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27 giugno 2011 22:23 - ernsla
Chi ha scritto l'art.del 13/6 si pone la domanda circa il perchè della diff.di tassazione tra rendite (i percettori sembrano essere additati come parassiti mentre i parassiti sono i beneficiari della spesa pubblica sperperata...); la diff. secondo me è che il deposito libero non è considerato rispamio come l'obbl, l'azione, il bot ecc, e la costituzione dice che il risparmio andrebbe garantito; l'unica eccezione è data dai cert.di deposito che pur essendo risp (da 18 a 60mesi di durata) con una porcata di Prodi e c. nel 1996 sono stati inclusi tra i depositi a vista dando così il via a tutte le serie di obbligazioni.

L'unica anomalia da correggere, sempre a mio avviso, è quella del trading che, non essendo risparmio, potrebbe essere tassato diversamente; le banche calcolano oltre al costo medio d'acquisto anche la valuta media e, in caso di vendita ravvicinata (diciamo meno di 18 mesi-come le obbligazioni agevolate) , potrebbero ben individuare la base imponibile diversa.

Tutto il resto è solo furto nei confronti di chi paga le tasse: è sempre più facile far pagare di più a chi paga che a far pagare qlc a chi non paga
15 giugno 2011 8:42 - Icio
Facile parlare di rendite finanziarie quanto tutti i big hanno i soldi in Svizzera o alle Cayman. Se si tassano le rendite finanziarie oltre a incassare poco o più, va a finire che anche chi ha solo 10.000 euro se li porta fuori dell'Italia. Bell'affare....
14 giugno 2011 18:04 - savpg8801
ià, captainharlock, il punto centrale non è il c.g., ma la ritenuta fiscale che grava sugli interessi. Certo, l'aliquota è la stessa, ma sul c.g. paga solo se, per esempio, ho acquistato un cct a 95% e lo alieno a 98%, ergo 3 punti saranno gravati al 12,5%. Se accade il contrario, vado a creare un credito verso il fisco per cui, nella maggior parte dei casi, il conteggio viene effettuato come sostituto dalla banca su un conto speciale da essa gestito e le poste annuali sono a disposizione per eventuali defalchi di plusvalenze; poi dopo il quarto anno ogni posta, se non compensata, scade e va in fumo.
Si può anche non delegare la banca, ma farselo in proprio nella D.U.
----Altra storia, invece, è proprio la ritenuta fiscale sugli INTERESSI, cedole, ecc. che possono essere percepiti periodicamente dall'investitore(che è chiunque acquisti titoli a vario scopo) oppure che li tiene su strumenti di deposito, conti correnti, o certificati,oppure pct, o altro, cioè a breve o brevissimo, quindi liquidi o liquidabili immediatamente.
Quindi, ripeto, non si può parlare così semplicemente di rendite finanziarie in generale, come se con questa locuzione si intendesse unicamente parlare di un "lavoro" che deve pagare le tasse.
L'investitore, ripeto, non è sempre un giocatore o speculatore. C'è la maggior parte di risparmiatori che hanno già pagato sul loro risparmio, frutto di decurtazioni più o meno grasse sui propri redditi (però c'è chi se li gioca o spendaccia) facendo sacrifici per i propri scopi futuri e che non sarebbero da assoggettare a nessun balzello, peraltro.
Lo speculatore, invece si avvale di capitali per utilizzarli quale commerciante: il denaro quale merce o materia prima per effettuarci un ricavo, guadagnandoci sopra a scopo lucroso, cioè un lavoro; denaro come merce commerciabile.
Vero che c'è una bella differenza?
Allora, basta col definire rendite finanziarie tutto ciò che eventualmente guadagna un pochino di interessi o casualmente anche un po' di capital gain se è fortunato.
La suddivisione dei cespiti si deve fare selezionando fra due figure: il risparmiatore-investitore (in alternativa col materasso che, chissà perchè non pretende tasse) e chi lo fa per mestiere, cioè (senza criminalizzarlo troppo) lo SPECULATORE.
Su queste decisioni si deve ragionare, per tassare più o meno.
14 giugno 2011 16:35 - captainharlock
x savpg8801 (ed in parte anche gli altri)

da investitore di lungo periodo il sistema migliore a me sembra quello degli Stati Uniti (che, indipendentemente dalle opinioni personali, hanno senz’altro una cultura finanziaria ed una propensione agli investimenti superiore a noi italiani).

Gli US differenziano infatti tra capital gains di breve (inferiore ad un anno) e lungo (superiore ad un anno) periodo. Quelli di breve sono aggiunti al reddito imponibile e tassati alla relativa aliquota; quelli di lungo hanno una tassazione fissa (al momento del 15% ma in passato è stata anche maggiore).

