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15 novembre 2015 9:56 - savpg8801
E' un giro vizioso.
Tutto ciò che lo Stato spende con i vari capitoli di bilancio spende parte del privato.
E lo Stato non può minimamente vantare spese sue perchè lo Stato non ha e non dovrebbe avere utili da gestioni proprie, salvo alcune partecipazioni. Lo Stato, in materia di diritto e conti pubblici non può essere imprenditore.
Ogni volta che un governatore, un sindaco, un governo, ecc. dicono di essere salvatori della patria, di aver risollevato dalle crisi(magari dopo averle provocate con le canocchie legislative) di sforzarsi a spendere per il benessere e la rinascita, altro non fanno che scucire parte dei soldi che i cittadini già forzosamente avevano dato, e pure al netto delle spese che lo stato stesso fa per, grassamente, mantenersi.
Per Stato si intende tutto il carrozzone Pubblico ed anche tutti gli enti mantenuti dallo stato che spesso sono solo sanguisughe opportun iste.
14 novembre 2015 19:31 - lucillafiaccola1796
ben detto sav, anzi ben scritto
Il cetriolo va sempre lì, nell'output del Contribuente forzato i.e. Lavoratori Subordinati e Pensionati ! stranamente i governi tendono a far fuori entrambi...ma poi come credono di "campari"? In fin dei conti è come uccidere la Gallina dalle Uova d'Oro! E Noi ci facCIAmo schiavizzare dai cillimbe'? Che volpi!
14 novembre 2015 9:31 - savpg8801
Ogni spesa pubblica(cioè che direttamente o indirettamente riguardi Stato, partiti, e qualsiasi organo istituzionale come gli organi periferici, compreso gli"aiuti" dell'Europa che, in definitiva, usano soldi dei cittadini delle nazioni partecipanti) esce dalle tasche dei cittadini"contribuenti".
Se anche dicessero che le spese le paga il partito sarebbe la stessa cosa; infatti chi finanzia il partito? Anche se fosse che si finanziasse (assurdo) solo con prelievi da tasche di deputati, senatori, sottosegretari e via così, essi stessi sono pagati dallo stato e quindi da noi. La differenza starebbe solo in qualcosa in meno che questi"rappresentanti" avrebbero a disposizione per loro, ma nulla cambia.
Se Renzi dicesse che le paga lui di tasca propria, ma è lapalissiano che la sua "tasca" la paghiamo noi cittadini. N'est pas?
E si farebbe troppo presto a farsi belli con i soldi degli altri.
10 dicembre 2014 13:50 - GianniZ
Oggi ho assistito alla pubblicità sul Job Act, sullo sfondo il simbolo del PD, mi piacerebbe sapere se Renzi ha caricato il costo sui cittadini o se la paga quel partito, ne dubito.
6 dicembre 2014 14:05 - savpg8801
Lo Stato inteso come organismo supremo necessario alla gestione della "cosa pubblica", dovrebbe pagare solo quelli che la gestiscono direttamente e lo dovrebbero fare pure bene, ma la cosa speso non avviene.
Un paio di giorni fa, se ho ben compreso, Dell'Arti a Radio1 alle 7,30 intervistava dei personaggi e saltò fuori che alcune centinaia di migliaia di individui trottano e sono mantenuti attorno al mondo della "politica" solo per promuovere, gestire candidature e numerini dei voti, campagne elettorali, organizzare conferenze, comizi, mangiate frequenti e corpose, acquisti più o meno necessari spacciati per la bisogna, viaggi per ogni dove, auto, aerei, navi, ecc.
Questo è un mondo di cui nessuno riesce a immaginarne le spese. Si parlava forse di decine e decine di miliardi.
Sono convinto che tutto ciò dovrebbe essere fatto esclusivamente per passione politica, come una tifoseria attiva o di volontariato per far salire i propri beniamini e permettere loro di portare a casa lautissimi compensi ed anche molto altro.
Ma queste attività, invece, con la scusa che la politica è necessaria in una democrazia, sono divenute lavori occupazionali veri e propri, magari come secondo lavoro-tipo attivisti sindacali- e vengono grassamente compensati.
Se la vediamo dal punto di vista che si è creato lavoro produttivo di finalità PIL o eliminanti disoccupazione, si potrebbe dire : BEN VENGA !!
Ma siccome questo meccanismo costa ai cittadini, spesso indirettamente ed inutilmente, basterebbe applicare veramente la spending review a solo questo settore per risanare in poco tempo il nostro debito pubblico.
Poi toccherebbe alla masnada di briganti, di corrotti, di magna-magna, di arrivisti, di politici scaldasedie e loro portaborse, per risanare il resto. Ed ancora alla prossima puntata...
Qualcuno direbbe: decapitare...decapitare ma resterebbero pochi bravi a fare questo sanatorio lavoro di eliminazione, per andare, poi, su essi stessi a perpetuare il girone.
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