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5 maggio 2011 10:08 - SEVERA
Ho visto solo oggi questo editoriale che ho letto e approvato completamente e, a questo proposito desidero portare la mia esperienza di vita che rende completamente l'argomento. Fino a tre anni fa vivevo con mio marito che poi ho deciso di lasciare perchè non sopportavo più l'ostentazione dei suoi modi. Per lui la vita è l'auto da ottantamila €, andare in giro con in tasca una mazzetta da ventimila €, e poi dire che ce li ha, a me non mancava nulla con lui. Ma attenzione non parliamo dell'amore, qui si fa un'altro discorso, io ho un'età non più giovane, quella in cui l'amore fisico passa in secondo piano. Ora tutte le volte che vado a fare la spesa, devo fare i conti in anticipo e spesse volte ad alcune cose rinuncio, prima compravo le scarpe di Prada con facilità, mentre ora compro i vestiti al mercato, ma vi assicuro che se qualcuno mi dicesse che posso tornare indietro non lo farei mai, la vita di prima non mi piaceva ed ora un pò capisco i ricchi e devo dire la verità: un pò mi fanno pena.
26 gennaio 2011 5:56 - antonio5000
Visto che siamo d'accordo che il bisogno di distinguersi fa parte dell'animo umano e che la pratica del lusso nel nostro paese è appannaggio di una classe ristretta di persone dato che la massa fa fatica ad avere un alloggio o ad acquistare le cose più necessarie della vita, come possiamo noi italiani mettere a frutto questa aspirazione dell'essere umano a distinguersi e sfruttando questo bisogno nel mondo migliorare così le condizioni economiche del nostro paese e quindi delle sue classi più disagiate?
Ovviamente non possiamo competere con i cinesi producendo e vendendo spille da balia o piatti di porcellano che loro producono ai prezzi in cui qui si vende la terraglia. Però bisogna considerare che questi stessi paesi poveri come la Cina e l'India, dove le ricchezze sono detenute da una frazione ancora più piccola della nostra, grazie all'enorme numero di cittadini di questi paesi hanno un numero di milionari, in cifra assoluta, enorme rispetto ai nostri. Questi milionari "orientali" vorranno certamente distinguersi e non tarderanno molto a voler ostentare, oltre a un viaggio nelle nostre capitali d'arte come Roma, Firenze e Venezia, anche l'acquisto dei nostri prodotti "di lusso"!
E' qui che bisogna essere realisti e mettere da parte per una volta le considerazioni di carattere moralistico lusso sì e lusso no (a cui per mia tendenza personale sarei molto sensibile) e far diventare il nostro paese una macchina di produzione del prodotto di lusso destinata al mercato di questi nuovi milionari, che, se si mettessero tutti asseme a venire da noi nello stesso momento riempirebbero i nostri migliori alberghi e farebbero man bassa dei nostri articoli più costosi. Ma vi rendete conto che avremmo trovato la gallina dalle uova d'oro. Altro che produrre Panda e Punto che danno lavoro a qualche centinaia di migliaia di lavoratori del settore.
30 dicembre 2010 9:43 - tassofisso
daniele, sicuramente si può fare tutto anche senza ricorrere a prodotti di lusso, così come se devi andare in qualche posto, ci puoi arrivare anche con la Panda senza bisogno di arrivarci in Ferrari... allora a cosa serve il lusso? è tutto soggettivo... il lusso serve (a chi può permetterselo) per ostentare... per "farsi vedere"... se tu arrivi con un auto di lusso, sicuramente attirerai degli sguardi in più, che non se tu arrivassi con la Punto (ad esempio), la stessa cosa per dei vestiti costosi... quindi in un mondo in cui ormai la gran parte delle "cose" utili sono accessibili a tutti (e non come una volta che mancavano anche le cose base), ecco che chi si vuole distinguere dalla "massa" ha necessità di ricorrere a questi acquisti di beni lussuosi per farsi notare dagli "altri" e cioè ha bisogno di farsi identificare come uno che NON è come gli altri, ma "meglio" (secondo lui ovviamente)... è una necessità di auto-affermazione e un bisogno che gli altri riconoscano che tu sei "di più" ... ovviamente il tutto secondo i cànoni del consumismo... perchè una persona tranquilla, in pace con sè stessa, sta bene anche girando con vestiti comprati al mercato senza bisogno di dimostrare nulla esteriormente, anche se magari ha i milioni in banca... quindi è tutto soggettivo... dipende dal bisogno che ognuno di noi sente di affermarsi... questo bisogno può sfociarsi quindi nell'apparire (quindi oggetti e beni di lusso), può sfociare nel lavoro (sgomito per fare carriera), o nel rapporto con sè stessi (vado dietro a tutte le donne perchè voglio essere un conquistatore), o anche in altre cose (tipo un amico che è un gran risparmiatore ma spende migliaia di euro in canne da pesca perchè quello è il suo hobby), quindi alla fine ognuno di noi ha bisogno di "emergere" in qualcosa o da qualche parte, in qualche modo, per essere "riconosciuto" , è un bisogno di affermazione perchè l'essere umano per sua natura non ama l'omologazione... poi, ripeto, ognuno sceglie la sua strada e il suo modo per essere soddisfatto di sè stesso, uno può essere soddisfatto di sè accumulando soldi, o collezionando francobolli, o andando in palestra a scolpire il suo fisico, eccetera, mille cose...
29 dicembre 2010 12:01 - danielecr
@sugar magnolia
cosa intendi per "tirare la cinghia per necessità"?
voglio dire, pensi veramente che non comprando penne da 200 euro dimagrirai?

Potrei anche fare l'esempio del cibo: senza l'anguilla ingrasseresti di meno?

Ma poi ingrassare a che serve? E far parte dell'elite? cioè prosperare alle spalle delle masse, a che serve?

Cioè la domanda è credi veramente di poterti svegliare e non pensare a niente quando farai parte dell'elite?

Cioè la mia opinione è che si insegue lusso e ricchezza perché è per pochi, ma non perché sia veramente di qualità.

Inoltre il lusso inquina: sfrutta risorse per cose inutili, risorse che sono finite.

E poi puoi elevare il tuo rango prendendo un'altra laurea, scoprendo qualcosa di nuovo, inventando qualche arnese ... ma comprando una pelliccia o una barca tutt'al più elevi il pil.

Ma veramente senza questi grandi uomini di affari si starebbe peggio?

Probabilmente, secondo qualche metro di giudizio, sì, senza il consumismo si starebbe peggio, ma il metro lo stabilisce il consumismo.

Ma puoi essere elegante senza un abito firmato.
29 dicembre 2010 8:28 - sugar magnolia
"...nel caso, come diventare “ricchi” spendendo meno di prima."

queet'ultima frase mi lascia un po' perplesso, nel senso che "spendere meno di prima" significa solo "tirare la cingia per necessita'".

Come disse a suo tempo Briatore, lui investiva in lusso per il suo prestigio, per elevare la propria persona ad un rango superiore che gli consentisse di frequentare un'Elite che, a sua volta svolge affari al suo eslusivo interno prosperando alle spalle delle masse.

Ora Briatore in questa Elite ci e' entrato da diversi anni e puo' permettersi conoscenze e frerquentazioni che, di per se medesime, gli consentono di sviluppare una rete affaristica mondiale che gli garantisca ricchezza ed esposizione mediatica.
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