Mah! Purtroppo mi pare chele lingue che prevalgono siano
quelle che servono a comunicare non quelle che fanno
"cultura". E in un mondo più grande è più semplice
utilizzare UNA e non tante lingue comuni. Di solito non è
la più bella ma quella più nota a quelli che contano. In
fondo, è stato così con il latino che ha allegramente
spazzato via le lingue germaniche dei vincitori dell'impero
romano perchè il capo della cristianità era il vescovo di
Roma e l'imperatore era tale in virtù del sacro romano
impero. E' stato così per il francese quando gran parte
della politica dipendeva dalla Francia del Re Sole o di
Napoleone.Adesso è il turno degli Stati Uniti. Per il mondo
è importante parlare con loro più di quanto per loro sia
importante parlare con i vari paesini. Rallegriamoci che,
grazie alle imprese dei nostri ultra-avoli, l'inglese sia
ancora mezzo latino. Pensate se dovessimo imparare il russo
o il cinese (e non è detto che non succeda...)
27 aprile 2016 17:50 - NN1999
E' un articolo di un francese, e pertanto la colclusione è
già nota in partenza. Però è vero, nessuno ha scelto
l'inglese quale lingua franca. Ma chi l'ha scelta? Ma è
ovvio, tutti noi. Anche in questo momento la stiamo
scegliendo, basta sintonizzarsi su una frequenza qualsiasi
della radio e molto probabilmente ascolteremo una canzone in
inglese, e nessuno si porrà il problema della lingua usata.
E' però falso che l'uso dell'inglese sia esploso tra il
2004 e il 2007, assolutamente falso, i francesi si scordano
che l'inglese ha sostituito il francese a livello
internazionale da molto prima.
Ma quale lingua usare in Europa per le comunicazioni
ufficiali? Le quattro lingue maggiori sono: il tedesco, lo
spagnolo, il francese e l'italiano. L'italiano lo posso
escludere a priori, per (tutti gli) ovvii motivi. Escludo
anche lo spagnolo perchè la Spagna è una nazione che non
attira. Ne rimangono due: i tedeschi non accetteranno mai
una lingua neolatina (complice l'Italia), e i francesi non
accetteranno mai un'altra lingua sassone (basta la lezione
che ricevono con l'inglese). Quindi che si fa? L'inglese è
l'unica alternativa che rimane, una lingua che viene parlata
in tutti i continenti massicciamente. L'Europa deve
comunicare con il resto del Mondo, da una parte gli Usa, e
dall'altra parte l'Oriente in cui l'inglese è diffusissimo
sia come lingua ufficiale che ufficiosamente. Non usare
l'inglese significa correre il rischio di non farsi capire
dal resto del Mondo. Per il pizzaiolo di sotto casa basta il
dialetto...
25 aprile 2016 17:57 - lucillafiaccola1796
l'abbronzato dovrà rinunciare alla sua prima V colonna la
GB, che spero brexit al più presto stà perfida schiavista
colonizzatrice sterminatrice. Si dovrà accontentare lui i
quelli più sbiaditi di lui, della mutthitler già seconda V
colonna USA in UE...tanto poi la spia per vedere se è
figlia di maria è figlia di gesù ché non si sguinzagli
più
22 aprile 2016 19:25 - lucillafiaccola1796
finalmente qualcuno se ne è reso conto...
ci vogliono imporre quella linguaccia imperfetta che non è
capace di pronunciare GNOCCO ma che ci rifila
anglosassonizzati termini "colti" chiaramente derivati dal
Latino, pronunciato in slanganglosassone "midia"! Fanno la
guerra alla UE, e soprattutto all'€, ma i coglioni non
sanno che una Lingua, se non è parlata dal "Popolo" NON
ESISTE. E' inutile che blaterano in anglosassone mal
tradotto "5GB in 4G in tempo reale", twittando strenziate
cancellettando lo slang degli "informatici" che non sono
capaci di farsi capire neanche dalla "macchina" perché
bombardata, anche lei, poraccia, da ordini e contrordini in
polilingua, copia incolla appiccicaticci, e via "disco
Orrendo".