Attendiamo quindi la proposta di legge che, sappiamo tutti
benissimo, non arriverà.
E' precipitato un bus pieno di bambini glù da un viadotto e
ancora non se ne sa nulla, figuriamoci...
10 gennaio 2014 17:03 - savpg8801
L'ho sempre sostenuto che l'aspetto finanziario (i soldi) è
alla base di ogni decisione e diatriba.
Se ascoltate qualsiasi comunicato, ogni legge abbisogna di
soldi, di copertura finanziaria, insomma, spendere.
Allora non ci potrà mai essere qualche provvedimento a
costo zero?
Viene da pensare che in ogni cosa tutti vogliono, tutti
devono ottenere, tutti devono mangiarci fino ad arrivare che
rubare poco non fa grandi. Bisogna rubare molto.
Ogni notizia porta a scoprire qualcosa di marcio legato ai
soldi.
Togliere dalle carceri gli innocenti è cosa giusta, ma
togliere con la solita selettività clientelaristica che ci
distingue, depenalizzando al tavolino per seguire i
rimbrotti dell'unione europea, fingendo di essere magnanimi
e buoni col perdono, è un'ipocrisia gigantesca.
Con la scusa che non va bene troppo affollamento( chiaro che
no, per spirito di umanità) mollano fuori la gente (anche
quella criminale o condannata) perchè non ci sono soldi per
manutenzione o costruire carceri più degne.
Ecco un altro tassello che depone a sostegno del fatto che
meno pene si comminano o meno galera si fa fare fino alla
serie di permessi solo perchè hai sorriso alla guardia,
questo orizzonte di impunità reale o potenziale non frena
per nulla la maggior parte della gente che ha l'animo
criminoso, ma, se avesse paura del cappio al collo, ci
penserebbe un po' su.
10 gennaio 2014 16:26 - ennio4531
Sì ... può essere che inasprire le pene con morti per
incidenti stradali abbia l'effetto inverso .
Per cui si dovrebbe chiedere, applicando la stessa logica,
alleggerimenti anche per le pene nei riguardi della mafia,
evasione fiscale, femminicidio ecc. ecc. che sono state
negli ultimi decenni sempre più inasprite.
A me pare che se non si stabiliscono ordini di valori, dal
punto di vista penale brancoleremo sempre nel buio.
Ultimamente l'aspetto patrimoniale sembra sopravanzare il
valore della vita per cui abbiamo assistito a condanne di 1
anno e 3 mesi per triplice omicidio colposo stradale,
quando il codice penale prevede il carcere da 1 a 3 anni per
omessa dichiarazione per una evasione di 30.000 euro .
Possiamo paragonare tre vite a 30.000 euro ?
10 gennaio 2014 16:19 - doriano57
Partendo dall'idiota proposta (non so di che politicante) di
ritirare la patente di guida a vita a chi causa incidenti
mortali in stato di ebrezza o sotto l'effetto di sostanze
stupefacenti, mentre nel maggior caso di stragi stradali i
responsabili spesso stranieri neanche l'hanno mai vista una
patente: dimostra quale sia l'altezza intellettiva dei
nominati alle assemblee legislative. Poi rimane sempre la
possibilità di telefonare alla cancellieri per farsi
scarcerare, con una altissima possibilità di intervento se
magari si è data una ben pagata consulenza al di lei
figlio.
10 gennaio 2014 9:55 - kozzu
no so se il qi si abbassa nel gruppo (penso sia possibile,
si diventa più "bestie"). il problema è che i vari capi e
capetti hanno interesse a mantenere i loro privilegi e
dunque lo status quo. e quelli che assumono certe funzioni
dovrebbero fare un serio test d'intelligenza; se non
arrivano almeno a 110 di quoziente dovrebbero restare fuori.
invece sembra che vengano messi lì solo i pirla e i
delinquenti.
9 gennaio 2014 15:45 - savpg8801
Si..si.Cepu.... è il concetto, ma ....Infatti, potrebbe
avere l'effetto perverso di incoraggiare ulteriormente la
fuga di chi causa un incidente."...
potrebbe essere anche il contrario:
Se ho scarsa o nulla pena, quindi anche se mi fermo o non mi
fermo (non fossilizziamoci su questo: non è il solo punto
quello di fermarsi, non è il reato principale, ma una sua
aggravante-almeno nelle nostre leggi) e mi costituisco, sono
buono e bravo, eseguo la regola a puntino, mi danno le
attenuanti e me ne frego di tutto, torno a casina mia e
ciao, pronto a rifregarmene tanto me la cavo comunque.
Sempre ci si mette a discutere sui valori di alcool, di
droga, se arrestano o no, se mi fermano o no, se mi
costituisco no.....ma si omette sempre di ragionare sul
vero e proprio r e a t o cioè l'omicidio in quanto tale e
sul danno che si produce ad ALTRI e non solo su se stessi
(il solito egocentrismo).
---
Kozzu, hai molte ragioni; il QI è più basso ma non
trattasi solo di questo. Presi da soli, uno per uno,
potrebbero essere intelligentissimi, ma è il gruppo, il
branco, la cellula, il partito, le lobbies, le cooperative,
le correnti, che appiattiscono tutto.
Vedete quanto si è diversi a "pensare" ?
