Chi ha scritto l'art.del 13/6 si pone la domanda circa il
perchè della diff.di tassazione tra rendite (i percettori
sembrano essere additati come parassiti mentre i parassiti
sono i beneficiari della spesa pubblica sperperata...); la
diff. secondo me è che il deposito libero non è
considerato rispamio come l'obbl, l'azione, il bot ecc, e la
costituzione dice che il risparmio andrebbe garantito;
l'unica eccezione è data dai cert.di deposito che pur
essendo risp (da 18 a 60mesi di durata) con una porcata di
Prodi e c. nel 1996 sono stati inclusi tra i depositi a
vista dando così il via a tutte le serie di
obbligazioni.
L'unica anomalia da correggere, sempre a mio avviso, è
quella del trading che, non essendo risparmio, potrebbe
essere tassato diversamente; le banche calcolano oltre al
costo medio d'acquisto anche la valuta media e, in caso di
vendita ravvicinata (diciamo meno di 18 mesi-come le
obbligazioni agevolate) , potrebbero ben individuare la base
imponibile diversa.
Tutto il resto è solo furto nei confronti di chi paga le
tasse: è sempre più facile far pagare di più a chi paga
che a far pagare qlc a chi non paga
15 giugno 2011 8:42 - Icio
Facile parlare di rendite finanziarie quanto tutti i big
hanno i soldi in Svizzera o alle Cayman. Se si tassano le
rendite finanziarie oltre a incassare poco o più, va a
finire che anche chi ha solo 10.000 euro se li porta fuori
dell'Italia. Bell'affare....
14 giugno 2011 18:04 - savpg8801
ià, captainharlock, il punto centrale non è il c.g., ma
la ritenuta fiscale che grava sugli interessi. Certo,
l'aliquota è la stessa, ma sul c.g. paga solo se, per
esempio, ho acquistato un cct a 95% e lo alieno a 98%, ergo
3 punti saranno gravati al 12,5%. Se accade il contrario,
vado a creare un credito verso il fisco per cui, nella
maggior parte dei casi, il conteggio viene effettuato come
sostituto dalla banca su un conto speciale da essa gestito
e le poste annuali sono a disposizione per eventuali
defalchi di plusvalenze; poi dopo il quarto anno ogni posta,
se non compensata, scade e va in fumo.
Si può anche non delegare la banca, ma farselo in proprio
nella D.U.
----Altra storia, invece, è proprio la ritenuta fiscale
sugli INTERESSI, cedole, ecc. che possono essere percepiti
periodicamente dall'investitore(che è chiunque acquisti
titoli a vario scopo) oppure che li tiene su strumenti di
deposito, conti correnti, o certificati,oppure pct, o altro,
cioè a breve o brevissimo, quindi liquidi o liquidabili
immediatamente.
Quindi, ripeto, non si può parlare così semplicemente di
rendite finanziarie in generale, come se con questa
locuzione si intendesse unicamente parlare di un "lavoro"
che deve pagare le tasse.
L'investitore, ripeto, non è sempre un giocatore o
speculatore. C'è la maggior parte di risparmiatori che
hanno già pagato sul loro risparmio, frutto di decurtazioni
più o meno grasse sui propri redditi (però c'è chi se li
gioca o spendaccia) facendo sacrifici per i propri scopi
futuri e che non sarebbero da assoggettare a nessun
balzello, peraltro.
Lo speculatore, invece si avvale di capitali per utilizzarli
quale commerciante: il denaro quale merce o materia prima
per effettuarci un ricavo, guadagnandoci sopra a scopo
lucroso, cioè un lavoro; denaro come merce
commerciabile.
Vero che c'è una bella differenza?
Allora, basta col definire rendite finanziarie tutto ciò
che eventualmente guadagna un pochino di interessi o
casualmente anche un po' di capital gain se è fortunato.
