Avrei lasciato questo ragazzo di 20 libero di ascoltare
musica a tutto volume, probabilmente la pattuglia ha cercato
di far vedere che stavano lavorando in agosto, i rave sono
vietati severamente ma vengono avallati costantemente
perché molte persone ci guadagnano e LO SANNO TUTTI ANCHE
CHI DICE DI NON SAPERE, mi trovo in una zona dove durante un
RAVE hanno ammazzato un ragazzo in giovane età e nessuno si
è accorto di niente -ho letto le loro dichiaraziini- gli
sono passati sopra con le loro auto. Provincia di macerata
-san severino marche oggetto di un altra inchiesta nel 2005
per messe nere con sacrificio di animali, inchiesta arenata
ed allora qui il CODICE PENALE COSA DICE?
ragazzetti anche minori che giocano nelle strade nei parchi
e non possono alzare la voce? Devono giocare a bassa
voce?Che razza di paese l'italia che difende la DEVIANZA
-pedofilia compresa- e colpevolizza i minori che giocano o
ragazzi in giovane età che ascoltano musica?
Molti report scrivevano che italia non è un paese per
giovani e concordo perché CONTINUA a venerare la morte -
devianza - oblio - ossessioni - negazionismo.
6 febbraio 2013 10:48 - LU_CA
Aggiungo: gli ebook normalmente costano un paio di euro non
di più!
6 febbraio 2013 10:47 - LU_CA
A me questo articolo mi sembra un redazionale pubblicitario
per il libro di 80 pagine scritto da non ho capito chi e
venduto ad un prezzo di 81 euro + IVA - a proposito: il
prezzo non dovrebbe essere già ivato?
Aduc: più rigore please!
18 ottobre 2012 14:26 - laura6418
Che ci sia qualcosa che va regolato, sicuramente, ma il
principio che NON SI DISTURBA la quiete pubblica in quanto
bene comune mi sta benissimo: il ragazzo a Ferragosto NON
PUO' SAPERE SE davvero non dà fastidio a qualcuno. Come
potrebbe verificare che è davvero fino all'estensione del
suo rumore?
Che le pene siano eccessive è sicuro, ma vale per TANTE
ALTRE LEGGI: in Italia dovremmo avere pene meno drastiche,
ma inflitte immancabilmente e velocemente, ma non avviene
mai.
è questo il nodo, non l'articolo sul rumore, danno che
spesso arrechiamo per maleducazione.
Pensiamo alla fuga di GAS: nessuna pena, neppure si pagano i
pompieri per l'intervento, ma poi, se muore qualcuno, allora
sì, reato penale: ma PRIMA DEVE MORIRE QUALCUNO.
soliti assurdi italiani...e qui si gioca con la vita!!
6 luglio 2012 16:52 - antonio8283
E scusate, ma visto che siamo come si suol dire con
incongruenze e assurdità giuridico-legali voglio porre
all'attenzione dei lettori (e sostenitori effettivi e morali
di Aduc, fra i quali figura anche lo scrivente) un fatto
abbastanza curioso che ho letto - sempre su condominio web
(credo) o comunque su latra rubrica specializzata proprio
qualche giorno fa -ovvero che un giudice di cassazione ha
dato torto ad uno o più condomini che avendo pizzicato sul
fatto (cioè con le cosiddette mani nella marmellata) un
altro condomino che aveva danneggiato una paqrte (o
struttura) comune avevano ottenuto (mediante delibera
assembleare a regolare maggioranza) di far addebitare al
condomino i costi per la sistemazione del "malefatto". Qui
sì che siamo all'assurdo: non solo la flagranza non ha più
alcun valore ma oltretutto la beffa di doversi sopportare i
costi per una scorrettezza (palese) compiuta da una persona
ben individuata. Forse il contesto è diverso ma ammettiamo
che si colga sul fatto uno che sta scassinando la portiera
di un'auto nel parcheggio condominiale o la porta del
proprio vicino di casa cosa si deve fare fargli i
complimenti? L'assurdità stà in certe sentenze che
premiano gli scorretti. Bisognerebbe per prima cosa
sanzionare i giudici che arrivano a tanto. poi ciascuno la
pensi come meglio crede.
6 luglio 2012 16:41 - antonio8283
Beh saremo anche al ridicolo - sicuramente su moltissime
cose lo siamo per forma congenita - ma personalmente starei
attento a definire ridicola una situazione (il bravo ragazzo
appassionato di musica "metallara" il quale - essendo
ferragosto - pensa bene (a modo suo; nella sua testa !) di
metter musica credendo di non arrecare disturbo a
chicchessia in quanto ritiene (?) che tutti siano al mare a
mostrar le chiappe chiare.... Come se un pomeriggio di
ferragosto ammesso (e non concesso) che tutti siano al mare
o in montagna o vattelapesca desse a tutti la facoltà di
fare ciò che meglio crede, E quindi di ascoltarsi la musica
a livello di rompitimpani. Eh no la buona educazione (quella
che non c'è più e qui il fascismo c'entra come i cavoli a
merenda) suggerisce - anzi impone - di agire sempre nel
massimo rispetto degli altri. Pertanto il volersi
aggrappare sugli specchi (del ventennale regime) non è
molto edificante. Certo chi ha sanzionato il (pacifico ?)
metallaro avrebbe forse potuto limitarsi ad una energica
strigliata (lavata di capo in senso verbale) chiedendogli di
spegnere la radio. Ma nella sostanza sanzionare chi commette
atti di maleducazione o, peggio, di palese inciviltà non è
affatto cosa sbagliata.
4 luglio 2012 19:49 - ragno96
Mai sentito di interventi punitivi contro il disturbo da
rumore.........magari si potessero ottenere, con la
maleducazione dilagante (musica sparata, televisioni a
finestre aperte, cani, cagnolini e cagnacci senza controllo,
motorini senza marmitte etc etc etc)........
4 luglio 2012 12:08 - aldo1926
Gallucci confonde l'articolo 844 del Codice Civile, che
tutela i vicini dai rumori molesti prodotti dal conduttore
di un "fondo" vicino, con l'art 659 del Codice Penale che
tutela la collettività dai rumori molesti compiuti da
chiunque.
Meno seghe mentali please ... il disco dei Metallica a tutto
volume non si mette mai e rave party a tutto volume danno
fastidio anche a un chilometro di distanza.
4 luglio 2012 9:45 - mario7404
Comunque sia credo ci vorrebbe in Italia maggior rispetto
per gli altri e tanto buon senso.
4 luglio 2012 9:05 - trillo
quando si parla di diritto eviterei filippiche e sproloqui
personali, tra l'altro, a mio parere, totalmente errati:
evidentemente Gallucci non ha alcuna idea di cosa significhi
ritrovarsi in realtà di disagio da tali cause, o concause,
magari soggettve, ma concludenti.
Spetta al magistrato, e grazie appunto alla Legge, valutare
il contesto.