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19 aprile 2012 19:55 - renzo1391
All'inizio avevo provato a fare qualche calcolo.
Quando ho visto che, se andava tutto bene, avrei risparmiato si e no una trentina di euro/anno, ho pensato "e chi me lo fa fare di rompere le scatole ai vicini mandando la lavatrice di notte, per così poco" ?

Tariffa bioraria? Una fregatura che non paga.
19 aprile 2012 11:24 - Cepu
@debbole, c'è una buona analisi su http://www.lavoce.info/articoli/pagina1002995.html
In sintesi, quelli del termoelettrico sono molto arrabbiati perchè per colpa delle rinnovabili perdono molti soldi: avrebbero preferito stare come prima. Importare (combustibili/energia), metterci un bel ricarico e vendere. Ora che gli italiani autoproducono e vendono, gli va per aria il business, e oppongono tutta la resistenza possibile.

Ad esempio, spostano le tariffe care di sera, quando il fotovoltaico cala la produzione e l'eolico non ha ancora iniziato la produzione notturna. Centellinano l'uso dell'idroelettrico ai momenti più lucrosi. Ora pretendono indennizzi per la fornitura delle riserve tecniche. Insomma, ENEL non è certo un'amica del suo "stimato" consumatore

@laura6418, di notte va molto forte l'eolico: pensi che per scarsità di domanda notturna e insufficienza di capacità di rete molti impianti eolici vengono fermati. E nelle giornate dell'emergenza Gas, L'Italia esportava energia elettrica da fotovoltaico alla Francia: un fenomeno da coltivare !

Interessante, per tutti, il piano di sviluppo 2012 di TERNA: http://www.terna.it/LinkClick.aspx?fileticket=3pVRglbZa3k%3d &tabid=6020

"... Nel corso del 2011 la capacità installata di nuovi impianti fotovoltaici è cresciuta molto rapidamente ed alla fine dell’anno ha raggiunto il valore record di oltre 12 GW, che avvicina l’Italia ad altri Paesi Europei come Germania e Spagna.

Tale fenomeno, tuttavia, ha reso necessario porre rapidamente l’attenzione su nuove importanti
problematiche di gestione in sicurezza della rete e del sistema elettrico nel suo complesso, che hanno comportato una sostanziale revisione dei paradigmi su cui tradizionalmente si erano basati l’esercizio e lo sviluppo del sistema. In presenza infatti di grandi quantitativi di potenza prodotta sul sistema da impianti tipicamente non programmabili e in parte aleatori, in particolare nei momenti in cui il fabbisogno in potenza è piuttosto basso (notte), risulta fondamentale poter disporre a pieno ed in modo efficace di tutte le risorse di regolazione esistenti, tra le quali gli scambi con l’estero e gli impianti di accumulo rivestono un ruolo fondamentale per garantire l’equilibrio istantaneo di immissioni e prelievi."

"...Il 2011 ha segnato un punto di discontinuità nel mondo dell’energia anche per le conseguenze
dell’incidente alla centrale nucleare giapponese di Fukushima, che ha influenzato in modo rapido e deciso le politiche energetiche di nuclear phase out di diversi Paesi Europei, tra i quali la Germania (che ha già provveduto allo shut down di oltre 8 GW e prevede la dismissione del restante parco produttivo entro il 2022) e la Svizzera (che sta delineando un programma di dismissione che si concluderà nel 2034). Gli studi effettuati e quelli in corso in ambito europeo con riferimento a tali scenari prefigurano impatti rilevanti sulla
composizione del mix produttivo europeo e sull’adeguatezza dei sistemi elettrici europei e, anche per il forte sviluppo della nuova capacità produttiva da fonte rinnovabile non programmabile, lasciano prevedere un diverso utilizzo delle linee di interconnessione caratterizzato da una più accentuata variabilità e bidirezionalità degli scambi in relazione alle mutate esigenze di sicurezza, alla disponibilità di offerta e alle
condizioni di mercato.
18 aprile 2012 18:58 - debbbole
Pur concordando sul discorso ambientale, e pur sapendo che consumare di più il giorno implica l'avere un picco in estate ed inverno proprio nelle ore di punta, cioè quando l'energia costa di più, costringendo la nazione all'acquisto di energia a costi svantaggiosi, in realtà ciò che mi chiedo è: che fine fa l'energia prodotta col fotovoltaico? Non dovrebbe andare ad abbassare le necessità della nazione durante il giorno? Come mai l'energia di giorno continua a non convenire? Perchè, da profano, immagino invece che la bolletta energetica della nazione debba per forza essere cambiata o comunque mi aspetterei che le proiezioni riportassero una tendenza al cambiamento... Forse il risparmio nell'utilizzo delle rinnovabili di giorno si converte in benefit di qualche dirigente?
18 aprile 2012 11:52 - Zanna
Non l'ho mica capito questo articolo, conviene perché azionando la lavatrice alle 11 di sera si risparmiano 3€ al MEGAWatt? Il gioco vale la candela? Oltre a considerare che, in un ambiente civile, non si può far andare la centrifuga a quell'ora perché sveglierebbe tutto il condominio e che il consumatore non paga in base all'andamento del prezzo del mercato, quindi il fatto che il costo alle 4 del mattino sia quasi dimezzato non incide sulla bolletta.
Avendo letto l'articolo in questione (che a differenza del titolo sensazionalista, all'interno faceva considerazioni un po' più dettagliate e meno catastrofiste) ho letto la mia bolletta e il costo è di 0.90 €/Kw in F1 e 0.80 €/Kw in F2 e 3. In sostanza l'articolo diceva (e su questo sono d'accordo) che non vale più la pena fare salti mortali per stirare, lavare, asciugare, ecc. perché non cìè più tutta questa convenienza.
Infine non ho capito perché utilizzare lo stesso elettrodomestico, allo stesso modo e per lo stesso tempo duranti il giorno dovrebbe inquinare di più (considerando anche il fatto che di giorno molta energia è fornita dal fotovoltaico e dall'eolico casomai dovrebbe essere il contrario...)
17 aprile 2012 18:26 - laura6418
Io avendo A2A devo dire che il risparmio è pressochè ridicolo. Ma ovviamente si fa.
Consideriamo però che una parte dell'en consumata di giorno arriva dagli impianti di Fotovoltaico quindi non inquina, mentre quella notturna per forza di cose arriva almeno dall'idroelettrico se non da impianti a GAS.
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