9 gennaio 2014 14:17 - kozzu
grazie Cepu..questo il concetto in poche parole.. e Tu
savpg, scusa, ma non lo vedi che questo paese è governato
da ignoranti e mafiosi? e che la politica che perseguono è
di creare più ignoranza? per me è lampante. quello che
succede a livello politico tutti i giorni è grotesco,
sembra di vivere in una barzeletta.. solo ch'è tutto vero!
ci sono migliaia di esempi, ma ti cito quello attuale della
scuola: sono o no degli imbecilli? Poi, chiaramente, ognuno
vede le cose dalla propria prospettiva.. ma io ho
l'impressione che il QI medio degli parlamentari arriva a
stento a 100. fosse per me, farei tabula rasa e ripartirei
dalla Costituzione, perchè in italia ci sono milioni di
leggi (che in teoria dovremmo conoscere tutti-in quanto la
legge non ammette ignoranza), ma i parlamentari non
conoscono neanche la Costituzione. scusate lo sfogo, ma se
questo paese fa schifo è per colpa della politica. ah, mi
scordavo che neanche i costituzionalisti (nominati dai
partiti) conoscono la
costituzione:https://www.youtube.com/watch?v=GSFn1XuB_GU
è tutto una presa per il culo. si dice
che gli italiani hanno i politici che si meritano, ma forse
è la politica che li ha fatti diventare così..
9 gennaio 2014 12:53 - Cepu
Da sottolineare sempre:
"Di certo non servirà a far diminuire gli incidenti
stradali causati da chi si mette alla guida sotto effetto di
alcol o stupefacenti, come non sono servite le misure di
inasprimento introdotte da tempo a cadenza quasi annuale.
Infatti, potrebbe avere l'effetto perverso di incoraggiare
ulteriormente la fuga di chi causa un incidente."
9 gennaio 2014 10:31 - savpg8801
No, caro Kozzu, se interpreti alcune mie considerazioni come
demagogiche, mi spiace, ma non vogliono esserlo.
L'esternazione demagogica è ben altro e alcuni che qui
leggono, lo sanno bene.
Per precisare ancora i concetti, dico che ogni persona
normale a seconda della propria educazione (in senso lato)
sa interpretare e distinguere il bene dal male (dipende,
comunque, da punti di vista esempio religiosi, laici,
istituzionali o semplicemente morali o di moda).
Dico educazione perchè per esempio, i concetti informatori
sono diversi da localizzazione etnica o culturale o di
appartenenza a gruppi.
Il bene, per chi è razzista, non è bene per altri; il male
per quelli della Uno bianca, non era(ed è) certo
considerato tale da essi che ancora adesso non sono pentiti;
chi uccide le balene o chi sperimenta (a nostro beneficio)
farmaci sulle cavie non supporta la stessa considerazione di
"bene" o di "male".
Quindi ogni considerazione va vista dal come siamo messi
personalmento ognuno di noi, per quanto riguarda le idee e
dal come "dovremmo" essere messi dal punto di vista della
legalità(imposta) e del diritto , ma anche dei doveri.
9 gennaio 2014 10:13 - savpg8801
Siccome siamo in un Paese chiamato Italia, abbiamo un
ordinamento creato in Italia da italiani. Chi l'ha creato e
come si è creato?
Da retaggi, da usi e costumi, da derivazioni di altri Paesi,
da diritti creatisi da Noi con il "Romano", ma anche da
Grecia, ecc.ecc. tempo per tempo e luogo per luogo.
Dire quale sia giusto o no riguardo agli ordinamenti dei
vari Paesi è follia.
Assassinare una che si fa segare da un altro che non sia il
marito, in certi Paesi è normale e legale lapidarla. Da noi
è tutt'altra cosa.
Non tagliare le mani al ladro, come si fa nei paesi "civili"
sarebbe per altri una cosa incomprensibile.
Allora, qui da noi a forza di accomodamenti, derive, prese
di posizione, compromessi, parentismi, politiche sempre più
accomodanti per dare maggiori voti all'uno o all'altro, si
è addivenuti all'attuale sistema giudiziario, alle leggi
vigenti, ed all'interpretazione di esse (qui il discorso si
farebbe troppo lungo) con risoluzioni spesso vaghe e
contraddittorie come ben ognuno conosce. Oggi sei colpevole,
domani no, l'anno dopo ancora ti si rivede colpevole, poi
dopo no di nuovo. Avanti e indrè che bel divertimento.
Se la ragione stesse da una sola parte, in modo univoco, non
staremmo neppure a divertirci con i filmetti tormentone di
processi, indagini, polizia, detective, serpici vari.
Dunque chi sostiene solo l'accademicità delle leggi e delle
sentenze, guarda al problema con la linearità
dell'insegnante, e con la presunzione che tutto si debba
svolgere in modalità derivativa dalla teoria ma non dal
senso comune di percezione della sovranità popolare.
---
Nello specifico, perciò, ogni visione del modo di
commettere un omicidio e della sua interpretazione è
discutibile, criticabile, o anche ammissibile.
Le leggi, che sanciscono di come deve essere considerato un
assassinio, un reato, un omicidio, a seconda di mille
cavilli e fattori poi evocati, sono compito(anche qui
discutibile perchè frutto di lotte politiche) ora del
sistema legislativo.
Ieri un omicida ubriaco aveva delle attenuanti, oggi ha
delle aggravanti.
