Come annunciato nell'intervento precedente, riporto qui il
commento seguente, comparso nella rubrica "Di' la tua", dove
avevo inserito queste noterelle per vedere se la discussione
si faceva più vivace. Anche questo intervento l'ho trovato
molto bello e pertinente e ne ringrazio di nuovo
"depresso".
depresso
13 octobre 2009 22:40:25
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dic ubi conveniam,dic qua te parte requiram;
...........................................
E' straordinario. " dimmi dove ci possiamo incontrare, dove
ti debbo cercare", per parlare per confrontarci, per
riconoscerci, per fermarci un pò.
E' la metafora dei nostri giorni. Si gira vorticosamente, a
lavoro, in vacanza, nei centri commerciali,su internet ma
non si trova il tempo di parlare ed ascoltarsi a vicenda.
E' una vita tesa ad avere invece che ad essere. Come diceva
Benigni?: " Io sono colui che è" - " Io sono colui che ha"
4 novembre 2009 11:15 - Annapaola Laldi
Cara Ester,
grazie del commento che ha proposto. A dire il vero, quando
ho scritto queste noterelle, la mia mente aderiva alla
lettera dell'epigramma di Marziale e intendevo richiamare
l'attenzione sul paradosso per cui chi è talmente ricco da
permettersi più abitazioni finisce col ritrovarsi a essere
anche lui un ... senzatetto (come traduce Ceronetti).
Allora non avevo invece pensato al piano che metti in
evidenza tu e di cui ti ringrazio di cuore perché integra
egregiamente la riflessione e la rende molto più ricca.
Tuttavia, secondo me, non va lasciato perdere il primo
significato, quello molto materiale, concreto della miseria
dei ricchi, non per compiangerli, poverini, bensì per
richiamarli alla realtà e riflettere se non si possa
applicare anche alla casa quello che diceva dei molti abiti
posseduti un padre della chiesa; in altri termini, il nostro
superfluo non è tolto al necessario degli altri?
Dopo questa risposta, tornerò a farmi viva per inserire un
commento analogo al tuo che "Depresso" ha scritto su "Di' la
tua" (avevo inserito anche lì queste noterelle per vedere
se la discussione si faceva più vivace).
2 novembre 2009 23:03 - Ester
Cara Annapaola, probabilmente non c'entra, ma l'epigramma di
Marziale mi ha fatto venire in mente i "non luoghi", tutti
quei posti in cui la gente si trova a passare senza
fermarsi, senza scambiarsi un saluto, senza conoscersi, le
case come non luoghi.
Quando mi capita di passare per una stazione, un centro
commerciale, un areoporto, ho sempre la sensazione di
sentirmi sola, tutte quelle entità che mi girano intorno
sono come delle sagome di cartone sulle quali lo sguardo
scorre senza fermarsi. Se ho tempo, mi fermo e immagino
quello che può esserci di vita dietro quelle che a me
sembrano maschere. Immagino storie, momenti felici o meno e
allora vedo quelle sagome come persone con le quali ci si
scambia un sorriso, un grazie o scusi.
Ma forse, Annapaola, volevi porre l'accento sul fatto che
c'è gente che non si accontenta mai ed altri che magari
hanno solo dei cartoni per coprirsi? Personalmente non so
che dire, ogni intervento sembra inadeguato. O meglio, il
mio potrebbe essere un modo per rimuovere il disagio per
quella gigantesca ingiustizia che è la differenza di vita
tra mondi diversi sul nostro pianeta.
14 ottobre 2009 20:37 - lucillafiaccola1796
Clarissima AnnaPaola
A me piaceva nicknamamrmi lìxlì per esprimere fantasia e
non instaurare una "chat" come acade ora sul forum! Ecco
perché non ha fissa dimora!
Comunque ho scoperto questo mezzo e ti stimo molto! Grazie!
12 ottobre 2009 15:15 - Annapaola Laldi
Cara Lucilla,
a proposito di televisione, con me si sfonda un uscio
aperto, infatti è dal 1996 che mi sono liberata
dell'apparecchio regalandolo a una famiglia di amici con
tutti i crismi della legalità.
Ma perché non provi anche tu a scrivere qualcosa, anche
(anzi, meglio) senza ricalcare il modello di Marziale.
Grazie mille dell'attenzione e del tuo contributo.
11 ottobre 2009 20:10 - lucillafiaccola1796
Carissima AnnaPaola [l'ho scritto apposta con due Maiuscole]
Il tuo intervento è NOTEVOLE, anzi UNICO!
Anch'io ho pensato subito al Primus Super Nanes [mio latino
maccheronico], però questoquellolì NOI NON lo cerchiamo...
ci trova lui...
Certo basterebbe NON accendere o meglio, smembrare e fare
raccolta differenziata di tutte le TV sotto mano, tanto come
scrive il forum di oggi sul digitale terrestre...si ha solo
uno schermo inutilizzabile... a meno che non ci si dipinga
sopra un bel quadro classico, naif, come vogliamo!
BRAVAAAAAAAAAAH!
11 ottobre 2009 18:51 - Annapaola Laldi
Beh, visto che nessuno si è fatto (ancora avanti) a
cimentarsi con l'imitazione-aggiornamento del poeta latino,
ci provo io stessa. Qui di seguito non mi riferisco a
nessuno in particolare, ma, dati i lumi di luna attuali,
sono certa che qualcuno così, da qualche parte, ci sarà
davvero:
"Nel milanese una casa possiedi, una villa
ti appartiene in Sicilia, di rappresentanza
un appartamento lo tieni in quel di Roma
e un tuo pied-à-terre
Parigi di avere si onora.
Dei Navigli godi una bella vista,
e sulla riviera dei Ciclopi lo sguardo
puoi posare, mentre Trinità dei Monti
domini dal tuo attico romano, per non dire
della Senna che vedi scorrere dalla rive gauche.
Ma dimmi un po', se ho bisogno di vederti,
dove ho da cercarti? E dove ti potrò mai incontrare?
Perché, vedi, Massimo, chi ha tante dimore,
a dire il vero, è uno senza fissa dimora".