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8 giugno 2012 10:46 - Cepu
Passera: 150 miliardi tolti alle famiglie dalle rinnovabili, scandaloso


Passera: daremo altri 160 miliardi alle rinnovabili


Ecco qua .. erano troppo pochi ?!?!?
5 giugno 2012 18:12 - ennio4531
Cepu, esperto in copia/incolla di stampo propagandistico, il 3 giugno 2012 riporta giulivo:

3 giugno 2012 14:10 - Cepu
(AGI) - Trento, 3 giu - A disposizione delle rinnovabili, saranno disponibili 160 mld. Lo ha annunciato il Ministro dello sviluppo Economico Corrado Passera, al Festival dell'Economia....

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Alla lettura di cotanti miliardi, commento il giorno dopo :

4 giugno 2012 11:08 - ennio4531
Il balilla cepu, quando riporta la notizia riferita al ministro dello sviluppo economico:

'A disposizione delle rinnovabili, saranno disponibili 160 mld...'

evidentemente si limita a fare da ... trombone di regime.

Ecco... chiediamoci dove il governo reperirà i 160 miliardi di euro da mettere a disposizione delle rinnovabili quando per aiutare i terremotati ha avuto la geniale idea di aumentare le accise sui carburanti per reperire 50 milioni di euro.

Passera, quando così si è pronunciato, non era al festival dell'economia bensì del ... recioto !
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Oggi Cepu cerca di recuperare il ... buon senso scrivendo in data odierna :

5 giugno 2012 11:20 - Cepu
Inossidabile Passera - 4/6/12 trento
.........
Ma ci è ... o ci fa ?
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Povero cepu...
5 giugno 2012 11:20 - Cepu
Inossidabile Passera - 4/6/12 trento

"Per le energie pulite metteremo a disposizione 160 miliardi, perché vogliamo superare l'impegno già preso con l'Europa e andare oltre la quota del 20% di energie rinnovabili". Lo ha dichiarato il ministro dello Sviluppo Economico, Corrado Passera, al Festival dell'Economia di Trento.

La macchina Italia. "È urgente una crescita il più possibile accelerata, quindi, che ci consenta di reperire le risorse necessarie per far ripartire la macchina Italia, ma anche per consentire all'Europa di individuare la strada giusta da percorrere", ha aggiunto Passera.

Ma ci è ... o ci fa ?
30 aprile 2012 10:06 - Cepu
Svelata la mistificazione politica:

In una recente audizione in Senato l'Autorità ha segnalato che la componente A3 a copertura degli incentivi alle "fonti rinnovabili e assimilate" oggi vale 10,6 miliardi di euro l'anno, segnando ad aprile un aumento medio del 33,8% rispetto alle stime fatte solo nel dicembre scorso, con un peso differenziato tra le diverse categoria di consumo, tuttavia rilevante per il tessuto delle piccole e medie IMPRESE (non famiglie) italiane.

In particolare il peso della A3 grava «per circa il 19% sui clienti domestici, per circa il 38% sugli altri clienti in bassa tensione, per il 36% sui clienti in media tensione e per il restante 7% sui clienti in alta e altissima tensione.

In ogni caso l'Authority prosegue il suo pressing. Con una delibera fresca di varo (la 159/2012/R/) ha infatti avviato una formale ricognizione sulle categorie di «pagatori e beneficiari degli oneri generali di sistema proprio alla luce dello straordinario aumento del peso degli incentivi a Fer e assimilate».

Federico Rendina - Il Sole 24 Ore - leggi su http://24o.it/WWPCf
23 aprile 2012 9:01 - Cepu
Altre chiacchiere: ciò che conta, è sostituire al più presto l'utilizzo preistorico dei combustibili con quello ben più moderno delle fonti rinnovabili, che sfruttano in mille modi l'unica centrale nucleare sicura: il SOLE.

Per entrare nel merito, il fatto che la rete italiana non sia in grado di difendere il sistema elettrico è stato ben dimostrato nel blackout del 2003, quando ancora le rinnovabili non erano in funzione. Ora chiedono altri denari .. per difendersi dalla priorità di ritiro delle rinnovabili ? Ma cosa pensavano questi ingegneri, che una centrale eolica o solare regolarmente autorizzata e collegata non producesse molta energia ?

In realtà, Terna sta facendo grandi investimenti per consentire l'esportazione dell'energia fotovoltaica del SUD italia verso il NORD di Germania, Svizzera e perchè no, Francia, come già rilevato durante i giorni dell'emergenza GAS di febbraio.