Ieri il delitto d'onore veniva trattato diversamente da
oggi.
Ieri un matto deficiente era stivato in manicomio, oggi
no.
Uno che esce con la pistola in tasca è un potenziale
assassino se gli gira l'elica e se è un facinoroso, di
tirarla fuori e sparare sul mucchio in modo più facile che
se non fosse armato.
Mi sostenete che uno deve, per essere un assassino
volontario, uscire di casa con nome e cognome della futura
vittima ed avere un movente preciso scritti nel taccuino o
in qualche altro supporto e decidere volutamente di
ammazzare "quello o quella" altrimenti è una povera vittima
delle circostanze e quindi viene indagato per colposità, il
poverino ha colpa non dichiarata, quindi per cause di forza
maggiore ha ucciso.
L'assassino volontario ammazza come quello colposo.
Le conseguenze sulle vittime e su ciò che circonda le
vittime e i loro interessi familiari ed extra, sono LE
MEDESIME ed è questo che conta.
Alla fine questi accomodamenti giudiziari finiscono per
giustificare delitti eseguiti sotto comportamenti
superficiali o presunti tali financo ad essere
opportunisticamente spacciati per tali salvando le proprie
cotiche, dopo aver castrato quelle altrui.
La risposta di chi ha subìto conseguenze e danni
dall'uccisione o da un omicidio è unanime.
Nessun parere popolare di danneggiato o di normale
cittadino, ammette che sia giusto non punire a dovere chi ha
commesso reati di assassinio con qualche mese (se va male)
di pena e successivo rilascio al pirata della strada che,
nella maggior parte dei casi, viene considerato come
commettitore di reato colposo; e amen, fuori di nuovo a
reiterare.
9 gennaio 2014 8:55 - kozzu
caro savpg, io ho l'impressione che tu faccia demagogia; mi
sembra ovvio che quando dico se sai giudicare ciò che è
giusto e ciò che non lo è, intendo sai distinguere? non
siamo mica ad un corso di semantica... e tu mi sembri
abbastanza intelligente per capirlo. io non ti voglio
convincere di nulla, ma non prendermi in giro... intendo che
siamo in grado di distinguere il bene dal male e tu l'hai
capito bene.
8 gennaio 2014 20:15 - IVAN.
.
• «Se una persona guida in modo criminale va condannata
per omicidio intenzionale, non colposo.»
______________________________________________
Cerchiamo di restare coi piedini per terra, ragazzi.
Qui si parla di precise TERMINOLOGIE GIURIDICHE, non di
“modi di dire” liberamente interpretabili (o
modificabili).
Un “omicidio intenzionale” lo definisce la parola
stessa: è un omicidio compiuto con la DELIBERATA INTENZIONE
DI UCCIDERE.
E di uno che guida in modo irresponsabile si può dire
tutto...ma NON che salga in auto col preciso scopo di
uccidere qualcuno (al massimo, ciò comporta un
“elevatissimo rischio” che possa accadere...ma la
“intenzionalità” è ben altra cosa).
Infatti nell'ambito della Colposità (art.589 c.p.) viene
GIÀ contemplata la “condotta irresponsabile” come
aggravante (e la pena prevista per “omicidio colposo
causato da condotta irresponsabile” non è affatto uno
scherzo).
Quindi di cosa si vuol discutere? Di migliorare la sicurezza
stradale, oppure di riscrivere allegramente il
dizionario?
.
8 gennaio 2014 16:16 - savpg8801
Per andree0070, Anche se conosco l'omicidio volontario
(intenzionale?) direi che o è omicidio premeditato o
colposo. Omicidio volontario è premeditato .
Anch'io sono del parere che debbasi (e l'ho dichiarato anche
anni fa) equiparare l'omicidio stradale (ma anche il reato
di lesioni che possono condurre ad un omicidio) a qualsiasi
altro tipo di omicidio sempre che sia avvenuto in
circostanze gravi e criminali quali i comportamenti
irrispettosi per la vita umana.
Come per qualsiasi altro tipo di reato le leggi ci sono.
Basta traslarle ai comportamenti stradali.
Questa di instaurare un altro tipo di omicidio ha senso solo
per variare la già ricca tipologia:
Omicidio (ordinamento penale italiano)
Omicidio doloso (ordinamento penale italiano)
Omicidio colposo (ordinamento penale italiano)
Omicidio preterintenzionale (ordinamento penale italiano)
Omicidio del consenziente (ordinamento penale italiano)
Fare forse una via di mezzo fra il colposo e il
volontario.
Chiunque utilizzi il mezzo stradale quale arma impropria con
comportamenti criminali è, perciò, un omicida volontario
anche se la variante di stradale è solo una ridondanza per
chè chi è utente stradale è una sorta di privilegiato per
cui si tende sempre ad attribuire al caso i comportamenti
criminali, appunto.
---
I milioni di poliziotti o altre forze dell'ordine, a parte i
comportamenti non specifici, sono necessari . Non vogliamo
star qui a vedere se prendono il caffè o se 30 poliziotti
in moto seguono le corse in bicicletta o scortano gli
onorevoli o meno. Questo è altro discorso.
Quello di dichiarare che quelli che ci sono basterebbero se
tutti fossero sulla strada, è pura UTOPIA.
