COMMENTI
  (Da 1 a 10 di 10)  
20 maggio 2015 19:49 - lucillafiaccola1796
Visto che le leggi sono ideate e scritte da trucchettari volutamente analfabeti ed oscuramente equivoci, che le leggi vengono fatte dal governo eletto da nessuno, una volta detto esecutivo, ma trasformato in legislativo-esecutivo a botte di fiducia, di che "legalità" stiamo CIAnCIAndo?
Quand'anche una legge fosse legale, ma espressa in una lingua INCOMPRENSIBILE, quella con cui si fanno i libretti delle scuole guida e le istruzioni per l'uso, non sono tenuta a rispettarle. Non ti capisco, non ti cago. Spiegami bene e si vedrà. Chi sa veramente fare, sa anche spiegare.
20 maggio 2015 17:25 - conmentelibera
Legalità a tutto tondo
Avete titolato"un mondo alla rovescia" e quindi chi chiede legalità è visto male. Verissimo, e a questo proposito parlando di scuola esprimo il mio più profondo disagio come docente che vivrà sulla propria pelle le conseguenze della riforma "buona scuola". Ho infatti scritto al Presidente del Consiglio che mi ha assicurato una risposta peraltro non ancora pervenuta la seguente testuale mail:
Gentile Presidente del Consiglio, ricevo la Sua lettera agli insegnanti e le sottopongo questa riflessione su un tema che secondo me è fondamentale: io cerco di insegnare il concetto di legalità e merito ai miei studenti, mi spiega qual è il Suo?
1) il concorso a preside 2011 in Toscana è stato giudicato illegittimo
2) il MIUR ha nominato una nuova commissione legittima che ha bocciato 16 dirigenti in servizio con contratto provvisto di clausola di salvaguardia "fino all'esito dei ricorsi pendenti" poi vinti dai ricorrenti
3) ora quei 16 "presidi" verranno confermati nel loro ruolo scavalcando il concorso grazie a un emendamento del ddl "buona scuola"
4) con Lei (e io l'ho convintamente votata) non era finito il tempo delle sanatorie? E ancora non si dovrebbe entrare nella P.A. solo tramite concorso?
5) quale garanzia danno questi "presidi" per decreto di improntare il loro modus operandi ai fondamentali principi di efficacia, imparzialità e trasparenza?
La ringrazio se mi vorrà rispondere.
20 maggio 2015 15:29 - V.Donvito
x Bista/Carta
complimenti. Credo di aver senso e pratica dell'ironia (e della beffa canzonatoria), per cui sono contento di quel che ha scritto, prima e dopo.
Comunque: sono quel che lei chiama un'anima candida. E non condivido le sue riflessioni sminuenti e minimizzanti, che' fanno male alla nostra comunita' civica e politica.
20 maggio 2015 11:53 - ennius4531
x Bista

Per quel che vale ...

C'è da apprezzare il tuo atteggiamento di persona bene educata nei riguardi di Donvito che ti ha portato a scusarti e cospargere il tuo capo di un pizzico di cenere.

Speriamo che questo serva indirettamente a Donvito a riflettere sulla tesi che un dio Laico, per essere tale, deve essere dotato anche di un pó di senso della misura e dell'autoironia nel giudicare fatti e persone e resistere alla tentazione nel sostenere che ad ogni presunta violazione di laici comportamenti vi siano movimenti clericali .... complottardi.

Ma, per quanto mi riguarda, l'apprezzamento maggiore lo rivolgo alla descritta tua immaginifica esperienza che ha mutuato un pezzo del teatro dell'assurdo sia pure di natura casereccia .

Affetto da invidia fugace, che ti prego di scusare, svelo che avrei tanto voluto scriverlo io.....
18 maggio 2015 21:43 - Bista
Caro Vincenzo Donvito.

O anche Lei sta scherzando, ma l'ho riletta più volte e non mi pare, oppure è di umor pessimo per l'episodio in questione. In ogni caso la Sua buona fede è disarmante e mi costringe ad un atto che non mi è mai piaciuto fare, cioè a chiedere, e qui chiederLe, scusa.

Perché, a parte la donazione ai poveri e i versi della filastrocca dello Zecchino d’Oro (1962), io mi sono inventato tutto e pensavo che dal testo si capisse.
Se ha pazienza di rileggere il mio scritto si accorgerà che ho fatto considerazioni da invasato.
Il finale, sulla Procura e la Presidenza che in Sardegna non avrebbero niente da fare, è poi proprio da matti e, se mi dovessi imbattere in un procuratore o nel presidente che avessero preso sul serio quello che ho sostenuto, come Lei ha fatto, mi denuncerebbero quanto meno per diffamazione, se non per un qualche oltraggio o vilipendio.
E mi andrebbe anche bene, perché se anche i pescatori di S.Elia non avessero capito che ho scherzato, la prossima domenica che capitassi nell’omonimo mercatino me le darebbero di santa ragione, e senza dire una parola.

