Sarebbe ora di smetterla con questi continui obblighi che
hanno lo scopo di caricare spese sull'abitazione. La
condizione di proprietario era una conquista. Fino agli anni
90 ervamo quasi tutti in affitto; da allora i padroni di
casa sono una maggioranza il 90% e cosi' lo Stato,con la
complicita' dei parlamentari di destra e di sinistra, per
recuperare soldi, ha iniziato a produrre leggi sulla
fantomatica e irrealizzabile sicurezza (in base al principio
di precauzione), sull'ICI, poi sull'IMU e adesso sulla TARI.
Stessa chimera la difesa dalle bombe d'acqua: se non si
smette di inquinare non ci sara' nessuna salvezza.
14 settembre 2015 16:21 - flaviog
Spett. ADUC
devo fare la revisione della mia caldaia a gas metano a
Verona, di piccole dimensioni e che serve tre piccoli
termosifoni in un miniappartamento.
Il tecnico mi ha riferito di una nuova legge, di un nuovo
libretto e richiede anche la mia bolletta del gas da cui
deve trarre alcuni dati da inserire.
Quest'ultima richiesta non la capisco e chiedo gentilmente
se è una richiesta opportuna.
Non capisco cosa serva mettere i dati del mio gestore di
energia
Ringrazio per un'eventuale risposta
Flavio
18 maggio 2015 14:28 - galegiovanni
Non ne faccio una colpa hai professionisti che fanno il loro
lavoro rispettando le leggi e pagando le tasse, ma una
domanda ce l'ho : stanco del mio idraulico di fiducia,
navigando in internet ho scoperto dei portali dovi si può
avere Gratuitamente preventivi, tra cui quello che ho usato
il edilnet.it , ero scettico ma mi sono ricreduto dopo aver
fatto la richiesta mi hanno risposto 4 aziende della mia
zona proponendomi 4 preventivi, uno diverso dall'altro. Io
ho scelto quello più basso.
11 dicembre 2014 14:33 - ezin
Il nuovo libretto scaricabile gratuitamente è valido? Posso
scaricarmelo e stamparmelo in qualità di responsabile
dell'impianto?
Perchè il mio manutentore di una nota ditta di cui non
faccio il nome voleva darmi lo stesso libretto, sfoltito di
qualche pagina e rilegato in una semplice cartellina alla
modica cifra di 15 euro.
Dice che quello che mi sono scaricato e stampato da internet
dalla regione veneto, identico al suo, non è valido e si
rifiuta di compilarlo.
Qualcuno può darmi delucidazioni perchè sento odore di
truffa legalizzata, dato che a mia sorella un'altra ditta ha
fornito lo stesso libretto gratuitamente...
E' gratuito o a pagamento questo nuovo libretto?
Posso provvedere a compilarmelo da solo oppure deve per
forza compilarlo il manutentore la prima volta?
Come mi devo comportare con questo manutentore che pretende
15 euro per quattro fotocopie? Può rifiutarsi di
compilarlo? Sta facendo il furbo oppure sono obbligato a
pagare?
30 ottobre 2014 20:39 - djkappa
Ciao a tutti.
Ho una casa ultrapopolare di ringhiera con caldaia e stufa a
pellet non funzionanti.
La caldaia è guasta ,perde acqua e l'ho tolta,ho messo dei
tappi sull'impianto acqua e gas.
La stufa a pellet è guasta,non funziona il motore che porta
il pellet al bracere quindi inutilizzabile.
Mi trovo in difficili situazioni economiche dovute alla
perdita del lavoro,scaldo solo una stanza con una stufetta
elettrica,io i 200 euro per il libretto della caldaia non li
ho,mi servono per mangiare.
Il libretto della caldaia l'ho fatto fino al 2012,poi non ho
più avuto i soldi per pagarmi la bolletta del gas.
Se arriva un controllo mi possono fare la multa ?
Ho solo cose che non funzionano,come questa italia in cui
vivo.
27 settembre 2014 11:39 - tecnicocaldaiaroma
Salve sono un tecnico che fa assistenza caldaie. Mi permetto
di dissentire con renato9969 riguardo il modus operandi di
chi va nelle case a fare le manutenzioni (almeno parlo per
me).
Il discorso che fa è incompleto. L'esempio da lei riportato
riguardo il modo di pulire gli ugelli è la conseguenza
della difficoltà che hanno i clienti a sostenere la spesa.
Mi spiego, se io venissi in casa sua e le dicessi che la
caldaia è sporca ed avesse bisogno del lavaggio chimico
(che costa ben più di 100 euro) lei cosa penserebbe?
Sicuramente che, siccome la caldaia si accende e fa il suo
dovere, io sto cercando di spillarle del denaro per una cosa
non necessaria. Quindi la maggior parte dei tecnici per
prevenire questo atteggiamento magari le da una pulita agli
ugelli e si tira a campare. Naturalmente se poi la caldaia
è davvero sporca alla fine si blocca o si guasta. A quel
punto lei penserebbe che il tecnico non ha fatto il suo
dovere e che le ha spillato dei soldi senza fare il lavoro
bene (si torna sempre li: il tecnico è disonesto).
Per quanto riguarda la certificazione la somma di 100 euro
ha il suo motivo. Prima bisogna fare la manutenzione o il
bollino il cui costo è di 70 euro circa e per cui NON si fa
pagare il diritto di chiamata. Poi c'è la compilazione
della certificazione che, se permette, è una bella
responsabilità per noi tecnici e varrebbe ben più delle 30
euro che sommate alle 70 del controllo raggiungono le 100
che le hanno chiesto.