Si dice che ci vorrebbero (e non che ci vogliono) milioni di
agenti per coprire i milioni di km delle strade italiane per
arginare i comportamenti criminali di chi, dopo aver visto
una pattuglia sul ciglio della strada, se ne sbatte i
coglioni e dopo fa quel che gli pare.
Leggere meglio i commenti o capirli, non guasta.
8 gennaio 2014 15:34 - savpg8801
Caro Kozzu, allora sinceramente non l'ho ben afferrata
credendo che ti potessi rispondere da solo.
.....oppure hai bisogno di qualcuno che ti indirizzi?
......
che cosa vuoi dire con la domanda se so giudicare da solo
oppure se mi serve qualcuno?
Mi sembra che si debba distinguere, intanto, l'argomento su
cui giudicare (poi, giudicare, esprimersi, commentare, anche
solo discuterne, sentenziare, ecc. sono tutte situazioni le
più disparate) e si vede che non ci si incontra proprio sul
vero significato di questo verbo.
Ammesso che etimologicamente giudicare significhi esprimersi
da "giudice" nel suo significato più reale, quindi produrre
"sentenze", allora ti rispondo che sono altro, ma non un
Giudice.
Se la vediamo in senso lato, ancora dico che sarei un
arrogante a pensare che mi faccio tutto da solo. Mi faccio
aiutare dalla mia esperienza, dalla letteratura, dalle
conoscenze acquisite, dalle notizie che cerco di
interpretare attraverso la mia educazione (in senso di
scuola di vita) ed anche da idee che mi faccio tipo quella
che tu estrapoli dal comportamento di un cellularista,
magari ubriaco, e che riesci ad identificare agevolmente.
Ti dichiaro che non ho un consulente personale o un
capopartito, o un consigliere.
8 gennaio 2014 14:07 - kozzu
ciao savpg, alla mia domanda
" tu sai giudicare da solo ciò che è giusto e quello che
non lo è, oppure hai bisogno di qualcuno che ti indirizzi?
" rispondi così:" tu reputi qualcosa sbagliato e ingiusto,
quindi GIUDICHI, magari senza imporlo; ma giudichi da te
stesso, o per imput di altri?". forse sono scemo, ma mi
sembra che nella nostra comunicazione qualcosa non funzioni.
mi giri la domanda senza rispondere...io invece ti rispondo
anche sull'osservazione del pc: preferisco leggere, ma credo
nel confronto. purtroppo cominicare così ha molti limiti...
io poi tengo alla precisione, per questo, se faccio
un'affermazione, è perchè so in prima persona ciò che
dico, altrimenti specifico. non faccio il volontario della
CR, ma sulla strada ci sto tanto e ti assicuro che la gente
al celulare è molto pericolosa. posso dirti che a 100 metri
di distanza capisco che uno sta smanettando al telefono: si
riconosce bene dal fatto che rallenta senza una ragione
apparente e dallo sbandamento del mezzo (una volta sono
stato dietro ad un ubriacone- lo conosco e so che era pieno-
che sbandava meno di quelli al telefono). Questa è solo una
constatazione, quindi prendila come tale.. quello al
cellulare lo indovino al 99%, sugli altri posso fare solo
ipotesi... poi, probabilmente, il principale problema è
costituito dalla prepotenza (o incapacità) di certi
guidatori, ma finchè questi vedono la polizia sostare sul
posto per disabili o i carabinieri entrare contro mano nel
parcheggio del supermercato non cambierà mai nulla.
8 gennaio 2014 13:37 - andree0070
Chi commenta dando ragione in astratto alle "autorità" e
dicendo che ci vorrebbero milioni di poliziotti per
controllare tutti gli italiani evidentemente non vive in
Italia perché:
- saprebbe certamente per esperienza che le autorità
cambiano idea a ogni cambio di governo quindi dare ragione a
priori alle iniziative di un politico al governo è
insensato
- saprebbe anche che ci sono già MILIONI di poliziotti che
non controllano quasi niente ma si occupano invece di bere
caffè (offerti) di tampinare le ragazze e di usare il
lampeggiante per evitare il traffico (e i semafori
rossi).
Chi guida è già soggetto alle leggi, quindi non serve
introdurre nuovi reati, ma solo avere più attenzione per
quello che succedeeffettivamente in strada, e se una persona
guida in modo criminale va condannata per omicidio
intenzionale, non colposo. Punto. Non servono altre leggi
basta applicare quelle che ci sono, ma non lo si fa.
8 gennaio 2014 13:01 - savpg8801
Carissimo Kozzu, ragionare pacatamente è interessante e si
può giungere meglio a qualcosa di concreto e valido per
tutti.
In ogni diatriba o discussione, spesso si passa oltre
arrivando all'impazienza o anche all'insulto.
Allora, io non voglio fare il sapiente per forza. Esprimo
delle opinioni, come tutti, ma spero di non essere
infallibile o di non sembrare tale. Ecco che rispondo al tuo
dubbio: di norma è difficile assurgersi a giudici, nel
senso di "giudicare" persone o fatti della vita o qualsiasi
altro occorso anche se non titolati. Però ci si casca
perchè noi umani siamo egocentrici e poco umili, ma per
natura, per ancestrale sistema di autodifesa.
Lo sforzo che si dovrebbe compiere sarebbe proprio quello di
essere altruisti e non arroganti.
