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28 marzo 2012 17:10 - francesco3470
Gli scandali sono un fenomeno diffuso che non può essere contrastato da una magistratura che non è in grado di definire un procedimento in tempi brevi e, spesso, si è impantanata nell'interpretazione della legge emanando sentenze certamente incoerenti. Ricordo il caso di un vigile urbano colto in flagrante mentre si rendeva colpevole del reato di corruzione che, regolarmente condannato, veniva poi reintegrato nel suo ruolo e, quindi, promosso al grado superiore, pari a quello di dirigente. Al tempo stesso non si può invocare il senso morale di una comunità che da troppo tempo ha avuto solo cattivi maestri che con studiata ipocrisia e senza scrupolo alcuno hanno praticato il malcostume in maniera palese.
Striscia la notizia, Le Iene e Report con prove inconfutabili evidenziano mancanze, irregolarità, comportamenti penalmente rilevanti, dichiarazioni false e, persino, reazioni violente che, se riguardano privati, sono spesso seguite da interventi delle Forze dell'Ordine, mentre se riguardano persone della pubblica amministrazione non sono oggetto di alcun provvedimento. Anzi ormai è invalso il criterio di non ricevere gli inviati di queste tre trasmissioni. Un ministro di questo Governo qualche sera fa si è dovuto piegare per l'insistenza dell'inviato di Striscia ed ha mostrato, malgrado il lungo tempo di anticamera imposto, di non essere a conoscenza del problema e di non avere idea di quale provvedimento adottare. Quindi, oltre alla figura poco edificante, anche una scarsa organzzazione del suo staff.
La semplificazione invocata da più parti ed ormai necessaria non potrà, tuttavia, mettere fine a questo malcostume. Sull'organizzazione e sulle strutture ci vuol poco a lavorare, ma a cambiare le mentalità occorre tempo, competenza, attenzione e rigore. Doti che,purtroppo,la classe politica contrasta e l'attuale classe dirigente non possiede. Eppure oggi, essendo la prima ormai squalificata e messa all'angolo, sarebbe più facile solo se al posto dei giovani rampanti e raccomdandati e dei vecchi boiardi, vi fossero i dirigenti di una certà età che hanno una storia di autentica indipendenza dai poteri forti ed una professionalità manageriale di indubbio successo.
22 marzo 2012 15:58 - minotauro5801
Ma n'do vivi? so sessant'anni che ce stanno scannali, cominciando da quello d'a "Caproni" e nun finischeno MAIII perche' n'dove metti le mano sorte fora solo merda.
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