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25 luglio 2010 19:08 - lucillafiaccola1796
Dalle rassegne stampa non risulta chiaro, artatamente o subdolamente, che in serbia non esiste alcun impianto per la produzione di questa Lo monocojume! La domanda CHE SORGE SPONTANEA è: ma chi cazzo se le comprerà ste' LO?
Non è che al mondo esista solo la FIATDUX! Tutte le nazioni producono lattine. Chi mi sa rispondere?
Trovato questo che riassume meglio degli altri.

Fiat sposta investimenti in Serbia ROMA (22 luglio) La Fiat produrrà la nuova monovolume Lo in Serbia. Il nuovo insediamento partirà subito e prevede un investimento complessivo da un miliardo di euro, di cui 350 milioni circa dal Lingotto e gli altri divisi fra la Banca europea per gli investimenti, Bei (400 milioni) e il governo di Belgrado (250). La produzione prevista è di 190mila vetture l'anno che SOSTITUIRANNO MULTIPLA, MUSA E IDEA CHE ATTUALMENTE VENGONO FATTE A MIRAFIORI. Lo spiega l'amministratore delegato Sergio Marchionne in un’ intervista a Repubblica. E proprio a Mirafiori la futura monovolume poteva essere prodotta: «Se non ci fosse stato il problema Pomigliano, la Lo l'avremmo prodotta in Italia», afferma il manager. «Ci fosse stata la serietà da parte del sindacato, il riconoscimento dell'importanza del progetto, del lavoro che stiamo facendo e degli obiettivi da raggiungere con la certezza che abbiamo in Serbia, la Lo l'avremmo prodotta a Mirafiori», dice Marchionne, che poi ribadisce: la Fiat «non può assumere rischi non necessari in merito ai suoi progetti sugli impianti italiani: dobbiamo essere in grado di produrre macchine senza incorrere in interruzioni dell'attività».

Stavolta sono d'accordo con lo sgoverno. Prima ci ridai il foraggio che i contribuenti ti dettero, poi te ne vai affa dove vuoi [[[riveduto e corretto da Me]]]]
23 luglio 2010 12:28 - Annapaola Laldi
Sembra di essere nel siglo de oro, ovverosia il secolo d'oro spagnolo, dalla metà del Cinquecento in poi, di cui ci danno un quadro efficace, esilarante ma anche terribilmente triste, romanzi come l'anonimo "Lazarillo de Tormes" (1554) o la "Vita del pitocco" (Vida del buscon) di Francisco de Quevedo. Corsi e ricorsi, così è fatta la vita?
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