La suddivisione dei cespiti si deve fare selezionando fra
due figure: il risparmiatore-investitore (in alternativa col
materasso che, chissà perchè non pretende tasse) e chi lo
fa per mestiere, cioè (senza criminalizzarlo troppo) lo
SPECULATORE.
Su queste decisioni si deve ragionare, per tassare più o
meno.
14 giugno 2011 16:35 - captainharlock
x savpg8801 (ed in parte anche gli altri)
da investitore di lungo periodo il sistema migliore a me
sembra quello degli Stati Uniti (che, indipendentemente
dalle opinioni personali, hanno senz’altro una cultura
finanziaria ed una propensione agli investimenti superiore a
noi italiani).
Gli US differenziano infatti tra capital gains di breve
(inferiore ad un anno) e lungo (superiore ad un anno)
periodo. Quelli di breve sono aggiunti al reddito imponibile
e tassati alla relativa aliquota; quelli di lungo hanno una
tassazione fissa (al momento del 15% ma in passato è stata
anche maggiore).
In questo modo chi volesse veramente investire avrebbe una
tassazione agevolata, mentre chi vuole speculare può farlo
ma i guadagni farebbero parte del suo reddito annuale.
14 giugno 2011 15:23 - francesco9244
complimenti Ennio 4531!
hai completamente centrato la questione!
a differenza di molti altri, che denotano solo incompetenza
e trita demagogia!
finalmente qcs di intelligente e competente sul blog-
questi politicanti con il cervello spapolato dalla demagogia
e/o droghe, come dimostrato da vari servizi delle iene, non
meritano il nostro voto:
- NON SPRECHIAMOLO!
- NON VOTIAMOLI!!
- MANDIAMOLI A LAVORARE!
14 giugno 2011 12:46 - ennio4531
Le ... vaghezze di mstrantoni ...
Mastrantoni scrive 'Livellare su una unica percentuale i
guadagni da capitale e da depositi significa incrementare le
entrate di circa 5 miliardi di euro.'
Domanda: quale sarebbe questa un'unica percentuale ?
L'incremento di 5 miliardi come è stato calcolato ... qual
è la fonte ?
Per chi ha memoria, l'alta tassazione degli interessi
bancari era nata dalla ... buona intenzione del legislatore
di tassare di più chi non investiva rispetto a chi
investiva .
Riguardo l'incremento della tassazione sulle rendite,
ricordo che i titoli di stato rendono ( media tra bot, CCT e
BTP) un 2% all'anno che non copre nemmeno il tasso
d'inflazione e che i dividendi pagano, cumulando il 12,50 +
il 40% in capo all'azienda, una tassazione di circa il
47%.
Circa i capital gain, siamo in presenza di 'un patto
leonino' ( vietato dal codice civile tra i privati), per cui
in caso di guadagno lo Stato pretende la sua fetta, in caso
di perdita lo Stato dice: arrangiati.
... proprio un bel socio !!!
14 giugno 2011 12:12 - francesco9244
tutti i politicanti ci prendono per i fondelli quando
parlano di lotta all'evasione, senza mettere in predicato
quella dell'elusione, artifizio legale predisposto ad hoc
per ogni altro reddito, che in genere sono i più
consistenti, escluso, naturalmente, quello dei lavoro
dipendente! che sta tanto a cuore alla cricca sindacale e
compagni di merende!
siccome fra questi redditi 'privilegiati' , rientra anche
alla grande per molteplici ragioni ed entrate extra + 0 -
legali, tutta la casta partitocratica, questa ha tutto
interesse che l'andazzo resti tale e quale!!!-
così tutto il vuoto starnazzare che fanno contro
l'evasione, è pura ipocrisia, come quello contro il
conflitto di interessi, dove sono state lasciate perdere
tutte le occasioni per sanarlo!
mi limito a mettere in evidenza solo il nocciolo della
questione:
LAVORO DIPENDENTE:
REDDITO- TASSE- (SPESE+altre tasse) non si arriva a fine
mese-
ALTRI REDDITI:
REDDITO-( SPESE/ONERI VARI- BARCHE/ESCORT,ECC.ECC.)-TASSE
14 giugno 2011 10:52 - Cepu
Ops, dimenticavo l'argomento centrale: perfettamente
d'accordo con francescodeleo, le rendite finanziarie sono un
reddito come tutti gli altri. ritenuta alla fonte quando
matura, e successivamente imposta progressiva.
