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29 aprile 2016 11:29 - BUONLEO
Babele insegna...
28 aprile 2016 12:58 - mariagrazia3828
Mah! Purtroppo mi pare chele lingue che prevalgono siano quelle che servono a comunicare non quelle che fanno "cultura". E in un mondo più grande è più semplice utilizzare UNA e non tante lingue comuni. Di solito non è la più bella ma quella più nota a quelli che contano. In fondo, è stato così con il latino che ha allegramente spazzato via le lingue germaniche dei vincitori dell'impero romano perchè il capo della cristianità era il vescovo di Roma e l'imperatore era tale in virtù del sacro romano impero. E' stato così per il francese quando gran parte della politica dipendeva dalla Francia del Re Sole o di Napoleone.Adesso è il turno degli Stati Uniti. Per il mondo è importante parlare con loro più di quanto per loro sia importante parlare con i vari paesini. Rallegriamoci che, grazie alle imprese dei nostri ultra-avoli, l'inglese sia ancora mezzo latino. Pensate se dovessimo imparare il russo o il cinese (e non è detto che non succeda...)
27 aprile 2016 17:50 - NN1999
E' un articolo di un francese, e pertanto la colclusione è già nota in partenza. Però è vero, nessuno ha scelto l'inglese quale lingua franca. Ma chi l'ha scelta? Ma è ovvio, tutti noi. Anche in questo momento la stiamo scegliendo, basta sintonizzarsi su una frequenza qualsiasi della radio e molto probabilmente ascolteremo una canzone in inglese, e nessuno si porrà il problema della lingua usata. E' però falso che l'uso dell'inglese sia esploso tra il 2004 e il 2007, assolutamente falso, i francesi si scordano che l'inglese ha sostituito il francese a livello internazionale da molto prima.
Ma quale lingua usare in Europa per le comunicazioni ufficiali? Le quattro lingue maggiori sono: il tedesco, lo spagnolo, il francese e l'italiano. L'italiano lo posso escludere a priori, per (tutti gli) ovvii motivi. Escludo anche lo spagnolo perchè la Spagna è una nazione che non attira. Ne rimangono due: i tedeschi non accetteranno mai una lingua neolatina (complice l'Italia), e i francesi non accetteranno mai un'altra lingua sassone (basta la lezione che ricevono con l'inglese). Quindi che si fa? L'inglese è l'unica alternativa che rimane, una lingua che viene parlata in tutti i continenti massicciamente. L'Europa deve comunicare con il resto del Mondo, da una parte gli Usa, e dall'altra parte l'Oriente in cui l'inglese è diffusissimo sia come lingua ufficiale che ufficiosamente. Non usare l'inglese significa correre il rischio di non farsi capire dal resto del Mondo. Per il pizzaiolo di sotto casa basta il dialetto...
25 aprile 2016 17:57 - lucillafiaccola1796
l'abbronzato dovrà rinunciare alla sua prima V colonna la GB, che spero brexit al più presto stà perfida schiavista colonizzatrice sterminatrice. Si dovrà accontentare lui i quelli più sbiaditi di lui, della mutthitler già seconda V colonna USA in UE...tanto poi la spia per vedere se è figlia di maria è figlia di gesù ché non si sguinzagli più
22 aprile 2016 19:25 - lucillafiaccola1796
finalmente qualcuno se ne è reso conto...
ci vogliono imporre quella linguaccia imperfetta che non è capace di pronunciare GNOCCO ma che ci rifila anglosassonizzati termini "colti" chiaramente derivati dal Latino, pronunciato in slanganglosassone "midia"! Fanno la guerra alla UE, e soprattutto all'€, ma i coglioni non sanno che una Lingua, se non è parlata dal "Popolo" NON ESISTE. E' inutile che blaterano in anglosassone mal tradotto "5GB in 4G in tempo reale", twittando strenziate cancellettando lo slang degli "informatici" che non sono capaci di farsi capire neanche dalla "macchina" perché bombardata, anche lei, poraccia, da ordini e contrordini in polilingua, copia incolla appiccicaticci, e via "disco Orrendo".
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