A proposito di parallele................ho avuto la fortuna
di vedere in balia delle onde (ed anche spiaggiati) solo
tronchi, rami, bottiglie e, fortunatamente, non mai
cadaveri.
Però - se tutti gli altri oggetti lunghi vengono
trasportati dalle onde o spiaggiati appunto
longitudinalmente (cioé parallelamente alla cresta d'onda -
ho fondati dubbi che lo spiaggiamento del povero corpicino e
raffigurato dalle foto sia opera umana.
Una cosa é certa: nessuna onda spiaggia mai al traverso un
oggetto lungo, io non ci credo!
7 settembre 2015 14:59 - Bista
Cara Annapaola,
Secondo me Canada e rette parallele non c'entrano, o
c'entrano solo marginalmente, con quanto avvenuto.
Quanto accaduto è soprattutto il paradigma dell'isipienza,
ed anche dell'impotenza dell'intero genere umano, senza
esclusioni.
Partiamo dalle parallele, che è cosa, per me, più facile
da argomentare.
Perché farle convergere al finito?
Perché dovrebbero essere coinvolte sentilmentalmente?
Geometricamente sono nate come sono e sono bellissime,
insensibili, utili e necessarie; per convergere e divergere
possiamo usare altre linee, non snaturare le parallele.
Certe affermazioni possono andar bene solo all'osteria, per
impressionare un uditorio avvinazzato.
Immagini Lei cosa accadrebbe se quei binari della foto sul
Suo articolo non si incontrassero all'infinito.
E le convergenze parallele, da noi, in Italia, hanno già
avuto, forse giustamente, cattiva sorte.
Il Canada non ha rifiutato l'accesso ad Aylan: a me piace
credere alla versione, peraltro la più verosimile, che sia
la solita balla giornalistica sparata per aumentare la
tiratura.
Ma, se lo avesse fatto, come Stato, potrebbe essere
censurato solo se avesse disatteso le regole.
Avendo rispettato le regole, come io credo, l'offerta di
asilo e accoglienza al babbo di Aylan e alle salme, se vera,
è stato un gesto nobile, un segnale da apprezzare, perché
il Canada, da solo, non avrebbe potuto fare e non può fare
proprio niente di più.
Chi vuole aiutare gli altri deve, prima di tutto, mettersi
nelle condizioni di farlo, non blaterale di solidarietà al
vento, come vedo fare spesso da noi, che è buonismo
impotente.
A me la vicenda di Aysan ha fatto pensare, tra le molte
altre cose, al "Il pescatore" di Fabrizio de Andrè.
E anche alle mamme dei tagliagole dell'Isis.
Con tali pensieri, se avessi un pulsante da premere per
fulminare assassini e tagliagole, quella parte almeno che
mette a rischio la mia famiglia e la mia Patria, lo farei
subito di sicuro, senza pormi problemi di mia insipienza, di
mia impotenza e senza pensare alle loro mamme e alle loro
ragioni.
Ghnòzis autòn, conosci te stesso, esortavano, tanto tempo
fa, quei degenerati di Greci.
7 settembre 2015 0:45 - lucillafiaccola1796
ah ma allora non lo volete capie che piano piano ci
ammazzeranno tutti, compresa Natura, perché loro DEVONO
"ereditare" la Terra?