Io volevo solo significare, buttandola a (sor)ridere, perché non mi va di offendere, che mi pare che stiate esagerando (ma non mi metta, La prego, nella categoria degli ignavi o degli ipocriti o di quelli che: “O Franza o Spagna purché se magna”). State esagerando perché la vostra reazione è stata causata da un episodio, per me secondario, se non insignificante (avrò anche torto, ma questo penso, senza condizionamenti), e potrebbe portare a conseguenze paradossali tipo quella che ho dipinto nel mio commento e che si prefigura anche dal suggerimento che Lei, senza accorgersi della finzione, mi da qui sotto.

E invece sono diventato autore di uno scherzo sgradevole, cosa che non volevo, perché l’argomento in sé è serio e, in effetti, sotto certi aspetti, ci sarebbe poco da ridere.

Lei è molto “arrabbiato” (“attacco rabbioso” scrive Annapaola Laldi), per ragioni che rispetto ma che tuttora non riesco a condividere; probabilmente perché vengo da convinzioni ed esperienze diverse che, ad esempio, mi avrebbero portato a non dar peso a quella filastrocca parareligiosa in scuola pubblica che mi sono inventato.

E sa come la penso, in estrema sintesi, per convinzione ed esperienza?
Penso che Lei ha la Legge dalla Sua, senz’altro; ma non avrebbe avuto modo di ricordarcelo ex cathedra, scomodando da più importanti (spero) impegni quelle (povere) senatrici se quel (doppiamente povero) dirigente scolastico avesse effettivamente, e tempestivamente "diretto" cioè svolto le funzioni a cui è tenuto.
E che non vorrei ora essere nei panni del ministro per non essere costretto (povero me) a menare can per l’aia o a dire veramente quello che penso, sicuramente maltrattandovi tutti.

Ma lui, il Ministro, non è un “povero me” e (scommettiamo?) se la caverà sicuramente molto bene, rifacendo il verso alle senatrici che gli hanno già indicato gli articoli di Legge, richiamando il dirigente all'ordine, bacchettando le insegnanti che si sono già scusate e facendo a Lei una bella ruota.
E lasciando tutto com'è, compresa l'ora alternativa senza contenuti.

Se rinuncia a etichettarmi può dire con me e di me quello che vuole (motivando e senza offendermi, prego) e, se non se ne dispiace ancor di più, a causa di quello che ho scritto e penso, Le rinnovo le scuse.

Giambattista Carta

P.S.
Considerato il Suo animo candido, Le suggerisco di diffidare di questo Ennius qua sotto che usa un frasario sospetto e potrebbe anche far parte della combriccola di "Scherzi a parte".
18 maggio 2015 19:04 - ennius4531
Ha ragione Donvito quando denuncia i misfatti vissuti all'interno della scuola pubblica in violazione della sua assoluta laicitá con sistematiche violazioni le cui eco rappresentano solo '.. una punta di iceberg con una base ampia e solida, che contraddice le nostre normative .. '

Per cui anch'io mi accodo alle denunce per sollevare fatti ancora piú gravi che avvengono all'interno di moltissime scuole pubbliche come quelli di scambiarsi gli auguri di Buona Pasqua e Natale ( .. e se il bambino fosse ateo oppure islamico ? ) e fissare il calendario delle vacanze scolastiche citando festività religiose cattoliche romane come, ad esempio, avviene in Emilia-Romagna di cui si fornisce un estratto ...

Festività Natalizie: dal 24 dicembre 2014 al 6 gennaio 2015
Festività Pasquali: dal 2 al 7 aprile 2015
Da aggiungere la festa del Santo Patrono e le seguenti Feste Nazionali:

tutte le domeniche;
il primo novembre, festa di tutti i Santi;
l’8 dicembre, Immacolata Concezione;
il 25 dicembre Natale;
il 26 dicembre;
il primo gennaio, Capodanno;
il lunedì dopo Pasqua (Pasquetta);
.........

