Sì, ha ragione. Solo che io, che conosco poco questi
pittori, non avevo messo in relazione le due cose.
"La Maremma che nel cuor mi sta" sta anche nel mio cuore.
Ormai più di 30 anni fa ho avuto la fortuna di trascorrere
qualche periodo proprio a Bolgheri, anch'io, per fortuna,
prima che diventasse il luogo artefatto che è da alcuni
anni a questa parte. Era un villaggio autosufficiente:
c'era il negozio di alimentari, la macelleria, di una
simpatica signora di Castagneto, che vendeva carne di
animali di solito allevati da lei, e diceva, commossa e
fiera: "ma senta com'è tenera la mia vitellina!", e c'erano
i suoi abitanti, molte persone anziane, è vero, che
rendevano però il luogo vivo e accogliente. Va da sé che,
quando sono capitata in zona nell'autunno, sì, mi trovavo
immersa nell'atmosfera di "San Martino".
Mi fermo qui. Farò una visita alla Galleria d'arte moderna
di Pitti.
11 giugno 2014 20:30 - riccardo1146
Gentile Annapaola , molte delle poesie di G.Carducci evocano
opere pittoriche fortemente legate al fenomeno artistico dei
Macchiaioli. Se vuol rivivere ad esempio S.Martino basta
passare un giorno di burrasca ottobrina per Castiglion della
Pescaia , su al paese antico parlo o al vecchio Scarlino
e...... l'atmosfera è quella. Ho avuto la fortuna di
visitare i luoghi immortalati dai nostri artisti poco prima
della distruzione selvaggia e sistematica della natura causa
speculazione vacanziera e le confesso che c'erano punti
dove il tempo sembrava fermato , immobile ! La magia
dell'arte è tutta qui , Carducci è abile interprete di
quel bisogno panico che ognuno sente interiore e passare
nelle zone del ribelle di Arcidosso o nelle macchie che
furono del Tiburzi , pare sentire nell'aria le melodie
campestri ricordo ancestrale e bisogno di pace interiore .
10 giugno 2014 9:55 - Annapaola Laldi
Grazie della partecipazione e della evocazione dei
macchiaioli, a cui non ho mai pensato, ma che è calzante.
Le dirò che "le quattro paghe per il lesso" continuano a
non andarmi giù, però è anche vero che, pensa e ripensa,
non riesco a concepire questa poesia senza di esse.
8 giugno 2014 15:56 - riccardo1146
Spesso sono passato nei pressi dei famosi cipressi che da
Bolgheri vannno a S. Guido.... e non nascondo mai
l'emozione particolare sia del ricordo studentesco ( quanti
sogni sul tavolinetto nelle uggiose serate invernali a
pensar di maremme lontane e odore del mare) sia di quello
della maturità , parlo ovviamente di quella
anagrafica....sempre ahimè sognante . La ringrazio della
sincera riesumazione poetica ; ma un doveroso rimprovero è
d'obbligo . I versi di Carducci anche se prosaici calzano a
pennello... e l'evocazione delle immagini ne resta più
limpida;come in un paesaggio dei macchiaioli.