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8 novembre 2014 23:36 - BARAKUS80
Buonasera , ho da poco preso in locazione locazione un negozio di 100 mq con riscaldamento autonomo,il problema che ci sono pochi elementi per riscaldare tale metratura , premetto che non c'è l'amministratore di stabile essendo solo io al piano terra e il proprietario sopra di me. Gli ho fatto presente il fatto che ci sarebbe da aumentare il numero di elementi sotto consiglio di un idraulico , ma lui niente mi ha risposto che se non bastano devo aggiungerli a mie spese e una volta che me ne andrò potrò portarmi via i termosifoni assurdo. Quello che ci chiedo c'è una normativa da far vedere a questo signore prima di andare per via legale? Vi ringrazio per l'attenzione.
28 maggio 2013 10:28 - JIO62
salve, sono un condomino di un alloggio delle case popolari da circa 16 anni,l'impianto del riscaldamento è centralizzato ma nel mio alloggio,in parte non funziona le valvole di sfiato non si aprono ed i rubinetti sono bloccati dalla ruggine ,allora io volevo sapere:siccome l'alloggio mi è stato consegnato già usato da altri inquilini, senza essere stato ristrutturato dallo I.A.C.P.nonostante le mie continue richieste di manutenzione,sono stato sempre ignorato. Allora io ho deciso di non pagare la mia quota.risultato l'amministratore tramite lo i.a.c.p.manda tutto ad equitalia,intanto io per scaldarmi l'inverno utilizzo le stufe elettriche
19 settembre 2012 15:59 - ivan49
Vivo in un appartamento di mq.70 in semiperiferia a Milano. l'impianto è centralizzato dalla centrale gratosoglio. Possibile che debba pagare €.1200.00 per avere al massimo 18°C.non riesco a trovare tabelle. Chi può aiutarmi?
22 dicembre 2009 13:30 - Massimiliano71
Mi sono appena trasferito in un condominio con riscaldamento centralizzato. La temperatura massima, alle 22:30 quando i termosifoni sono rimasti caldi (si fa per dire) per 7 ore consecutive sfiora, ma spesso non raggiunge, i 18 gradi.
Immaginatevi la temperatura durante il giorno, in particolare a pranzo, quando i termosifoni sono spenti dalla mattina alle 9:30.
Come posso far sì che il mio appartamento sia riscaldato a dovere? Tengo a precisare che il proprietario ha fatto ricontrollare tutti i temosifoni al fine di escludere che la bassa temperatura fosse dovuta a presenza di aria negli elementi e l'idraulico ha accertato che il problema deriva dalla caldaia (peraltro nuovissima).
Se non viene posto rimedio al problema devo minacciare il condominio di azioni legali visto che pago un salasso di spese condominiali? Oppure devo minacciare di risoluzione anticipata il proprietario dell'appartamento anche se lui ha fatto tutto ciò che era nelle sue possibilità per risolvere il problema? Sinceramente non so che pesci prendere, ma non volgio vivere in una ghiacciaia. Grazie a chi vorrà consigliarmi per il meglio.
9 aprile 2009 0:00 - Paolo 1
No, una volta qualunque condomino era libero di staccarsi, bastava che prima facesse fare una perizia a sue spese che diceva in pratica quanto avrebbe danneggiato gli altri condomini, nel senso che un appartamento al freddo potrebbe succhiare calore da quelli vicini (e' un po' una cavolata, ma era cosi' la legge) e poi pagare una di spese condominiali (in pieno) e di riscaldamento (ridotta in base alla perizia). Di recente pero' pare sia uscita una legge, non so quale, secondo cui ci si puo' staccare solo con il consenso di tutti gli altri condomini.
Paolo
8 aprile 2009 0:00 - Salvina
Buongiorno
abito in un condominio con riscaldamento centralizzato
volevo staccarmi dal riscaldamento centralizzato
posso farlo autonomamente o devo avere il consenso unanime del condominio?
un mio amico fiorario l'ha fatto in base ad una legge, forse la 11 del?, e mi ha detto che partecipa al pagamento di interventi di manutenzione o guasti sulla caldaia, per il resto non paga altro. c'è del vero? vi prego aiutatemi a liberarmi dal condominio. grazie
Salvina
22 marzo 2009 0:00 - olimpia
desidero sapere che tipo di maggioranza è richiesta in assemblea condominiale per l'installazione di bombolone gas e impianto relativo in condominio di 11 appartamenti, sprovvisto di riscaldamento centralizzato. i condomini interessati al contratto con la ditta di fornitura del gas (privata poichè nel ns comune non c'è la rete pubblica del gas) sono 4.
grazie
15 marzo 2009 0:00 - Ted
Desidererei sapere che cosa è necessario fare perché sia possibile che in un condominio (tre scale, sette piani e un'unica caldaia centralizzata) l'impianto di riscaldamento (a gas) possa venire trasformato in un impianto autonomo per i singoli appartamenti, con contatore di calore e annesse valvole termostatiche.
