Premesso che la sentenza della cassazione non è definitiva,
per fare chiarezza sulla stessa è intervenuto il primo
presidente della corte di Cassazione, Giorgio Santacroce che
ha ribadito che:
'...l'esenzione spetti laddove l'attività cui l'immobile
è destinato, pur rientrando tra quelle astrattamente
previste dalla norma come suscettibili di andare esenti, non
sia svolta in concreto con le modalità di un'attività
commerciale"....
"L'onere di provare tale circostanza spetta al
contribuente".
Nel caso in esame, dunque, la Cassazione ha ritenuto
"che il giudice d'appello non avesse congruamente motivato
in ordine al conseguimento in giudizio di siffatta prova da
parte dell'istituto religioso, tenendo conto di quanto la
giurisprudenza della Corte ha affermato circa gli elementi
che contraddistinguono l'attività di impresa".
Quindi la Corte ha cassato la sentenza impugnata con
rinvio:
"Sarà pertanto il giudice di merito a dover decidere, in
ultima analisi, alla luce di una rinnovata e più
circostanziata valutazione delle risultanze processuali, se
l'esenzione spettasse o meno per l'attività didattica come
concretamente svolta".
Morale.
Tralascio ogni considerazione sulle sentenze dei tribunali
che oramai sono diventate troppo spesso dei 'terni al
lotto' chiedendo come la cosa sarebbe finita se i giudici di
cassazione fossero stati in primo o secondo grado e in
cassazione ci fossero stati i giudici che hanno dato ragione
alla scuola, se ho ben capito.
Inoltre, se la causa è andata a finire in cassazione,
significa che prima vi sono stati due 'processi'.
Adesso se ne dovrà svolgere un altro e, dato l'argomento,
scommetto che la parte soccombente ricorrerà nuovamente in
cassazione magari ad un'altra sezione di parere diverso
rispetto a quella dirimpettaia.
Quindi, in totale, avremo 5 processi.
Intanto leggiamo che per la strage di piazza della Loggia ci
sono voluti 41 anni per avere la verità giudiziaria
.....
Povera Italia......
27 luglio 2015 6:41 - lucillafiaccola1796
il lavoro non c'è...
la scuola quindi è inutile, anzi dannosa
le scuole religiose non servono alla cultura, ma solo
all'indottrinamento
Visto che le Mamme, che si sono assunte questa enorme
responsabilità di mettere "al mondo" degli inconsapevoli
condannati a morte alla nascita, si riprendano i figli e
visto che non lavorano perché i call centers sono stati
delocalizzati in albania ed in romania, in segnino loro ai
"par goletti". Una scuola di "condominio" perché no? Almeno
serve a qualcosa il condom ignominio !