Ed è pure chiaro che con le lobby termoelettriche è guerra dichiarata, di sopravvivenza. La sicurezza del sistema elettrico può essere perseguita con ulteriore diffusione delle rinnovabili, tutti i contendenti l'hanno capito benissimo grazie a diversi studi sulla composizione del base-load nazionale.

Lo ha ben evidenziato il ministro Clini: il futuro italiano non è quello di centrali gigantesche con produzione rigidissima e grandi rischi, situazione tipica delle centrali nucleari.

Quindi ora cercheranno di spremere fino all'ultimo centesimo dai consumatori (poveri voi maltrattati), cercando di controbattere una fonte gratuita ed eterna che mette in crisi i loro monopoli inquinanti e sempre più insostenibili.
12 aprile 2012 19:29 - ennio4531
Se si analizzano le cause dell’aumento del 5,8 % del costo dell’energia elettrica dal 1 aprile di quest’anno , che molti pensano dipendere esclusivamente dall’aumento del petrolio , nel leggere il comunicato dell’ Autorità per l’energia elettrica e il gas del 30 marzo c.a., si scoprirebbe che il 40% di tale aumento è da attribuirsi alle energie rinnovabili e infatti dal comunicato copiamo:

‘Anche l’esigenza di interventi urgenti per la sicurezza del sistema elettrico in presenza
di una crescita esponenziale della generazione da fonti non programmabili e
intermittenti, in particolare il fotovoltaico, rappresenta il 40% circa dell’aumento del
5,8% ‘ .

Se a questo aggiungiamo il rialzo, per il momento congelato, del 4% da attribuirsi per intero agli incentivi per le rinnovabili, si deve concludere che l’aumento complessivo del 9,8% ( 5,8 + 4 ) è da attribuirsi:

- per il 6,32% ( 4 + 40%del 5,8%) alle rinnovabili

- per il 3,48% agli impianti ‘fossili’.

Cepu, invece di continuare allo tuo sport preferito di copia ed incolla acritico delle dichiarazioni del politico Clini al solo scopo di alzare fumo, non sarebbe ora che leggessi e riflettessi sui contenuti dei comunicati di organi tecnici ?
11 aprile 2012 16:50 - Cepu
Una bella analisi su lavoce.info

In fin dei conti è necessario che si dica con chiarezza che sulle fonti rinnovabili di energia esistono impegni e obiettivi che il governo si è dato e che ha preso con l’Unione europea. In questo quadro, gli incentivi non sono solo giustificati ma sono necessari. È bene poi che si dica con nettezza che i benefici che generano per i cittadini, le stesse aziende e la società nel suo complesso superano di gran lunga il costo. È infine necessario dire senza ambiguità che l’obiettivo ultimo è quello di sostituire le fonti fossili di energia con quelle rinnovabili. Questo forse non piacerà a qualcuno nella politica all'interno e all'esterno del governo e nell’industria, vista la massa di entrate fiscali generate dai consumi e dalla produzione di energia tradizionale, anche alla luce del “noise” generato dal conflitto d’interessi di un governo azionista di riferimento dei maggiori attori energetici di casa.

http://www.lavoce.info/articoli/pagina1002995.html
10 aprile 2012 11:04 - Cepu
Povero ennio, che pena vederlo pagare un aumento del 5,8% per i suoi amati COMBUSTIBILI.

Poi, a maggio, forse pagherà un altro 4% per avere energia da fonte rinnovabile. Chiediamoci, per cosa paga di più ?

Per i combustibili, certo.
10 aprile 2012 10:59 - Cepu
Scommettere sul futuro. "Anche in tempi di crisi bisogna saper guardare al futuro" dice Clini , che sottolinea come rinunciare alle energie alternative significherebbe penalizzare fortemente lo sviluppo dell'Italia. "Le energie rinnovabili - spiega il ministro - non fanno solo bene all'ambiente, ma anche all'economia".

I dati del resto parlano chiaro: "Gli investimenti globali in questo campo, tra il 2008 e il 2011, hanno toccato la quota record di 260 miliardi di dollari, con un aumento del 58%" e i Paesi che hanno fatto da volano sono, a parte gli Stati Uniti, proprio le economie cosiddette emergenti: in primo luogo Cina, Brasile e India.

