no. amico, certo, e nemmeno io do colpa all'Austria, e
nemmeno al mio piccolo paese di provincia!...
Il
fatto è che allargandosi la "civiltà" si
allargano anche i malvezzi, o vizi e le schifezze... solo
che lo fanno più velocenemte delle virtù, dei progressi e
dei benefici...
Mai provato ad immergere un
angolino di carta assorbente nell'inchiostro?...
La carta ne assorbe si, il colore; ma in ben più grande
alone e diffusione vedi la macchia gialla, e la verdastra, e
quella incerta e brutta delle impurità!
7 settembre 2008 0:00 - per de-pravato
non mi sembra che l'articolo dà la colpa
all'austria. leggilo meglio.
4 settembre 2008 0:00 - De pravato
Diamo la colpa all'Austria... e va bene.
Ma
forse io direi, purtroppo:
"Ogni paese è
mondo... ahimé sempre di più".
Non molti
anni fa al mio piccolo paese non si tirava il maniglione,
uscendo (di solito nemmeno c'era ai portoni) e le
biciclette non ce l'avevano il catenaccio ed il
bloccaruota... non perché eravamo retrogradi e non baciati
ancora dal progresso, ma perché quelle cose non ci erano di
bisogno.
E Francamente ne faremmo a meno anche
oggi di queste nuove "civili" tecnologie...
Esattamente come ne farebbero a meno a Salzburg!
4 settembre 2008 0:00 - Sentenza
Voto a Topesio: 10 & lode Giudizio: allora correggi il
tuo voto...
4 settembre 2008 0:00 - Annapaola Laldi
Grazie a Topesio che, scoprendo l'inversione nella
citazione di Cicerone (io avevo scritto "O mores o
tempora", e invece la dizione corretta è "O
tempora o mores"), ha confermato la verità di
un'osservazione che avevo già fatto, e cioè che non mi
devo mai fidare della memoria, ma devo controllare sempre
citazioni, dati e altre analoghe cose. Ho provveduto a
correggere, dando in nota il giusto merito a chi mi ha fatto
notare l'errore.
2 settembre 2008 0:00 - Topesio
Facciamo 6, per la citazione invertita.
1 settembre 2008 0:00 - Sentenza
Voto al post: 7 Giudizio: dolceamaro e realista
1 settembre 2008 0:00 - Lorenzo
Un bellissimo e preciso articolo, del quale mi complimento
con l'autrice. Devo dire che finora le sensazioni avute
da Annapaola io le ho avute solo in Germania, mentre
l'Austria (e la Svizzera) l'ho ritenuta ancora
immune dal decadimento. Anch'io sono stato a Salisburgo
l'anno scorso e l'ho trovata in "buona
forma", un po' peggio Vienna. Lsa prossime
daro' un'occhiata più attenta. Tuttavia,
l'effetto "griffes" si sente in tutte le
grandi città (nche svizzere, tedesche, olandesi etc.), ed
è - purtroppo - un fenomeno che niente ha a che fare con il
decadimento dei costumi. In pratica si rischia un po' di
fare di tutta l'erba un fascio, se le strade sono
sudicie non è colpe di Armani che affitta un fondo a 30.000
euro al mese, le strade sarebbero state sudicie anche con la
libreria o con la pasticceria, anzi magari anche di
più... Quello che conta è che la città deve rimanere
vivibile e se uno non vuole comprare le scarpe di marca,
puo' comunque continuare a farsi la sua passeggiata in
un cnetro "storico" pulito e sicuro. Questo io
spero per la mia città e per ogni altra città europea e
del mondo. Saluti Lorenzo Piazza
1 settembre 2008 0:00 - Topesio
O tempora o mores!
1 settembre 2008 0:00 - G.Parisi
Cara Annapaola,
non ti crucciare , la
globalizzazione del villaggio globale non e’ toccata anche
all’Austria, e’ toccata all’Europa tutta, ed al
mondo.
Pero’ adesso non siamo piu’
nell’epoca della globalizzazione questa e’ finita.
