c'è chi crede alla propaganda di
governo ed alle pubblicità (che poi in italia sono la
stessa cosa) e chi invece ragiona con la propria testa e si
cerca le notizie utili su Internet.
...Many enthusiasts refer to vegetable oil used as
fuel as waste vegetable oil (WVO) if it is oil that was
discarded from a restaurant or straight vegetable oil (SVO)
or pure plant oil (PPO) to distinguish it from
biodiesel....
Application and usability Older diesel Mercedes are popular for conversions to
biodiesel or waste vegetable oil.
While
engineers...(ops dice proprio ingegneri...ma si sa
all'estero gli ingeneri sono tutti pericolosi sovversivi
che si ostinano ad usare l'olio di semi anche in
contrasto a quello che ordina il governo italiano ai sudditi
italiani)
...and enthusiasts have been
experimenting with using vegetable oils as fuel for a diesel
engine since at least 1900, it is only recently that the
necessary fuel properties and engine parameters for reliable
operation have become apparent A number of peer reviewed
studies exists that show reliable long term use of vegetable
oil; the German Deutz AG F3l912W.[4] and a high speed common
rail engine fitted to a Mercedes-Benz 220 C Class
...With unmodified engines the unfavorable effects may be
reduced by blending, or "cutting", the SVO/PPO
with diesel fuel; however, opinions vary as to the efficacy
of this...
toh quello che dicevo io...
miscelandolo (30%) con una quantità opportuna di diesel
convenzionale si riducevano se non annullavano gli effetti
indesiderati
A proposito... sono ingegnere
(informatico) discendente da ingegnere (chimico)...ma tanto
qui sono tutti ingegneri come hai detto tu (che sarai
senz'altro servo di regime inconscio per fare commenti
del genere)!
...l'olio di semi di mais deve
essere usato per friggere le patatine...
Le
patatine continua a ficcartele dove ho detto prima!
25 luglio 2009 0:00 - OH NO
OH NO, il forum è stato impestato dagli ossessionati dal
complotto (che esiste solo nella loro testa) che credono che
tutti siano dei fessi (tranne loro, naturalmente) e per
convicersi di ciò si basano su siti internet ed articoli di
wikipedia scritti da loro simili...non siamo nel 1893 e
nemmeno nel 1912 e se un motore è stato progettato per
essere alimentato a diesel, l'olio di semi di mais deve
essere usato per friggere le patatine; poi quì sono tutti
ingegneri meccanici, qundi facciano pure
25 luglio 2009 0:00 - olio fritto e biodiesel: poche differenz
l'italia sarà sempre un paese arretrato perchè chi
presenta un'idea non allineata con l gregge omologato
viene preso per il culo...
Ma, come al solito,
basta informarsi un pochino ...
http://it.wikipedia.org/wiki/Biodiesel
Storia
La transesterificazione dell'olio
vegetale era stata condotta già nel 1853, dagli scienziati
E. Duffy e J. Patrick, molti anni prima che il primo motore
Diesel diventasse funzionale. Il primo modello di Rudolf
Diesel, un singolo cilindro in ferro di 3 metri con un
volano alla base, funzionò per la prima volta ad Augusta
(Germania) il 10 agosto 1893. In ricordo di questo evento,
il 10 agosto è stato dichiarato Giornata Internazionale del
Biodiesel. Diesel successivamente presentò il suo motore
all'Esposizione Mondiale di Parigi del 1898. Questo
motore rimase come esempio della visione di Diesel, poiché
era alimentato da olio di arachidi — un biocarburante,
anche se non strettamente biodiesel, in quanto non era
transesterificato. Diesel credeva che l'utilizzo di un
carburante ottenuto dalla biomassa fosse il vero futuro del
suo motore. In un discorso del 1912 disse:
"l'uso di oli vegetali per il carburante dei motori
può sembrare insignificante oggi, ma tali oli possono
diventare, nel corso del tempo, importanti quanto i derivati
dal petrolio e dal carbone dei nostri giorni".
