COMMENTI
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11 luglio 2013 18:26 - riccardo1146
Ha ragione Maurizio , nessuno si rende conto del FURTO del TEMPO che viene perpetrato sui cittadini, andrebbe retribuito.....!!!
11 luglio 2013 12:16 - ennio4531
... non è vero che l'Italia sia affetta da immobilismo .

Lo conferma la lettura della

DELIBERAZIONE 16 GENNAIO 2013 6/2013/R/COM

DISPOSIZIONI IN MATERIA DI AGEVOLAZIONI TARIFFARIE E RATEIZZAZIONE DEI PAGAMENTI PER LE POPOLAZIONI COLPITE DAGLI EVENTI SISMICI VERIFICATISI NEI GIORNI DEL 20 MAGGIO 2012 E SUCCESSIVI.

L’AUTORITÀ PER L’ENERGIA ELETTRICA E IL GAS....

Trattasi di un documento di 34 pagine che rappresenta una summa ovvero richiamo 'orgiastico' a direttive europee, leggi , decreti , deliberazioni , comunicazioni , note , osservazioni che dimostra l'impegno a smuovere le ...acque per giungere a che cosa ?

A fissare una nuova tassa di scopo ( chiamata componente tariffaria ) sulle bollette dell'acqua e precisamente :

"Art. 25.1. Dall’1 gennaio 2013 la componente tariffaria UI1, di cui al comma 24.1, è pari a 0,05 centesimi di euro/metro."

Memori dell'iva sullaTarsu, ci rincuora il fatto che tale balzello ne sia stato esentato .....

Bontà loro .....
10 luglio 2013 20:47 - lucillafiaccola1796
La vittima che non protesta da sola o in gruppo, si merita le cattiverie del carnefice. Ci sono i carnefici perché le vittime non si ribellano.

N.A.C.
N.A.C.
N.A.C.
N.A.C.
N.A.C.
10 luglio 2013 11:16 - eli61
Signori miei, Gentile Donvito,
se vogliamo salvare questo Paese dobbiamo URLARE!!!
E' un problema di 'rendite di posizione', sono perfettamente d'accordo; ma avete mai provato, in un Ufficio Postale, a contestare all'operatore di turno l'inutile attesa tra un utente che ha già concluso le sue operazioni, e un successivo - che non si presenta perchè nel frattempo ha rinunciato alla fila - quando la cosa si ripete per tante volte e si rimane con gli occhi fissi al 'tabellone' in attesa del proprio numero? I tempi di attesa si riducono magicamente. E quando così non fosse, chiedete del Responsabile di Sala - perché ci deve essere! - e vedrete che le cose si sveltiscono.
Quello che voglio dire è che non possiamo più permetterci di delegare nessuno - come, in qualità di Italiani, siamo sempre molto propensi a fare - né adagiarci continuamente ma dobbiamo necessariamente agire in prima persona, mostrare la faccia, 'sporcarci le mani', urlare se necessario! E dobbiamo farlo sempre, senza stancarci mai, a costo di passare per squilibrati.
Solo così, nel tempo, possiamo sperare di rimettere in salvo la nostra Nazione.
10 luglio 2013 10:41 - maurizio6989
Quando vado alla posta, un tabellone mi informa su quanti minuti dovrò aspettare: mai visto un'attesa superiore ai 5 minuti.
Lo stesso quando vado in banca. La città si impegna a garantirmi un tempo di attesa per i mezzi pubblici non superiore ai 7 minuti e se compro un veicolo d'occasione, il tempo per avere i documenti definitivi é di tre giorni, ma pagando una cifra inferiore ai 10 euro posso averli allo sportello in quindici minuti, compresa la coda di attesa.
Non é il mondo dei sogni, é quello che succede nel terzo millennio in tutti i paesi "normali". Vivo in Svizzera, ed ogni volta che scendo in Italia resto basito a vedere come funziona la posta, dove mi reco per gestire il libretto. Ancor più sorprendente é la reazione dei clienti che accettano tutto come normale e non lo vedono come un "furto di tempo" da parte di un sistema inadeguato, benché costoso come quelli usati nel resto d'Europa.
10 luglio 2013 10:28 - Gabri65
Mi scuso perchè non sarò breve,ma in tema.
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Caro Donvito, come sono d'accordo.

Quando la Cassazione afferma che "Dire Italia paese di Merda è vilipendio alla nazione" dovrebbe preoccuparsi anche che i cittadini di questo paese non siano trattati come "merda" perchè, questo sì che è vilipendio!
Ministri che non sanno se un DDL è costituzionale o meno e che quindi fanno perdere tempo e soldi a questo popolo di m..., ma nessuno se ne cura.
E' possibile che per i Ministri non ci sia un responsabilità civile per gli errori che commettono a danno del paese?
Se il paese è di merda è giusto che non ce ne siano e questa è un'altra conferma alla sua definzione a cui aggiungo un racconto sulla fila dai pendolari delle ferrovie dello stato per rinnovare l'abbonamento PEGASO, almeno quanto accade alla stazione di PISA.

Quanto tra breve le descrivo è stato inoltrato anche all'allora assessore ai traspoerti della regione Toscana CECCOBAO, il quale da buon politico ha risposto:

"Gentile sig.raGabriella Bottai,
l'assessore la ringrazia per la documentata segnalazione.
Siamo ben consapevoli che anche i piccoli disservizi contribuiscono a rendere il servizio ferroviario spiacevole e ad allontanare utenti, invece di attrarne di nuovi. Mentre un trasporto pubblico locale efficiente e funzionale, significa togliere auto dalle strade e dalle nostre città, a tutto vantaggio dell'ambiente, della salute e della vivibilità della nostra regione.