Suggerirei di rinominare, tenuto conto delle stagioni e del dio Laico che presiede questa repubblica, le feste natalizie in ... Nonno Gelo e quelle pasqualizie in ... Sole Primaverile...
18 maggio 2015 8:02 - V.Donvito
x Bista
come avevo avuto di sperimentare altre volte, siamo in presenza di una punta di iceberg con una base ampia e solida, che contraddice le nostre normative conquistate a suon di battaglie e diventate leggi dello Stato.
Consiglio il nostro amico di Sant'Elia di segnalare la vicenda, perche' ne facciano tesoro, alle tre senatrici firmatarie dell'interrogazione, oltre che ai media locali (non solo cartacei).
Mi tenga informato e sarebbe interessante approfondire la specifica vicenda (ammesso che ce ne sia bisogno dopo l'esaustiva e letteraria descrizione che leggiamo sopra), e se altri facciano altrettante segnalazioni.
Buona giornata
17 maggio 2015 14:44 - Bista
Quello che è capitato al presidente dell'ADUC è il meno.
Ieri mi son recato con mia moglie e mio figlio in carrozzina nell'asilo e scuola elementare del villaggio dei pescatori di Cagliari (Sant'Elia) per consegnare indumenti e giocattoli per i poveri (pardon: meno abbienti).
Appena entrato odo un cantare di voci bianche attraverso delle porte chiusa affacciate all'androne dove mi trovavo.
Mentre lì aspettavo l'inserviente a cui consegnare la roba che tenevo in un bustone prestavo orecchio, sentivo e registravo con lo smartfòn:

" Natale è ancor lontano,
o mio Bambin Gesù;
ma già ti chiedo un dono
Un dono e nulla più.

Fammi crescere i denti davanti
te ne prego, Bambino Gesù:
sono due ma mi sembrano tanti,
son caduti e non crescono più.

Quando gioco insieme ai compagni
ridon sempre e mi fanno "cucù"!
Io mi arrabbio e non posso dir niente
perché so che mi burlan di più".

"Chi sono?" chiedo ad una che mi sembra una bidella (pardon: assistente scolastica).
"Sono tutti i bambini dell'asilo. Ci sono anche parenti e genitori. Festeggiano Michele ed Arianna che compiono quattro anni"
In questo modo? Ihhh; ma sono son matti?

Riassumiamo; gli articoli non me li ricordo, però, orientativamente:
-Considerato che siamo in una scuola pubblica e quindi fuori luogo,
- considerato che siamo a Maggio e, infatti Natale è ancora lontano e siamo quindi fuori tempo,
- che là dentro potrebbero esserci ed essere obbligati a partecipare, trattandosi di ore di regolare lezione, anche bambini atei o di altre religioni e configurarsi dunque un'autentica discriminazione per costrizione,
- che anche un visitatore adulto con bambino al seguito potrebbe essere costretto a sentire senza desiderarlo e infatti il mio ha smesso di frignare ed ha spalancato gli occhi, segno di evidente, non spontaneo e libero, cambio di umore,
- che i denti davanti non sono i soli ma esistono anche quelli di dietro e quelli intermedi con pari dignità di esistere e funzionare e ciò non risulta chiarito dai versi,
- che, da quanto precedentemente osservato, i bambini potrebbero maturare mala educazione sanitaria e disconoscere l'esistenza o sottovalutare l'importanza dei canini, dei premolari e dei molari ed usare per masticare i soli denti davanti,
- che, a rigore, in attività educative scolastiche non si dovrebbe dire denti davanti, ma denti di davanti o del davanti, o anteriori, ovvero, meglio, incisivi,
- che un domani i due punti precedenti potrebbero aggiungersi a quelli recentemente rilevati dall'OCSE quando scimmiottiamo gli altri europei; ma all'OCSE non sarebbero in grado di capire la differenza tra copia ed originale e vai dopo a dimostrare il contrario,
- che il Bambin Gesù, seppure mai sia esistito, nella filastrocca appare indispensabile alla crescita dei denti mentre in realtà basterebbe aspettare che crescano da soli e in altre religioni ci sono profeti, neppur sedicenti figli di Dio, che avrebbero lo stesso potere e infine che in commercio oggi ci sono prodotti farmaceutici che producono gli stessi effetti e basta pagare il tichett per averli,
- che i denti migliori non son quelli naturali ma quelli d'oro e di acciaio inox chirurgico perché sono inattaccabili dai batteri e ciò viene nascosto ai bambini proprio nell'età in cui apprendono meglio, precludendo loro, di fatto, di poter intraprendere in seguito, con maggior successo, l'attività politica,
- considerando anche altro che qui per brevità ometto.

Non ho potuto astenermi dall'esercitare il dovere civico di andarglielo a dire: ho ripetutamente bussato, sono entrato e ho dovuto alzare la voce perché un chiacchiericcio continuava.
E avreste dovuto vedere, mentre parlavo,come cambiavano le facce: non dei bambini che mi hanno sicuramente capito al volo perché continuavano a sorridere e cantare, ma dei genitori.