In questo modo chi volesse veramente investire avrebbe una tassazione agevolata, mentre chi vuole speculare può farlo ma i guadagni farebbero parte del suo reddito annuale.
14 giugno 2011 15:23 - francesco9244
complimenti Ennio 4531!
hai completamente centrato la questione!
a differenza di molti altri, che denotano solo incompetenza e trita demagogia!
finalmente qcs di intelligente e competente sul blog-

questi politicanti con il cervello spapolato dalla demagogia e/o droghe, come dimostrato da vari servizi delle iene, non meritano il nostro voto:
- NON SPRECHIAMOLO!
- NON VOTIAMOLI!!
- MANDIAMOLI A LAVORARE!
14 giugno 2011 12:46 - ennio4531
Le ... vaghezze di mstrantoni ...

Mastrantoni scrive 'Livellare su una unica percentuale i guadagni da capitale e da depositi significa incrementare le entrate di circa 5 miliardi di euro.'

Domanda: quale sarebbe questa un'unica percentuale ?

L'incremento di 5 miliardi come è stato calcolato ... qual è la fonte ?

Per chi ha memoria, l'alta tassazione degli interessi bancari era nata dalla ... buona intenzione del legislatore di tassare di più chi non investiva rispetto a chi investiva .

Riguardo l'incremento della tassazione sulle rendite, ricordo che i titoli di stato rendono ( media tra bot, CCT e BTP) un 2% all'anno che non copre nemmeno il tasso d'inflazione e che i dividendi pagano, cumulando il 12,50 + il 40% in capo all'azienda, una tassazione di circa il 47%.

Circa i capital gain, siamo in presenza di 'un patto leonino' ( vietato dal codice civile tra i privati), per cui in caso di guadagno lo Stato pretende la sua fetta, in caso di perdita lo Stato dice: arrangiati.

... proprio un bel socio !!!
14 giugno 2011 12:12 - francesco9244
tutti i politicanti ci prendono per i fondelli quando parlano di lotta all'evasione, senza mettere in predicato quella dell'elusione, artifizio legale predisposto ad hoc per ogni altro reddito, che in genere sono i più consistenti, escluso, naturalmente, quello dei lavoro dipendente! che sta tanto a cuore alla cricca sindacale e compagni di merende!
siccome fra questi redditi 'privilegiati' , rientra anche alla grande per molteplici ragioni ed entrate extra + 0 - legali, tutta la casta partitocratica, questa ha tutto interesse che l'andazzo resti tale e quale!!!-
così tutto il vuoto starnazzare che fanno contro l'evasione, è pura ipocrisia, come quello contro il conflitto di interessi, dove sono state lasciate perdere tutte le occasioni per sanarlo!
mi limito a mettere in evidenza solo il nocciolo della questione:

LAVORO DIPENDENTE:
REDDITO- TASSE- (SPESE+altre tasse) non si arriva a fine mese-

ALTRI REDDITI:
REDDITO-( SPESE/ONERI VARI- BARCHE/ESCORT,ECC.ECC.)-TASSE
14 giugno 2011 10:52 - Cepu
Ops, dimenticavo l'argomento centrale: perfettamente d'accordo con francescodeleo, le rendite finanziarie sono un reddito come tutti gli altri. ritenuta alla fonte quando matura, e successivamente imposta progressiva.
14 giugno 2011 10:11 - Cepu
La soluzione è abbastanza banale: detrazioni significative. Chi è abituato a pagare tutte le tasse ne paga molte meno, chi ne paga pochine deve far saltar fuori un bel tot, e alla lunga ci sarà scarsità di fondi neri che alimentano mazzette e politica corrotta. Però il parlamento, ormai pieno di mestieranti, ha ben altre idee.
14 giugno 2011 9:33 - francescodeleo
Tremonti dice di avere il piano della riforma fiscale pronto, ma non si sono i soldi. Io credo che abbia preso coscienza dell'enormità del debito pubblico e della incapacità delle sue teorie di far fronte ai problemi. L'italia è in una situazione di declino totale, già da diversi anni, e ci servono risorse che sono state sprecate con i vari tagli del tremoonti. La patrimoniale ogni tanto esce fuori non perchè qualcuno la mette ancora di mezzo, ma perchè è lo spauracchio che la destra governativa usa per cercare di terrorizzare i cittadini. Il consiglio che voglio dare al centro-sinistra è, quando tra un po' parleranno su come risolvere i problemi dell'italia, di non parlare affatto della patrimoniale, è una storia antica. Le risorse possono essere trovate in altro modo, anche riducendo ulteriormente le tasse su imprese e lavoratori.
14 giugno 2011 3:53 - il Pelle
Ricapitolando: il centrodestra a parole dice di voler diminuire le tasse ma ne è incapace; il centrosinistra e le forze sindacali, invece, auspicano la patrimoniale (Veltroni dixit, se non erro) e la tassazione delle rendite (Camusso). Scusate, ma a questo punto io sto con gli evasori (anche se come salariato dipendente non posso farne parte). E' una provocazione, ovvio, ma se pensate ai servizi che lo Stato ci rende in cambio dei nostri soldi...
13 giugno 2011 21:53 - savpg8801
Prima di tutto questa delle rendite finanziarie è argomento già discusso in passato molte volte e non se ne è fatto nulla.
Infatti, con i tassi di remunerazione del capitale che, ormai da tre anni, sono pressochè azzerati, il ricavo per lo Stato sarebbe infimo, a prescindere che verrebbero spostate maggiori provviste dui depositi e conti correnti, avendo questi, una nuova aliquota inferiore (diciamo il 20% contro l'attuale, e già decurtato in passato, del 27%
Poi, fondamentale, è la definizione di quali siano le "rendite finanziarie".
Tutte, nessuna o parte di esse?
Titoli di Stato? a parte il modesto bottino, si avvertirebbero defezioni di investimento nel comparto statale, poi senza retroattività, ancora più magro. Infatti, quando dal 6.25 si passò al 12.50% il vecchio parco, contrattuale, continuò a versare la vecchia ritenuta fino a scadenza.
Obbligazioni, corporated, fondi comuni, united-linked, derivati, oro, investimenti assicurativi,
ed altre migliaia di forme finanziarie, avrebbero anch'esse una defezione- meglio, a parità di aliquota, indirizzate a un c/c con massima liquidità a disposizione.
Il comparto azionario? anche quì le reazioni dei mercati potrebbero portare ripercussioni.
Infine, tutte queste forme di investimento ed altre non dette, sarebbero da considerare come?
Risparmi o speculazione?
Chi può asserire che io, con la mia liquidazione di pensione, per esempio e qualche altro soldino possa investire quale retail per fare almeno(non certo adesso) fruttare il mio risparmio per necessità future, avendolo mantenuto senza spenderlo in viaggi, auto, o vizi? ...Oppure che me ne serva per giocare in borsa facendo trading e ceracndo di speculare?
E chi è cointestato? E chi lo ha investito in operazioni sbagliate tipo Cirio,Parmalat,Argentina ecc.che ha rimasto il classico pugno di mosche, si vedrebbe anche aumentare le aliquote di ritenuta!
Previe queste poche considerazioni, sarebbe opportuno distinguere fra veri risparmi delle famiglie o delle imprese e capitali utilizzati per speculazioni, con libertà, quì, di imporre maggiori aliquote.
13 giugno 2011 19:07 - francesco9244
in italia, siamo già strangolati di troppe tasse- VANNO DRASTICAMENTE DIMINUITE; E QUESTO E' POSSIBILE; NON SOLO AUSPICABILE!!!