14 giugno 2011 10:11 - Cepu
La soluzione è abbastanza banale: detrazioni significative.
Chi è abituato a pagare tutte le tasse ne paga molte meno,
chi ne paga pochine deve far saltar fuori un bel tot, e alla
lunga ci sarà scarsità di fondi neri che alimentano
mazzette e politica corrotta. Però il parlamento, ormai
pieno di mestieranti, ha ben altre idee.
14 giugno 2011 9:33 - francescodeleo
Tremonti dice di avere il piano della riforma fiscale
pronto, ma non si sono i soldi. Io credo che abbia preso
coscienza dell'enormità del debito pubblico e della
incapacità delle sue teorie di far fronte ai problemi.
L'italia è in una situazione di declino totale, già da
diversi anni, e ci servono risorse che sono state sprecate
con i vari tagli del tremoonti. La patrimoniale ogni tanto
esce fuori non perchè qualcuno la mette ancora di mezzo, ma
perchè è lo spauracchio che la destra governativa usa per
cercare di terrorizzare i cittadini. Il consiglio che voglio
dare al centro-sinistra è, quando tra un po' parleranno su
come risolvere i problemi dell'italia, di non parlare
affatto della patrimoniale, è una storia antica. Le risorse
possono essere trovate in altro modo, anche riducendo
ulteriormente le tasse su imprese e lavoratori.
14 giugno 2011 3:53 - il Pelle
Ricapitolando: il centrodestra a parole dice di voler
diminuire le tasse ma ne è incapace; il centrosinistra e le
forze sindacali, invece, auspicano la patrimoniale (Veltroni
dixit, se non erro) e la tassazione delle rendite (Camusso).
Scusate, ma a questo punto io sto con gli evasori (anche se
come salariato dipendente non posso farne parte). E' una
provocazione, ovvio, ma se pensate ai servizi che lo Stato
ci rende in cambio dei nostri soldi...
13 giugno 2011 21:53 - savpg8801
Prima di tutto questa delle rendite finanziarie è argomento
già discusso in passato molte volte e non se ne è fatto
nulla.
Infatti, con i tassi di remunerazione del capitale che,
ormai da tre anni, sono pressochè azzerati, il ricavo per
lo Stato sarebbe infimo, a prescindere che verrebbero
spostate maggiori provviste dui depositi e conti correnti,
avendo questi, una nuova aliquota inferiore (diciamo il 20%
contro l'attuale, e già decurtato in passato, del 27%
Poi, fondamentale, è la definizione di quali siano le
"rendite finanziarie".
Tutte, nessuna o parte di esse?
Titoli di Stato? a parte il modesto bottino, si
avvertirebbero defezioni di investimento nel comparto
statale, poi senza retroattività, ancora più magro.
Infatti, quando dal 6.25 si passò al 12.50% il vecchio
parco, contrattuale, continuò a versare la vecchia ritenuta
fino a scadenza.
Obbligazioni, corporated, fondi comuni, united-linked,
derivati, oro, investimenti assicurativi,
ed altre migliaia di forme finanziarie, avrebbero anch'esse
una defezione- meglio, a parità di aliquota, indirizzate a
un c/c con massima liquidità a disposizione.
Il comparto azionario? anche quì le reazioni dei mercati
potrebbero portare ripercussioni.
Infine, tutte queste forme di investimento ed altre non
dette, sarebbero da considerare come?
Risparmi o speculazione?
