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13 aprile 2011 12:21 - francesco9244
non si può essere che d'accordo con ttrifm, che forse voleva dire i paletti delle picche, dal come il consociativismo partitocratico, o meglio, associazione a delinquere, come definito dall' affiliato on. Panella; ben descritto dagli scrittori della 'CASTA' e ultimamente da 'SANGUISUGHE', per innorridirsi delle iniquità di questi compagni di merende che 'governano' l'Italia, nella più squallida immoralità ed illegalità-
se poi si considera la pratica medioevale del nepotismo, vedi l'organico della rai, oppure la predazione del patrimonio immobiliare dell'INPS, da parte, in particolare, della cricca della triplice e della nomenclatura sinistronza, dapprima con AFFITTOPOLI, poi con RESTAUROPOLI e infine con SVENDOPOLI, sempre a danno dell'INPS, cioè dalla classe lavoratrice, di cui (dicono) di esserne i difernsori, convincendoci anche, che dobbiamo andare in pensione, (dimezzata, se va bene), dopo i 70 anni!!!-
tutto questo è solo una minima parte delle iniquità dei privilegi e degli sprechi dei boiardi che ci 'rappresentano'; e se la nostra tanto celebrata Costituzione, tanto cara ai sinistri, non fosse veramente in grado di proteggere il paese da tutto questo sfacelo di illegalità ed immoralità istituzionale, non sarebbe mai troppo tardi per buttarla alle ortiche-
13 aprile 2011 8:45 - ttrifm
Basta guardare i tre commenti che mi hanno preceduto per intuire che questa nostra società, orribilmente aggredita dal trionfo dell'illegalità e dell'immoralità, ha bisogno, come del pane, di qualche paletto per salvarsi. Molto bene Firenze.
10 aprile 2011 22:07 - francesco9244
per quanto si camuffino i sinistri hanno sempre il DNA originario di volere purificare la società, giustificando ogni e qualsiasi mezzo, come sempre avvenuto, ad ogni loro presa di potere.
8 aprile 2011 12:12 - ennio4531
Trovo 'ragionevole' il nuovo regolamento della pubblicità in quanto prende atto delle diverse sensibilità che esistono tra coloro che percorrono la pubblica via e che hanno il diritto a non essere molestate da ' contenuto ed immagini rappresentative di violenza fisica e morale, nonche' lesive del decoro, offensive delle convinzioni morali, civili e/o religiose delle appartenenze di genere, culturali e nazionali delle persone”.

All'artista pubblicitario rimangono altre vie per mostrare il suo talento opinabile e discutibile: la stampa, la tv a pagamento , i calendari, la posta ecc....

I grandi del pensiero e dell'arte non li ho mai visti propagandare le loro opere associandole ai profumi, reggiseni, pannolini ecc. ecc. .....
7 aprile 2011 18:57 - minotauro5801
trovo ridicolo che un qualsiasi politico faccia approvare una clausola ETICA. Ma che caz... ne sanno loro dell'etica? Ma annate a lavora' co pala e pico......
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