Costoro non mi hanno lasciato finire, invitandomi sconciamente da più parti e davanti ai bambini, ad andare dove non posso riferire; e ad un certo punto uno rozzo, con la faccia e le mani da pescatore, ha zittito gli altri e mi ha detto, in cagliaritano, scandendo, nel silenzio fattosi generale: "Chi non tindi andas immoi, ti pigaus a zugadas e puntas de peis".
Proprio così: "Se non te ne vai subito, ti prendiamo a zugate (manate sul collo) e punte di piede"

Dapprima, per senso critico, mi son subito chiesto se, spostando la virgola (Chi non tindi andas, immoi ti pigaus a zugadas e puntas de peis) si potesse intendere qualcosa di più civile, degno del posto dove ci trovavamo, ma ho rapidamente concluso che il risultato sarebbe stato lo stesso.
Poi il mio pensiero è entrato nel merito: a prescindere dal fatto che, fin qui correttamente, quel tizio precisava che le manate sarebbero arrivate sul retrocollo cioè sulla"zuga", o nuca; ma sarebbe stata, viste le mani, comunque violenza, non accompagnamento), quell'analfabeta illogico mancava invece di precisare dove lui e i suoi simili avrebbero indirizzato le punte dei piedi; perché, se nel sedere, come di solito si fa, sarebbe stata solamente volgarità, se in altro posto (chessò: nella schiena) avrei anche potuto correre rischio di lesioni permanenti o di morte.

Non ho potuto farglielo notare e me ne son dovuto andare a pie' veloce.
Altro che togliere il saluto, altro che mondo capovolto: fisicamente e gravemente minacciato da gente proprio cavernicola e ignorante, che non si è ancora resa conto che non è il mondo ad essere capovolto ma siamo noi a vivere da sempre a testa in giù, attaccati coi piedi a terra solo per forza di gravità.

Essendo lontano da Roma e non avendo parlamentari a portata di voce per interessarne il Ministro, sto pensando di informare dell'accaduto la Procura della Repubblica perché presumo che da quando qui son finiti i sequestri di persona, non avrà molto da fare; o anche la Presidenza della Regione che avrà tirato i remi in barca da quando la Sardegna sta andando a gonfie vele.

G.
15 maggio 2015 20:38 - NN1999
Non credo di essere fuori tema dato che si è fatto l'esempio del divieto di fumare e delle cattive abitudini nel parcheggiare: pochi giorni fa ho letto che in un paese nordico - non ricordo quale - sta per essere approvata una legge che introduce l'uso dei bancomat e affini per gli acquisti presso gli esercizi commerciali; la parte interessante della notizia è che la legge è voluta dagli stessi commercianti perchè in questo modo si sentono più sicuri. Voglio inoltre ricordare che la percentuale di tassazione nei paesi nordici è molto elevata, più elevata che in Italia, anche nel paese in cui si sta per approvare quella legge (devo però dire che è stato riportato che il costo delle transazioni elettroniche sono lì più basse che da noi). Potrà mai accadere in Italia una cosa del genere?
15 maggio 2015 13:38 - Annapaola Laldi
Sono contenta che gli/le insegnanti abbiano ammesso di aver commesso una leggerezza. E' un segnale positivo e avvalora l'importanza di non stare zitti, ma di dire le proprie ragioni con fermezza e, insieme, rispetto e buona educazione.
Cosa non facile, perché, di fronte a un sopruso, specie se vissuto da figli bambini, la prima reazione (in tutti, credo) è quella dell'attacco rabbioso. Mentre, in primo luogo, bisogna sempre partire dall'ipotesi che il sopruso non sia partito come tale da chi lo ha commesso, e quindi chiedere con educazione che cosa avesse in mente di fare davvero quella data persona. Mi sembra che questa sia l'unica via percorribile perché, se sopruso c'è stato davvero, esso sia riconosciuto da chi lo ha commesso, dandogli la possibilità di chiedere scusa. La quale ultima cosa non è un segno di debolezza, ma, anzi, di grande forza e intelligenza, oltre che di senso della giustizia.
Sono convinta che questo episodio, che sembra sia stato gestito bene, rafforzerà le buone relazioni tra insegnanti, alunni e genitori. Anche dei genitori tra di loro, nonostante le prime reazioni, diciamo così, scomposte.
Per quanto riguarda il dirigente scolastico, spero che egli abbia altrettanto buon senso e coraggio del personale docente e quindi risponda alla richiesta di chiarimenti sulla sua assenza alla riunione. Perché mi piace credere nella forza morale di ciascuna persona.
  COMMENTI
  (Da 1 a 10 di 10)