COMMENTI
  (Da 1 a 23 di 23)  
8 maggio 2014 15:57 - Cepu
Significativa, quest'ultima citazione di Goethe ... par quasi un pre-giudizio, se non un proverbio perfino.
18 febbraio 2014 13:42 - Joda_mm
Spett. commentatore francesco4179,
talvolta si esprime un giudizio, talvolta un pre-giudizio (vd. interventi precedenti) costruito sulla propria convinzione o certezza di “verità”. Premetto che preferisco avere dei dubbi che certezze sbagliate e molti, come è stato fatto notare, mantengono la propria conoscenza della vita a livello di epidermide, ma arrogano la profonda convinzione della propria certezza. Il confronto nelle idee è sempre auspicabile sia per la crescita che per la conoscenza. Moralmente, seppur a malincuore, come dice, le imposte/tasse vanno pagate e penso che chiunque sia nella serietà del pensiero lo debba riconoscere: è nel dovere di pagare le imposte e nell’egoismo di non farlo che interviene l’etica, l’altruismo. Pagare per un servizio avuto o possibile è alla base della nostra idea di società, salvo poi doversi ricredere quando vengono offerti “servizi”, talvolta neppure richiesti, a cui non corrisponde la cifra esatta. Per cui il principio etico del “pagare le tasse è bellissimo” è sacrosanto, se non fosse abbrutito da realtà che ormai sono la normalità (scandali, privilegi, sprechi, abusi, corruzione, nepotismo…), a cui il cittadino impotente non può opporsi sia nelle modalità, nei tempi, nell’entità, e spesso nella natura di quanto richiesto. Non sto giustificando l’esercizio arbitrario delle proprie ragioni. Ma tale dovere non preclude la possibilità di riconoscere violata la logica della ratio di molte norme applicate. Non è un ragionamento di “pancia” per riprendere la sua espressione: è pura logica. La Germania è al secondo posto in Europa, per imponibile evaso (con 30 miliardi d imponibile in meno) ma dalle condizioni dei cittadini e della nazione, di quanto riscosso, la pongono a realtà molto diverse dalle nostre e questo a prescindere dalla condotta del contribuente. Pertanto se uno studio della CGIA di Mestre, pubblicato sul Sole24ore, evince che degli stimati 316 miliardi di € evasi, 200 miliardi sono riconducibili a 2.300.000 occupati che svolgono un’attività irregolare e 100 miliardi riconducibili all’organizzazione criminale che controlla l’economia di almeno 3 regioni italiane, mentre sono riconducibili a 6 miliardi le mancate emissioni di scontrini e fatture (meno del 2% del fenomeno), dovrà riconoscere che, o lo studio falsifica la realtà e quindi è una bufala o il pre-concetto di evasore nel nostro paese va rivisto. Se riteniamo, pregiudizialmente, le nostre convinzioni corrette, il rapporto non realistico tra il sommerso stimato (316 miliardi) e il numero delle P.IVA nel nostro paese (circa 3,5 milioni) è un ulteriore informazione che viene recepita con dissonanza cognitiva. Se poi, a prescindere dalle ragioni della dialettica, ritiene comunque che il popolo italiano sia poco incline alla disciplina qui troverà un sostenitore : “L'Italia è ancora come la lasciai, ancora polvere sulle strade, ancora truffe al forestiero, si presenti come vuole. Onestà tedesca ovunque cercherai invano, c'è vita e animazione qui, ma non ordine e disciplina; ognuno pensa per sé, è vano, dell'altro diffida, e i capi dello stato, pure loro, pensano solo per sé”. Wolfgang Goethe – viaggio in Italia verso la fine del ‘700.
18 febbraio 2014 9:30 - savpg8801
egregio francesco4179 ,
prendere per il didietro loquendo ironicamente circa "tutta la mia scienza", proprio abbassa e rivela il livello "suo" piuttosto che quello altrui.
Detto questo anche la "pancia", altro misero e limitato lemma da lei adottato mutuandolo da qualche frase becero-politichese che rispecchia appunto la composizione di chi CI governa e comanda e anche di certuni che pedestremente e gregariamente imparano le solite frasette e slogan, non dimostra altrettanta originalità di espressione e neppure di simpatia da talk-show.
Detto questo e cercando di trasmettere concetti reali sulla propensione popolare di pagare le tasse, risulta notorio e ben in altre maniere espresso, che non è tanto la buonistica onestà determinante il "dovere e piacere" di contribuire (contribuente), alle spese dello stato e quindi al bene di noi cittadini medesimi, quanto l'avversione all'insopportabile cumulo di pressione fiscale che rende la sua sentenza di una " etica del comportamento virtuoso " una frase fuori della realtà pratica ed intuitiva.
E' troppo banale esprimere sentenze da ipocriti insegnamenti tipici del bravo e moralista educatore dottrinale.
17 febbraio 2014 19:13 - ennio4531
Le iniquità che sono alla base del nostro sistema fiscale anche riguardo la tassazione del risparmio, di cui Pedone ne cita un esempio , fornisce ulteriori motivazioni a ' giustificare ' evasione o elusione senza dimenticare che alcuni paesi come gli Stati Uniti ne hanno fatto il casus belli per chiedere l'indipendenza.

