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4 aprile 2014 10:42 - savpg8801
La direzione giurisprudenziale è giusta, a mio avviso. Se si cominciasse per davvero a non attribuire all'inerme consumatore ogni responsabilità al solo scopo di toglierla all'autorità o a chi veramente ce l'ha. Alla faccia di chi sostiene che la salute del consumatore sia affidata alle etichette sempre più sofisticate come da reiterate ed opprimenti richieste di chi ci vede in primis un business, ed ancora la traslazione delle responsabilità solo al cittadino fruitore che chiamano proditoriamente: consumatore consapevole. Il cittadino, infatti, non è in grado, anche se informato con foglietti bugiardini, di valutare razionalmente quanto vi si indicato.
Alla stessa stregua del sanitario "bugiardino" non si può attribuire all'uso corretto di un prodotto farmaceutico la responsabilità che, invece, va attribuita al venditore nel caso di scorretta manutenzione o conservazione o al produttore nei casi di vizio di produzione o tossicità.
2 aprile 2014 14:59 - shanco
Buongiorno,
problema delicato e mal affrontato direi.
Normativa giusta e prescrizioni rigide che ci stanno tutte,ma valgono anche per quei furgoni ambulanti che si vedono per le strade?
Quella frutta e verdura si che sta sotto il sole e si prende lo smog del traffico per tutto il giorno,eppure anche la Finanza che ci passa davanti non muove dito...come la mettiamo???
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