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26 agosto 2018 10:29 - savpg8801
E' un vero caos. Ogni Paese ha delle proprie regole di onomastica. In Spagna si arriva ad avere una serie di cognomi incredibile. Il tutto si riversa sui poveri nati. Josè Gutierrez y Martinez y Gòmez y Tunonnaincarriola y........
Le tradizioni, semplici e funzionanti, quando valide con l'andare del tempo siano dimostrazione di inequivocabilità, sono da mantenersi.
Invece le smanie attributive di genere che complicano sempre più le cose al posto di semplificarle, sono da evitarsi.
Per moltissimi motivi di ordine pratico bandire tutte le regole che prevedono infinità di casi di nascita: dentro al matrimonio, matrimonio o accompagnamento, fuori matrimonio, supremazia maschio-femmina- lesbica o gay, trans, con utero in affitto, con siringa, riconoscimenti vari, accettazione temporale del figlio, differenze di opinione fra genitori, lotte per genetica, eredità, logomachie infinite sul diritto di stabilire che è più importante la femmina perchè fa fisicamente il figlio in maniera nota e faticosa, oppure se del maschio senza il quale la femmina non farebbe nulla, in quanto con la sua "bacchetta magica" dà origine alla vita(conditio sine qua non).
Un po' di regole non guasta, ma così è troppo.
Siamo arrivati al punto che bisogna sempre specificare tutto. Uomo non va più bene. Lavoratrici(sempre in prima dizione)e lavoratori, alunni ed alunne( meglio alunne ed alunni)....e chi se ne ha a male? Ma chi è quel maledetto che ha inventato la specie "Homo"? Quando si diceva o si dice " Convenzione sui Diritti dell'Uomo e la biomedicina-trattato 164" si va incontro a conflitti. Perchè allora solo dell'Uomo? La donna insorge perchè è permalosa e va trattata meglio; guai al secondo piano, anche se neppure mai considerato espressamente; se lo è inventata per avere diritto al posto in tram. Anch'io ho diritto convenzionale, quindi modifichiamo tutto ciò che menziona l'Uomo e mettiamoci anche la donna.
Senza tener conto, poi, che Uomo è semplicemente un nome che deriva da Homo....nome generico e neutrale.
25 agosto 2018 2:18 - Cristina Ciccarelli
Commenta una donna che non ha mai voluto figli/figlie perche italia e' una societa inadeguata soprattutto per minori e i fatti di cronaca informano costantemente da sempre, Nati (al maschile) e si dovrebbe cominciare a scrivere nati/e o invertito nate/i perché c'è una differenza nella FORMA MENTIS.
Sembra una minchiata ma è il contrario, i particolari fanno sempre la differenza, la società italiana si fonda sul patriarcato, è una società conservatrice e si vede in tutto, soprattutto all'interno di molte famiglie cd classicamente intese cioè con rito cattolico fra un uomo e una donna e prole a seguito.... tutto il resto è considerato niente infatti si vede, chi decide di mettere al mondo prole -solitamente sono le femmine che decidono anche con metodi non trasparenti mettendo la scusa di voler far sesso o usano metodi di stordimento con sostanze- dovrebbe avere:

i piedi ben ancorati alla realtà
cervello maturo
Sapersi assumere le proprie responsabilità soprattutto materne perché la prole vive per 9 mesi nella pancia di un corpo femminile e ste femmine inviperite con il mondo intero non sanno neanche questo anzi lo ritengono secondario invece è primario perché in quei 9 mesi si instaura un legame biologico particolare cd primordiale, la prole sente le emozioni materne vivendo per 9 mesi nel suo corpo.

Alla luce di questo il cognome fa ridere...il cognome può essere cambiato quindi il problema vero a mio avviso è un altro, cercano emancipazione sociale in uno stato incapace di dimostrare emancipazione. E il 68 italiano era un altra grande minchiata perché si dovevano sfogare dei loro istinti sessuali repressi nelle loro famiglie borghesi con pedofilia omosessualità repressa e nascosta dietro lo scudo cattolico.