Purtroppo, con il fisco i conti non si chiudono mai specie per quanto riguarda il risparmio tassato per il solo fatto di esistere alla faccia dell'art. 47 della Costituzione ' La Repubblica incoraggia e tutela il risparmio in tutte le sue forme..
Favorisce l'accesso del risparmio popolare alla proprietà dell'abitazione... ' .

Per cui, ad esempio, chi crede, una volta pagate le tasse sul TFR , di aver chiuso i conti con il fisco evidentemente sbaglia in quanto se investe il gruzzolo dovrà pagare un'altra tassa ( imposta di bollo ) su soldi già tassati.

Per non parlare della prima abitazione sulla quale si paga una tassa su di un valore, in presenza di mutuo, in parte di fatto non propria .
Non solo . In presenza di un proprietario senza altri redditi ( ne sanno qualcosa i disoccupati magari con mutuo ) , si può assistere ad esproprio senza indennizzo in caso di mancato pagamento delle imposte che vi gravano .

Sarà un discorso 'di pancia ' di berlusconiana memoria, ma di fronte a simili casi a quale etica possono rispondere le tasse dovute ?
17 febbraio 2014 9:25 - francesco4179
gentile savpg8801, mi permetto di dissentire dal suo ragionamento espresso nel 'finalino'.
D'accordo sulla 'non tanto criticabile parvenza egoistica' naturale in ogni umano comportamento, ma l'impianto del suo discorso sembra giustificare senza mezzi termini la fortissima propensione del popolo Italiano all'evasione.
Lei con tutta la sua scienza cade banalmente in un ragionamento cosiddetto 'di pancia', di berlusconiana memoria.
Le tasse vanno pagate anche se a malincuore ed esiste un'etica del comportamento virtuoso contrario a quello così diffuso dell'essere furbi
che ha rovinato e sta rovinando l'Itlia.
Riusciremo mai noi Italiani a diventare 'adulti'!
15 febbraio 2014 22:06 - savpg8801
L'editorialista di Soldi on Line (il link va rigovernato cancellando uno spazio, come per l'altro del Sole 24h) porta esempi che ognuno conosce. Anche lo stato li conosce.
Il fatto è che il sistema impositivo così come è congegnato, non risolverà mai alcun problema di evasione.
L'IVA, da quando è nata nel 1972 ed io me ne sono occupato per impiantarla in un'azienda finanziaria,ed altro, è stata sin da subito oggetto di mala interpretazione, di giganteschi studi sul come evaderla, tant'è che al tempo si tenevano corsi neppure tanto occulti, per evaderla. L'IVA è una tassa non iniqua (partì con una massima aliquota del 12% a scendere per molte altre tipologie di beni e servizi) perchè doveva sostituire l'IGE che era, dopo il terzo passaggio pari all'iva; ma dovevasi tener conto del fatto che la tassa ogni anello della catena non avrebbe dovuto traslarla per intero, ma solo del suo valore aggiunto, quindi un'imposta con fondamento accettabile, ma diabolicamente eludibile e pilotabile. Vedansi, quale piccolo esempio, i miliardi di fatture false, i rimborsi chiesti senza alcun titolo, le varie manovre operate sui differenziali di aliquote e sulle più o meno rientranze in sfera impositiva o di non applicabilità. Inoltre la perfetta (quasi) incapacità ed impossibilità di verifica in tempo reale della correttezza delle imposizioni e delle denuncie da parte dell'autorità. Ed altro ancora.