Perciò, quando si esprime un parere che può apparire un
"giudizio" nessuno, me compreso, lo dichiara quale assioma,
cioè quale inflessibile diktat.
Personalmente, avendo età avanzata, mi sono creato le mie
opinioni nell'arco di molti decenni e sparo, a volte,
giudizi o sentenze che reputo giuste, dovute appunto
all'esperienza, ma che potrebbero essere anche ritenute il
contrario. Quanto a una delle frasi in
questione:....Purtroppo anteponi il TUO giudizio sul
""""COSA E'SBAGLIATO E INGIUSTO..... la risposta che ritengo
di dare è che ..."sul cosa è sbagliato e ingiusto"" e
dici:"ma non potrei mai dare la mano per qualcosa che reputo
sbagliato e ingiusto" qui sta il punto; tu reputi
qualcosa sbagliato e ingiusto, quindi GIUDICHI, magari senza
imporlo; ma giudichi da te stesso, o per imput di altri?
In ogni caso, non significa nulla aver appreso un modo di
esprimere giudizi da altri o da esperienze personali perchè
le esperienze personali, spesso sono esperienze altrui fatte
nostre proprie. Alla fine avendo un cervello, esprimiamo
giudizi.
La seconda parte del tuo intervento mi trova d'accordo,
cioè che la giustizia, ma anche la politica, lo stato
sociale, ecc, siano scorrette e non uguali per tutti,
financo ad essere ottuse ed illogiche,però non sempre . Ma
tant'è. Se anch'io non ci credo o non mi va bene, cercherò
di combattere, o per me stesso o anche per altri.
Criticare solo non porta alcunchè.
Dissentire è un sacrosanto diritto, ma è anche un DOVERE
(ne abbiamo ormai così pochi!) adoprarsi per modificare
questo stato.
Purtroppo i pareri sono sempre tanti e troppi e i
compromessi producono sempre poco.
Quanto alle caratteristiche dell'amicizia, siano massime di
Epucuro o di Cicerone, o di mille altri filosofi e non,
direi che qui non c'entra molto e pure il fatto di stare
davanti al pc, che, sinceramente, non mi conduce a trovare
il nesso.
Ciao.
8 gennaio 2014 9:23 - renato9969
Non mi piace il nome di "omicidio stradale" . Credo che per
diminuire gli incidenti, le truffe all' assicurazione
servano dei cambiamenti forti. Fin dalle elementari studiare
il codice della strada come materia d' esame, acquisire le
tecniche di primo soccorso, insegnare loro cosa fare in caso
di incidente, di incendio delle auto. Insegnare loro perché
esiste l' assicurazione, e le norme morali che dovrebbero
essere al loro fianco per tutta la vita. Però,c'è un
però, l' esempio di chi li guida, dai genitori ai politici
è quello che li porta a fare altre scelte nella vita.
Quindi questo specchio rappresenta il volto dell' Italia dei
più furbi, dell' Italia che non si prende nessuna
responsabilità.
8 gennaio 2014 8:59 - kozzu
caro savpg, ho una domanda: tu sai giudicare da solo ciò
che è giusto e quello che non lo è, oppure hai bisogno di
qualcuno che ti indirizzi? tu dici "anteponi il tuo
giudizio", anteponi a cosa? se invece credi alla "giustizia
istituzionale" in modo acritico, fai pure... A me sembra che
la legge sia spesso ingiusta (e spesso sono le stesse
istituzioni ad ammetterlo), ma essendo governati da gente
indegna (che tra l'altro, per costituzione, non dovrebbe
stare lì), che fa leggi a caso (che dopo mesi o anni
vengono scoperte come incostituzionali) ed è collusa con la
mafia, mi sento autorizzato a dissentire sulle loro scelte.
5 gennaio 2014 19:20 - IVAN.
.
• (da Sav:) «...viaggi sempre (in tema stradale) su
ragionamenti teorici, su analisi deduttive e non
reali...»
________________________________________
Niente affatto. E' solo la dimostrazione della mancanza di
volontà politica di VOLER intervenire in modo ragionevole
sulla questione (e sarebbe possibile farlo con relativa
semplicità, se solo lo volessero DAVVERO).
Tutto il resto avviene in discendenza, per logica
consequenziale.
(P.S.) Riguardo al presunto “viscerale osteggiamento
aduchiano verso Renzi”, nessun pregiudizio a
priori...però c'è da riconoscere che il tapino non ne
azzecca una neanche per sbaglio. Per cui, si può forse
parlare di “ostilità preconcetta” se dopo finisce
regolarmente preso a pesci in faccia?
.
4 gennaio 2014 19:36 - kozzu
savpg, distorci (o mi sono espresso male) il significato
delle mie parole; certo che se c'è uno che sta male gli do
una mano, gli altri sono esseri umani come me. quello che
intendevo io era dare una mano a costruire qualcosa..
4 gennaio 2014 15:19 - savpg8801
Kozzu, non voglio innescare una sterile polemica, cosa che
vorrei non lo fosse nemmeno da altri;
la mia opinione, quella che tanti decenni di esperienza
(lasciamo stare gli studi)lasciano il segno e che mi fa
esprimere queste considerazioni, è solo l'intendimento che
ne ricavo dalle tue espressioni che lasciano trapelare
questa tendenza. Cioè, per non essere frainteso, la tua è
una tendenza abbastanza comune al giorno d'oggi, specie fra
i giovani che dalla vita hanno avuto più blandizie,
insegnamenti e piccole esperienze di "avere" più che di
"dare". Un trend che con l'andare del tempo si è
consolidato come una sorta di diritto sempre più egoistico.
