Ha ragione Maurizio , nessuno si rende conto del FURTO del
TEMPO che viene perpetrato sui cittadini, andrebbe
retribuito.....!!!
11 luglio 2013 12:16 - ennio4531
... non è vero che l'Italia sia affetta da immobilismo .
Lo conferma la lettura della
DELIBERAZIONE 16 GENNAIO 2013 6/2013/R/COM
DISPOSIZIONI IN MATERIA DI AGEVOLAZIONI TARIFFARIE E
RATEIZZAZIONE DEI PAGAMENTI PER LE POPOLAZIONI COLPITE DAGLI
EVENTI SISMICI VERIFICATISI NEI GIORNI DEL 20 MAGGIO 2012 E
SUCCESSIVI.
L’AUTORITÀ PER L’ENERGIA ELETTRICA E IL GAS....
Trattasi di un documento di 34 pagine che rappresenta una
summa ovvero richiamo 'orgiastico' a direttive europee,
leggi , decreti , deliberazioni , comunicazioni , note ,
osservazioni che dimostra l'impegno a smuovere le ...acque
per giungere a che cosa ?
A fissare una nuova tassa di scopo ( chiamata componente
tariffaria ) sulle bollette dell'acqua e precisamente :
"Art. 25.1. Dall’1 gennaio 2013 la componente tariffaria
UI1, di cui al comma 24.1, è pari a 0,05 centesimi di
euro/metro."
Memori dell'iva sullaTarsu, ci rincuora il fatto che tale
balzello ne sia stato esentato .....
Bontà loro .....
10 luglio 2013 20:47 - lucillafiaccola1796
La vittima che non protesta da sola o in gruppo, si merita
le cattiverie del carnefice. Ci sono i carnefici perché le
vittime non si ribellano.
N.A.C.
N.A.C.
N.A.C.
N.A.C.
N.A.C.
10 luglio 2013 11:16 - eli61
Signori miei, Gentile Donvito,
se vogliamo salvare questo Paese dobbiamo URLARE!!!
E' un problema di 'rendite di posizione', sono perfettamente
d'accordo; ma avete mai provato, in un Ufficio Postale, a
contestare all'operatore di turno l'inutile attesa tra un
utente che ha già concluso le sue operazioni, e un
successivo - che non si presenta perchè nel frattempo ha
rinunciato alla fila - quando la cosa si ripete per tante
volte e si rimane con gli occhi fissi al 'tabellone' in
attesa del proprio numero? I tempi di attesa si riducono
magicamente. E quando così non fosse, chiedete del
Responsabile di Sala - perché ci deve essere! - e vedrete
che le cose si sveltiscono.
Quello che voglio dire è che non possiamo più permetterci
di delegare nessuno - come, in qualità di Italiani, siamo
sempre molto propensi a fare - né adagiarci continuamente
ma dobbiamo necessariamente agire in prima persona, mostrare
la faccia, 'sporcarci le mani', urlare se necessario! E
dobbiamo farlo sempre, senza stancarci mai, a costo di
passare per squilibrati.
Solo così, nel tempo, possiamo sperare di rimettere in
salvo la nostra Nazione.
10 luglio 2013 10:41 - maurizio6989
Quando vado alla posta, un tabellone mi informa su quanti
minuti dovrò aspettare: mai visto un'attesa superiore ai 5
minuti.
Lo stesso quando vado in banca. La città si impegna a
garantirmi un tempo di attesa per i mezzi pubblici non
superiore ai 7 minuti e se compro un veicolo d'occasione, il
tempo per avere i documenti definitivi é di tre giorni, ma
pagando una cifra inferiore ai 10 euro posso averli allo
sportello in quindici minuti, compresa la coda di attesa.
Non é il mondo dei sogni, é quello che succede nel terzo
millennio in tutti i paesi "normali". Vivo in Svizzera, ed
ogni volta che scendo in Italia resto basito a vedere come
funziona la posta, dove mi reco per gestire il libretto.
Ancor più sorprendente é la reazione dei clienti che
accettano tutto come normale e non lo vedono come un "furto
di tempo" da parte di un sistema inadeguato, benché costoso
come quelli usati nel resto d'Europa.
10 luglio 2013 10:28 - Gabri65
Mi scuso perchè non sarò breve,ma in tema.
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Caro Donvito, come sono d'accordo.
Quando la Cassazione afferma che "Dire Italia paese di Merda
è vilipendio alla nazione" dovrebbe preoccuparsi anche che
i cittadini di questo paese non siano trattati come "merda"
perchè, questo sì che è vilipendio!
Ministri che non sanno se un DDL è costituzionale o meno e
che quindi fanno perdere tempo e soldi a questo popolo di
m..., ma nessuno se ne cura.
E' possibile che per i Ministri non ci sia un
responsabilità civile per gli errori che commettono a danno
del paese?
Se il paese è di merda è giusto che non ce ne siano e
questa è un'altra conferma alla sua definzione a cui
aggiungo un racconto sulla fila dai pendolari delle ferrovie
dello stato per rinnovare l'abbonamento PEGASO, almeno
quanto accade alla stazione di PISA.
Quanto tra breve le descrivo è stato inoltrato anche
all'allora assessore ai traspoerti della regione Toscana
CECCOBAO, il quale da buon politico ha risposto:
"Gentile sig.raGabriella Bottai,
l'assessore la ringrazia per la documentata segnalazione.
