COMMENTI
  (Da 1 a 4 di 4)  
9 luglio 2015 11:25 - ennius4531
Anche sulle motivazioni pratiche, oltre che filosofiche, c'è sempre molto da dire specie quando ci si confronta con chi si ritiene depositario dell'etica, della morale o della buonafede e sale in cattedra per dare lezioni .

Che uno Stato debba rincorrere i capricci di una parte dei cittadini per farli diventare diritti, alimentandoli direttamente assumendone il monopolio della produzione ( stupefacenti) , é il pensiero di chi ha stabilito che esiste un solo dio, l'io assoluto, al quale lo stato deve piegarsi e se la collettivitá ne ha un danno, essa lo debba sopportare.
Insomma ... vietato vietare !

Per scendere nel dettaglio esposto da Ivan, sono necessarie alcune osservazioni, precisazioni e richieste.

"Controlli della qualità": se vale per gli stupefacienti, allora giusta è la pretesa che debba valere anche per le bevande alcoliche ( vi ricordate il vino al metanolo ?) e per il tabacco ( deve essere privo di sostanze che danno dipendenza ).

Fissiamo il monopolio di produzione dello stato anche per questi prodotti ?

"Riduzione del numero dei tossicodipendenti a seguito della legalizzazione". È una mera ... opinione .

"LE SOSTANZE POTRANNO ESSERE MESSE A DISPOSIZIONE SOLO DEI TOSSICODIPENDENTI ABITUDINARI. "

Chi stabilirà lo stato di tossico abitudinario ?

Vi immaginate il signor Pippo che si presenta all'organo competente per dire: io sono un tossico dipendente e quindi ho diritto allo stupefaciente di stato a prezzo ridotto ?
Domanda: per essere tale, dove hai reperito fino ad oggi la droga ?
E se questo, una volta ricevuta la droga di stato, ne dovesse fare commercio sul mercato illegale ?

Vi immaginate questo ulteriore compito di controllo riservato ad un apparato pubblico già oggi ... carente ( eufemismo ) ?

"DEPENALIZZAZIONE DEL REATO DI POSSESSO DI DROGHE PER MERO USO PERSONALE."

Qui ci troviamo di fronte al solito tentativo di far credere che oggi questo sia un reato . Non lo è .
Domanda : trattasi di ignoranza o .. malafede ?

"REINTRODUZIONE DELLE TABELLE DISTINTIVE TRA DROGHE “LEGGERE” E “PESANTI”.
Comminazione di pene eque e proporzionali alla pericolosità sociale della specifica sostanza."

Se il consumo sarà legalizzato, di quale pene sta parlando e riferite a quale circostanza ?

Faccio un esempio : se un automobilista ha assunto cocaina e ha investito un pedone uccidendolo, avrà forse una condanna piú severa rispetto ad un altro che si è imbottito di hashish ?

Tralasciamo poi l'affermazione risibile che esistano droghe ' fondamentalmente innocue (Cannabis, Hashish).' , quando semmai ci si dovrebbe riferire alle concentrazione dei principi attivi che mandano in tilt... i neuroni .

L'esperto Ivan puó essere all'oscuro di queste semplici ovvietà?
Oppure, dall'alto della cattedra di buonafede che occupa, gli sfuggono ?
8 luglio 2015 9:19 - IVAN.
.


(Alle motivazioni filosofche, aggiungiamoci pure quelle PRATICHE:)


********************
LA LEGALIZZAZIONE
*******************

Quando si parla di “LEGALIZZAZIONE”, bisogna intendere SOLO la Produzione e la Commercializzazione di sostanze stupefacenti sotto controllo STATALE.
Punto. Nessun altro significato “personale” deve essere attribuito al termine “Legalizzazione” (e men che meno quello di LIBERALizzazione intesa come “droga-libera-per-tutti”).

Lo scopo primario della Legalizzazione è quello di TOGLIERE ALLA MALAVITA IL MONOPOLIO DELLA PRODUZIONE E COMMERCIALIZZAZIONE DELLE SOSTANZE STUPEFACENTI.
(E collateralmente, la Legalizzazione porterebbe a maggiori controlli sulla QUALITÀ delle sostanze prodotte, evitando così centinaia di decessi per overdose.)


