La logica "di dialogo e cooperazione" è quella che si vede
nei servizi di Striscia? Riesce difficile comprendere come
una sede provinciale dell'Agenzia possa essere diretta da un
funzionario (o dirigente?) che non ha i poteri di
rappresentarla. Dinanzi ad una precisa domanda su un caso
concreto di un giornalista non si può rinviare all'ufficio
stampa. La logica, tanto cara alla direttrice Orlandi, ci
porta a due ipotesi. La prima è che i direttori in
questione non siano in grado di rispondere. La seconda è
che abbiano avuto ordini di tacere. Quindi costoro o sono
professionalmente incompetenti o sono meri esecutori. In
entrambi i casi è doveroso rivedere il loro ruolo e
relativo trattamento economico. Penso che, senza offesa per
la categoria, potrebbero essere allocati nel ruolo di
personale d'ordine (commessi ed ausiliari). Quanto alla
responsabilità e legalità vorrei che la direttrice Orlandi
riflettesse sui doveri che ha un pubblico ufficiale.
Correttezza, trasparenza, senso dello Stato, attenzione
verso il cittadino, rispetto verso gli organi di
informazione, senso dell'onore e del servizio verso la
collettività. Credo che sia palese che nei confronti di
Striscia abbia sbagliato e continua a sbagliare. Se è
davvero convinta di quello che ha detto e vuole essere
coerente deve, prima, chiedere scusa e poi avviare subito
un'indagine per sanzionare i comportamenti illegittimi.
11 maggio 2016 20:07 - lucillafiaccola1796
quello o quella, ma penso quello, che scrive i "COPIONI" per
treccartaro baro e consocia etruriana ed altri adepti della
otta illuminata dai riflettori della tv imposta a Noi
privati da loro privati, con clowns sensa arte né parte e
leccaqulo, sempre gli stessi, per quanto lavora avrà senza
dubbio degli "scrittori fantasma" che lo aiutano duemila?
Tremila? Come farebbe altrimenti?