Delle esternazioni degli artigiani di Mestre sono pieni i telegiornali e le radio.
Gli studi macro che essi propinano, rispecchiano la teoria statistica del pollo di Trilussa.
Quale finalino mi resta far osservare che l'individuo o ogni sua aggregazione, non possiede l'animo buono di pagare volentieri le tasse, perciò nella sua non tanto criticabile parvenza egoistica, se può evade; al pari che uno al cospetto di beccarsi una evidente infezione batterica, se può la evita.
Se mi reco dal meccanico a fare la distribuzione e anzichè farmi pagare 500 euro, di cui 100 di IVA (ovviamente a mio carico) mi mette davanti un bigliettino da 400 e mi fa una ricevutina di 10 euro per un'aggiunta di olio, io (e chiunque altro l'accettiamo.Questo solo per il fatto che tutto muore lì e nessuno può ricostruire l'accaduto.
D'altra parte se si dà retta a chi vorrebbe far tenere d'acconto tutte le fatture o scontrini per defalco dalle imposte dirette, sbaglia perchè i prezzi aumenterebbero a dismisura perchè ogni anello precedente all'ultimo(il consumatore finale) le tasse(dovute alla ovvia rilevazione di conoscenza dell'erogante beni e servizi) traslerebbe un'IVA maggiorata per rifarsi anche delle imposte dirette che verrebbe immancabilmente chiamato a pagare dal fatto che le fatture e gli scontrini ad esso intestate non sarebbero più occultabili.
Quindi la colpa non è dell'evasore (come anche un capo politico noto ha detto) ma del sistema di tassazione ingenuo che conta su di una onestà integerrima di ogni soggetto fiscalizzabile e basato su un altrettanto impossibile ed irrealizzabile sistema di controlli(a questo punto necessari) da parte dello stato. Costerebbe più l'operazione di ritrovamento di quanto ritrovato.
Cambiare il sistema, ovviamente con un'altro impossibile da evadere ed equo (utopia?) sarebbe auspicabile per il bene di tutti.
15 febbraio 2014 20:30 - Joda_mm
forse adesso li legge :

http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Italia/2008/05/ev asione-fiscale-italia-cgia-mestre.shtml

http://www.soldionline.it/archivio/saperinvestire/biografie/ evasione-fiscale-finto-problema
15 febbraio 2014 20:26 - Joda_mm
Purtroppo l’ideologia, di qualunque natura, è solo un’idea della mente di qualcuno, spesso, come ricorda supportata dall’arroganza, e il popolo facilmente lo dimentica ma deve sottostare. Il problema di fondo dei problemi da lei suscitati nascono non solo dall’esigenza di fare cassa per servizi anche “indispensabili” e mi limito a quelli salvo poi sconfinare nella logomachia di “indispensabile”. Slogan come da lei usati; ad esempio “chi ha di più, deve dare di più” sviscerano però da un aspetto fondamentale : come si è riusciti all’avere di più ? La favola della formica e della cicala dovrebbe essere illuminante.