Chi può asserire che io, con la mia liquidazione di
pensione, per esempio e qualche altro soldino possa
investire quale retail per fare almeno(non certo adesso)
fruttare il mio risparmio per necessità future, avendolo
mantenuto senza spenderlo in viaggi, auto, o vizi? ...Oppure
che me ne serva per giocare in borsa facendo trading e
ceracndo di speculare?
E chi è cointestato? E chi lo ha investito in operazioni
sbagliate tipo Cirio,Parmalat,Argentina ecc.che ha rimasto
il classico pugno di mosche, si vedrebbe anche aumentare le
aliquote di ritenuta!
Previe queste poche considerazioni, sarebbe opportuno
distinguere fra veri risparmi delle famiglie o delle imprese
e capitali utilizzati per speculazioni, con libertà, quì,
di imporre maggiori aliquote.
13 giugno 2011 19:07 - francesco9244
in italia, siamo già strangolati di troppe tasse- VANNO
DRASTICAMENTE DIMINUITE; E QUESTO E' POSSIBILE; NON SOLO
AUSPICABILE!!!
prima di parlare di ulteriori aumenti di tasse, si provveda
a porre mano a tutti i privilegi e sprechi delle sanguisughe
della casta, riducendone drasticamente il loro numero ai
soli capo gruppi; ed adeguando le loro prebende a quelle dei
loro colleghi europei; magari estendendo le leggi sul
sequestro dei beni mafiosi anche al ladrocinio
pluridecennale, ormai istituzionalizzato, di questi
malavitosi.
vengano eliminati gli enti inutili e parassitari, a
cominciare dalle province, che servono solo per allocare
profumatamente i trombati della casta a livelli centrali;
in italia solo le sanguisughe della casta, hanno il diritto
al posto fisso!- in culo alla lega!
eliminiamo inoltre il finanziamento alla miriade di inutili,
al sostegno ai giornalucoli a favore della casta dei
pennivendoli, e in primis del pattume della rai, liberandoci
di questa odiata tassa/canone, che ci viene estorta, alle
volte in modo banditesco! perseguitando anche coloro che non
hanno la tv.
il cosiddetto servizio pubblico è solo un optional, serve
solo al servizio delle segreterie della associazione a
delinquere della partitocrazia, come definita dall'affiliato
on Panella; senza contare la corruzione clientelare,
nepotista, ricettacolo di pennivendoli, amici degli amici,
ganimedi/escort di regime, ecc. ecc, che lo caratterizza!-
mandiamoli tutti a zappare la terra e/o ... a
passeggiare....
ecc. ecc. ecc.
certo, la cosca sinistronza, fazione e partito delle tasse,
imbaldanzita dagli ultimi successi, VUOLE TANTO BENE AI
POVERI, CHE NE VORREBBERO SEMPRE PIU'!!!-derubandoci anche
dell'ormai misere cedole, derivanti dal TFR, non caduto
nelle grinfie della cricca sinadcal/sgr bancarie;- ma questi
soloni, hanno talmente spapolato il cervello dalla loro
demagogia e/o droghe, come documentato nei servizi delle
iene, di non accorgersi che ormai queste 'rendite
parassitarie' dei nostri miseri risparmi, sono a livello di
prefisso telefonico!!!
tali demagoghi faziosi, unitamente ai loro ignavi compagni
di merende, NON LEGALIZZIAMOLI OLTRE CON IL NOSTRO VOTO:
- NON SPRECHIAMOLO!
- NON VOTIAMOLI!!
- MANDIAMOLI A LAVORARE!!!
13 giugno 2011 16:18 - francescodeleo
Io invece butterei nello stesso calderone tutti i redditi
conseguiti e poi applicherei le aliquote irpef. Applicherei
anche una franchigia o tassazione separata sulle rendite
derivanti dall'impiego di capitali per un ammontare non
superiore ai 40, 50 mila euro di capitale investito.
Ovviamente a quete mie poche righe possono essere aggiunte
migliaia e migliaia di righe sul perchè non può essere
fatto. Ovviamente.