Siamo ben consapevoli che anche i piccoli disservizi
contribuiscono a rendere il servizio ferroviario spiacevole
e ad allontanare utenti, invece di attrarne di nuovi. Mentre
un trasporto pubblico locale efficiente e funzionale,
significa togliere auto dalle strade e dalle nostre città,
a tutto vantaggio dell'ambiente, della salute e della
vivibilità della nostra regione.
Grazie ancora per la segnalazione,
Segreteria Ass.Ceccobao"
Lo definisce "piccolo disservizio", ma quando il disservizio
si trasforma in“normalità” diventa "funzionamento di
merda"
visto il suo impegno, pubblicizzato nei telegiornali locali,
volto a
migliorare il trasporto pubblico le allego il reclamo che
questa sera
consegnerò all'ufficio informazioni della stazione centrale
di PISA.
Sicuramente molti e più gravi disservizi affliggono le F.S.
di cui noi
utenti subiamo le conseguenze senza poter intervenire sulle
cause e/o
segnalarle, ma da qualcosa bisogna pur cominciare visto che
non sembra
esserci alcuna volontà per migliorare le cose.
Augurandole buon lavoro le faccio i miei più cordiali
saluti
RECLAMO
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Spett.le Gruppo Ferrovie dello Stato
Assessore Infrastrutture e mobilità della Regione Toscana
dott.Luca Ceccobao
Il 27 ottobre 2010 ho rinnovato l’abbonamento PEGASO
(tessera n.151374) alla biglietteria della Stazione di Pisa
Centrale.
All’unico sportello (n.1), di fatto dedicato anche
all’emissione degli abbonamenti PEGASO, (c’è un
cartello che lo indica come tale) non funzionava il POS. Non
avendo contanti (dovevo pagare 94,80 euro) chiedo
cortesemente all’operatore se poteva utilizzare il POS
funzionante di un suo collega che al momento era libero (ore
6.45 della mattina). L’operatore indispettito mi risponde
che “NON E’ GIUSTO !!!” e mi fa notare, affisso sul
vetro, un cartello piccolo di colore verde con scritte
bianche in inglese e italiano assolutamente poco visibile
per un vedente (figuriamoci per un ipovedente).
Mi arrabbio un pò.
Visto che l’abbonamento è rinnovabile a partire dal
giorno 20 del mese precedente a quello di validità chiedo
se è possibile che su 6 sportelli disponibili e 3 chiusi
proprio quello dedicato anche al PEGASO avesse il POS non
funzionante. Chi, sapendo che dal 20 del mese ci sarà un
sovraccarico di lavoro, apre proprio uno sportello senza POS
quando ce ne sono altri disponibili? La logistica? Il buon
senso pratico italiano? O la vicinanza alla macchinetta del
PEGASO?
Vorrei mettere in evidenza che nei giorni di grande
affluenza gli operatori degli altri sportelli (non dedicati
a PEGASO) della biglietteria di Pisa Centrale sono tenuti a
rilasciare l’abbonamento PEGASO ma lo fanno solo dietro
insistenza con l’operatore che sempre/spesso fa
ostruzionismo. Infatti, eccetto che allo sportello n.1,
vicino al quale è posizionata la macchina in grado di
emettere gli “originali” abbonamenti PEGASO, gli
operatori delle altre postazioni sono autorizzati, sembra,
ad emettere il suddetto abbonamento solo compilandolo a mano
in doppia copia usando CARTA CARBONE (Tecnologia
d’avanguardia di inizio ‘800: venne inventata da Ralph
Wedgwood nel 1806).
Da tenere presente che lo sportello PEGASO emette tutti gli
abbonamenti PEGASO più tutti gli altri tipi di biglietto.
Questo fa si che un povero pendolare debba perdere ore per
fare un abbonamento perché, nonostante sia arrivato il suo
turno, deve dare la precedenza a chi lo segue nella fila ed
aspettare che lo sportello, di fatto dedicato al PEGASO si
liberi. Vi chiedo quindi e lo chiedo anche all’assessore
ai trasporti della Regione Toscana dott. Ceccobao che cosa
si deve intendere per “ EROGAZIONE EFFICIENTE di UN
SERVIZIO”. Un pendolare, oltre al tempo perso in viaggio,
non può aspettare ore in fila per rinnovare un abbonamento.
E’ questo a NON ESSERE GIUSTO!!!!!
E non è giusto perché, mentre a Pisa e in tutte le grandi
stazioni sembra esistere un’unica apparecchiatura dedicata
a stampare questo tipo di abbonamento, fatta eccezione per
la sempre di moda CARTA CARBONE, nelle piccole stazioni (es.
Pontedera, Montecatini T.) questi abbonamenti vengono
tranquillamente stampati usando un qualsiasi terminale della
biglietteria.
Concludo quindi chiedendovi anche di spiegarmi la ragione di
una scelta che
• provoca un disservizio all’utenza e un disagio
all’operatore costretto ad abbandonare la sua normale
postazione di lavoro per utilizzare l’apparato dedicato
all’emissione degli abbonamenti PEGASO se non vuole
utilizzare la carta carbone.
• rappresenta una scelta antieconomica (oltre per il tempo
in più impiegato per l’emissione del titolo di viaggio
anche per il costo di acquisizione e di manutenzione delle
macchinette erogatrici di tale abbonamento) e non obbligata
visto che lo stesso titolo di viaggio, nelle stazioni di
minori dimensioni, viene emesso utilizzando un software
integrato sui terminali nelle normali postazioni di
lavoro.
Sono forse questi i servizi che possono giustificare la
“necessità” di aumentare i prezzi dei biglietti dei
pendolari? O invece servono ad evidenziare gli sprechi che
la determinano?