Nel corso degli anni venti, i produttori di motori
diesel modificarono i loro propulsori per sfruttare la
minore viscosità del carburante fossile (petrodiesel) a
scapito dell'olio vegetale. Le industrie petrolifere
furono in grado di far breccia nel mercato dei carburanti
perché il loro prodotto era più economico da produrre
rispetto alle alternative ricavate dalla biomassa. Il
risultato fu, per molti anni, la quasi completa eliminazione
dell'infrastruttura di produzione del carburante di
biomassa. Solo recentemente le preoccupazioni circa
l'impatto ambientale e la diminuzione della differenza
di costo hanno reso i carburanti di biomassa
un'alternativa valida.
Negli anni novanta,
la Francia ha lanciato la produzione locale di biodiesel
(nota localmente come diester) ottenuto dalla
transesterificazione dell'olio di colza. Viene mischiato
in proporzione del 5% nel normale carburante diesel, e in
proporzione del 30% nel carburante diesel di alcune flotte
di mezzi (trasporto pubblico). Renault, Peugeot e altri
produttori hanno certificato dei motori da autocarro per
l'utilizzo con questo biodiesel parziale, mentre
sono in corso esperimenti per impiegare un biodiesel al
50%
25 luglio 2009 0:00 - Rudolf Diesel
Come dice wikipedia quando ho creato il mio motore ho usato
semi di arachidi...il diesel inquinante fu creato a scopo di
arricchimento personale da parte dei petrolieri, ma
all'epoca mia non c'era!
http://it.wikipedia.org/wiki/Rudolf_Diesel
"
Il progetto Rudolf Diesel sviluppò l'idea di un
motore a cui bastasse l'alta pressione del carburante
per accendersi, eliminando quindi il dispositivo di
accensione allora usato nei motori a combustione interna che
derivavano dall'idea di Nikolaus Otto.
Il
brevetto del nuovo motore venne depositato il 23 febbraio
1892 cui fece seguito, nell'anno successivo, la
pubblicazione del principio di funzionamento nel
saggio:"Teoria e costruzione di un motore termico
razionale, destinato a soppiantare la macchina a vapore e le
altre macchine a combustione finora conosciute".
Il 17 febbraio 1894 un motore dotato di un singolo
pistone fu capace di girare per un minuto durante una
dimostrazione pubblica: il motore era alimentato con
carburante polverizzato, iniettato da un getto d'aria
compressa. Era una macchina alta 3 metri, che raggiungeva
una compressione di 80 atmosfere (8100 kPa).
Diesel costruì un prototipo migliorato nel 1897, mentre
lavorava alla Maschinenfabrik Augsburg. Il suo motore aveva
alcune caratteristiche simili al prototipo di Herbert Akroyd
Stuart del 1890, e per questo dovette affrontare diverse
dispute sulla paternità del brevetto: la sua invenzione
ebbe però un riconoscimento ufficiale, ed è su questo
modello che sono costruiti i moderni motori Diesel.
La sua presentazione ufficiale si ebbe, dopo altri tre
anni di studio, all'Esposizione Universale di Parigi del
1900, il carburante utilizzato era l'olio di arachidi;
"
Voi che ignorate il vero funzionamento del
mio motore siete vittime delle case petrolifere e dei
governi conniventi con queste!
25 luglio 2009 0:00 - olio fritto ma non solo
http://www.silosrl.com/index_ind.php
http://www.teatronaturale.it/articolo/1353.html
L’OLIO DI COLZA È UN OTTIMO CARBURANTE. ATTENZIONE PERÒ
AL FAI DA TE Dopo che alcuni telegiornali hanno
pubblicizzato l’utilizzo di oli di semi come combustibile
si sono moltiplicati gli interrogativi. È legale?