Per evitare di tediare il forum, le lascio due link :
http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Italia/2008/05/ev asione-fiscale-italia-cgia-mestre.shtml

http://www.saperinvestire.it/index.php?option=com_content&ta sk=view&id=2224&Itemid=114

Ad maiora.
15 febbraio 2014 13:31 - savpg8801
L'irreversibilità viene spesso supportata dall'arroganza dell'IO, anzi dall'IO GALLO Popperiano.
Mettiamo in chiaro che una certa dose di "ego" viene ritenuta necessaria alla sopravvivenza dell'individuo. La cosiddetta autostima è madre della motivazione per far attuabili tutti gli atti della propria esistenza. E non è nascosta l'evidenza che l'individuo è costituente delle masse, del Popolo che nella, così definita, democrazia ne è parte determinante; come ogni pietra che dalla base sostiene il muro, the wall, per quanto alto sia. Quantificare il peso e lo sforzo di una pietra vicina al terreno rispetto a quello che viene sopportato da altra molto più vicina al vertice, è azione difficile; non dal punto di vista matematico, ma dal punto di vista concettuale, se le pietre avessero un raziocinio.
Restando in tema del thread e premesso che ogni tassazione, dal punto di vista della logica della scienza delle finanze può avere caratteristiche di giustezza ma anche del suo contrario cioè che non esiste una tassa giusta o una ingiusta, è determinata, nella sua quantità e specificatezza da ragioni di cassa, restando nel ragionamento "filosofico" si può facilmente asserire che le caratteristiche delle imposte si allineano, per l'appunto nella loro invenzione ed applicazione, a logiche di verità soggettiva e si configurano come verità oggettiva. Ma accanto alle ragioni di "cassa" esistono ragioni ideologiche.
Quando si sentenzia che "la proprietà è un furto" si espone una propria veduta(mutuata), magari interessata, ma non si va a vedere quanto questa proprietà si configuri, come qualcuno dice, ad un'evasione o a uno dei tanti reati connessi alla formazione di un patrimonio. Si spara nel mucchio come tu fai capire. Chi possiede o è proprietario, è un ladro o è uno che dopo infiniti sacrifici onesti si è reso possessore o proprietario (il quantum è discorso a parte)?
Il tipo che ti chiede: andiamo a prenderci un caffè? e poi aspetta che tu paghi e se non lo fai ti dice che sei un avaro....in quale girone lo metteresti?
E come non approvare il significato della favola del lupo.
E come mettere da parte la misera e fuorviante provenienza dello slogan(tratto da altro adagio) recitante ""chi inquina, paga" e sostenuto da qualcuno che, al comando, si limita a decidere una tassa e ciao ? Io direi che chi inquina non deve inquinare-cioè deve essere messo in condizioni di non nuocere. Non può salvarsi solo pagando. Il pagamento non è liberatorio in quanto non risolve il problema, se problema è.
Ma alla fin fine la tassa viene traslata e l'inquinatore, neppure la paga in prima persona.
15 febbraio 2014 12:32 - Joda_mm
Gentile sig. savpg8801,
in primis grazie della gradita risposta alla modesta esternazione di un mio pensiero. E’ sempre piacevole dialogare con persone preparate.
Allport sostiene che un concetto errato (che è sempre possibile) si trasforma in pregiudizio quanto rimane irreversibile anche di fronte a nuovi dati conoscitivi. L’irreversibilità è facilmente constatabile nella logica della “eccezione”. Se riteniamo, pregiudizialmente, che ad un dato gruppo di persone ben si attagli l’etichetta di “ladri” (per esempio i rom), ben difficilmente cambieremo opinione di fronte a persone che in tutta evidenza si comportano in modo difforme dal nostro pregiudizio. E se proprio non riusciamo a reggere la dissonanza cognitiva generata da un comportamento impensato (ad esempio un ragazzo rom che ci insegue per restituirci il portafoglio perso o la borsa dimenticata) possiamo fare appunto ricorso alla logica dell’eccezione; indispensabile alla dissonanza cognitiva come lo è quanto rammentato dal suo collega :” se si parlava di un certo fenomeno o diceria, qualcosa di vero dovrà pur esserci !”.
La complessità della mente, richiede tempo e spesso per indisposizione, per impreparazione o talvolta per mancanza di seri elementi al fine di analizzare formalmente (secondo logica Aristotelica) una fattispecie che trova ostacoli in mille processi del pensiero umano questa trova, condizionati da processi evoluzionistici indispensabili alla sopravvivenza, delle rapide “scorciatoie mentali”, condizionata anche dai “relata refero” da lei citati. Ciò che ritengo grave, non è tanto l’esternazione in un forum, deformata da pregiudizi manipolati e spesso alimentati da risentita frustrazione, ma quando sono i soggetti preposti dalle Istituzioni che in modo organizzato, sistematico e deliberato deformano la logica formale a fini diversi dalla ricerca della “verità oggettiva”. Ma poiché le fattispecie umane non sono sempre riconducibili ad una proposizione logica la verità oggettiva diventa allora “soggettiva” in cui la ricerca della verità, viene condizionata dal soprattutto dal fatto che un uomo combatte per l’ideale e la verità che più gli conviene ; la verità quindi diventa ciò che si ritiene che essa sia. E in materia tributaria rievocare la favola di Esopo del lupo e dell’agnello rende, spesso, bene l’idea.