prima di parlare di ulteriori aumenti di tasse, si provveda a porre mano a tutti i privilegi e sprechi delle sanguisughe della casta, riducendone drasticamente il loro numero ai soli capo gruppi; ed adeguando le loro prebende a quelle dei loro colleghi europei; magari estendendo le leggi sul sequestro dei beni mafiosi anche al ladrocinio pluridecennale, ormai istituzionalizzato, di questi malavitosi.

vengano eliminati gli enti inutili e parassitari, a cominciare dalle province, che servono solo per allocare profumatamente i trombati della casta a livelli centrali; in italia solo le sanguisughe della casta, hanno il diritto al posto fisso!- in culo alla lega!

eliminiamo inoltre il finanziamento alla miriade di inutili, al sostegno ai giornalucoli a favore della casta dei pennivendoli, e in primis del pattume della rai, liberandoci di questa odiata tassa/canone, che ci viene estorta, alle volte in modo banditesco! perseguitando anche coloro che non hanno la tv.

il cosiddetto servizio pubblico è solo un optional, serve solo al servizio delle segreterie della associazione a delinquere della partitocrazia, come definita dall'affiliato on Panella; senza contare la corruzione clientelare, nepotista, ricettacolo di pennivendoli, amici degli amici, ganimedi/escort di regime, ecc. ecc, che lo caratterizza!- mandiamoli tutti a zappare la terra e/o ... a passeggiare....

ecc. ecc. ecc.

certo, la cosca sinistronza, fazione e partito delle tasse, imbaldanzita dagli ultimi successi, VUOLE TANTO BENE AI POVERI, CHE NE VORREBBERO SEMPRE PIU'!!!-derubandoci anche dell'ormai misere cedole, derivanti dal TFR, non caduto nelle grinfie della cricca sinadcal/sgr bancarie;- ma questi soloni, hanno talmente spapolato il cervello dalla loro demagogia e/o droghe, come documentato nei servizi delle iene, di non accorgersi che ormai queste 'rendite parassitarie' dei nostri miseri risparmi, sono a livello di prefisso telefonico!!!

tali demagoghi faziosi, unitamente ai loro ignavi compagni di merende, NON LEGALIZZIAMOLI OLTRE CON IL NOSTRO VOTO:

- NON SPRECHIAMOLO!

- NON VOTIAMOLI!!

- MANDIAMOLI A LAVORARE!!!
13 giugno 2011 16:18 - francescodeleo
Io invece butterei nello stesso calderone tutti i redditi conseguiti e poi applicherei le aliquote irpef. Applicherei anche una franchigia o tassazione separata sulle rendite derivanti dall'impiego di capitali per un ammontare non superiore ai 40, 50 mila euro di capitale investito.
Ovviamente a quete mie poche righe possono essere aggiunte migliaia e migliaia di righe sul perchè non può essere fatto. Ovviamente.
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