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13 giugno 2014 8:10 - Annapaola Laldi
Sì, ha ragione. Solo che io, che conosco poco questi pittori, non avevo messo in relazione le due cose.
"La Maremma che nel cuor mi sta" sta anche nel mio cuore. Ormai più di 30 anni fa ho avuto la fortuna di trascorrere qualche periodo proprio a Bolgheri, anch'io, per fortuna, prima che diventasse il luogo artefatto che è da alcuni anni a questa parte. Era un villaggio autosufficiente: c'era il negozio di alimentari, la macelleria, di una simpatica signora di Castagneto, che vendeva carne di animali di solito allevati da lei, e diceva, commossa e fiera: "ma senta com'è tenera la mia vitellina!", e c'erano i suoi abitanti, molte persone anziane, è vero, che rendevano però il luogo vivo e accogliente. Va da sé che, quando sono capitata in zona nell'autunno, sì, mi trovavo immersa nell'atmosfera di "San Martino".
Mi fermo qui. Farò una visita alla Galleria d'arte moderna di Pitti.
11 giugno 2014 20:30 - riccardo1146
Gentile Annapaola , molte delle poesie di G.Carducci evocano opere pittoriche fortemente legate al fenomeno artistico dei Macchiaioli. Se vuol rivivere ad esempio S.Martino basta passare un giorno di burrasca ottobrina per Castiglion della Pescaia , su al paese antico parlo o al vecchio Scarlino e...... l'atmosfera è quella. Ho avuto la fortuna di visitare i luoghi immortalati dai nostri artisti poco prima della distruzione selvaggia e sistematica della natura causa speculazione vacanziera e le confesso che c'erano punti dove il tempo sembrava fermato , immobile ! La magia dell'arte è tutta qui , Carducci è abile interprete di quel bisogno panico che ognuno sente interiore e passare nelle zone del ribelle di Arcidosso o nelle macchie che furono del Tiburzi , pare sentire nell'aria le melodie campestri ricordo ancestrale e bisogno di pace interiore .
10 giugno 2014 9:55 - Annapaola Laldi
Grazie della partecipazione e della evocazione dei macchiaioli, a cui non ho mai pensato, ma che è calzante. Le dirò che "le quattro paghe per il lesso" continuano a non andarmi giù, però è anche vero che, pensa e ripensa, non riesco a concepire questa poesia senza di esse.
8 giugno 2014 15:56 - riccardo1146
Spesso sono passato nei pressi dei famosi cipressi che da Bolgheri vannno a S. Guido.... e non nascondo mai l'emozione particolare sia del ricordo studentesco ( quanti sogni sul tavolinetto nelle uggiose serate invernali a pensar di maremme lontane e odore del mare) sia di quello della maturità , parlo ovviamente di quella anagrafica....sempre ahimè sognante . La ringrazio della sincera riesumazione poetica ; ma un doveroso rimprovero è d'obbligo . I versi di Carducci anche se prosaici calzano a pennello... e l'evocazione delle immagini ne resta più limpida;come in un paesaggio dei macchiaioli.
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