Chi ha visto e bada ben che io non parlo per me solo, ma
permettimi di dire che un percorso di vita lungo, pur
sentendosi ancora giovanili, è per molte persone una scuola
di vita infinita.
Non consideriamo bacchettoni, matusa, inadatti a campare
ancora quelli che hanno esperienza(non diciamo la
parolona:saggezza).
C'è molta differenza fra chi il lupo lo ha combattuto o
visto e chi ne ha solo sentito parlare dalla favola dei Tre
Porcellini o di Cappuccetto Rosso.
ti esprimi:.........ma non potrei mai dare la mano per
qualcosa che reputo sbagliato e ingiusto....
Questo estratto di frase è esplicativo. Purtroppo anteponi
il TUO giudizio sul cosa è sbagliato e ingiusto, anzichè
considerare che "dare la mano" è sentimento e spesso
obbligo morale molto più alto di qualsiasi altro
pregiudizio egocentrico ed egoistico.
Se vedo un tizio che, dopo essersi fatto, si sta contorcendo
e rischia la vita, anche se penso che è uno stupido e che
meglio sarebbe che si togliesse di lì, lo vado ad aiutare
comunque con tutto il cuore anche se posso rischiare io
stesso.
4 gennaio 2014 15:16 - ennio4531
Ci sono, in ogni discussione, delle facili vie di fuga a cui
appigliarsi quando non si hanno argomenti attinenti
l'oggetto della discussione .
Per cui ci sono persone che sostengono che i miseri di
questa terra vanno tutti accolti e sostenuti , altri che
propongono redditi minimali per tutti a carico dello stato e
così via.
Intendiamoci, tutte cose ammirevoli solo che alla domanda
con quali soldi , non sapendo cosa rispondere, per salvare
la faccia automatica è la risposta : dal recupero
dell'evasione fiscale .
Così avviene per Kozzu che ci racconta della sua
opposizione a rendere più severe le pene per omicidi
stradali improvvisamente estraendo dal suo cilindro il
pretesto del ... censo scrivendo :
" ... in carcere ci andrebbero solo i poveracci, mentre i
ricchi, pagandosi bravi avvocati eviterebbero la pena.... "
.
Per soddisfare Kozzu non ci rimane che un codice penale che
stabilisca l'entità delle pene in base al reddito ...
4 gennaio 2014 14:07 - kozzu
caro savpg, non ho capito in che modo sono irrispettoso
dell'esistenza altrui.. tu parti da questa ipotesi per dire
che sono egoista... non lo so, in parte potresti avere
ragione (è difficile giudicare se stessi), ma per me
l'amicizia è qualla epicurea e so che le cose potranno
cambiare in meglio solo se si lavora insieme... non sarei
dietro ad un pc altrimenti. io sono sempre pronto a dare una
mano se ci credo, ma non potrei mai dare la mano per
qualcosa che reputo sbagliato e ingiusto. e questo non è
individualismo; io lo chiamo etica e coerenza
4 gennaio 2014 13:19 - savpg8801
Carissimo kozzu, ...
2. per dimostrare che i controlli non ci sono (mi hanno
multato per questa infrazione 1 volta in 20 anni). il fatto
di non mettere la cintura è una decisione, non un caso o
non curanza, perchè se metto in pericolo qualcuno è solo
me stesso.
Ricontrolla ed analizza ciò che hai scritto, ma non per
fare lo psicoanalista e il professore, per cui a qualcuno
basterebbe questa frase o periodo per capire che sei un
individualista ( il fatto di non mettere la cintura è una
DECISIONE...(omissis)...se metto in pericolo qualcuno é
solo me STESSO...) e irrispettoso dell'esistenza altrui,
neppure per una sorta di pietà.
Chi dagli altri prende solo quello che gli interessa
egoisticamente, non potrà mai essere coerente con
l'appartenenza ad una esistenza cosiddetta "sociale", cioè
inserita nel contesto di tutti. Qualora uno la pensi così
è irriconoscente sul resto di buono che la vita gli può
dare e che, in parte, dipende proprio dagli ALTRI.
Finito il pistolotto.
Quante cose a noi tutti danno fastidio, ma se potessimo
farci ognuno le proprie leggi, quelle che più ci aggradano,
sarebbe una bella anarchia!
Meglio comprare una barchetta e dirigerci in mezzo al mare.
Lì si che potremmo fare quel che ci pare, ma fino a quando?
Se la nostra vita ci interessa, meglio viverla nel rispetto
delle regole, siano ben accette oppure no. Inutile,
forse...dura lex, sed lex.
L'ultimo tuo periodo è una sintesi di quello che penso
anch'io (anche se il mio pensiero non vale nulla dove ci
sono capoccioni da 2 litri) e che i cui princìpi potrebbero
essere realizzati a costo zero per le istituzioni.
La testa individualista ed opportunista dei più rovina
tutto.
