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27 luglio 2018 21:35 - Cristina Ciccarelli
Avrei lasciato questo ragazzo di 20 libero di ascoltare musica a tutto volume, probabilmente la pattuglia ha cercato di far vedere che stavano lavorando in agosto, i rave sono vietati severamente ma vengono avallati costantemente perché molte persone ci guadagnano e LO SANNO TUTTI ANCHE CHI DICE DI NON SAPERE, mi trovo in una zona dove durante un RAVE hanno ammazzato un ragazzo in giovane età e nessuno si è accorto di niente -ho letto le loro dichiaraziini- gli sono passati sopra con le loro auto. Provincia di macerata -san severino marche oggetto di un altra inchiesta nel 2005 per messe nere con sacrificio di animali, inchiesta arenata ed allora qui il CODICE PENALE COSA DICE?

ragazzetti anche minori che giocano nelle strade nei parchi e non possono alzare la voce? Devono giocare a bassa voce?Che razza di paese l'italia che difende la DEVIANZA -pedofilia compresa- e colpevolizza i minori che giocano o ragazzi in giovane età che ascoltano musica?

Molti report scrivevano che italia non è un paese per giovani e concordo perché CONTINUA a venerare la morte - devianza - oblio - ossessioni - negazionismo.
6 febbraio 2013 10:48 - LU_CA
Aggiungo: gli ebook normalmente costano un paio di euro non di più!
6 febbraio 2013 10:47 - LU_CA
A me questo articolo mi sembra un redazionale pubblicitario per il libro di 80 pagine scritto da non ho capito chi e venduto ad un prezzo di 81 euro + IVA - a proposito: il prezzo non dovrebbe essere già ivato?
Aduc: più rigore please!
18 ottobre 2012 14:26 - laura6418
Che ci sia qualcosa che va regolato, sicuramente, ma il principio che NON SI DISTURBA la quiete pubblica in quanto bene comune mi sta benissimo: il ragazzo a Ferragosto NON PUO' SAPERE SE davvero non dà fastidio a qualcuno. Come potrebbe verificare che è davvero fino all'estensione del suo rumore?

Che le pene siano eccessive è sicuro, ma vale per TANTE ALTRE LEGGI: in Italia dovremmo avere pene meno drastiche, ma inflitte immancabilmente e velocemente, ma non avviene mai.

è questo il nodo, non l'articolo sul rumore, danno che spesso arrechiamo per maleducazione.

Pensiamo alla fuga di GAS: nessuna pena, neppure si pagano i pompieri per l'intervento, ma poi, se muore qualcuno, allora sì, reato penale: ma PRIMA DEVE MORIRE QUALCUNO.
soliti assurdi italiani...e qui si gioca con la vita!!
6 luglio 2012 16:52 - antonio8283
E scusate, ma visto che siamo come si suol dire con incongruenze e assurdità giuridico-legali voglio porre all'attenzione dei lettori (e sostenitori effettivi e morali di Aduc, fra i quali figura anche lo scrivente) un fatto abbastanza curioso che ho letto - sempre su condominio web (credo) o comunque su latra rubrica specializzata proprio qualche giorno fa -ovvero che un giudice di cassazione ha dato torto ad uno o più condomini che avendo pizzicato sul fatto (cioè con le cosiddette mani nella marmellata) un altro condomino che aveva danneggiato una paqrte (o struttura) comune avevano ottenuto (mediante delibera assembleare a regolare maggioranza) di far addebitare al condomino i costi per la sistemazione del "malefatto". Qui sì che siamo all'assurdo: non solo la flagranza non ha più alcun valore ma oltretutto la beffa di doversi sopportare i costi per una scorrettezza (palese) compiuta da una persona ben individuata. Forse il contesto è diverso ma ammettiamo che si colga sul fatto uno che sta scassinando la portiera di un'auto nel parcheggio condominiale o la porta del proprio vicino di casa cosa si deve fare fargli i complimenti? L'assurdità stà in certe sentenze che premiano gli scorretti. Bisognerebbe per prima cosa sanzionare i giudici che arrivano a tanto. poi ciascuno la pensi come meglio crede.
6 luglio 2012 16:41 - antonio8283
Beh saremo anche al ridicolo - sicuramente su moltissime cose lo siamo per forma congenita - ma personalmente starei attento a definire ridicola una situazione (il bravo ragazzo appassionato di musica "metallara" il quale - essendo ferragosto - pensa bene (a modo suo; nella sua testa !) di metter musica credendo di non arrecare disturbo a chicchessia in quanto ritiene (?) che tutti siano al mare a mostrar le chiappe chiare.... Come se un pomeriggio di ferragosto ammesso (e non concesso) che tutti siano al mare o in montagna o vattelapesca desse a tutti la facoltà di fare ciò che meglio crede, E quindi di ascoltarsi la musica a livello di rompitimpani. Eh no la buona educazione (quella che non c'è più e qui il fascismo c'entra come i cavoli a merenda) suggerisce - anzi impone - di agire sempre nel massimo rispetto degli altri. Pertanto il volersi aggrappare sugli specchi (del ventennale regime) non è molto edificante. Certo chi ha sanzionato il (pacifico ?) metallaro avrebbe forse potuto limitarsi ad una energica strigliata (lavata di capo in senso verbale) chiedendogli di spegnere la radio. Ma nella sostanza sanzionare chi commette atti di maleducazione o, peggio, di palese inciviltà non è affatto cosa sbagliata.
4 luglio 2012 19:49 - ragno96
Mai sentito di interventi punitivi contro il disturbo da rumore.........magari si potessero ottenere, con la maleducazione dilagante (musica sparata, televisioni a finestre aperte, cani, cagnolini e cagnacci senza controllo, motorini senza marmitte etc etc etc)........
4 luglio 2012 12:08 - aldo1926
Gallucci confonde l'articolo 844 del Codice Civile, che tutela i vicini dai rumori molesti prodotti dal conduttore di un "fondo" vicino, con l'art 659 del Codice Penale che tutela la collettività dai rumori molesti compiuti da chiunque.

Meno seghe mentali please ... il disco dei Metallica a tutto volume non si mette mai e rave party a tutto volume danno fastidio anche a un chilometro di distanza.
4 luglio 2012 9:45 - mario7404
Comunque sia credo ci vorrebbe in Italia maggior rispetto per gli altri e tanto buon senso.
4 luglio 2012 9:05 - trillo
quando si parla di diritto eviterei filippiche e sproloqui personali, tra l'altro, a mio parere, totalmente errati: evidentemente Gallucci non ha alcuna idea di cosa significhi ritrovarsi in realtà di disagio da tali cause, o concause, magari soggettve, ma concludenti.
Spetta al magistrato, e grazie appunto alla Legge, valutare il contesto.
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