Grazie ancora per la segnalazione,
Segreteria Ass.Ceccobao"

Lo definisce "piccolo disservizio", ma quando il disservizio si trasforma in“normalità” diventa "funzionamento di merda"


SEGNALZIONE ALL'ASSESSORE
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Gent.mo Dott. Ceccobao,

visto il suo impegno, pubblicizzato nei telegiornali locali, volto a
migliorare il trasporto pubblico le allego il reclamo che questa sera
consegnerò all'ufficio informazioni della stazione centrale di PISA.

Sicuramente molti e più gravi disservizi affliggono le F.S. di cui noi
utenti subiamo le conseguenze senza poter intervenire sulle cause e/o
segnalarle, ma da qualcosa bisogna pur cominciare visto che non sembra
esserci alcuna volontà per migliorare le cose.

Augurandole buon lavoro le faccio i miei più cordiali saluti


RECLAMO
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Spett.le Gruppo Ferrovie dello Stato

Assessore Infrastrutture e mobilità della Regione Toscana dott.Luca Ceccobao


Il 27 ottobre 2010 ho rinnovato l’abbonamento PEGASO (tessera n.151374) alla biglietteria della Stazione di Pisa Centrale.
All’unico sportello (n.1), di fatto dedicato anche all’emissione degli abbonamenti PEGASO, (c’è un cartello che lo indica come tale) non funzionava il POS. Non avendo contanti (dovevo pagare 94,80 euro) chiedo cortesemente all’operatore se poteva utilizzare il POS funzionante di un suo collega che al momento era libero (ore 6.45 della mattina). L’operatore indispettito mi risponde che “NON E’ GIUSTO !!!” e mi fa notare, affisso sul vetro, un cartello piccolo di colore verde con scritte bianche in inglese e italiano assolutamente poco visibile per un vedente (figuriamoci per un ipovedente).

Mi arrabbio un pò.

Visto che l’abbonamento è rinnovabile a partire dal giorno 20 del mese precedente a quello di validità chiedo se è possibile che su 6 sportelli disponibili e 3 chiusi proprio quello dedicato anche al PEGASO avesse il POS non funzionante. Chi, sapendo che dal 20 del mese ci sarà un sovraccarico di lavoro, apre proprio uno sportello senza POS quando ce ne sono altri disponibili? La logistica? Il buon senso pratico italiano? O la vicinanza alla macchinetta del PEGASO?

Vorrei mettere in evidenza che nei giorni di grande affluenza gli operatori degli altri sportelli (non dedicati a PEGASO) della biglietteria di Pisa Centrale sono tenuti a rilasciare l’abbonamento PEGASO ma lo fanno solo dietro insistenza con l’operatore che sempre/spesso fa ostruzionismo. Infatti, eccetto che allo sportello n.1, vicino al quale è posizionata la macchina in grado di emettere gli “originali” abbonamenti PEGASO, gli operatori delle altre postazioni sono autorizzati, sembra, ad emettere il suddetto abbonamento solo compilandolo a mano in doppia copia usando CARTA CARBONE (Tecnologia d’avanguardia di inizio ‘800: venne inventata da Ralph Wedgwood nel 1806).
Da tenere presente che lo sportello PEGASO emette tutti gli abbonamenti PEGASO più tutti gli altri tipi di biglietto. Questo fa si che un povero pendolare debba perdere ore per fare un abbonamento perché, nonostante sia arrivato il suo turno, deve dare la precedenza a chi lo segue nella fila ed aspettare che lo sportello, di fatto dedicato al PEGASO si liberi. Vi chiedo quindi e lo chiedo anche all’assessore ai trasporti della Regione Toscana dott. Ceccobao che cosa si deve intendere per “ EROGAZIONE EFFICIENTE di UN SERVIZIO”. Un pendolare, oltre al tempo perso in viaggio, non può aspettare ore in fila per rinnovare un abbonamento. E’ questo a NON ESSERE GIUSTO!!!!!
E non è giusto perché, mentre a Pisa e in tutte le grandi stazioni sembra esistere un’unica apparecchiatura dedicata a stampare questo tipo di abbonamento, fatta eccezione per la sempre di moda CARTA CARBONE, nelle piccole stazioni (es. Pontedera, Montecatini T.) questi abbonamenti vengono tranquillamente stampati usando un qualsiasi terminale della biglietteria.

Concludo quindi chiedendovi anche di spiegarmi la ragione di una scelta che

• provoca un disservizio all’utenza e un disagio all’operatore costretto ad abbandonare la sua normale postazione di lavoro per utilizzare l’apparato dedicato all’emissione degli abbonamenti PEGASO se non vuole utilizzare la carta carbone.
• rappresenta una scelta antieconomica (oltre per il tempo in più impiegato per l’emissione del titolo di viaggio anche per il costo di acquisizione e di manutenzione delle macchinette erogatrici di tale abbonamento) e non obbligata visto che lo stesso titolo di viaggio, nelle stazioni di minori dimensioni, viene emesso utilizzando un software integrato sui terminali nelle normali postazioni di lavoro.

Sono forse questi i servizi che possono giustificare la “necessità” di aumentare i prezzi dei biglietti dei pendolari? O invece servono ad evidenziare gli sprechi che la determinano?


23/11/2010 Gabriella Bottai
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