E' un vero caos. Ogni Paese ha delle proprie regole di
onomastica. In Spagna si arriva ad avere una serie di
cognomi incredibile. Il tutto si riversa sui poveri nati.
Josè Gutierrez y Martinez y Gòmez y Tunonnaincarriola
y........
Le tradizioni, semplici e funzionanti, quando valide con
l'andare del tempo siano dimostrazione di inequivocabilità,
sono da mantenersi.
Invece le smanie attributive di genere che complicano sempre
più le cose al posto di semplificarle, sono da evitarsi.
Per moltissimi motivi di ordine pratico bandire tutte le
regole che prevedono infinità di casi di nascita: dentro al
matrimonio, matrimonio o accompagnamento, fuori matrimonio,
supremazia maschio-femmina- lesbica o gay, trans, con utero
in affitto, con siringa, riconoscimenti vari, accettazione
temporale del figlio, differenze di opinione fra genitori,
lotte per genetica, eredità, logomachie infinite sul
diritto di stabilire che è più importante la femmina
perchè fa fisicamente il figlio in maniera nota e faticosa,
oppure se del maschio senza il quale la femmina non farebbe
nulla, in quanto con la sua "bacchetta magica" dà origine
alla vita(conditio sine qua non).
Un po' di regole non guasta, ma così è troppo.
Siamo arrivati al punto che bisogna sempre specificare
tutto. Uomo non va più bene. Lavoratrici(sempre in prima
dizione)e lavoratori, alunni ed alunne( meglio alunne ed
alunni)....e chi se ne ha a male? Ma chi è quel maledetto
che ha inventato la specie "Homo"? Quando si diceva o si
dice " Convenzione sui Diritti dell'Uomo e la
biomedicina-trattato 164" si va incontro a conflitti.
Perchè allora solo dell'Uomo? La donna insorge perchè è
permalosa e va trattata meglio; guai al secondo piano, anche
se neppure mai considerato espressamente; se lo è inventata
per avere diritto al posto in tram. Anch'io ho diritto
convenzionale, quindi modifichiamo tutto ciò che menziona
l'Uomo e mettiamoci anche la donna.
Senza tener conto, poi, che Uomo è semplicemente un nome
che deriva da Homo....nome generico e neutrale.
25 agosto 2018 2:18 - Cristina Ciccarelli
Commenta una donna che non ha mai voluto figli/figlie perche
italia e' una societa inadeguata soprattutto per minori e i
fatti di cronaca informano costantemente da sempre, Nati (al
maschile) e si dovrebbe cominciare a scrivere nati/e o
invertito nate/i perché c'è una differenza nella FORMA
MENTIS.
Sembra una minchiata ma è il contrario, i particolari fanno
sempre la differenza, la società italiana si fonda sul
patriarcato, è una società conservatrice e si vede in
tutto, soprattutto all'interno di molte famiglie cd
classicamente intese cioè con rito cattolico fra un uomo e
una donna e prole a seguito.... tutto il resto è
considerato niente infatti si vede, chi decide di mettere al
mondo prole -solitamente sono le femmine che decidono anche
con metodi non trasparenti mettendo la scusa di voler far
sesso o usano metodi di stordimento con sostanze- dovrebbe
avere:
i piedi ben ancorati alla realtà
cervello maturo
Sapersi assumere le proprie responsabilità soprattutto
materne perché la prole vive per 9 mesi nella pancia di un
corpo femminile e ste femmine inviperite con il mondo intero
non sanno neanche questo anzi lo ritengono secondario invece
è primario perché in quei 9 mesi si instaura un legame
biologico particolare cd primordiale, la prole sente le
emozioni materne vivendo per 9 mesi nel suo corpo.
Alla luce di questo il cognome fa ridere...il cognome può
essere cambiato quindi il problema vero a mio avviso è un
altro, cercano emancipazione sociale in uno stato incapace
di dimostrare emancipazione. E il 68 italiano era un altra
grande minchiata perché si dovevano sfogare dei loro
istinti sessuali repressi nelle loro famiglie borghesi con
pedofilia omosessualità repressa e nascosta dietro lo scudo
cattolico.