Ci sono molte persone omosessuali che si sono sposate con il sesso opposto, cosa c'è dinormale? E fanno anche prole mantenendo doppie vite recitano una parte sociale dettata dal cliché del conservatorismo italiano e allora perché ancora parlano del 68?
Nel 2018 sono sottosviluppati esattamente come 50 anni fa e nessuno si domanda come mai?

La maggioranza delle famiglie sono amorali, di che diritti parlano? Mettono al mondo degli innocenti che usano come scudo per le loro contraddizioni.

A me fanno cagare perché odio pagare le tasse in un paese di gente costantemente confusa, un uomo fa sesso con una donna e viceversa tutto il resto è omosessualità, che c'è di difficile da capire e da dire? Ci sono anche persone che fanno sesso sia con uomini che con donne ed in questo cosa c'e di normale?

La natura umana va rispettata e la pedofilia va solo condannata

La prole può anche avere 2 cognomi, qual'è il problema reale in qu3ste famiglie costantemente in conflitto, secondo me sono unioni combinate e non spontanee, le fanno nascere per assecondare le volontà delle loro famiglie,
La vita è semplice ma loro se la complicano perché stanno ai comodi di terze persone e sembrano un branco di gente che deficita.
10 aprile 2010 18:58 - lucillafiaccola1796
Nome della madre... nome del padre, del figliolo e dello SS.... e bastaaaaaaaaaaaaaaaa...... lasciateli dove sono questi poveracci..... là dove non moriranno mai.... dove non saranno pedofilati... dove non saranno imprigionati... dove non saranno torturati... dove non sono e mai saranno alla mercé dei loro "simili"
10 aprile 2010 17:02 - giosinoi
Distruzione della famiglia e dell'identità sociale minorile consiste anche nella modificazione arbitraria o pretestuosa dei valori che hanno fondato la nostra esistenza civile, primo fra tutti la tutela dell'equilibrio familiare.
Non ho mai letto alcuna argomentazione valida allo sfascio generazionale procurato "dall'emancipazione femminile fasulla", per cui, oltre al parrucchiere ed al telefonino con cui procacciarsi incontri, ogni attacco nascosto alla identità paterna va risvelato.
Il cognome materno è il principe degli attacchi incostituzionali (v. ratio costituente), ma ancor prima è l'indicatore della immoralità che si certifica con l'improponibile assenso ad ogni bieco compromesso.
Come i figli a gay, lesbiche ed ai trans; come i figli delle siringhe per le disperate che nessuno sceglie, come i figli del popolo che tutte le istituzioni perseguitano nel non mettere io campo intelligenze frenanti dello sfascio, purchè i loro cognomi ed i lro figli siano primeggianti e despoti dei nostri.
18 febbraio 2010 17:34 - Giorgio Casadio
Logica ed assiomatica: se la la maternità è sempre certa che portino il cognome della madre. Se poi il padre vuol aggiungere il proprio, libertà di farlo.
17 febbraio 2010 23:43 - corrado8732
la questione "pater familias" e' solo un retaggio antipatico, che pero' (come spesso accade per religioni, credenze, ecc) ha un suo fondamento.

in particolare, limitatamente ai figli maschi, il cognome segue il cromosoma Y, di padre in figlio.

un uomo che non ha figli maschi vede una parte della sua "individualita'" persa per sempre: la "scomparsa del cognome" ne e' testimonianza.

io darei piena liberta' nell'assegnazione dei cognomi, ma pretenderei dalla mia moglie/compagna che i miei figli (quelli maschi) portino esclusivamente il mio.

cordialmente
10 febbraio 2010 11:42 - pfui!
Se non sbaglio, c'è una possibilità per far attribuire il cognome della madre anche ai nati NEL matrimonio: occorre che il marito disconosca espressamente la paternità.

Niente dovrebbe impedire, poi, un successivo riconoscimento, potendo quindi aggiungere eventualmente anche il cognome paterno.

Mi confermate queste possibilità?
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