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5 agosto 2009 0:00 - Veronica Falcetto
Grazie alla proroga cartacea della Cie, mi sono sentita rifiutare l'imbarco sull'aereo che avrebbe dovuto condurmi in Turchia, per le mie vacanze. Lì non riconoscono quel documento. A chi devo dire grazie? Al Comune di Biella? Al Ministero? I quali non si preoccupano di tutelare i loro cittadini, ma neppure sanno informarli dei rischi a cui vanno incontro. Chi mi ripagherà il costo della vacanza ed il danno morale?!
2 luglio 2009 0:00 - Ezio Paglia
La CIE presenta dei vantaggi rispetto alla CI cartacea: presenta una elevata resistenza alla contraffazione e permette ad Enti Locali (Province, Comuni, Regioni) o Amministrazioni Periferiche dello Stato di realizzare servizi web ai cittadini verso le loro basi di dato: servizi sicuri perché basati sulla strong authentication.
Quindi non avrei molto da obiettare riguardo ai costi, specie considerando che lo Stato riceve per ogni Cie emessa 20 (non 25 Euro) mentre sono i comuni emittenti i destinatari della quota eccedente i 20 Euro. Possiamo calcolare la cifra di 20 Euro come la sommatoria dei costi per il documento cartaceo e il chip.

Dato che la Cie è a pagamento solo da poco tempo, da quando ha superato le fasi di sperimentazione, è possibile che la proroga abbia riguardato soprattutto emissioni avvenute a costo 0 per i cittadini.

La scadenza ai 10 anni non parte per le carte emesse dal momento del decreto, ma per carte che erano in corso di validità al momento del decreto (credo estate 2008)

Dato che non è possibile apporre timbri sulla CIE, come viene fatto nella CI, il "lenzuolo" è sembrata l'unica soluzione che però forse mette un po' in imbarazzo l'apparato burocratico degli stati esteri.

Altra preoccupazione viene dai comuni che emettono servizi e dai cittadini che usufruiscono di questa Cie per i servizi per via delle problematiche che il processo di proroga ha generato sul documento elettronico.

Per decreto vecchie carte Cie che avrebbero dovuto essere invalidate sono rese valide, ma esistono elementi concreti che fanno pensare che il processo di proroga non operi sulla data di scadenza imposta sul chip e sul certificato della Cie del cittadino, cosicché programmi standard di navigazione e server web di fatto blocchino l'accesso al cittadino cui solo in teoria o in basi da dato esterne ma non nel chip è stata estesa la proroga.

Cioè elettronicamente, per gestioni standard (Mozilla Firefox - IE, Apache SSL), la carta non è prorogata ma è scaduta: il documento elettronicamente non è valido o meglio, gli enti locali non sanno come renderlo tale senza costi.

Inoltre se il cittadino, fruitore di servizi web, desiderasse avere una Cie in sostituzione di quella prorogata, dovrebbe pagare, senza colpa, 40 Euro (20 di penale) come nelle ipotesi di smarrimento, perché tenta di rifare una carta in corso di validità.

Per questo e per i problemi alle frontiere penso che una proroga intesa come rifacimento completo e gratuito della Cie sarebbe stata una soluzione.
2 luglio 2009 0:00 - Annapaola Laldi
Beh, io, tanto per son sapere né leggere né scrivere, mi porto dietro il passaporto anche quando vado a Mentone o a Innsbruck.
2 luglio 2009 0:00 - elisa
ma veramentr??? non ci posso credere!!! ma siamo matti? ladri privi di ogni criterio logico! ok essere ladri...ok essere stupidi...ma ladri e stupidi...dobbiamo davvero tollerare queste pazzie???
1 luglio 2009 0:00 - Vincenzo
Come al solito i "sudditi" devono solo chinare la testa: si passa da una vessazione all'altra.
Perchè la carta d'identità elettronica costa di più?
Perchè per rinnovarla si devono rispendere soldi?
Non basterebbe pigiare un bottone per aggiornarla?
Fino a quando continueranno a mungere i sudditi?
E' ora di dire BASTA!!
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