Il tira a campàà, il proprio orticello, l'omertà, il
buonismo, il lascia perdere tanto a me che me frega, ecc.
hanno una buona parte nel novero di ogni reato e di ogni
pena.
4 gennaio 2014 12:32 - kozzu
caro sav, tu parli della certezza della pena e allora io mi
autodenuncio: sarà una cosa stupida (e sei libero di
pensarlo), ma io non metto mai le cinture. 1. mi danno
fastidio 2. per dimostrare che i controlli non ci sono (mi
hanno multato per questa infrazione 1 volta in 20 anni). il
fatto di non mettere la cintura è una decisione, non un
caso o non curanza, perchè se metto in pericolo qualcuno è
solo me stesso. d'altra parte, oltre a guardare bene la
strada sono cosciente che ci sono quelli che non lo fanno,
per questo faccio molta attenzione anche agli altri.
questo per ribadire che le pene ci sono già; è la certezza
che non esiste e sono certo che sarebbe in ogni caso iniqua:
in carcere ci andrebbero solo i poveracci, mentre i ricchi,
pagandosi bravi avvocati eviterebbero la pena. forse
sbaglio, ma la vita mi insegna questo..
4 gennaio 2014 12:02 - savpg8801
IVAN:....Non è questo il punto, Sav.
Infatti, quando a monte c'é la VOLONTÀ POLITICA di
introdurre una riforma di beneficio alla collettività, il
reperimento dei fondi non è MAI un problema... Ma che
dici!
Con te non ci si piglia mai.
Non che mi importi tanto non pigliarci per te, ma,
porcamiseria, viaggi sempre (in tema stradale) su
ragionamenti teorici, su analisi deduttive e non reali, su
aleatorie elucubrazioni di fattibilità circa le soluzioni
di un così grave problema, con l'incolpare questo o quello,
con la solita convinzione (ognuno ha le proprie) che gli
altri abbiano torto e tu ragione e con la presunzione che le
tue proposte siano determinanti:
...Scommettiamo che entro UN ANNO di rigoroso controllo
stradale, i guidatori indisciplinati si
auto-regolamenterebbero DA SOLI, senza più bisogno di dover
impiegare una pattuglia ogni 5 metri di strada?)
Questa passa i segni! Ma tu vivi in altro mondo!
Gli italici conduttori (ed anche gli stranieri, qui in
Italia, crukki compresi e con ben altre regole e teste) dopo
aver visto la pattuglia, fanno peggio per lo scampato
pericolo.
I ricorsi contro le contravvenzioni sono, spesso, una
moltiplicazione enorme del parco cause. Torno a dire con una
similitudine che 100 calorie al posto di 50 per uno a cui ne
servono 2500 sono l'inizio della fine.
Torno a dire che nessuna elucubrazione e decisione POLITICA
potrà mai far qualche risultato degno di nota.
Torno a dire che chi ha dieci tumori non lo puoi curare con
gocce di acqua distillata anche se consigliategli dal
santone (politico illuminato o suo suggeritore teorico) di
turno.
Quando si parla di proposte renziane già nel sito Aduc
ho(hanno anche altri,sicuramente) notato che esiste un
osteggiamento per il neo segretario PD e sindaco fiorentino,
viscerale.
Lasciamo perdere le Cancellieri che non fa altro che
rivangare un orto già arato. Qualcosa si dovrà pur mettre
in campo
Le necessità di far presto e non di aspettare ipotetiche
argomentazioni risolutive con mire deduttive, è impellente
come lo è stata in passato.
Non continuiamo sempre a dar la colpa alla mancata volontà
politica(che sappiamo neppure esistente) la risoluzione di
questa rogna.
Altro che ragionamenti teorici e tipici degli organismi
pubblici che, per fare una striscia bianca devono
interpellare, farsi fare consulenze, passare da dieci
riunioni di giunta, aspettare le disponibilità di bilancio,
e , finalmente, eseguire sparando col cannone alle
zanzare.
L'unica paura he può arginare tutto questo è una pena
severissima, una certezza della pena(così anche in tutti
gli altri reati) e l'impossibilità di tornare a
reiterare.
Questo, una volta recepito dagli automobilisti, basterà non
solo a ridurre (si canta sempre vittoria quando si cava un
misero 1%) l'assassinio o il ferimento (perchè non deve
essere determinante l'avere il culo che la vittima non
crepi) ma anche il ricordo di esso.
4 gennaio 2014 1:46 - IVAN.
.
FONDI & VOLONTÀ POLITICA
*****
• (da Sav:) «Mettiamo che ci siano 2000 pattuglie in
Italia e ce ne vorrebbero 50000; chi lo pagherebbe un parco
pattuglie che copra ogni 10 km?»
___________________________________________
Non è questo il punto, Sav.
Infatti, quando a monte c'é la VOLONTÀ POLITICA di
introdurre una riforma di beneficio alla collettività, il
reperimento dei fondi non è MAI un problema.
Purtroppo qui invece manca proprio la Volontà Politica di
muoversi in tal senso, e ciò lo si denota sia dalle
dichiarazioni di retorica populista con cui i politici
affrontano la questione, sia dall'appigliarsi ad una
fantomatica “mancanza di fondi” per giustificare
l'adozione di ALTRE soluzioni di comodo (o per lasciare le
cose esattamente come stanno).