15 febbraio 2014 11:10 - savpg8801
...spesso per partito preso e senza esperienza personale....
Scoprire l'acqua calda può voler significare "scottarsi". Ecco perchè la maggior parte della gente (il Popolo nella sua espressione più sublime !?) utilizza, nelle proprie elucubrazioni, la figura retorica che viene identificata come "la parte per il tutto" altresì assimilata ad una sineddoche.
Caro Joda_mm, in ogni forum ci sono i saputi, i sapienti, i saputelli e i"relata refero".
Ci sono anche i parloni ed i conversatori ad ogni costo.
Dire la propria opinione è cosa aspra e dura; avrai sempre qualcuno che ti contesterà e dirà il contrario.
Quindi, perchè la gente conferisce le proprie idee o convinzioni, o anche le proprie sproloquiate?
Torniamo al dunque: cioè tutti sono a conoscenza che il preconcetto deriva da una scarsa disponibilità raziocinante di una legge statistica chiamata "dei grandi numeri".
Anche il passaparola o l'informazione massmediatica sembra pilotino le menti umane e le loro susseguenti espressioni.
Mi riferiva un mio collaboratore e superiore che : se si parlava di un certo fenomeno o diceria, qualcosa di vero dovrà pur esserci! Deduzione misera ed umana, direi.
Ruggero Bacone, cinquecento anni fa, sentenziava la validità della riprova scientifica di ogni fenomeno naturale od artificiale o indotto, nel suo "La scienza sperimentale"; dunque ogni cosa va provata e sperimentata scientificamente.
Auspicabile farsi sapienti con prove e certezze, non derivate da lavaggi ed espressioni mentali ancorchè sostenute da convinte e personali esternazioni , ma acquisite da realtà inconfutabili e non mutuate da statistiche o sondaggi spesso privi di ogni attendibilità in quanto evidentemente manipolati, chiaramente pilotati a seconda delle proprie partigiane necessità e per nulla significativi per carenza di numerosità e di estrazione guidata.
"Cogito ergo sum" di Descartes è preso ad esempio dimostrativo della presenza di un'esistenza dal momento che semplicemente "pensa" intesa come "pensa bene". Purtroppo è spesso una grossa utopia.
15 febbraio 2014 9:24 - Joda_mm
Non ho la capacità di onniscienza di molti interventi del forum, per cui mi limito a fare delle riflessioni che forse giudicherete irragionevoli e stolte. Le notizie riportano, talvolta, che qualche donna ha un’amante da cui è facile desumere che tutte le donne hanno l’amante e etichettarli come “poco fedeli”. Così qualche insegnante è incapace di spiegare e non conosce la materia, non fa altro che confermare la veridicità che TUTTI gli insegnanti lo sono e questo campione conferma la premessa iniziale. Cit. “Purtroppo, caro Marco, parecchi patrimoni sono stati accumulati senza pagare una lira al fisco”.
Dal dizionario : “PRECONCETTO: propriamente: concepito prima. Si dice soprattutto di idee e giudizi formulati in modo irrazionale, sulla base di prevenzioni, di convinzioni ideologiche, di sentimenti istintivi, spesso per partito preso e senza esperienza personale ”. Lei come il fisco, quando applica l’inversione dell’onere della prova, inverte il processo del logico ragionamento. Si sa, se uno ha dei soldi, soprattutto molti, deve aver evaso (pregiudizio) ; spetta lui dimostrare di non essere un evasore (assurdo logico + ratio diabolica). La manipolazione e l’argomentazione riescono facilmente a scardinare menti poco inclini al ragionamento.
14 febbraio 2014 9:28 - marco1263
Caro Cepu, del problema dei patrimoni accumulati da redditi in nero se ne deve occupare l'Agenzia delle Entrate. Ricordo che da anni tale Agenzia, se non da decenni, dispone di varie informazioni relativamente ai movimenti e alle compravendite immobiliari (classico esempio di impiego di redditi non dichiarati). Che vadano a scovare quel tipo di evasori invece di insistere su chi ha sempre pagato le tasse !!! Dopo la stipula dell'atto di compravendita, i notai trasmettono il testo dell'atto all'Agenzia con tanto di riferimenti alle modalità di pagamento e degli assegni utilizzati ! E questo avviene da molti anni a questa parte.
13 febbraio 2014 23:23 - ennio4531
Ci sono personaggi alla cepu che giustificano tassazioni sempre più alte adottando una mentalità da caserma: siccome ci sono gli evasori, allora puniamo tutti .

