Ho visto solo oggi questo editoriale che ho letto e
approvato completamente e, a questo proposito desidero
portare la mia esperienza di vita che rende completamente
l'argomento. Fino a tre anni fa vivevo con mio marito che
poi ho deciso di lasciare perchè non sopportavo più
l'ostentazione dei suoi modi. Per lui la vita è l'auto da
ottantamila €, andare in giro con in tasca una mazzetta da
ventimila €, e poi dire che ce li ha, a me non mancava
nulla con lui. Ma attenzione non parliamo dell'amore, qui si
fa un'altro discorso, io ho un'età non più giovane, quella
in cui l'amore fisico passa in secondo piano. Ora tutte le
volte che vado a fare la spesa, devo fare i conti in
anticipo e spesse volte ad alcune cose rinuncio, prima
compravo le scarpe di Prada con facilità, mentre ora compro
i vestiti al mercato, ma vi assicuro che se qualcuno mi
dicesse che posso tornare indietro non lo farei mai, la vita
di prima non mi piaceva ed ora un pò capisco i ricchi e
devo dire la verità: un pò mi fanno pena.
26 gennaio 2011 5:56 - antonio5000
Visto che siamo d'accordo che il bisogno di distinguersi fa
parte dell'animo umano e che la pratica del lusso nel nostro
paese è appannaggio di una classe ristretta di persone dato
che la massa fa fatica ad avere un alloggio o ad acquistare
le cose più necessarie della vita, come possiamo noi
italiani mettere a frutto questa aspirazione dell'essere
umano a distinguersi e sfruttando questo bisogno nel mondo
migliorare così le condizioni economiche del nostro paese e
quindi delle sue classi più disagiate?
Ovviamente non possiamo competere con i cinesi producendo e
vendendo spille da balia o piatti di porcellano che loro
producono ai prezzi in cui qui si vende la terraglia. Però
bisogna considerare che questi stessi paesi poveri come la
Cina e l'India, dove le ricchezze sono detenute da una
frazione ancora più piccola della nostra, grazie all'enorme
numero di cittadini di questi paesi hanno un numero di
milionari, in cifra assoluta, enorme rispetto ai nostri.
Questi milionari "orientali" vorranno certamente
distinguersi e non tarderanno molto a voler ostentare, oltre
a un viaggio nelle nostre capitali d'arte come Roma, Firenze
e Venezia, anche l'acquisto dei nostri prodotti "di
lusso"!
E' qui che bisogna essere realisti e mettere da parte per
una volta le considerazioni di carattere moralistico lusso
sì e lusso no (a cui per mia tendenza personale sarei molto
sensibile) e far diventare il nostro paese una macchina di
produzione del prodotto di lusso destinata al mercato di
questi nuovi milionari, che, se si mettessero tutti asseme a
venire da noi nello stesso momento riempirebbero i nostri
migliori alberghi e farebbero man bassa dei nostri articoli
più costosi. Ma vi rendete conto che avremmo trovato la
gallina dalle uova d'oro. Altro che produrre Panda e Punto
che danno lavoro a qualche centinaia di migliaia di
lavoratori del settore.
30 dicembre 2010 9:43 - tassofisso
daniele, sicuramente si può fare tutto anche senza
ricorrere a prodotti di lusso, così come se devi andare in
qualche posto, ci puoi arrivare anche con la Panda senza
bisogno di arrivarci in Ferrari... allora a cosa serve il
lusso? è tutto soggettivo... il lusso serve (a chi può
permetterselo) per ostentare... per "farsi vedere"... se tu
arrivi con un auto di lusso, sicuramente attirerai degli
sguardi in più, che non se tu arrivassi con la Punto (ad
esempio), la stessa cosa per dei vestiti costosi... quindi
in un mondo in cui ormai la gran parte delle "cose" utili
sono accessibili a tutti (e non come una volta che mancavano
anche le cose base), ecco che chi si vuole distinguere dalla
"massa" ha necessità di ricorrere a questi acquisti di beni
lussuosi per farsi notare dagli "altri" e cioè ha bisogno
di farsi identificare come uno che NON è come gli altri, ma
"meglio" (secondo lui ovviamente)... è una necessità di
auto-affermazione e un bisogno che gli altri riconoscano che
tu sei "di più" ... ovviamente il tutto secondo i cànoni
del consumismo... perchè una persona tranquilla, in pace
con sè stessa, sta bene anche girando con vestiti comprati
al mercato senza bisogno di dimostrare nulla esteriormente,
anche se magari ha i milioni in banca... quindi è tutto
soggettivo... dipende dal bisogno che ognuno di noi sente di
affermarsi... questo bisogno può sfociarsi quindi
nell'apparire (quindi oggetti e beni di lusso), può
sfociare nel lavoro (sgomito per fare carriera), o nel
rapporto con sè stessi (vado dietro a tutte le donne
perchè voglio essere un conquistatore), o anche in altre
cose (tipo un amico che è un gran risparmiatore ma spende
migliaia di euro in canne da pesca perchè quello è il suo
hobby), quindi alla fine ognuno di noi ha bisogno di
"emergere" in qualcosa o da qualche parte, in qualche modo,
per essere "riconosciuto" , è un bisogno di affermazione
perchè l'essere umano per sua natura non ama
l'omologazione... poi, ripeto, ognuno sceglie la sua strada
e il suo modo per essere soddisfatto di sè stesso, uno può
essere soddisfatto di sè accumulando soldi, o collezionando
francobolli, o andando in palestra a scolpire il suo fisico,
eccetera, mille cose...
29 dicembre 2010 12:01 - danielecr
@sugar magnolia
cosa intendi per "tirare la cinghia per necessità"?
voglio dire, pensi veramente che non comprando penne da 200
euro dimagrirai?
Potrei anche fare l'esempio del cibo: senza l'anguilla
ingrasseresti di meno?
Ma poi ingrassare a che serve? E far parte dell'elite? cioè
prosperare alle spalle delle masse, a che serve?
Cioè la domanda è credi veramente di poterti svegliare e
non pensare a niente quando farai parte dell'elite?
Cioè la mia opinione è che si insegue lusso e ricchezza
perché è per pochi, ma non perché sia veramente di
qualità.
Inoltre il lusso inquina: sfrutta risorse per cose inutili,
risorse che sono finite.
E poi puoi elevare il tuo rango prendendo un'altra laurea,
scoprendo qualcosa di nuovo, inventando qualche arnese ...
ma comprando una pelliccia o una barca tutt'al più elevi il
pil.
Ma veramente senza questi grandi uomini di affari si
starebbe peggio?
Probabilmente, secondo qualche metro di giudizio, sì, senza
il consumismo si starebbe peggio, ma il metro lo stabilisce
il consumismo.
Ma puoi essere elegante senza un abito firmato.
29 dicembre 2010 8:28 - sugar magnolia
"...nel caso, come diventare “ricchi” spendendo meno di
prima."
queet'ultima frase mi lascia un po' perplesso, nel senso che
"spendere meno di prima" significa solo "tirare la cingia
per necessita'".
Come disse a suo tempo Briatore, lui investiva in lusso per
il suo prestigio, per elevare la propria persona ad un rango
superiore che gli consentisse di frequentare un'Elite che, a
sua volta svolge affari al suo eslusivo interno prosperando
alle spalle delle masse.
Ora Briatore in questa Elite ci e' entrato da diversi anni e
puo' permettersi conoscenze e frerquentazioni che, di per se
medesime, gli consentono di sviluppare una rete affaristica
mondiale che gli garantisca ricchezza ed esposizione
mediatica.