Analizziamo la questione “FONDI” dividendola in 2
categorie:
1) I fondi destinati alle pattuglie GIÀ attualmente
predisposte al rilevamento di infrazioni stradali.
2) I fondi (mancanti) richiesti da un eventuale aumento del
numero di pattuglie.
• 1):
Le attuali pattuglie sono MAL impiegate (sappiamo tutti che
le ronde stradali non si ammazzano certo di fatica). Ciò
comporta almeno un DIMEZZAMENTO dei reati rilevati rispetto
a quelli potenzialmente rilevabili nel caso che le attuali
pattuglie fossero impiegate a pieno regime. (E logicamente,
un dimezzamento dei reati rilevati corrisponde a un
dimezzamento degli introiti per le multe NON comminate.)
• 2):
Diretta conseguenza del punto 1: i fondi per l'impiego di
NUOVE pattuglie si otterrebbero da un più corretto impiego
delle VECCHIE pattuglie.
In pratica, diventerebbe un meccanismo che si auto-finanza
esponenzialmente.
(Senza contare che anche un investimento di fondi “in
perdita” iniziale, verrebbe compensato in breve tempo dal
conseguente maggior introito di multe comminate.
Scommettiamo che entro UN ANNO di rigoroso controllo
stradale, i guidatori indisciplinati si
auto-regolamenterebbero DA SOLI, senza più bisogno di dover
impiegare una pattuglia ogni 5 metri di strada?)
Quindi il reperimento di fondi non sarebbe un problema.
O meglio, diventa un “problema” quando - come dicevo - a
monte manca la Volontà Politica di prendere decisioni
sensate per il bene della Cittadinanza.
E così la presunta “mancanza di fondi” diventa una
SCUSA sempre valida per mascherare la mancanza di Volontà
dei politici di prendere provvedimenti sensati. E allora vai
col campionario di proposte “alternative” una più
assurda dell'altra: inaspriamo le pene, cambiamo il reato di
“Omicidio Colposo” in “Omicidio Volontario”,
condanniamo alla sedia elettrica chi parcheggia sulle
strisce...Che pagliacci.
La verità è che (come sempre) dove c'è un “problema”
o una “emergenza”, ci sono anche un nugulo di sciacalli
pronti a specularci sopra. E per specularci sopra, devono
ovviamente FINGERE di ignorare le soluzioni più sensate, al
fine di garantire la CONSERVAZIONE di quel “problema”
che per loro rappresenta una ghiotta occasione di profitto
(economico o propagandistico).
L'inettitudine dimostrata in quest'occasione da Renzi e
dalla Cancellieri è un chiaro esempio di come per i nostri
amati politici sia preferibile passare per INCOMPETENTI
piuttosto che passare per SCIACALLI. That is.
.
3 gennaio 2014 20:43 - ennio4531
Caro kozzu,
si può fare sempre meglio e sempre di più, ma intanto
cominciamo da qualche parte altrimenti ricadiamo nella
solita manfrina del benaltrismo.
Quando scrivi '.. se lo scopo della legislazione è punire
chi sbaglia, sono d'accordo, ma ribadisco che le leggi già
ci sono.'.
Che le leggi ci siano, nessuno lo nega. La questione è se
siano adeguate.
E per molti non lo sono.
Quando il Fondo di Garanzia per le Vittime della Strada a
Milano ci informa che nel 2012 i pirati della strada sono
cresciuti in modo molto significativo (+25,95%), passando
dai 289 del 2011 a 364 e gli indennizzi sono cresciuti
ancora di più (+27,97%), da 2,946 ai 3,770 milioni di euro
del 2012, significa che occorre intervenire anche sulle
norme e che il Far West è bello, ma solo al ...cinema !
3 gennaio 2014 12:02 - savpg8801
Miei cari Kozzu e Gabri65,
purtroppo scoprite l'acqua calda.
Tutti sappiamo e tutti sanno quel che avete elencato e non
avete nemmeno detto tutto, ma rendetevi conto che
intervenire sulle mille sfaccettature dei comportamenti
umani e delle istituzioni non servono utopie?
Dite a un fumatore di smetterla.
Dite a un comune di comprare cento vigili al posto dei
dieci.
Dite ai cellularisti al volante di piantarla.
Dite ai pedoni, magari un po' rimbambiti per l'età o
perchè disattenti(li vogliamo ammazzare subito perchè sono
utenza debole) o perchè bambini di togliersi dalla strada e
passeggiare in collina in mezzo ai campi?
Se ci sono le buche o le righe mezzo cancellate non per
questo gli imbecilli criminali cacciano sotto un pedone;
loro se ne sbattono altamente.
Provate ad educarli tutti. Provate a far campagne spot
televisivi dispendiosi ed inutili da vedere tra un programma
e l'altro scocciati al massimo.
Vorreste fare corsi serali per ammansire un popolo di
menefreghisti ed individualisti irrispettosi degli altri?
Tutto questo, anche se deciso, chi lo farebbe? Con quali
miliardi di euro?
Chi obbligherebbe 6 decine di milioni di italiani e
stranieri a frequentare corsi per apprendere nozioni di
civiltà che entrerebbero da un orecchio e uscirebbero
subito dall'altro?
Questi enormi problemi checchè ne diciate (ne avete e ne
abbiamo tutto il diritto) sono irrisolvibili come andare
sulla luna a piedi.