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26 luglio 2014 13:10 - minotauro5801
Un drogato un malato ?
Fa fatemi il piacere!
Il un malato è uno che si ammala non per sua scelta.
Il drogato è un inutile vizioso che paga per " ammalarsi ", ma dopo che si è "ammalato" per sua libera scelta, va lasciato al suo destino.
26 luglio 2014 10:00 - IVAN.
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• (dal topic:) «Una recente sentenza della Corte Costituzionale che ha bocciato la legge che ci siamo tenuti per otto anni (la Fini-Giovanardi)...»


Non esattamente. La cosiddetta “Fini-Giovanardi” è stata abrogata solo in ALCUNI punti, sostituiti dal ripristino degli omologhi punti previsti dalla precedente Vassalli-Jervolino (legge altrettanto colabrodo).
Inoltre alcuni dei suddetti punti abrogati sono stati di recente reintrodotti in modo surretizio dalla Lorenzin (ministro-fantoccio che non conosce nemmeno la differenza tra cannabis ed eroina).
Insomma, quella porcata di legge è uscita dalla porta ed è rientrata dalla finestra. Questo la dice lunga su quanta sia la volontà politica di prendere decisioni ovvie e sensate (come appunto le Narcosale) per arginare il fenomeno-droga.


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• (dal topic:) «Queste due persone malate sono morte perché non hanno fatto riferimento alle strutture sanitarie pubbliche esistenti, ma hanno cercato un rimedio alla loro malattia andando a cercarsi altrove il proprio “farmaco”.


Chiaro. Se il “medico” si limita a dire «Evita di ammalarti o arrangiati, io di te me ne infischio» (cit. Serpelloni, Giovanardi & C.), è ovvio che il “malato” deve cercare soluzioni IN PROPRIO come può, dove può, e da chi può.
E' un meccanismo perverso che induce il tossicodipendente a rivolgersi di nuovo a quella stessa clandestinità che le Istituzioni A PAROLE proclamano di voler contrastare, ma che NEI FATTI aiutano a prosperare sempre più.

Questo comportamento contraddittorio dei politici è dettato da semplice INCOMPETENZA oppure da MALAFEDE INTERESSATA? Personalmente non avrei dubbi in proposito.
La criminalità ottiene profitti ENORMI dal fatto che produzione & commercializzazione degli stupefacenti siano ILLEGALI (cioè, liberi e non regolamentati);
nulla di strano, quindi, che la malavita eserciti tutta la pressione politica che gli è possibile affinché il COMPLETO monopolio delle droghe rimanga nelle sue mani. Compreso il monopolio dei rimedi ad esse. (Infatti al solo sentire la parola “Narcosale” i narcotrafficanti si terrorizzano, e scatta subito la reazione di opposizione per vie politiche. I loro sgherri in Parlamento si riconoscono al volo: sono quelli che promulgano leggi criminogene e negano le riforme più ovvie e sensate.)


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24 luglio 2014 12:55 - isval
leggi balorde ... leggi incapaci ... come incapaci sono i gestori del legislativo e da come si può vedere, visto tutte le circostanze sociali attuali, sono incapaci ovunque ... parlano, ipotizzano e promettono ... e basta ...
si può morire di tutto in Italia, come altrove, ma qui più che altro si muore di Stupidità Sociale ...
L'esempio a conferma di quanto detto sopra è il Portogallo ...
Molti pensano al Portogallo come un pezzetto di terra sul mare di pescatori di sardine e alici, fanno le acciughe ... non fanno "Moda" come noi, non hanno Lamborghini, Ferrari e altre ... non hanno i nostri Vini pregiati, non hanno le nostre risorse e sono molto meno ... ma hanno gli stessi problemi ... la differenza è che hanno una Cultura più Intelligente ... non hanno i papponi truffatori degenerati al governo e di massa non sono capre ignoranti come i sassi ... tutto qui ... li non si muore più di tossicodipendenza se non per rarissimi casi di intolleranza ... ma dalla depenalizzazione di "tutte le droghe" non risultano decessi da overdose o da avvelenamento ... al contrario risultano "calo estremo di uso droghe e svuotamento dei reparti infettivi" ... meno spese sanitarie e giudiziarie, snellimento burocrazie di merito, meno disperazioni nelle famiglie e più giustizia sociale ...
16 luglio 2014 8:46 - Gabri65
Grazie MariaGrazie per la tua replica.Come sempre, almeno in Italia, cerchiamo nuove soluzioni senza impegnarci far funzionare e verificare quanto abbiamo a disposizione. Chi promuove le leggi è totalmente scollegato dalla realtà che spesso dimostra di conoscere.
16 luglio 2014 6:00 - mariagrazia3828
Il Comune di Firenze non può fare nulla del genere perchè l'art. 79 del Testo Unico 309/1990 recita: "Chiunque adibisce o consente che sia adibito un locale pubblico o un circolo privato di qualsiasi specie a luogo di convegno di
persone che ivi si danno all'uso di sostanze stupefacenti o psicotrope e' punito, per questo solo fatto, con la reclusione da tre
a dieci anni e con la multa da lire cinque milioni a lire venti milioni se l'uso riguarda le sostanze comprese nelle tabelle I e III
previste dall'art. 14, o con la reclusione da uno a quattro anni e con la multa da lire cinque milioni a lire cinquanta milioni se l'uso
riguarda le sostanze comprese nelle tabelle II e IV previste dallo stesso art. 14." Non so come sia stato modificato dall'ultimo decreto legge ma di certo non è stato abolito. Piuttosto: come viene attuato il diritto all'anonimato (= non si dà il nome ne altro elemento atto all'identificazione) previsto dall'art. 120 del citato TU 309/1990 nei SERT di Firenze? Visto che nessuno vuol perdere la patente o il lavoro e visto che il segreto professionale è praticamente abolito grazie all'art. 92 del D. Lgs. 196/2003, forse questa è una domanda pertinente. Il sito parla di "assoluta garanzia di anonimato e riservatezza " (che sono due cose completamente diverse) ma spesso accade che in questi servizi, invece, chiedano nomi e residenza perchè le Regioni vogliono addirittura i codici fiscali e le ASL si sono inventate la "competenza territoriale".Bisognerebbe provare a verificare... Inoltre: quali sono gli orari di apertura dei servizi che dovrebbero essere aperti, sempre per la stessa legge 309, "24 ore su 24"? Perchè se per caso facessero orario d'ufficio pare difficile che vengano frequentati da persone che intendono mantenersi lavorando.
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