Prezzi in ribasso. "Stiamo lavorando - ha continuato Clini, parlando del caro bolletta elettrica - per ricondurre l'incentivo al prezzo reale degli impianti". Il riferimento dovranno essere i prezzi di mercato, che hanno segnato nel tempo significativi ribassi: "Solo i pannelli fotovoltaici - ricorda Clini - sono diminuiti da tre a cinque volte nell'arco di cinque anni.
6 aprile 2012 18:50 - ennio4531
E' notorio che gli impianti relativi alle energie rinnovabili sono consentiti a chi ha i capitali per farlo ( .. una buona fetta di fatto appartengono alle banche), mentre il conto salato delle rinnovabili lo stanno pagando i meno abbienti ( 5/6 miliardi nel 2011 ).

Comunque, se tutti ci comportassimo come cepu e fossimo autonomi, chi pagherebbe i miliardi di incentivi necessari per sostenere le rinnovabili ?

Se per miracolo domani avvenisse quanto proposto da cepu, assisteremmo ad un'altra bolla finanziaria che coinvolgerebbe impianti costati decine di miliardi.

Cepu... lascia stare ... non sai quello che dici ...
6 aprile 2012 11:42 - Cepu
Povero ennio con le fette di salame sugli occhi, già paghi un aumento del 5,8% in più per i costi dei COMBUSTIBILI.

E ti va ancora bene, perchè se non fosse per l'effetto smorzante delle rinnovabili pagheresti tranquillamente il doppio, con somma gioia dei monopolisti dell'energia.

Io invece, produco energia, anche per te, senza combustibili, senza inquinare.

Perchè non fai lo stesso ?
6 aprile 2012 11:10 - ennio4531
Povero cepu, l'Italia è sì povera di combustibili, ma anche di.. pannelli e pale, tra 20 anni da buttare, che per l'80% sono di importazione, finanziate da banche straniere, con dei costi da ammortare così elevati che meglio avremmo fatto importare combustibili.

Non solo.. l'aumentata capacità produttiva ( di cui non c'era assoluto bisogno.. ) impostaci con gli impianti di energie rinnovabili eolico/solare, hanno incrementato la bolletta per pagare i carissimi sussidi alle rinnovabili e incrementato i costi di produzione degli impianti esistenti per minor produzione.

Purtroppo, i cepu continuano ad illuderci sui miracoli delle rinnovabili, ma quando chiedi loro quanto è costato nel 2011 in bolletta un Kwh per esempio da fotovoltaico e un Kwh da fonte fossile, s'arrampicano sugli specchi per non fornire l'informazione.

Intanto, continua l'emoraggia di grande aziende che se ne vanno dall'Italia.

Oltre all'Alcoa ( 500 dipendenti + altrettanti di indotto ), anche l'Indesit ha proposto il trasferimento della produzione dallo stabilimento di None (Torino)( 400 dipendenti ) in Polonia.
6 aprile 2012 9:32 - Cepu
povero ennio, tante critiche e zero proposte.

L'Italia è povera di combustibili e importa tutto.

La vera risorsa, nel paese d'O'sole ... qual'è ?

^_^

''Sicuramente - ha detto Clini - c'e' un incentivo importante su fonti rinnovabili ma pagano lo sconto alle imprese energivore e i contributi che sono stati dati con i Cip6''. Clini ha sottolineato che in bolletta ''c'e' una componente delle rinnovabili'' pero', ha tenuto a precisare, ''dobbiamo legare il prezzo dell'elettricita' all' effettiva elettricita' immessa in rete''. ''Se cominciamo a pulire la bolletta per esempio dei costi del nucleare di 25 anni fa le voci sono diverse'', ha aggiunto il ministro dell' Ambiente.
5 aprile 2012 20:05 - ennio4531
Se dessimo ascolto a cepu e cioè

'tutti autoproduttori con le rinnovabili',

a parte lo spreco enorme di capitali ( ... per chi li possiede ) nell'investire in impianti inefficenti, costosi, deturpanti l'ambiente e discontinui nel fornire energia, assisteremo al fallimento di tutti i produttori di energia alternative che godono dei conti energia et similia.

