Il problema fondamentale è proprio lì, cioè la RAI è un
servizio pubblico?
A) In realtà fa ben poco come servizio pubblico, ma al 95%
fa intrattenimento, che è un'altra cosa.
B) Anche i giornali fanno servizio pubblico, infatti
ottengono sovvenzioni pubbliche.
-Di diverso dai giornali è che il giornale è un acquisto
facoltativo, la TV RAI è quasi un obbligo.
Inoltre un servizio pubblico è gratuito, o lo si paga con
le tasse di stato.
La Rai deve essere scorporata. Una soluzione c'è e sarebbe
concedere un canale di trasmissione di vero servizio
pubblico (in chiaro e gratuito) e gli altri canali crittarli
come già avviene per le emittenti private attuali. Quindi
chi vuole intrattenimento lo paga con tessera di abbonamento
annuo o similare. L'ipocrisia è che il direttore RAI
lamenta che un 30% dei potenziali clienti non pagherebbe il
canone. Cosa c'è di più semplice che crittare il segnale?
Operazione ultrafacile col digitale terrestre. Ma si
scelgono altre vie poichè la realtà è diversa: crittando
il segnale la RAI perderebbe invece clienti!!! (Forse il 30%
in meno non in più!)
27 marzo 2010 13:12 - paolodegregorio
I numeri per una battaglia seria per un "servizio pubblico"
ci sono. Lo ha dimostrato l'adesione a "Raiperunanotte".
Possiamo fare anche una "class action" contro la Rai per
inadempienza contrattuale.
Il nostro obiettivo deve essere una "public company" che
gestisce il servizio pubblico. Potremmo cominciare subito a
disdire il canone e a raccogliere le adesioni per le azioni
di una public company,che preveda un direttore generale
scelto dai cittadini azionisti che pagano il canone. Tale
direttore generale, eletto dai cittadini azionisti dura in
carica al massimo per due mandati, viene eletto in
concomitanza delle elezioni politiche e deve essere
assolutamente indipendente dai partiti,dai potentati
economici e religiosi. Il canone non è obbligatorio, ma chi
non lo paga non ha diritto a votare per il direttore
generale.
Un vero servizio pubblico deve riportare non solo la cronaca
e le notizie dei partiti, ma anche quelle delle
organizzazioni rappresentative della società civile
(es.sindacati, organizzazioni dei consumatori,
organizzazioni ambientaliste, organizzazioni di categorie,
etc.)
I numeri ci sono, Santoro ed altri possono avere l'obiettivo
di salvare la Rai, ma noi dobbiamo avere l'obiettivo di far
fallire QUESTA RAI e realizzare da essa un vero SERVIZIO
PUBBLICO.
La verità è che i più imbecilli siamo noi che
consapevolmente non facciamo niente e li lasciamo giocare ed
imbecillare con i NOSTRI soldi....!!!!
19 marzo 2010 16:35 - roberto2829
Lascamoli giocare, il problema sono i milioni di imbecilli
che li seguono.....
19 marzo 2010 16:13 - lucillafiaccola1796
Ma quale cultura... si trova un uomo con le palle che si
definisce "frocio" con dignità e coraggio... un uomo di
cultura... non uno sciacquetto... e solo perché dice la
Verità...
si privano gli italionzi di acquisire un poco di
cervello?..... La pirla-sckonite è una grave malattia...
paura paura paura....! Buuuuuuuuuuu!!!!!!!
Le parole scro e sante ddel grande Aldo Busi le ho ascoltate
alla radio....24....!