.
Adesso, e soprattutto dagli inizi degli
anni ’90, e’ l’era dell’imperialismo USA.Se fino
agli anni ’90, si era ttentato con bassissime operazioni
speculative di imporre il mercato nel mondo,senza che
l’Europa fosse stata capace di resistere a questo
sanguinoso attacco, lo dico soprattutto ai
socialdemocratici Europei e special modo Italiani, dagli
anni ’90 in poi, le cose sono cambiate, la tappa fu la
guerra in Yugoslavia e soprattutto la famosa “tempesta
del deserto” iniziata ricordo molto bene quel giorno il
16 gennaio 1991.
Allora, l’Europa – un banale
assemblaggio di Paesi ? - non solo fin quel momento non si
difendeva dalla speculazione dei mercati d’oltreoceano,
ma adesso non comprendeva il cambio di rotta
Americana.
Perche’ il cambio di rotta?
l’America che fin quel momento aveva visto crescere
a dismisura il reddito del PIL, che guarda caso non si
distribuiva nel paese,ma aumentava il divario tra ricchi e
poveri ( come in Italia adesso ) , era solamente una bufala,
che non reggeva sulla solidita’ del realismo degli
uomini.
In altre parole, una cosa sono le
lezioni di economia che tanti economisti fanno sui grafici
in una stanza di universita’ , altra cosa sono i fatti
reali degli uomini, e la storia.
Gia’ nel
1990, la verita’ stava venendo a galla, ma nessuno se ne
preoccupo’ negli USA, ne in questa Europa troppo
appendice inerme degli USA.
Clinton uccise del
tutto quel Paese e quel popolo, invece di frenare e gestire
la situazione, accelero’ il disastro, d’altronde se non
faceva cosi, il gruppo di potere economico che l’aveva
portato li non lo avrebbe rimosso subito?
Gli
USA, avevano iniziato la grande recessione, e nessuno
poteva dirlo al mondo, ecco che, arriva sulla scena il
signor Bush, rampollo di una fmiglia di potere,legata a
gruppi di potere ed economico, e, si inventa “le guerre
preventive”, ti ricordi in Yugoslavia?
Un modo
di dire all’Europa ed al mondo, che loro non hanno
bisogno di nulla e di nessuno.
Ecco perche’
non sono mai stato convinto sulla reale vicenda delle Twing
Towers, non sarebbero state il miglior sistema per
accelerare la logica dell’imperialismo e delle guerre
preventive? Lo scrissi tanto tempo fa in un articolo di
Medicare, e molti mi sputarono addosso “dicevo
amenita’”…
Quindi siamo nella
post- globalizzazione, si tratta di un popolo , quello
Europeo, incapace ed inerme, anche a scovare all’interno
dei propri Paesi quei gruppi di potere, che sono legati alla
grande famiglia del nuovo ordine mondiale, che non e’
piu’ l’America ma e’ una entita’ sopranazionale, e
almeno all’inizio serviva per coprire la grande
recessione Americana.
Se fai molta attenzione
noterai che questi gruppi di potere , sono distribuiti in
tutti gli Stati del mondo, e quando non esistono vengono
creati, usano ( sono stati istruiti ) le medesime
modalita’ iniziate dagli anni ’90 con gli USA,
l’assoggettamento di tutti i poteri dello Stato, e
l’annientamento di questo.
Non ti pare che ,
tale stia avvenendo in Italia, con i socialdemocratici (PD
) vedi i D’Alema e dintorni , che stanno a contare i
pezzi di Stato che vengono privatizzati?
Come
cambiare?
Inanzitutto comprendendo .
Ma rimane il problema del controllo dei media, gli altri non
sono l’Aduc.
Quindi quello che hai
visto nella tua amata Austria, e’ ormai un fenomeno
superato, retaggio di politiche di qualche decennio fa,
ora ci tocchera’ il futuro, facciamolo almeno ad occhi
aperti!
Un caro saluto e grazie per i tuoi belli
articoli.