicitari. I messaggi della pubblicità sono sempre gli stessi e sono volti ad incentivare i consumi per "far girare l'economia":acquisire oggetti per essere felici, bellezza e perenne gioventu'da conseguire con tutti i mezzi, donne ed ora anche uomini ,ridotti a "cose" da possedere.
La tv e il sistema formativo sono, a partire dall'avvento della tv del biscione in poi, le due principali agenzie a cui è ormai delegata, nel nostro paese, la funzione educativa. Le famiglie sono esautorate per tanti motivi che sarebbe lungo elencare qui.
La tv è un disastro e la scuola pubblica una desolazione.
La resistenza deve ri-partire dall'informazione libera e plurale, dall'educazione e dall'istruzione.
La buona istruzione non deve essere un privilegio di pochi poichè è questa (la conoscenza, l'istruzione) la vera ricchezza degli esseri umani.
Il ventennio berlusconiano ha agito in modo scientifico proprio nell'ambito dell'informazione e della formazione occupando e destrutturando la mente delle giovani generazioni ed è questa che ora va liberata.Per questo occorre una nuova resistenza.
17 aprile 2008 0:00 - per giulia
si, quella del "emigro, vado all'estero" è una storiella che di tanto in tanto viene raccontata da molti, politici compresi; la realtà è che nessuno muove il suo culo pigro da quì, perchè lamentarvi è la sua unica ragione di vita; altro che resistenza...pestare i piedi, frignare, dimenarsi come i bambini quando non gli compri il giocattolo...questo volete solo fare! perchè, mi chiedo? questo non lo sapete nemmeno voi...è semplicemente la vostra natura!
17 aprile 2008 0:00 - giulia
e sono 80 anni che avete il cervello annebbiato, c'e' poco da fare.io ho solo internet e mi basta , e quando posso vado a respirare aria pulita all'estero.
17 aprile 2008 0:00 - ANNAPAOLA LALDI
Per la signora Maria Angela.
La ringrazio dell'attenzione. Giustamente Lei ha interpretato e applicato ciò che ha letto a quanto Le sta più a cuore, e ha messo in evidenza un problema davvero grande come un grattacielo. Ma, per amore di precisione, devo dire che la questione della televisione non mi era neppure passata per l'anticamera del cervello. Sarà forse perché ho risolto individualmente il problema alla radice: dal 1995 non ho il televisore. O forse anche perché, tutto sommato, ritengo il mio prossimo non del tutto sprovveduto.
Inoltre ribadisco che, secondo me, le situazioni in cui è necessario fare resistenza sono davvero molte e si incontrano anche nella nostra vita personale, nei rapporti familiari, di amicizia, e così via. Cioè dovunque vi sia da parte degli altri il tentativo di prevaricare (anche con le migliori intenzioni, s'intende).
Il che naturalmente ci impegna a fare molta attenzione al momento in cui noi, a nostra volta, magari senza volerlo o sempre con le migliori intenzioni, diventiamo invasori della vita altrui.
Un altro punto che mi sta particolarmente a cuore e mi fa piacere richiamare qui è che questa resistenza va fatta, come scrive Calamandrei, "per dignità non per odio". Il che non è diverso dal motto dei cattolici che parteciparono alla resistenza del 1943-45 che si proclamarono ribelli per amore.

Alla persona che si firma germanicamente "Halt den Mund", che in italiano significa "tieni la bocca chiusa", ringraziando anche lei per l'attenzione, ricordo che il motto scelto è molto impegnativo in primo luogo per chi lo adotta, che dovrebbe di conseguenza tenere per primo la bocca chiusa. Altrimenti, è un po' come chi pretende di fare a parole l'elogio del silenzio. L'elogio del silenzio, è ovvio, si può fare solo osservando il silenzio.
17 aprile 2008 0:00 - giulia
vogliamo fondarlo il partito della resistenza? puo' essere un'idea, e via internet non e' molto difficile.
17 aprile 2008 0:00 - giulia
loro non penzoleranno a testa in giu, semplicemente scapperanno in artatide.
16 aprile 2008 0:00 - Halt den Mund
aaaaaahhhh....la televisioneeeee.... la televisione è pericolosaaaaaa
c'è il demonio lì dentro!!
veleni che annebbiano le menti.... a chi la guarda viene rubata l'anima!
Ma svegliatevi, la TV esiste da quasi 80 anni, ma dove vivi? ah, certo, state ancora a parlare di "resistenza"....
E' proprio vero, il comunismo è come lo scaldabagno: privo di resistenza è solo un BIDONE DI ACQUA FRESCA!
16 aprile 2008 0:00 - calonici maria angela
Bravissima Annapaola Laldi!
Sono in perfetta sintonia con il tuo pensiero, è esattamete anche il mio.
Sappiamo bene chi, da circa un ventennio, sta invadendo le anime dei cittadini che accendono un piccolo schermo, in apparenza innocuo, perchè promette solo evasione mentre da tempo, in realtà, propaga sottili veleni che hanno ormai annebbiato le menti. Ogni giorno disinformazione e messaggi negativi contribuiscono a modellare i comportamenti sociali dei più giovani e di chi non ha altre fonti e altri mezzi per decifrare il presente.
Faccio mio il tuo bel lavoro e soprattutto faccio mio il motto di quel grande Cittadino prima che giurista ed avvocato, padre della nostra splendida Costituzione che è Piero Calamandrei.
ORA E SEMPRE RESISTENZA
Maria Angela Calonici
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