Vediamo quindi un elenco delle possibili modalità applicative di una corretta Legalizzazione, e dei suoi relativi effetti:

1) LA DROGA VIENE PRODOTTA E COMMERCIALIZZATA DALLO STATO.
– Maggiori controlli della QUALITÀ, con conseguente riduzione del rischio di overdose;
– Riduzione del numero di tossicodipendenti a carico di strutture sanitarie statali.

2) LE SOSTANZE POTRANNO ESSERE MESSE A DISPOSIZIONE SOLO DEI TOSSICODIPENDENTI ABITUDINARI.
– Nessuna istigazione ad iniziare ad usarle per il semplice fatto che siano legali, quindi.

3) LE SOSTANZE VERRANNO COMMERCIALIZZATE AD UN PREZZO NOTEVOLMENTE RIDOTTO.
– Lo Stato recupera ampiamente i costi di fabbricazione;
– Viene immediatamente stroncata la concorrenza del mercato criminale;
– La malavita perde la sua principale fonte di introiti;
– Verrebbe a diminuire quella miriade di piccoli reati che molti tossicodipendenti sono costretti a commettere giornalmente per racimolare il costo di una dose (attualmente gonfiatissimo).

4) DEPENALIZZAZIONE DEL REATO DI POSSESSO DI DROGHE PER MERO USO PERSONALE.
– Svuotamento delle carceri da molti detenuti fondamentalmente innocui per la società;
– Alleggerimento delle costrizioni penali per rei non pericolosi per terzi.

5) REINTRODUZIONE DELLE TABELLE DISTINTIVE TRA DROGHE “LEGGERE” E “PESANTI”.
– Comminazione di pene eque e proporzionali alla pericolosità sociale della specifica sostanza.
– Declassazione dei reati per consumo di certi tipi di sostanze leggere fondamentalmente innocue (Cannabis, Hashish).

-----

I vari “esperti” Giovanardi/Garattini/Serpelloni/ecc possono essere all'oscuro di queste semplici ovvietà?
Risposta altrettanto ovvia. Quindi il loro ostinato sostegno alle fallimentari politiche proibizioniste può avere una sola spiegazione verosimile: MALAFEDE INTERESSATA. Non ci si scappa.


.
4 luglio 2015 17:23 - ennius4531
Il mercato della filosofia, come è noto, ci propone visioni del mondo e 'stili di vita' così differenziati tra di loro da riempire intere biblioteche.

Ci viene proposto ora questo Ruwen Ogien, filosofo epicureo minimalista, che promuove , sempre in nome della felicità dell'individuo, di fatto il 'carpe diem' nel consumo delle erbe magiche.
Si potrebbe, come contraltare, citare un altro filosofo, più stagionato, come Platone, che al riguardo poneva ben altro come ideale a cui tendere ossia «bellezza e bontà» , cosa assai faticosa da ricercare e praticare e quindi elitaria...

'..solo in un numero molto limitato di individui il centro razionale esercita il dominio e assoggetta le altre due parti; le anime della maggioranza dei cittadini sono invece dominate dalle parti irrazionali.

Ciò significa che in questi individui gli interessi privati, i desideri, la pretesa di autoaffermazione prendono il sopravvento nei confronti dell'orientamento al bene generale .

Si tratta di uomini che risultano ‘schiavi’ dei desideri e che perciò non sono in grado di esercitare in maniera libera e veramente autonoma il loro ruolo di cittadini.'.

Ora, me ne guardo bene dall'interloquire con menti filosofiche tanto fini, ma rimane la constatazione di come il mondo delle intelligenze sia così ... vario e quindi quanto difficile sia il rilascio di cambiali in bianco a questo o a quello.

Per cui, se dobbiamo proprio darci una tabella delle priorità, non ci rimane che ricorrere alle nostre cognizioni, esperienze e conoscenze per giudicare i fatti del nostro tempo confortati anche dalla saggezza di chi ci ha preceduto ' Prima vivere, poi filosofare' .
1 luglio 2015 20:43 - Bista
Il riferimento del pensiero di Mill è mal espresso.
Lo Stato è al nostro servizio: se non ci serve non serve.
Al resto bisognerebbe aggiungere che si fa del male nel nome della sua libertà non acquisisce il diritto della mia solidarietà.
G.
  COMMENTI
  (Da 1 a 4 di 4)