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22 marzo 2012 9:08 - pfui!
Ancora per p.marca: ma chi te l'ha detto che i feti sono "rifiuti sanitari"? Vengono trattati come tali solo se il genitore non ne richiede la sepoltura.
22 marzo 2012 9:06 - pfui!
Per p.marca:
guarda che una volta smaltita correttamente la carcassa dell'animale, puoi farti la tombina proprio dove vuoi senza infrangere nessuna legge: basta una lapide.

Ma se la vuoi in un cimitero pubblico, ti ripeto che oggi i cimiteri sono appena sufficienti per accogliere le salme umane, e spesso non sono in grado di garantire la sepoltura di feti abortiti (già consentita dalla legge): quindi il tuo (o il mio, visto che ne ho tre) animale domestico non può essere oggi messo a carico del contribuente pubblico.

Ergo: ben vengano cimiteri privati per animali; chi lo vuole, lo paga.
21 marzo 2012 10:00 - p.marca
Visto che i feti vengono associati o almeno dovrebbero, ai rifiuti sanitari, ben vengano i cimiteri anche per loro. Come donna e madre pensare di dover buttare in un inceneritore insieme alla cisti di tizio o al tumore di caio quello che doveva essere mio figlio, proprio non riesco ad accettarlo.
Elogio l'iniziativa e do tutta la mia solidarietà a chi ancora crede in certi legami unici e indissolubili ed è così anche per il proprio animale domestico.
E per rispondere a pfui!, non è affatto vero che si è "liberi di farsi la tombina nel giardino o in garage"; sempre che se ne possiedano, questo proprio non si può fare; anche se poi lo facciamo ma infrangendo la legge. Non a caso negli Usa sono numerisossime le agenzie funebri che si occupano della sepoltura o inceneritura del proprio animale e trovo giusto che si facciano pagare, è un lavoro come un altro.
20 marzo 2012 21:23 - pfui!
o minotauro, se con una cremazione pensi di evitare agenzie funebri,comuni e becchini stai fresco!
Al limite eviti il prete, ma non serve la cremazione per questo...
Ah, mai sentito dell'autorizzazione comunale per lo spargimento di ceneri? Se non ce l'hai, ti becchi una denuncia d'ufficio per vilipendio di cadavere.
17 marzo 2012 13:08 - minotauro5801
I cimiteri esistono solo perche' c'e' una marea di gente che ci si ingrassa sopra.
Cremazione e ceneri a casa.Eviti un sacco di rompimenti di coglioni.Se poi non le vuoi in casa, spargile dove piu' ti piace o dove piaceva al defunto.In questa maniera elimini grassatori, Agenzie funebri, comuni, preti e becchini.
17 marzo 2012 9:25 - pfui!
Lucio, "a pelle" concordo parzialmente con te, ma rispettiamo anche chi ha sensibilità diverse.

Due generazioni or sono non c'era una grande distinzione tra feto abortito spontaneamente e nato morto (almeno per quelli di breve gestazione): finivano in una buca scavata da qualche parte, lontano dai campi coltivati, esattamente come si faceva quando moriva il cane. Per i nati morti in avanzata gestazione, qualche famiglia più agiata faceva il "funeralino".

Dal 1990 c'è una legge che prevede la sepoltura dei feti da 20 settimane in poi e dei nati morti; su richiesta dei genitori, si può seppellire anche prima della 20^ settimana.

Dico io: se c'è una legge da più di vent'anni, o ci si adegua, oppure il legislatore democraticamente eletto la cambia.

Visto che nessuno l'ha finora cambiata, e che adeguarsi COSTA, i Comuni devono attrezzarsi: prima per garantire le sepolture dei nati morti o dei feti sopra le 20, poi riservare un po' di spazio per le (poche) richieste precedenti le 20.

Poi, SE CI SONO RISORSE e se SI GARANTISCE COMUNQUE il regolare servizio cimiteriale, si può pensare a trovare spazi per la sepoltura dei gatti.

Ma siccome non è ancora un diritto previsto dalla legge, il padrone del gatto si deve PAGARE il funerale, l'escavatore, il custode del cimitero, l'occupazione di suolo pubblico e un bel canone d'affitto del terreno SENZA GRAVARE SUL CONTRIBUENTE.

Altrimenti è libero di farsi la tombina nel giardino o in garage.
16 marzo 2012 11:37 - Lucio Musto
a me sembra che ci sia una contraddizione in termini.

L'aborto, viene abortito secondo la legge perché non è considerato (dalla legge) una persona... e dopo abortito, diventa un "proprio morto"?...

Allora (a prescindere il ripresentarsi del dualismo omicidio/intervento terapeutico) io voglio avere la tomba anche per la mia cisti, il sarcofago per l'ernia, l'urna per le unghie, i capelli, e le caccole del naso... e tutte rigorosamente onorate, rispettate, infiorettate.... quanto siamo diventati buffoni!
16 marzo 2012 9:44 - pfui!
Non conosco la situazione di Trespiano, ma nella mia città e in molte limitrofe i cimiteri hanno un grosso problema di sovraffollamento.

Già oggi è difficile, con i normali ritmi di estumulazione, reperire spazi per nuove sepolture; per di più, il terreno non "riposa" e quindi non è in grado di garantire le condizioni ambientali necessarie per una corretta decomposizione delle salme: sempre più spesso le estumulazioni riservano spiacevoli sorprese.

Come tutti sapete, poi, i Comuni non brillano per capacità di spesa per gli investimenti necessari all'ampliamento dei cimiteri.

E' poi giusto ricordare che culturalmente e storicamente la venerazione sepolcrale dei defunti ha sempre avuto ad oggetto le persone (compresi i nati morti), ma mai i feti umani o gli animali, salvo alcune culture molto minoritarie (che comunque meritano rispetto).

Quindi, nessun pregiudizio per seppellire feti o animali: ma a condizione che sia effettivamente possibile senza nuocere alla principale e originaria funzione dei cimiteri.
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