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13 gennaio 2015 21:24 - savpg8801
Non esiste un prezzo "logico" delle cose che acquistiamo e che vengono prodotte. Tutto è formato da infiniti parametri e chiedersi perchè il kilo di banane costi € 0.50 in una bancarella o 1 euro nell'altra, o 1.80 nell'altra lì vicino, è pura utopia. Nemmeno le famigerate regole della concorrenza potrebbero dare una risposta. Vigono altri fattori di comportamento diversi per ciascuno di noi. Convinzioni, fidelizzazioni, simpatie, spinta propensione al risparmio, ricercatori ottusi della qualità(buona o cattiva non si sa), spendaccismo emulativo, stati di simbolo, commessa che tiregala il prezzemolino, voce suadente dell'imbonitore di turno e molto altro.
Che può significare per l'utente automobilista che fa un pieno al mese risparmiando 5 euro? Due etti di sogliola! Ma significa molto per il camion di clementini che provengono dalla Sicilia e che costano più di trasporto che del valore intrinseco.
Tuttavia il prezzo non diminuisce al consumo...un po' come quando ci fecero impaurire con lo spauracchio dell'arrotondamento all'avvento dell'Euro. Dimostratosi una cavolata in quanto, poi, altro che arrotondamento al decimo di centesimo, ma alla moltiplicazione di esso all'ennesima potenza.
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