Ci sono molte persone omosessuali che si sono sposate con il
sesso opposto, cosa c'è dinormale? E fanno anche prole
mantenendo doppie vite recitano una parte sociale dettata
dal cliché del conservatorismo italiano e allora perché
ancora parlano del 68?
Nel 2018 sono sottosviluppati esattamente come 50 anni fa e
nessuno si domanda come mai?
La maggioranza delle famiglie sono amorali, di che diritti
parlano? Mettono al mondo degli innocenti che usano come
scudo per le loro contraddizioni.
A me fanno cagare perché odio pagare le tasse in un paese
di gente costantemente confusa, un uomo fa sesso con una
donna e viceversa tutto il resto è omosessualità, che c'è
di difficile da capire e da dire? Ci sono anche persone che
fanno sesso sia con uomini che con donne ed in questo cosa
c'e di normale?
La natura umana va rispettata e la pedofilia va solo
condannata
La prole può anche avere 2 cognomi, qual'è il problema
reale in qu3ste famiglie costantemente in conflitto, secondo
me sono unioni combinate e non spontanee, le fanno nascere
per assecondare le volontà delle loro famiglie,
La vita è semplice ma loro se la complicano perché stanno
ai comodi di terze persone e sembrano un branco di gente che
deficita.
10 aprile 2010 18:58 - lucillafiaccola1796
Nome della madre... nome del padre, del figliolo e dello
SS.... e bastaaaaaaaaaaaaaaaa...... lasciateli dove sono
questi poveracci..... là dove non moriranno mai.... dove
non saranno pedofilati... dove non saranno imprigionati...
dove non saranno torturati... dove non sono e mai saranno
alla mercé dei loro "simili"
10 aprile 2010 17:02 - giosinoi
Distruzione della famiglia e dell'identità sociale minorile
consiste anche nella modificazione arbitraria o pretestuosa
dei valori che hanno fondato la nostra esistenza civile,
primo fra tutti la tutela dell'equilibrio familiare.
Non ho mai letto alcuna argomentazione valida allo sfascio
generazionale procurato "dall'emancipazione femminile
fasulla", per cui, oltre al parrucchiere ed al telefonino
con cui procacciarsi incontri, ogni attacco nascosto alla
identità paterna va risvelato.
Il cognome materno è il principe degli attacchi
incostituzionali (v. ratio costituente), ma ancor prima è
l'indicatore della immoralità che si certifica con
l'improponibile assenso ad ogni bieco compromesso.
Come i figli a gay, lesbiche ed ai trans; come i figli delle
siringhe per le disperate che nessuno sceglie, come i figli
del popolo che tutte le istituzioni perseguitano nel non
mettere io campo intelligenze frenanti dello sfascio,
purchè i loro cognomi ed i lro figli siano primeggianti e
despoti dei nostri.
18 febbraio 2010 17:34 - Giorgio Casadio
Logica ed assiomatica: se la la maternità è sempre certa
che portino il cognome della madre. Se poi il padre vuol
aggiungere il proprio, libertà di farlo.
17 febbraio 2010 23:43 - corrado8732
la questione "pater familias" e' solo un retaggio
antipatico, che pero' (come spesso accade per religioni,
credenze, ecc) ha un suo fondamento.
in particolare, limitatamente ai figli maschi, il cognome
segue il cromosoma Y, di padre in figlio.
un uomo che non ha figli maschi vede una parte della sua
"individualita'" persa per sempre: la "scomparsa del
cognome" ne e' testimonianza.
io darei piena liberta' nell'assegnazione dei cognomi, ma
pretenderei dalla mia moglie/compagna che i miei figli
(quelli maschi) portino esclusivamente il mio.
cordialmente
10 febbraio 2010 11:42 - pfui!
Se non sbaglio, c'è una possibilità per far attribuire il
cognome della madre anche ai nati NEL matrimonio: occorre
che il marito disconosca espressamente la paternità.
Niente dovrebbe impedire, poi, un successivo riconoscimento,
potendo quindi aggiungere eventualmente anche il cognome
paterno.