I risultati si sono visti nel settore delle imbarcazioni, auto di grossa cilindrata e sugli immobili .

Per qualche miliardo ricavato in più di tasse abbiamo assistito al loro crollo . Ciò che prima valeva 100, dopo l'aumento della tassazione, ne vale 80,70,60 .

È stato calcolato che il solo settore immobiliare si sia impoverito di almeno 300 miliardi di euro .

L'Italia la si può acquistare sempre più a .... saldo !
13 febbraio 2014 15:35 - savpg8801
Questo aborto di democrazia che favorisce ogni facile oratore ed imbonitore ad assumere cariche per poi sempre tassare il cittadino, è meglio che in qualche modo finisca.
Anni di logomachia perversa ed inconcludente anzichè vedere attuata qualche misera ipotesi di detassazione, al contrario, hanno favorito solo aumenti assurdi ed esponenziali.
Prima di tutto ai beceri favorevoli alla tassazione dei capitali e delle rendite finanziarie vorrei far osservare che trattasi di facile esposizione di nome generico quella di, appunto, rendite finanziarie, ma è necessario vedere le cose nei singoli e molteplici aspetti.
Cosa si intende per grandi capitali?
Cosa si intende per rendite finanziarie,a prescindere da quelle speculative piuttosto che quelle di puro risparmio finalizzato ad oneri futuri?
Cosa si intende far gravare tasse simili a quelle del lavoro?
Come è possibile individuare il risparmiatore tipo retail da quello professionale? Forse basandosi sulle interviste bancarie?
Si fa notare che il risparmio, escludendo quello bancario di depositi e conti di vario tipo esclusi i pct che operano su titoli, investe in titoli e fondi( ma alla fine è la stessa cosa ), o in forme assicurative di vario genere ed altri prodotti.
Bene...questi invstimenti hanno(e continuano) finanziato stati, industrie, e qualsiasi altra forma di emittenza economica; cioè sono prestiti che vanno a fornire danaro al mondo economico e senza il quale tutto va a catafascio. Provate ad immaginare uno stato senza il debitopubblico o a un'industria senza i bond obbligazionari che la finanziano. Anche le cooperative attuano la politica del Prestito Sociale per, praticamente, autofinanziarsi.
Lo sanno i politici e i loro sostenitori che il popolo dei risparmiatori permette a tutti di lavorare, finanziando l'economia?
Perchè chi vorrà montare sulle poltrone del comando non riesce a capire questo e vorrà sempre più tassare inducendo il risparmiatore a rivolgersi ad altro?
Se renzi ha fatto queste proposte sostenute dai sinistri e dal suo popolo di gregari imboniti da queste ideologie, vedi anche Fassina prima che si togliesse da lì ed altri figuri precedenti, compreso anche il Prodi di altri tempi non lontani che quantificava in ricchezza sui duecentomila euro-mezzo appartamentino !!- e compagni, dovrà ravvedersi, se capisce qualcosa. Ma se si è inlovito cercando cariche accumulate tipo sindaco, segretario del pd e capo del governo, e chissà cos'altro in aggiunta in futuro, non siamo messi bene, dopo che Letta ha sentenziato che l'accumulo di cariche importanti è da evitarsi.
Senza aspettare che queste oscenità vengano attuate, chi può faccia qualcosa. Con i lamenti sui forum si ottiene poco o nulla.
13 febbraio 2014 14:05 - Fulvio
Vorrei ricordare a Cepu che se Matteo Renzi diventa presidente del consiglio ci troveremo di nuovo con un presidente del consiglio privo di investitura popolare.
13 febbraio 2014 12:35 - Cepu
Siamo d'accordo sig.tullio, le leggi degli ultimi decenni sono un disastro e il debito pubblico vola alle stelle. C'è rimedio ? SI !
13 febbraio 2014 10:25 - battista7256
qui non si capisce cosa si intenda per rendita finanziaria. Non rendite e pensioni derivanti da privilegi di casta e simili ma evidentemente i pochi risparmi di un lavoratore già ultratassati vengono messi allo stesso livello dei guadagni fatti da speculatori o trader di borsa. I ns. cari legislatori dovrebbero spiegarmi per esempio perchè si debba pagare una tassa sul valore di mercato di un titolo di stato (che di questi tempi può essere MOLTO superiore al valore nominale) quando sanno benissimo che chi lo detiene sino alla scadenza incasserà il valore nominale (o meno se è stato emesso sotto la pari). Risultato è quello di disincentivare il risparmio o perlomeno la fuga da tutti quei prodotti finanziari soggetti ad un'imposta INIQUA. L'anno scorso giravano voci che la tassazione sarebbe dovuta aumentare dallo 0,15% addirittura sino allo 0,33%. Ebbene vorrà dire che alle prossime scadenze lo stato italiano farà sempre più fatica a proporre sul mercato il rinnovo del proprio debito pubblico e le aziende private a trovare risorse con cui investire nella propria attività.
13 febbraio 2014 10:07 - tullio
anche in questo campo, come in altri, le nuove leggi sono state un disastro di avidità e incompetenza.
13 febbraio 2014 9:58 - Cepu
Purtroppo, caro Marco, parecchi patrimoni sono stati accumulati senza pagare una lira al fisco.