Altra proposta .. demenziale di cepu come quella di sostenere da parte di cepu che :

' "Con sole e vento crolla il prezzo dell'elettricità ! "
5 aprile 2012 16:27 - Cepu
«Le fonti rinnovabili d'energia sono uno strumento fondamentale per disaccoppiare la crescita economica dalle emissioni di anidride carbonica - commenta il ministro dell'Ambiente, Corrado Clini - Sono anche il perno attorno cui ruota il cambiamento dello scenario energetico, mirato non più sulle grandi centrali che alimentano una rete elettrica "a senso unico", bensì sulla produzione distribuita di energia e su reti intelligenti, sui piccoli impianti integrati con l'efficienza energetica e con l'innovazione».

L'indotto e l'occupazione sono le principali voci positive del bilancio delle rinnovabili, oltre ad effetti sul mercato elettrico "i cui prezzi nelle ore di picco vengono calmierati - continua - Si stima che nel 2011 l'effetto di peak shaving (cioé il risparmio) attribuibile al fotovolcaico sia stato di 400 milioni di euro". Nel 2011 la maggior parte delle operazioni (53%) è stata nel settore fotovoltaico, ma rispetto al passato si è ridotta la taglia degli impianti, inferiori ai 6 mw nell'87% dei casi. Situazione simile nell'eolico (con il 23% di operazioni ma meno del 24% di mw)
5 aprile 2012 14:06 - Cepu
Quindi ricapitolando, l'energia elettrica aumenta SUBITO del 5,8 a causa dei rincari dei COMBUSTIBILI, e dal maggio, FORSE, del 4% per compensare l'autoproduzione italiana da rinnovabile.

Ovvia risposta: tutti autoproduttori con le rinnovabili !!
5 aprile 2012 10:31 - ennio4531
Dal sito 'Illusioni verdi '.

“Molto denaro pubblico,poca energia”

Il fallimento dell'energia solare e eolica in Spagna.

Rapporto integrale del Prof. Gabriel Calzada, Università Re Juan Carlos di Madrid.

Il governo degli Stati Uniti, come altri governi occidentali, ha spesso menzionato la Spagna come un esempio di politica di successo per la "green economy".

Ciò che viene taciuto di questa politica è che se qualsiasi altro governo occidentale, seguisse esempio spagnolo avrebbe bisogno di massicci sussidi governativi per tenere a galla le imprese dell'energia solare e dell'eolico i cui effetti sono stati devastanti.

Secondo uno studio condotto dal Prof. Gabriel Calzada, professore di economia presso l'Università Re Juan Carlos di Madrid, ogni nuovo posto di lavoro "verde" è andato a discapito di almeno due vecchi posti di lavoro nel settore privato. Inizialmente quando Calzada e il suo team pubblicarono lo studio in questione, furono denunciati come anti-patriottici per essersi schierati contro la "rivoluzione solare".

Lo stesso governo spagnolo però ammise tranquillamente, il 20 aprile, che il crescente deficit creato dalle sovvenzioni per il solare aveva messo a repentaglio la stabilità finanziaria del settore dell'energia spagnolo. Quando il governo fu poi costretto a ridurre le sovvenzioni del 30 per cento e a mettere un tetto alla costruzione di nuovi impianti solari, l'intero settore è crollato.

Senza le sovvenzioni, ha spiegato Calzada, l'industria delle energie rinnovabili spagnole semplicemente non esisterebbe.

Anche dopo aver ricevuto l'equivalente di 43 miliardi dollari in sussidi, l'energia solare rappresenta ancora meno dell'1 per cento del totale dell’energia elettrica spagnola.

Il problema ora è che le bollette elettriche stanno salendo, e le industrie ad alta intensità energetica hanno iniziato a spostare i loro impianti in Malaysia e in Brasile per sfuggire gli alti costi dell’energia elettrica e la disponibilità di potenza sempre meno affidabile.

La Spagna ha la peggiore prestazione dell'economia nell'Unione europea e, nonostante il suo sostegno massiccio alle energie rinnovabili, rimane il più grande violatore del Protocollo di Kyoto.

Il tasso di disoccupazione - tra cui migliaia di ex lavoratori "verdi" - è ora arrivato al 20 per cento e aumenta velocemente.

Questa è la nazione che vogliamo emulare?
5 aprile 2012 7:53 - Cepu
Già solo che un ministro parli di FAMIGLIE, la dice lunga sulle astuzie della politica. Da quando le acciaierie e le ferrovie sono "famiglie" ?

Le rinnovabili sono gratuite ed ecologiche, a differenza dei combustibili, costosi da importare, inquinanti e limitati in quantità.

