COMMENTI
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4 novembre 2009 11:17 - Annapaola Laldi
Come annunciato nell'intervento precedente, riporto qui il commento seguente, comparso nella rubrica "Di' la tua", dove avevo inserito queste noterelle per vedere se la discussione si faceva più vivace. Anche questo intervento l'ho trovato molto bello e pertinente e ne ringrazio di nuovo "depresso".

depresso
13 octobre 2009 22:40:25
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dic ubi conveniam,dic qua te parte requiram;
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E' straordinario. " dimmi dove ci possiamo incontrare, dove ti debbo cercare", per parlare per confrontarci, per riconoscerci, per fermarci un pò.
E' la metafora dei nostri giorni. Si gira vorticosamente, a lavoro, in vacanza, nei centri commerciali,su internet ma non si trova il tempo di parlare ed ascoltarsi a vicenda.
E' una vita tesa ad avere invece che ad essere. Come diceva Benigni?: " Io sono colui che è" - " Io sono colui che ha"
4 novembre 2009 11:15 - Annapaola Laldi
Cara Ester,
grazie del commento che ha proposto. A dire il vero, quando ho scritto queste noterelle, la mia mente aderiva alla lettera dell'epigramma di Marziale e intendevo richiamare l'attenzione sul paradosso per cui chi è talmente ricco da permettersi più abitazioni finisce col ritrovarsi a essere anche lui un ... senzatetto (come traduce Ceronetti).
Allora non avevo invece pensato al piano che metti in evidenza tu e di cui ti ringrazio di cuore perché integra egregiamente la riflessione e la rende molto più ricca. Tuttavia, secondo me, non va lasciato perdere il primo significato, quello molto materiale, concreto della miseria dei ricchi, non per compiangerli, poverini, bensì per richiamarli alla realtà e riflettere se non si possa applicare anche alla casa quello che diceva dei molti abiti posseduti un padre della chiesa; in altri termini, il nostro superfluo non è tolto al necessario degli altri?
Dopo questa risposta, tornerò a farmi viva per inserire un commento analogo al tuo che "Depresso" ha scritto su "Di' la tua" (avevo inserito anche lì queste noterelle per vedere se la discussione si faceva più vivace).
2 novembre 2009 23:03 - Ester
Cara Annapaola, probabilmente non c'entra, ma l'epigramma di Marziale mi ha fatto venire in mente i "non luoghi", tutti quei posti in cui la gente si trova a passare senza fermarsi, senza scambiarsi un saluto, senza conoscersi, le case come non luoghi.
Quando mi capita di passare per una stazione, un centro commerciale, un areoporto, ho sempre la sensazione di sentirmi sola, tutte quelle entità che mi girano intorno sono come delle sagome di cartone sulle quali lo sguardo scorre senza fermarsi. Se ho tempo, mi fermo e immagino quello che può esserci di vita dietro quelle che a me sembrano maschere. Immagino storie, momenti felici o meno e allora vedo quelle sagome come persone con le quali ci si scambia un sorriso, un grazie o scusi.
Ma forse, Annapaola, volevi porre l'accento sul fatto che c'è gente che non si accontenta mai ed altri che magari hanno solo dei cartoni per coprirsi? Personalmente non so che dire, ogni intervento sembra inadeguato. O meglio, il mio potrebbe essere un modo per rimuovere il disagio per quella gigantesca ingiustizia che è la differenza di vita tra mondi diversi sul nostro pianeta.
14 ottobre 2009 20:37 - lucillafiaccola1796
Clarissima AnnaPaola
A me piaceva nicknamamrmi lìxlì per esprimere fantasia e non instaurare una "chat" come acade ora sul forum! Ecco perché non ha fissa dimora!
Comunque ho scoperto questo mezzo e ti stimo molto! Grazie!
12 ottobre 2009 15:15 - Annapaola Laldi
Cara Lucilla,
a proposito di televisione, con me si sfonda un uscio aperto, infatti è dal 1996 che mi sono liberata dell'apparecchio regalandolo a una famiglia di amici con tutti i crismi della legalità.
Ma perché non provi anche tu a scrivere qualcosa, anche (anzi, meglio) senza ricalcare il modello di Marziale.
Grazie mille dell'attenzione e del tuo contributo.
11 ottobre 2009 20:10 - lucillafiaccola1796
Carissima AnnaPaola [l'ho scritto apposta con due Maiuscole] Il tuo intervento è NOTEVOLE, anzi UNICO!
Anch'io ho pensato subito al Primus Super Nanes [mio latino maccheronico], però questoquellolì NOI NON lo cerchiamo... ci trova lui...
Certo basterebbe NON accendere o meglio, smembrare e fare raccolta differenziata di tutte le TV sotto mano, tanto come scrive il forum di oggi sul digitale terrestre...si ha solo uno schermo inutilizzabile... a meno che non ci si dipinga sopra un bel quadro classico, naif, come vogliamo!
BRAVAAAAAAAAAAH!
11 ottobre 2009 18:51 - Annapaola Laldi
Beh, visto che nessuno si è fatto (ancora avanti) a cimentarsi con l'imitazione-aggiornamento del poeta latino, ci provo io stessa. Qui di seguito non mi riferisco a nessuno in particolare, ma, dati i lumi di luna attuali, sono certa che qualcuno così, da qualche parte, ci sarà davvero:

"Nel milanese una casa possiedi, una villa
ti appartiene in Sicilia, di rappresentanza
un appartamento lo tieni in quel di Roma
e un tuo pied-à-terre
Parigi di avere si onora.
Dei Navigli godi una bella vista,
e sulla riviera dei Ciclopi lo sguardo
puoi posare, mentre Trinità dei Monti
domini dal tuo attico romano, per non dire
della Senna che vedi scorrere dalla rive gauche.
Ma dimmi un po', se ho bisogno di vederti,
dove ho da cercarti? E dove ti potrò mai incontrare?
Perché, vedi, Massimo, chi ha tante dimore,
a dire il vero, è uno senza fissa dimora".
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