Danneggerà il motore? Inciderà sulle prestazioni? Regna
ancora molta confusione. Le “ricette” facilmente
reperibili su internet vanno valutate con molta cautela
di T N
Recenti servizi televisivi sui
telegiornali Rai hanno mostrato chiaramente come l’olio di
colza sia un carburante utilizzabile per la nostra auto a
gasolio. Il filmato del TG3 si conclude citando un
secondo dato: a Trento sono aumentate spropositatamente le
le vendite dell'olio di colza. Non ci stupisce
affatto se consideriamo che olio di semi è acquistabile in
qualsiasi supermarket per 0,60-0,65 centesimi di euro al
litro, contro 1,030 euro del gasolio tradizionale alla
pompa.
L’olio di colza non è il biodiesel
L’olio di colza, ottenuto per estrazione chimica dai semi,
non è il biodiesel. Infatti è chimicamente diverso e
la sua viscosità è decisamente superiore a quella del
tradizionale gasolio ottenuto dal petrolio. Per essere
liberamente venduto il biodiesel deve rispettare due norme
ISO: UNI 10946 ed UNI 10947. Come si produce quindi
carburante dall’olio di semi? Per produrre biodiesel,
ovvero un combustibile utilizzabile da qualsiasi auto a
gasolio, dopo l’estrazione dell’olio dai semi occorre un
ulteriore passaggio, una reazione detta transesterificazione
che determina la sostituzione dei componenti alcolici
d’origine (glicerolo) con alcool metilico (metanolo).
La reazione di transesterificazione,
quindi, prevede la generazione di glicerina quale
sottoprodotto dall’elevato valore aggiunto, ne sono noti
oltre 800 diversi utilizzi.
I vantaggi
ambientali Il bio-carburante ecologico si presenta come
soluzione ottimale per risolvere le problematiche relative
all'impatto ambientale. Da studi preliminari è
risultato che i motori Diesel alimentati con questo
combustibile producono un livello più basso di emissioni
rispetto a quando alimentati con gasolio convenzionale.
Infatti il carbonio bruciato deriva direttamente
dall'anidride carbonica presente in atmosfera che le
piante hanno trasformato per mezzo del processo di
fotosintesi, quindi la combustione di questo riproduce
esattamente la stessa quantità di anidride carbonica
sottratta limitando fortemente il problema dei gas di
serra. Inoltre il biodiesel non contiene componenti
aromatici, né zolfo. Le emissioni di particolato
risultano essere complessivamente il 32% di quelle del
gasolio. Il monossido di carbonio CO è il 35% rispetto al
gasolio. Un altro pregio da non sottovalutare di questo
combustibile è la sua scarsa tendenza all'autoincendio
che riduce i problemi durante le fasi di trasporto e
stoccaggio. L'ecodiesel possiede inoltre
un'elevata biodegradabilità data la sua origine
vegetale.
Uso dell’olio di colza nel motore
Molti siti internet, basta una semplice ricerca su google,
riportano che se si prende olio vegetale e lo si mette nel
serbatoio di un'auto diesel, la macchina nella maggior
parte dei casi cammina senza problemi. Però qualche
avvertenza va data. In generale riguardo all'uso i olii
di semi come carburante, si può dire che: Alcuni olii
vegetali sono meglio di altri. Alcuni motori diesel
sono più adatti di altri. Alcune pompe di iniezione
funzionano meglio di altre, molti consigliano Bosch.
Alcune centraline elettroniche di iniezione non funzionano
usando olio di semi puro. Ci sono dubbi sull'uso di
olii vegetali in motori diesel ad iniezione diretta
(DI). Il problema maggiore riguardo all'uso di olio
vegetale è che questo è molto più viscoso del
convenzionale gasolio. Va quindi riscaldato per essere reso
meno viscoso, così da essere delle stesse dimensioni
molecolari del gasolio ordinario, prima di essere
nebulizzato dagli iniettori. Se non viene propriamente
nebulizzato, può non bruciare in modo adeguato, formando
depositi negli iniettori e nella testa del cilindro e
portando quindi a minore performance del motore, maggiori
emissioni e riduzione della vita del motore. In
particolare, durante la stagione fredda, la componente
grassa dell'olio vegetale, solidificandosi a causa del
freddo, può intasare il sistema di alimentazione del
combustibile. C'è poi da dire che non tutti gli
olii vegetali sono adatti per essere usati come carburanti.