E infatti, facciamo quattro conti assieme ad AGICI, finanza d'impresa:

periodo 2012-2030
Stima Benefici (€ x 1.000.000)

Emissioni CO2 10.141
Emissioni NOX 445
Mancato import combustibili fossili 55.052
Costo opportunità import comb.li fossili 15.697
Nuova occupazione 80.254
Appiattimento curva domanda 35.360
Export netto componenti 22.165
Royalties 4.187
IMU 4.423

TOTALE 227.724

Stima Costi (€ x 1.000.000)

Incentivi 133.338
Costo intermittenza 2.093
Import di biomasse 3.173
Costo opportunità import biomasse 660
Import netto componenti 12.749

TOTALE 152.013

Nelle Figure si rappresentano i costi e i benefici delle
rinnovabili nel periodo 2008-2030. Gli incentivi
costituiscono la principale voce di costo. I benefici più
rilevanti sono la nuova occupazione, il mancato import di
combustibili fossili e l’appiattimento della curva di
domanda elettrica dovuta al FV.

Saldo netto: 76 Mld €

E...nessuna mazzetta per i politici.
Non ha prezzo !!!

http://qualenergia.it/sites/default/files/articolo-doc/Prese ntazione%20studio%20costi%20benefici%20rinnovabili%20Gilardo ni.pdf
4 aprile 2012 19:08 - ennio4531
Caro zanna,

potrei citare quanto dichiarato dal ministro per lo Sviluppo Economico Corrado Passera che , riferendosi al fotovoltaico, critica il rastrellamento “di 150 miliardi di soldi alle famiglie per fare un'operazione troppo accelerata a prezzi troppo alti' e inoltre la principale rivista dei consumatori 'Altroconsumo' del lug-Ago 2011 che parla di speculazioni sul fotovoltaico, ma non mi accontento.

I dati da me forniti non hanno nulla di segreto e sarebbero anche alla portata di un cepu, ideologizzato e interessato ( lui stesso ha affermato di essere produttore di eolico ), che purtroppo ci raccconta panzane del tipo :

"Le rinnovabili invece, sono gratuite ed ecologiche."

Ma non voglio toglierti la curiosità intellettuale di arrivarci da solo sul costo al Kwh fornitoci dal fotovoltaico e confrontarlo con il prezzo di mercato della tua bolletta elettrica alla voce 'Quota energia'.

Ti fornisco l'indirizzo del sito tecnico/statale GSE ( Gestore servizi energetici - http://www.gse.it/it/Pages/default.aspx) dove reperire la quantità prodotta nel 2011 di energia solare e consultare il 'Contatore fotovoltaico' sempre fornito dalla GSE che conteggia giornalmente il costo annuale.

Buon divertimento ...
4 aprile 2012 8:29 - Zanna
ennio, oltre a sparare numeri spareresti anche le tue fonti come fa cepu? altrimenti non sei credibile (e in effetti non lo sei).
Ricordati anche che con il famigerato CIP6, non vengono finanziate le rinnovabili, ma gli inceneritori della Marcegaglia e co. (che tra l'altro produce anche il fotovoltaico...).
http://it.wikipedia.org/wiki/CIP6
Quindi prima di puntare il dito sulle rinnovabili informati.
4 aprile 2012 7:43 - Cepu
Beato idiota chi pensa ancora che i combustibili rimangano ai prezzi di anni fa quando la benzina è arrivata a due euro in pochi mesi.

INFATTI l'autorità energia ha GIA' aumentato le bollette del 5,8 per i COMBUSTIBILI. Il prezzo dei combustibili salirà sempre. E sappiamo bene che i combustibili sono pure molto inquinanti.

Le rinnovabili invece, sono gratuite ed ecologiche.

Investire ancora di piu nelle rinnovabili, per far costruire nuovi impianti (aumento 4%, ben inferiore al 5,8%) significa dare soldi agli italiani e non agli arabi.
3 aprile 2012 18:08 - ennio4531
Ci vuol poco a confutare cepu.

Facciamo questa prova:

- aboliamo i conti energia e paghiamo l'energia elettrica fornita dagli impianti eolico/solari allo stesso prezzo di quello che paghiamo agli impianti tradizionali.

Risultato ?

Tutti gli impianti da rinnovabile fallirebbero in quanto le loro entrate diminuirebbero di circa il 66% e la bolletta elettrica di un buon 10% in quanto non saremmo più gravati dai circa € 6 miliardi di sussidi che oggi paghiamo soltanto al fotovoltaico.