Quale maggioranza è richiesta in assemblea per rendere fattibile la trasformazione(cioè semplice, due terzi o l'unanimità) e che affidabilità danno, a tutt'oggi, questi contatori di calore. Grazie per la risposta... Ted (Milano)
5 marzo 2009 0:00 - Domenico Rifino
Sono un amministratore di condominio di 19 appartamenti. Un condomino affitta il suo ad un inquilino. Lappartamento era dismesso da parecchio tempo. L'inquilino prendendo possesso dell'appartamento si accorge che i termosifoni perdono, si mette daccordo con il proprietario e li toglie mettendo dei tappi alle conduture, si isola all'mpianto centralizzato. A questo punto partecipa ad una assemblea e comunica che è sua intenzione non pagare le spese per il riscaldamento. Leggendo la pubblicazione del Sig. Alessandro Gallucci ho avuto l'impressione che si sia dimenticato la sentenza della CASSAZIONE CIVILE sez. II, 30/06/2006 n° 15079 in cui oltre a non comportare alcun danno all'impianto comune, quindi uno squilibrio termico, non deve apportare nessun aggravio di spese per i condomini che continuano a servirsi dell'impianto. La mia domanda è: come mi devo comportare con l'inquilino?come mi devo comportare con il proprietario? Grazie infinite
D. Rifino
22 gennaio 2009 0:00 - ornella
sono la proprietaria di un appartamento sfito con impianto di riscaldamewnto centralizzato. a prescindere dalla relazione tecnica per l'eventuale sovradimensionamento della caldaia, per distacco dall'impianto si può intendere la chiusura dei termosifoni con eventale piombatura e naturalmente l'inacessibilitò ai locali o bisogna proprio tagliare i tubi? grazie e cordiali saluti
17 dicembre 2008 0:00 - stefania
se la caldaia é stata distaccata rispetto alle altre,e posizionata
sotto una zona notte.Potrei chiedere la rimozione della stessa,poichè potrebbe arrecare un danno allamia salute?
11 dicembre 2008 0:00 - roberto malesci
il mio appartamento, situato in un condominio di circa 30 appartamenti, è tra quelli più freddi per lontananza dalla caldaia e per esposizione con tre lati esterni. in questi giorni ho temperature di 17-17,5 la mattina e nel mezzo del giorno, per arrivare solo alla sera a 18-19, il che non garantisce ovviamente una situazione gradevole. l'amministratore non vuole alzare la temperatura pressato dagli appartamenti vicini alla caldaia che hanno 5-7 gradi in più (spese suddivise in base a tabelle millesimali - a parte il disagio pago per avere freddo e per lo spreco che viene fatto in altri appartamenti). come si può intervenire? grazie
6 novembre 2008 0:00 - santagata giancarlo
Posso porre un quesito? Dal momento in cui è possibile attivare l'impianto (delibere comunali)ed in presenza di condizioni atmosferiche molto miti, è sufficiente la richiesta di un "solo" condomino (anziano, malato, ecc.) per attuare l'accenzione? Oppure è necessaria la maggioranza?. Grazie.
2 novembre 2008 0:00 - daniela
buongiorno a tutti, in particolare a patrizia (commento del 15/10) con cui condivido la situazione di temperatura costantemente eccessiva. ovviamnte, negli anni tutto ciò che si è detto e ridetto in sede di assemblee condominiali è risultato lettera morta. oltre allo spreco e alla spesa esorbitante, comincio ad avere (questo è per me il settimo anno in questo condominio) problemi di salute ascrivibili al riscaldamento sconsiderato. voglio fare una ricerca presso assessorati e ARPA per capire se si possa far intervenire l'ASL. qualcuno ha precedenti in merito? grazie.
2 novembre 2008 0:00 - giancarlo
abito da 22anni in una casetta bifamigliare ,fino al 2007 ho pagato il riscaldamento a meta con il propietario. ora il propietario è morto e hanno ereditato i figli, ora mi dicono che loro non abitandoci hanno chiuso i termosifoni e che quindi aspetta a me accollarmi tutta la spesa vorrei sapere i miei diritti e i dovere grazie
21 ottobre 2008 0:00 - maria
Salve,

per cortesia potreste dimrmi quale e' la percentuale della quota minima da pagare in caso di distacco dal riscaldamento centralizzato. Io sono anni che mi sono distaccata e l'amministratore dello stabile mi sta facendo pagare il 40% di quella che doveva essere la mia quota effettiva, e' esatto? Grazie
15 ottobre 2008 0:00 - Paolo 1
Una domanda, visto che a Parma e altrove premono per il teleriscaldamento, come funziona, chi decide quando e quanto calore fornire, si e' liberi di staccarsi dal teleriscaldamento o no, si e' liberi di far venire quanto calore si vuole, sia come temperatura che come orario, o viceversa non prelevare nemmeno una cloria e quindi non pagare nulla (esistono gia' i cosidetti contatori di calore, si paga quel che si consuma, e non di piu', se non ho soldi chiudo il rubinetto del calore e mi copro con due o tre coperte)?
Paolo
15 ottobre 2008 0:00 - Davide
Gira voce che in Emilia-Romagna ci sarà obbligo per le nuove costruzioni con più di 4 unità abitative, di utilizzare l'impianto centralizato. Ma è vero??? non sarebbe un gigantesco passo indietro??
15 ottobre 2008 0:00 - patrizia
nel mio condominio il riscaldamento è centralizzato ma la temperatura all'interno dell'appartamento sito al 2° piano raggiunge i 26° gradi ed è eccessivo.
ho già parlato con l'amminastratore ma non c'è stato nessun cambiamento! Non sò cosa devo fare per non continuare a pagare rate riscaldamento eccessive come ora!!
15 ottobre 2008 0:00 - lea
Salve,
il servizio di info condominiali gratuite presso il mio Municipio, mi ha informata sulla legge D.Lgs. 29 dicembre 2006 n. 311 (da quello che so è legge dal 2006) che impedisce il distacco dall'impianto centralizzato a meno che non si crei nocumento a livello ambientale e quindi nn agli altri condomini. E che ciò va "confermato" da un tecnico specializzato super partes e non del singolo condomino. Vi risulta? grazie.
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