Giusto quindi tassare il grande e non tassare il piccolo, come prevede la costituzione, che su questo tema ormai è carta straccia perchè negli ultimi anni i ricchi si son fatti le leggi per aumentare il gruzzolo.

Sta al popolo mandare in parlamento gente valida.
13 febbraio 2014 5:07 - marco1263
E' SCANDALOSO che si continuino ad aumentare le tasse sul risparmio ! Le riforme in Italia sono sempre peggiorative e difficilmente si torna indietro. La minipatrimoniale continua ad aumentare perché hanno scoperto la gallina dalle uova d'oro. Ma i nostri politici lo sanno o no che i risparmi delle famiglie derivano da redditi già ampiamente tassati ? Inoltre continuando a variare le regole, l'industria del risparmio, e non solo, emigra in paesi con fiscalità più favorevole presenti nella stessa Europa. In Italia potremmo avere una florida industria finanziaria in grado di creare ricchezza e occupazione ma non lo vogliono capire.
12 febbraio 2014 19:22 - claudia7602
è normale che renzi voglia alzare la tassazione.
Sia lui che vendola sono favorevoli perchè più aumenta il gettito e più aumentasno le retribuzioni dei ns "cari" politici.

Perchè non si abbassano i loro stipendi?
Perchè non rinunciano ai loro rimborsi?
Perchè il pd, forza italia, etc, non restituiscono i soldi dei rimborsi elettorali?

Sanno solo prendersela con chi ha fatto una vita di sacrifici per risparmiare qualcosina.
12 febbraio 2014 18:07 - Gwydjon
Sottoscrivo appieno. La solita porcata all'italiana.
  COMMENTI
  (Da 1 a 23 di 23)