@ Cepu.
Grazie ma penso che non posso farlo, averlo saputo
prima...
I fatti che ho raccontato sono del 2009...Penso siano
scaduti i termini legali.
Inoltre la procura di Civitavecchia copre un territorio di
competenza molto vasto. E' intasata parecchio e, a quanto ne
so, vogliono anche chiuderla.
Fortunatamente (o sfortunatamente) a causa di un episodio
per il quale ho "perso" circa 7.000 euro, in questi anni ho
maturato un esperienza legale non indifferente. Sono qui:
http://dilatua.aduc.it/forum/contratto+index+europea_3936.ph
p e sono coinvolto in prima persona in una battaglia legale
che, spero, avra' un buon fine.
La ringrazio.
11 luglio 2012 16:25 - Cepu
Un articolo interessante sulla VOCE:
La gestione di una causa civile costa allo Stato circa 500
euro, il cittadino che la inizia ne paga 43 di contributo
unificato. È per questo che il ricorso alla giustizia
civile si è trasformato spesso in un abuso e ha causato
l'ingolfamento dei tribunali, sommersi ogni anno da oltre 5
milioni di nuove procedure.
Un aggiunta al post qui sotto: le due transazione sulla mia
carta (quelle che ho disconosciuto) erano servite per
l'acuisto di biglietti tramite il sito di trenitalia (era
specificata anche la stazione dove era avvenuta la
transazione) per un totale di circa 300 euro. In pratica
c'era quasi nome, cognome ed indirizzo del truffatore. Ho
anche telefonato a trenitalia per avere copia del biglietto
ma mi e' stato detto che per la privacy (anche se la
transazione e' stata fatta con una carta a mio nome), non
potevano dirmelo. Io trovo tutta la storia alquanto strana.
Giuro che e' vera.
10 luglio 2012 16:37 - underground
@ Cepu.
No, il mio caso e' stato archiviato a prescindere. Ho fatto
la denuncia alla polizia postale dei VT. Loro hanno inviato
alla procura competente (Civitavecchia), l'autorizzaione
all'indagine (mi e' stato confermato che senza questa
procedura nessuno puo' indagare). La procura ha archiviato.
Ho tutto il fascicolo in mio possesso. Sono stato anche alla
sede della postale di VT a chiedere lumi (un poliziotto
della investigativa di Civitavecchia mi ha detto che il
fascicolo trovava strano che avessero mandato il fascicolo
senza prove)) e a VT mi e' stato risposto che non avevano
fatto indagini perche' non autorizzati. Erano anche
abbastanza alterati perche' messa cosi'la faccenda (detto da
loro) sembra che la polizia non fa niente. Poi, voce di
popolo non ufficiale, mi e' stato riferito che sopra un
certo "tetto" (minimo 500 euro) l'indagine non parte perche'
costa piu' del rimborso. Ribadisco: l'ultima cosa mi e'
stata detta da una persona non ufficialmente coinvolta.
10 luglio 2012 13:47 - Cepu
Evidentemente underground ha a che fare con un problema
complicato. Se le indagini preliminari della polizia non
hanno avuto buon esito, ad esempio nell'identificare un
colpevole (che non può essere un indirizzo IP) con buona
probabilità di portare a termine una causa e vincere, il PM
non ha grosse alternative a chiedere al GIP di archiviare in
attesa di nuovi elementi.
10 luglio 2012 11:21 - underground
Vale anche in Italia?
Nel senso: a me non importa conoscere l'indirizzo IP di uno
che mi offende...mi interessa che paghi in un tribunale per
quello che ha fatto. So per certo che se vogliono trovare
sul web qualcuno, anche se si usa tor si puo' fare...per
reati molto gravi sei tracciabile...per una semplice frode
teematica sulla carta di credito,e' successo a me, la
procura di Civitavecchia non ha dato luogo a procedere...un
agente mi ha spiegato che quando si chiede alla procura di
competenza l'autorizzazione all'indagine e questa viene
archiviata, come nel mio caso, non si ravvisa un estremo di
reato. Vorrei chiedere alla procura se nel caso i soldi
fossero stati rubati a loro se lo considerano reato...ma
questa e' un altra storia.
10 luglio 2012 10:19 - Cepu
Molto ragionevole. Un indirizzo, come noto da anni agli
specialisti, NON identifica un utente. E' solo un parametro
di rete utile a far funzionare internet.