In particolare non sono adatti quelli con alto valore di
iodio, come per esempio l'olio di semi di lino.
Non mancano i test A parte i molti forum aperti
sull’argomento, ci si può anche imbattere in curiose
esperienze, come quelle che qui riportiamo.
Diecimila chilometri percorsi senza problemi con una miscela
di olio di colza e gasolio. Alla ricerca di una alternativa
al vero motivo della guerra in Iraq: il petrolio.
Fausto Nicolussi, operaio, da quasi un anno sta facendo da
“cavia” per un esperimento voluto da Cortili di Pace
insieme alla Associazione per l´ecologia (Ape). Tra i
fondatori dell´associazione pacifista (e non solo)
perginese, Nicolussi ha discusso a lungo con altri soci,
prima di incamminarsi sulla strada delle alternative al
benzinaio delle multinazionali. ”Volevamo proporre
qualcosa di pratico, facilmente attuabile, ma allo stesso
tempo pieno di significato etico, prima che ecologico”.
Nicolussi ha una Citroen Berlingo, motore diesel aspirato,
catalizzata, anno 1998. “Da quando uso la miscela 30% olio
di colza e 70% gasolio classico, non mi sono accorto di
nessun cambiamento nelle prestazioni o nel consumo. L´auto
viene sottoposta periodicamente a controlli da un meccanico
di fiducia che, fin ad oggi, non ha riscontrato nessun tipo
di problema. Allo stesso tempo nel test dell´opacità, non
in test scientifici rigorosi, i fumi che escono dalla
marmitta della Berlingo sono inferiori paragonati a quelli
di un normale diesel”. In teoria sarebbe possibile
far camminare un diesel solo con l´olio di colza (ma anche
di soia o girasole), con le dovute modifiche al motore.
Ma dove lo prende Nicolussi l´olio di colza? “Ho
acquistato un certo quantitativo di miscela da un
distributore vicino Verona, carburante che uso anche per il
riscaldamento domestico. Ho chiesto innanzitutto
rassicurazioni sui rischi dell´uso di questo carburante.
Non esiste però una certificazione che attesti la
compatibilità assoluta con qualsiasi motore e le case
automobilistiche in Italia sono molto indietro in questo
campo. In Francia e Germania le cose sono diverse e l´olio
di colza è molto più diffuso”. I costi? “Il
prezzo è attualmente identico a quello del gasolio alla
pompa: poi verrà a costare qualcosa in più. Ma
l´importante è che può costituire un´alterativa
concreta, da subito, per tutti quelli che possiedono un auto
con motore diesel”. Lunedì 19 aprile alle 20.30
presso la sala dell´Amnu in viale dell´industria si terrà
una conferenza su tutta l´esperienza dove interverranno dei
tecnici di una ditta produttrice di biodiesel.
”Abbiamo invitato tutti i sindaci della zona oltre ad
alcuni consiglieri provinciali e dei tecnici comunali -
racconta Flora Silvestri dell´Ape, tra i promotori
dell´iniziativa - Nicolussi sta dimostrando che il
biodiesel è una alternativa praticabile ed esistono studi
scientifici a conferma del calo delle polveri sottili nelle
emissioni dei motori alimentati con questa miscela, compresi
i bistrattati vecchi diesel. Si parla del 30% in meno:
proprio per questo abbiamo invitato amministratori e tecnici
comunali per valutare l´ipotesi di adottare il biodiesel
almeno per il parco macchine pubbliche o per il
riscaldamento”. Restano da sciogliere però alcuni
nodi secondo lo stesso Nicolussi: “Vogliamo essere sicuri
che l´olio di colza non sia prodotto da Ogm (organismi
geneticamente modificati ndr). Sarebbe controproducente
raggiungere un obiettivo con uno strumento sbagliato”,
conclude l´operaio di Cortili di Pace. In ogni caso la
serata servirà anche per verificare la disponibilità di
privati cittadini a creare un gruppo di consumo per
l´utilizzo del bio-carburante.
