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1 dicembre 2015 5:11 - lucillafiaccola1796
pensiamo quanto il motorizzato è maldisposto verso i pedoni...se li ammazza, anche sulle strisce, non va in galera neanche per una ora!!!!! In ogni caso è il Pedone il più a rischio. Infatti i ciclisti vanna a tutta birra sui marciapiedi menefregandosi degli altri e questi si equiparano ai motorizzati, i quali non scendono mai dal "mezzo" perché diverrebbero PEDONI e quindi...Ba$tardi
30 novembre 2015 17:47 - savpg8801
Non solo a Firenze, ma dovunque il "motorizzato"è arrogante e maldisposto verso i ciclisti, vantando che a volte non rispettano le regole che vorrebbero equiparare il ciclista (quale "veicolo" ) ai mezzi più grossi e blasonati.
Come elenca finalmente Donvito ci sono condizioni in cui il ciclista proprio anche se volesse, non può utilizzare piste. Allora diventa utente debole, tra l'altro con l'attenuante di non avere la patente e di essere ciclista anche il bambino, il diversamente abile, l'anziano, il malato e non solo quello "specialista abilitato conducente con potenzialità di uccidere".
Pertanto, differenze sostanziali; virtuali e reali.
Differenze, appunto, che pongono il ciclista su un piano basso, quasi come il pedone, nella scala delle umane responsabilità.
L'art.140 e, meglio, il 141 del C.d.S. recitano in maniera assolutamente esplicativa circa il comportamento ta tenersi da parte del motorizzato che possiede un cannone da non paragonarsi alla semplice fionda del ciclista(ovviamente anch'esso potenzialmente talvolta pericoloso, ma senza paragone con il conducente patentato e solo quando investe).
Per l'atteggiamento delle autorità, meglio lasciare perdere. Non ci si fa nulla. Spesso si pongono nell'atteggiamento di favorire con ogni accusa l'eliminazione del ciclista a favore del motorizzato. E il luogo comune impera. Il ciclista è stupido, disattento, non rispetta i diritti acquisiti di chi ha il mezzo forte e potente, taglia sempre la strada, va contromano(quando spesso anche piste sono contromano) e inveisce contro all'automobilista che va forte e non lo lascia circolare, ammazzandolo appena appena con un po'di colpa;(ma se ha colpa è colpevole, quindi reo!).
Neanche con la pietà e la compassione si potrà ricondurre a partito l'arrogante "motorizzato" sui propri "cavalli", ma esso stesso "somaro".
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