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18 febbraio 2016 7:33 - V.Donvito
per Annapala Laldi
scusa, ma in un Paese, anche giuridico e anche a livello costituzionale, dove si chiama canone o abbonamento un'imposta di possesso di un apparecchio tv, come ti aspettavi che avrebbero chiamato a suo tempo i treni accelerati? Del resto, non e' questo il Paese, e la sua cultura, dove sui cartelli e' riportato "e' vietato assolutamente fumare" invece di "vietato fumare".
Saranno accelerate come le riforme promesse dal Governo agli elettori della sua maggioranza.
17 febbraio 2016 11:03 - cypherinfo
Si spiega come mai nella mia città e immagino anche in altre non sia quasi mai disponibile il modulo per la spedizione secondo la modalità del pacco ordinario.
Il servizio reclami on line, almeno nel mio caso, pare funzionare per segnalare i seguenti problemi: "operatore che ripete ad alta voce generalità e dettagli dell'operazione che si sta effettuando allo sportello" e "impossibilità di identificazione dell'operatore per mancanza del tesserino di riconoscimento"; probabile che funzioni anche per la cronica assenza del modulo per pacco ordinario.
16 febbraio 2016 16:12 - Annapaola Laldi
La questione del "pacco celere 3" mi fa venire in mente che, quando ero bambina, esisteva il treno "accelerato", che faceva pensare a un treno che andava più veloce di altri (accelerare = aumentare la velocità). E invece NO!!! Era il treno che faceva tutte le fermate. Ma proprio tutte. Più lento di quello c'era solo la lumaca di Pinocchio. Forse le poste hanno preso dalle ferrovie che, del resto, continuano a andare lente, in barba all'alta velocità.
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