Mio zio fa andare
la sua opel diesel con una miscela 50%gasolio/50%olio
vegetale del supermercato da 8 anni e non ha nessun tipo di
problema.
Io ho provato l'uso di olio di semi
vari, perchè contiene colza che è il migliore come
combustibile, fino all'ottanta percento su motore common
rail Fiat, finora per 110.000km. La fumosità allo
scarico è nulla e le prestazioni generali leggermente
superiori al gasolio. Tra l'altro con l'uso di
solo gasolio, la macchina fuma un pò in ripresa. Il perchè
vengano messe in giro voci che scoraggiano l'uso di olio
vegetale tal quale o esterificato è chiaro.
Evasione fiscale Utilizzare olio di semi come
carburante oggi in Italia è illegale. Infatti sul
carburante gravano tasse ed accise che verrebbero evase nel
caso si utilizzasse olio di semi puro come combustibile per
il proprio veicolo.
Il biodiesel invece è
assolutamente legale se acquistato presso gli impianti che,
anno dopo anno, vengono autorizzati dal governo a produrne
una certa quantità defiscalizzata (circa 300.000 tonnellate
nel 2004).
da: olio fritto data: 24 Luglio 2009 si risparmia
il 100% dell'olio di semi e simili fritto (che finirebbe
negli scarichi fognari) se lo si filtra e lo si aggiunge al
diesel (operazione illegale in Italia, per evasione
dell'accisa, ma altrove lecita) Percentuali fino al
30% di olio/carburante alla pompa sono sicure per tutti i
motori diesel. Percentuali più alte possono essere sicure
ma da sperimentare in base al veicolo
SE
GLI AGGIUNGIAMO ANCHE DUE PATATINE IL MOTORE FA PURE LO
SPUNTINO!!
24 luglio 2009 0:00 - Pinetree
Della seria senti chi parla:
Io ho la citroen C5
station wagon da 1650kg, e viaggio al 99.9% del tempo da
solo, facendo circa 40.000km all'anno.
cosa
volete, sono forse un po masochista
24 luglio 2009 0:00 - Pinetree
Precisiamo:
1.Bastano 1kW per trasportare una
persona a 50kmh, una macchina mediamente ha un potenza di
circa 100kW (auto di media cilindrata), anche se magari ne
viene impegnato un po meno della metà. 2.Potrebbe
bastare neanche il 5% della potenza della nostra auto per
trasportarci. 3.70% della benzina se ne va in fumo per
il pessimo rendimento dell'automobile, del rimanente 30%
solo il 10 % viene utilizzato per trasportarci, il resto
viene sprecato per trasportare la massa metallica che sono
circa il 90% del peso totale trasportato. 4.Se tutto va
bene forse il 3 centesimi ogni euro serve per il nostro
spostamento, il resto viene buttato via. 5.Forse
conviene acquistare un automobile per il nostro spostamento
e non per lo status symbol. 6.Per risparmiare,
utilizzate i mezzi di trasporto più idoneo, in ordine di
risparmio tra camminata a piedi, in bici, in autobus, in
motorino, in auto di piccola cilindrata.
24 luglio 2009 0:00 - olio fritto
si risparmia il 100% dell'olio di semi e simili fritto
(che finirebbe negli scarichi fognari) se lo si filtra e lo
si aggiunge al diesel (operazione illegale in Italia, per
evasione dell'accisa, ma altrove lecita)
Percentuali fino al 30% di olio/carburante alla pompa sono
sicure per tutti i motori diesel. Percentuali più alte
possono essere sicure ma da sperimentare in base al
veicolo
24 luglio 2009 0:00 - Umberto46
Si risparmia il 100% del carburante se non la metti in moto
e ti fai spingere.
24 luglio 2009 0:00 - scocciato
Ma quelli che fanno già come indicato, se non di più, per
risparmiare stanno a casa?