Perchè ADUC non avvia una campagna di tal fatta in modo da porre tutti i produttori sullo stesso piano ?

Quando cepu scrive:

"Con sole e vento crolla il prezzo dell'elettricità ! "

è frutto di pura ... DEMENZA !
3 aprile 2012 15:34 - Cepu
Ci vuol poco a confutare ennio.

Con sole e vento crolla il prezzo dell'elettricità !

Risparmi per 37 miliardi di euro in venti anni.

Grazie al fotovoltaico nel 2011 la quotazione dell'energia nei periodi di punta è scesa del 10%

http://www.repubblica.it/ambiente/2012/04/03/news/dossier_ri nnovabili-32680238/index.html?ref=search
3 aprile 2012 15:20 - Cepu
Da quando la generazione elettrica è stata liberalizzata, chi può produce energia autonomamente, senza perdite da distribuzione e senza acquistare da Terna/Enel. E fa solo bene.

http://www.autorita.energia.it/allegati/elettricita/TUP.pdf< br />
La legislazione vigente (articolo 2, comma 8, del decreto legislativo n. 79/99) definisce la
cogenerazione come la produzione combinata di energia elettrica e calore che garantisce un
significativo risparmio di energia primaria rispetto agli impianti separati, secondo le modalità definite dall’Autorità.
3 aprile 2012 15:09 - Cepu
Quindi ricapitolando, l'energia elettrica aumenta del 5,8 a causa dei rincari dei combustibili, e del 4% per compensare l'autoproduzione italiana da rinnovabile.

Ovvia risposta: tutti autoproduttori con le rinnovabili !!
3 aprile 2012 15:04 - Cepu
Grazie al cielo l'italia è scampata al baratro di impianti nucleari, lenti da costruire, costosissimi finanziariamente, rigidi nell'esercizio che richiede combustibile estero, potentemente inquinanti con scorie di durata millenaria.

Ancora oggi i consumatori pagano in bolletta i costi di smaltimento. E il povero ennio si trangugia le stupidaggini del ministro Passera, strenuo difensore delle famiglie (da quando?)
3 aprile 2012 10:53 - ennio4531
Di fronte ai miei dati non contestati, cepu non può che citare il povero ministro dell'ambiente il quale ovviamente non può che barcamenarsi tra l'incudine ovvero la stangata di cui parla il suo collega di governo il ministro per lo Sviluppo Economico, Corrado Passera,

“riferendosi al fotovoltaico critica il rastrellamento “di 150 miliardi di soldi alle famiglie.."

e le organizzazioni di Verdi e produttori che difendono la loro ideologia o il loro portafoglio.

L'Italia, rinunciando al nucleare civile, deve trascinarsi nei prossimi decenni due enormi pesi che si assommano e che renderanno il sistema produttivo del paese sempre meno competitivo :

- l'incremento dei fossili gas/petrolio;

- gli incentivi alle fonti rinnovabili che per altri 20 anni succhieranno almeno 100/150 miliardi di euro per coprire il 4/5 % del fabbisogno nazionale.

E dal momento che gli impianti da rinnovabile se li possono permettere solo i 'ricchi' e i 'benestanti', questo significa che una buona fette degli incentivi saranno a carico dei 'poveracci'.
3 aprile 2012 9:01 - Cepu
Chi toppa costantemente qui è ennio, con la sua capacità di non vedere oltre il naso.

Il ministro dell’Ambiente Corrado Clini oggi chiarisce.

L’aumento dell’elettricità del 5.8% è già operativo, ed è dovuto al caro-COMBUSTIBILI. Ma ci sono ancora margini per evitare il salasso aggiuntivo del 4% che dovrebbe scattare a maggio, ripulendo la bolletta dagli oneri impropri e finanziando diversamente una parte degli incentivi, anche attraverso una carbon tax che complessivamente alleggerisca il carico fiscale sul lavoro e premi le energie meno inquinanti.

La polemica con l’Autorità dell’energia è evidente, perché quei 10 miliardi di oneri aggiuntivi non tornano: alle rinnovabili ne andrebbero imputati solo 6, mentre i restanti 4 andrebbero a finanziare meccanismi come il CIP6 che premia le aziende energivore e che nulla ha a che vedere con le energie pulite e per oneri impropri e ‘interrompibilità’.

