Dalle rassegne stampa non risulta chiaro, artatamente o
subdolamente, che in serbia non esiste alcun impianto per la
produzione di questa Lo monocojume! La domanda CHE SORGE
SPONTANEA è: ma chi cazzo se le comprerà ste' LO?
Non è che al mondo esista solo la FIATDUX! Tutte le nazioni
producono lattine. Chi mi sa rispondere?
Trovato questo che riassume meglio degli altri.
Fiat sposta investimenti in Serbia ROMA (22 luglio) La Fiat
produrrà la nuova monovolume Lo in Serbia. Il nuovo
insediamento partirà subito e prevede un investimento
complessivo da un miliardo di euro, di cui 350 milioni circa
dal Lingotto e gli altri divisi fra la Banca europea per gli
investimenti, Bei (400 milioni) e il governo di Belgrado
(250). La produzione prevista è di 190mila vetture l'anno
che SOSTITUIRANNO MULTIPLA, MUSA E IDEA CHE ATTUALMENTE
VENGONO FATTE A MIRAFIORI. Lo spiega l'amministratore
delegato Sergio Marchionne in un’ intervista a Repubblica.
E proprio a Mirafiori la futura monovolume poteva essere
prodotta: «Se non ci fosse stato il problema Pomigliano, la
Lo l'avremmo prodotta in Italia», afferma il manager. «Ci
fosse stata la serietà da parte del sindacato, il
riconoscimento dell'importanza del progetto, del lavoro che
stiamo facendo e degli obiettivi da raggiungere con la
certezza che abbiamo in Serbia, la Lo l'avremmo prodotta a
Mirafiori», dice Marchionne, che poi ribadisce: la Fiat
«non può assumere rischi non necessari in merito ai suoi
progetti sugli impianti italiani: dobbiamo essere in grado
di produrre macchine senza incorrere in interruzioni
dell'attività».
Stavolta sono d'accordo con lo sgoverno. Prima ci ridai il
foraggio che i contribuenti ti dettero, poi te ne vai affa
dove vuoi [[[riveduto e corretto da Me]]]]
23 luglio 2010 12:28 - Annapaola Laldi
Sembra di essere nel siglo de oro, ovverosia il secolo d'oro
spagnolo, dalla metà del Cinquecento in poi, di cui ci
danno un quadro efficace, esilarante ma anche terribilmente
triste, romanzi come l'anonimo "Lazarillo de Tormes" (1554)
o la "Vita del pitocco" (Vida del buscon) di Francisco de
Quevedo. Corsi e ricorsi, così è fatta la vita?