Infine di solito, se si interviene su una caldaia guasta, il
prezzo del diritto di chiamata non viene fatto pagare.
Il diritto di chiamata è stato messo solo per evitare di
dover andare nelle case a perdere tempo (ed il tempo è
denaro e con il denaro si fa mangiare la famiglia).
Questo almeno è il mio personale modo di lavorare.
Mi scusi se l'ho contraddetta, l'ho fatto in modo molto
spontaneo e senza voler offendere nessuno, solo per spiegare
a tutti le ragioni dei prezzi che fa la mia categoria e le
ragioni per cui a volte si "deve" usare lo spazzolino al
posto di un lavaggio chimico della caldaia.
30 giugno 2014 12:14 - cafiero
E' la solita cretinata all'italiana e nessuno ci tutela.E'
appena pubblicato l'obbligo per artigiani,professionisti,ecc
dovranno essere pagati tramite POS ma non c'è una sanzione
per chi non si adegua e poi se vado dal meccanico per una
riparazione e mi fa il solito discorso"pagamento regolare
100,irregolare 80" che faccio?Altra giustissima obiezione a
questa ultima stupidaggine "essendo cosa obbligatoria (sic)
anche il costo delle operazioni tramite POS deve essere
calmierato e non variabile a seconda delle banche, stessa
cosa dovrebbe essere per le caldaie come lo è per le
auto:se devo obbligatoriamente fare una revisione periodica
il costo deve essere stabilito per Legge altrimenti il
cittadino è in balia dei profittatori. Ma quando ci
svegliamo!
12 giugno 2014 6:51 - napador
Renato9969 il problema è che se tu chiamassi il tecnico
solo quando la caldaia non funziona probabilmente non
verrebbe nessuno.Eh sì caro mio perché ho lavorato come
tecnico per 8 anni e purtroppo senza revisione annuale della
caldaia un centro assistenza non potrebbe stare in
piedi.Sarebbe bello.Un centro assistenza non può campare
con gli introiti derivanti solo da interventi straordinari.A
meno che non venga aumentato il diritto di chiamata da 30 a
80 euro...ma poi sarebbe uguale che fare la revisione o
sbaglio?Bisogna ragionare su molti fattori prima di fare
discorsi da bar...con tutto il rispetto...saluti
11 giugno 2014 7:35 - renato9969
Ci sono così tante norme e leggi che se uno dovesse essere
in regola non gli basta la busta paga . Si dovrebbe dare un
libretto di manutenzione ordinaria con la spiegazione di
come pulirsi la caldaia. Per pulire gli ugelli di solito
usano uno spazzolino da denti od uno con le setole. Alla
fine dei 10 minuti di lavoro ti chiedono 30 € per l'
uscita + 100 € per la certificazione che la caldaia è
pulita. Ma se la caldaia è sporca o c'è qualcosa che non
va allora si ferma e quindi sei costretto a fare un
intervento. Quindi non serve fare una legge.
8 giugno 2014 11:08 - ant2009
Chi crede che questo sia il risultato delle normative
europee non ha idea...la Gran Bretagna e' sempre la prima a
mettere in atto le leggi che si inventa la UE, eppure non
esiste neanche un centesimo delle cretinate applicate in
Italia e non esiste, per esempio, alcun obbligo di avere
'libretti' o addirittura essere sanzionati. Potrei fare una
lista di mille 'leggi/decreti' italiani che non esistono
altrove, e questo lo so per esperienza personale, non
perche' 'ho sentito dire'. Le normative europee esistono ma
ogni stato le applica quando e come vuole. Purtroppo in
Italia si devono far girare soldi, ed ecco che nascono
queste cosiddetti 'decreti' per spennare la gente, dando
colpa all'Europa. Come cittadina britannica io sono
totalmente contraria agli eurocratici e spero che con il
prossimo referendum usciremo per sempre, quindi non pensate
che io sia una persona pro-Europa, anzi....
5 giugno 2014 8:22 - ennio4531
Le norme sono l'applicazione delle direttive europee che se
non applicate significano multe salatissime.
È il prezzo che paghiamo per restare in un club che molti
osannano e altri maledicono.
La cosa che ulteriormente sorprende sono le multe
salatissime applicate in caso di non rispetto della norma.
Evidentemente i nostri politici ci ritengono dei nababbi...
4 giugno 2014 22:41 - orazio3616
Va bene la sicurezza e il risparmio ma a calmierare i prezzi
per gli interventi invece no! In un momento così delicato
anche per i bilanci familiari con mancanze di
lavoro,cassaintegrati, pensionati al minimo o con
reversibilita da 800 euro al mese non ci pensa nessuno. Le
lobbi (manutentori molte volte disonesti e i loro
rappresntanti di categoria) si fanno sempre valere e spigono
sull'acceletaore proponendo multe che poi passeranno ad
equitalia perchè non ce la si fa a pagare.Ma i nostri
legislatori non hanno mica altri ca..i da risolvere in
questa benedetta- maledetta Italia? ....Sempre più
demoralizzato!
4 giugno 2014 7:57 - renzo1391
Qui finalmente sembra chiaro che i semplici scaldabagni a
gas non rientrano in ciò che impone l'obbligo del
libretto.
Mi sembrava ovvio, specie dopo che ho scaricato il libretto
e visto che in pratica avevo poco da riempire, però quando
lessi l'articolo su CONDOMINIO WEB, visto che il titolo
della legge lasciava qualche dubbio, mi risposero che anche
lo scaldabagno rientrava.