Sentiamo le altre campane:

IL MINISTRO DELL'AMBIENTE - Per Clini, "mettere in contrapposizione la riduzione della bolletta energetica e il sostegno alle fonti rinnovabili'' è "un errore strategico'' perché "rischieremmo di uscire dal settore delle rinnovabili mortificando la capacità innovativa del Paese, penalizzando l'industria nazionale, aumentando la disoccupazione: sarebbe come abbandonare la telefonia negli anni Ottanta, prima del boom''.

I VANTAGGI DELLE RINNOVABILI - Per "alleggerire il costo delle bollette'', aggiunge, "è importante non sbagliare l'intervento inseguendo falsi bersagli'' perché non bisogna dimenticare che ci sono anche "benefici che arrivano alle casse pubbliche proprio dallo sviluppo dell'energia pulita''. Non si possono, insomma, "sottolineare i costi'' e "ignorare i vantaggi in termini di incremento del prodotto lordo, aumento del gettito fiscale, diminuzione del picco diurno della domanda, maggiore occupazione, miglioramento della bilancia commerciale''.

LEGAMBIENTE - "Bravo Clini, e basta bugie sui costi delle rinnovabili in bolletta. Gli italiani pagano soprattutto la dipendenza dai combustibili fossili e le troppe centrali termoelettriche a mezzo servizio''. Così, Edoardo Zanchini, vicepresidente di Legambiente, interviene in merito all'allarme costi in bolletta sui principali quotidiani. I vantaggi delle tecnologie pulite, rileva, "diventano, invece, sempre più evidenti: abbassano il prezzo dell'elettricità al picco della domanda proprio grazie al solare fotovoltaico, riducono le importazioni grazie a una produzione pari al 26,6% dei consumi elettrici, abbassano i costi legati al protocollo di Kyoto. Invitiamo quindi il ministro dello Sviluppo Economico, Corrado Passera a leggere con attenzione lo studio della Bocconi che mette in luce i risparmi che gli investimenti nelle rinnovabili.
2 aprile 2012 19:33 - ennio4531
L'Aduc, che ha tanti meriti, sulla questione energetica ha .. toppato.

Si è illusa, e ha illuso, che le energie rinnovabili siano il toccasana per uscire dall'emergenza energetica tant'è che da anni non ha praticamente pubblicato nulla sui costi altissimi sostenuti dagli utenti per favorire energie olico/solari notoriamente costosissime, inefficienti, discontinue nella fornitura di energia, in parte tossiche e deturpanti( tralasciamo la questione delle superfici agricole occupate !).

Persino la principale rivista dei consumatori Altroconsumo, dopo anni di promozione del fotovoltaico, nel luglio dell'anno scorso ha cambiato registro denunciando i costi altissimi degli incentivi e la speculazione finanziaria che ha fatto leva proprio sugli incentivi.

Eppure le avvisaglie della cuccagna delle rinnovabili a favore di pochi venivano già denunciate circa due anni fa dal Sole-24 Ore che in data 1 maggio 2010 scriveva:

‘ Sono state depositate a Terna e all’Enel 45mila domande fotocopia per 152mila MW pari a tre volte la richiesta massima nell’ora di punta dell’intera Italia…'

E alla domanda ‘ E’ economico per la collettività avere tanti piccoli produttori di energie alternative ?

… secondo Terna .. proprio no ..

“ Tutte le connessioni più semplici sono state prenotate e ai progetti seri bisogna proporre soluzioni di allacciamento sempre più remote e complesse”

Tante richieste di allacciamento impongono lavori impegnativi alla rete elettrica .

L’anno scorso Terna ha dovuto realizzare 900 km di linee con una spesa di 500 milioni e presto dovrà impegnarne altri 1,1 miliardi.

Chi paga ?

Il fatto sostanziale è che, come riaffermato più volte dai produttori/installatori di energie rinnovabili, tolti gli incentivi et similia tutto il mondo del rinnovabile chiuderebbe i battenti in quanto non competitivo .

Possiamo dire che l'Aduc sull'argomento in questi ultimi due anni si è... alquanto distratta ?

E che senso ha chiamare in causa i politici quando sono stati spinti a fare ciò che hanno fatto proprio da coloro che adesso salgono in cattedra per pontificare ?
1 aprile 2012 18:48 - lucillafiaccola1796
ciavete, ciabbiamo i gnacciadroni... e benci Sta.Lin!!!!!
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